Primo lamento del profeta: la disfatta della giustizia
2Fino a quandoSignoreimplorerò e non ascolti a te alzerò il grido: «Violenza!» e non soccorri? 3Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. 4Non ha più forza la legge nè mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.
Primo oracolo. I Caldei flagello di Dio
5Guardate fra i popoli e osservate inorridite e ammutolite: c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa che a raccontarla non sarebbe creduta. 6Eccoio faccio sorgere i Caldei popolo feroce e impetuoso che percorre ampie regioni per occupare sedi non sue. 7Egli è feroce e terribile da lui esce il suo diritto e la sua grandezza. 8Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli più agili dei lupi della sera. Balzano i suoi destrierivenuti da lontano volano come aquila che piomba per divorare. 9Tutti avanzano per la rapina. La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente ammassano i prigionieri come la sabbia. 10Egli dei re si fa beffe e dei capi si ride; si fa gioco di ogni fortezza assale una città e la conquista. 11Poi muta corso il vento: passa e paga il fio. Questa la potenza del mio Dio!
Secondo lamento del profeta: le esazioni dell'oppressore
12Non sei tu fin da principioSignore il mio Dioil mio Santo? Noi non moriremoSignore. Tu lo hai scelto per far giustizia l'hai reso forteo Rocciaper castigare. 13Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'iniquità perchèvedendo i malvagitaci mentre l'empio ingoia il giusto? 14Tu tratti gli uomini come pesci del mare come un verme che non ha padrone. 15Egli li prende tutti all'amo li tira su con il giacchio li raccoglie nella rete e contento ne gode. 16Perciò offre sacrifici alla sua rete e brucia incenso al suo giacchio perchè fanno grassa la sua parte e succulente le sue vivande. 17Continuerà dunque a vuotare il giacchio e a massacrare le genti senza pietà?
Cap. 2
Secondo oracolo. Il giusto vivrà per la sua fedeltà
1Mi metterò di sentinella in piedi sulla fortezza a spiareper vedere che cosa mi dirà che cosa risponderà ai miei lamenti. 2Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perchè la si legga speditamente. 3E' una visione che attesta un termine parla di una scadenza e non mentisce; se indugiaattendila perchè certo verrà e non tarderà». 4Eccosoccombe colui che non ha l'animo retto mentre il giusto vivrà per la sua fede.
II. LE MALEDIZIONI CONTRO L'OPPRESSORE
Preludio
5La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà; spalanca come gli inferi le sue fauci ecome la mortenon si sazia attira a sé tutti i popoli raduna per sé tutte le genti. 6Forse che tutti non lo canzoneranno non faranno motteggi per lui? Diranno:
Le cinque imprecazioni
I
Guai a chi accumula ciò che non è suo - e fino a quando? - e si carica di pegni! 7Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori non si sveglieranno i tuoi esattori e tu diverrai loro preda? 8Poiché tu hai spogliato molte genti gli altri popoli spoglieranno te a causa del sangue umano versato della violenza fatta alla regione alla città e ai suoi abitanti.
II
9Guai a chi è avido di lucrosventura per la sua casa per mettere il nido in luogo alto e sfuggire alla stretta della sventura. 10Hai decretato il disonore alla tua casa; hai soppresso popoli numerosi hai fatto del male contro te stesso. 11La pietra infatti griderà dalla parete e dal tavolato risponderà la trave.
III
12Guai a chi costruisce una città sul sangue e fonda un castello sull'iniquità. 13Non è forse volere del Signore degli eserciti che i popoli fatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per un nulla? 14Poichécome le acque colmano il mare così la terra dovrà riempirsi di conoscenza della gloria del Signore.
IV
15Guai a chi fa bere i suoi vicini versando veleno per ubriacarli e scoprire le loro nudità. 16Ti sei saziato di vergognanon di gloria. Bevie ti colga il capogiro. Si riverserà su di te il calice della destra del Signore e la vergogna sopra il tuo onore 17poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te e il massacro degli animali ti colmerà di spavento a causa del sangue umano versato della violenza fatta alla regione alla città e a tutti i suoi abitanti. 18A che giova un idolo perchè l'artista si dia pena di scolpirlo? O una statua fusa o un oracolo falso perchè l'artista confidi in essi scolpendo idoli muti?
V
19Guai a chi dice al legno: «Svegliati» e alla pietra muta: «Alzati». Eccoè ricoperta d'oro e d'argento ma dentro non c'è soffio vitale. 20Il Signore risiede nel suo santo tempio. Tacciadavanti a luitutta la terra!
Cap. 3
III. INVITO ALL'INTERVENTO DEL SIGNORE
1Preghiera del profeta Abacucin tono di lamentazione.
Preludio Supplica
2Signoreho ascoltato il tuo annunzio Signoreho avuto timore della tua opera. Nel corso degli anni manifestala falla conoscere nel corso degli anni. Nello sdegno ricordati di avere clemenza.
Teofania. L'arrivo del Signore
3Dio viene da Temanil Santo dal monte Paràn. La sua maestà ricopre i cieli delle sue lodi è piena la terra. 4Il suo splendore è come la luce bagliori di folgore escono dalle sue mani: là si cela la sua potenza. 5Davanti a lui avanza la peste la febbre ardente segue i suoi passi. 6Si arresta e scuote la terra guarda e fa tremare le genti; le montagne eterne s'infrangono e i colli antichi si abbassano: i suoi sentieri nei secoli. 7Ho visto i padiglioni di Cusàn in preda a spavento sono agitate le tende di Madian.
Il combattimento del Signore
8Forse contro i fiumiSignore contro i fiumi si accende la tua ira o contro il mare è il tuo furore quando tu monti sopra i tuoi cavalli sopra i carri della tua vittoria? 9Tu estrai il tuo arco e ne sazi di saette la corda. Fai erompere la terra in torrenti; 10i monti ti vedono e tremano un uragano di acque si riversa l'abisso fa sentire la sua voce. In alto il sole tralascia di mostrarsi 11e la luna resta nella sua dimora fuggono al bagliore delle tue saette allo splendore folgorante della tua lancia. 12Sdegnato attraversi la terra adirato calpesti le genti. 13Sei uscito per salvare il tuo popolo per salvare il tuo consacrato. Hai demolito la cima della casa dell'empio l'hai scalzata fino alle fondamenta. 14Con i tuoi dardi hai trafitto il capo dei suoi guerrieri che irrompevano per disperdermi con la gioia di chi divora il povero di nascosto. 15Hai affogato nel mare i suoi cavalli nella melma di grandi acque.
Conclusione: timore e fede in Dio
16Ho udito e fremette il mio cuore a tal voce tremò il mio labbro la carie entra nelle mie ossa e sotto di me tremano i miei passi. Sospiro al giorno dell'angoscia che verrà contro il popolo che ci opprime. 17Il fico infatti non germoglierà nessun prodotto daranno le viti cesserà il raccolto dell'olivo i campi non daranno più cibo i greggi spariranno dagli ovili e le stalle rimarranno senza buoi. 18Ma io gioirò nel Signore esulterò in Dio mio salvatore. 19Il Signore Dio è la mia forza egli rende i miei piedi come quelli delle cerve e sulle alture mi fa camminare.