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GENESI

 

 

 

 

Cap. 1

I. LE ORIGINI DEL MONDO E DELL'UMANITA'

1. LA CREAZIONE E LA CADUTA

Primo racconto della creazione

 1  In principio Dio creò il cielo e la terra.  2  Orala terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lospirito di Dio aleggiava sulle acque.

 3  Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4  Dio vide che la luce era cosa buona e separò la lucedalle tenebre  5  e chiamò la luce giorno e le tenebrenotte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

 6  Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acqueper separare le acque dalle acque».  7  Dio fece ilfirmamento e separò le acqueche sono sotto il firmamentodalle acqueche son sopra il firmamento. E così avvenne. 8  Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fumattina: secondo giorno.

 9  Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielosiraccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E cosìavvenne.  10  Dio chiamò l'asciutto terra e la massadelle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.  11  E Diodisse: «La terra produca germoglierbe che producono seme ealberi da fruttoche facciano sulla terra frutto con il semeciascuno secondo la sua specie». E così avvenne:  12  laterra produsse germoglierbe che producono semeciascuna secondo lapropria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il semesecondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.  13  Efu sera e fu mattina: terzo giorno.

 14  Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento delcieloper distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per lestagioniper i giorni e per gli anni  15  e servano da lucinel firmamento del cielo per illuminare la terra». E cosìavvenne:  16  Dio fece le due luci grandila luce maggiore perregolare il giorno e la luce minore per regolare la nottee lestelle.  17  Dio le pose nel firmamento del cielo perilluminare la terra  18  e per regolare giorno e notte e perseparare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona.  19  Efu sera e fu mattina: quarto giorno.

 20  Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventie uccelli volino sopra la terradavanti al firmamento del cielo». 21  Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseriviventi che guizzano e brulicano nelle acquesecondo la loro speciee tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che eracosa buona.  22  Dio li benedisse: «Siate fecondi emoltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli simoltiplichino sulla terra».  23  E fu sera e fu mattina:quinto giorno.

 24  Dio disse: «La terra produca esseri viventisecondo la loro specie: bestiamerettili e bestie selvatiche secondola loro specie». E così avvenne:  25  Dio fece lebestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo lapropria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. EDio vide che era cosa buona.  26  E Dio disse: «Facciamol'uomo a nostra immaginea nostra somiglianzae domini sui pescidel mare e sugli uccelli del cielosul bestiamesu tutte le bestieselvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».

 27  Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine diDio lo creò; maschio e femmina li creò.

 28  Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi emoltiplicateviriempite la terra; soggiogatela e dominate sui pescidel mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente
chestriscia sulla terra».

 29  Poi Dio disse: «Eccoio vi do ogni erba cheproduce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui èil fruttoche produce seme: saranno il vostro cibo.  30  Atutte le bestie selvatichea tutti gli uccelli del cielo e a tuttigli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito divitaio do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. 31  Dio vide quanto aveva fattoed eccoera cosa moltobuona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

 

Cap. 2

 1  Così furono portati a compimento il cielo e laterra e tutte le loro schiere.  2  Allora Dionel settimogiorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessònel settimo giorno da ogni suo lavoro.  3  Dio benedisse ilsettimo giorno e lo consacròperché in esso avevacessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.  4a  Questele origini del cielo e della terraquando vennero creati.

La prova della libertà. Il paradiso

 4b  Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo 5  nessun cespuglio campestre era sulla terranessuna erbacampestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fattopiovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo  6  e facevasalire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 7  allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere delsuolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomodivenne un essere vivente.

 8  Poi il Signore Dio piantò un giardino in Edenaorientee vi collocò l'uomo che aveva plasmato.  9  IlSignore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditialla vista e buoni da mangiaretra cui l'albero della vita in mezzoal giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.  10  Unfiume usciva da Eden per irrigare il giardinopoi di lì sidivideva e formava quattro corsi.  11  Il primo fiume si chiamaPison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìladove c'èl'oro  12  e l'oro di quella terra è fine; qui c'èanche la resina odorosa e la pietra d'ònice.  13  Ilsecondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paesed'Etiopia.  14  Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre adoriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.

 15  Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino diEdenperché lo coltivasse e lo custodisse.

 18  Poi il Signore Dio disse: «Non è bene chel'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». 19  Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sortadi bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusseall'uomoper vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modol'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventiquello dovevaessere il suo nome.  20  Così l'uomo impose nomi a tuttoil bestiamea tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestieselvatichema l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21  Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomoche si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse lacarne al suo posto.  22  Il Signore Dio plasmò con lacostolache aveva tolta all'uomouna donna e la condusse all'uomo. 23  Allora l'uomo disse: «Questa volta essa ècarne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiameràdonna perché dall'uomo è stata tolta».

 16  Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tupotrai mangiare di tutti gli alberi del giardino 17  madell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiareperchéquando tu ne mangiassicertamente moriresti».

 24  Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e suamadre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25  Ora tutti e due erano nudil'uomo e sua mogliema non neprovavano vergogna.

 

Cap. 3

La caduta

 1  Il serpente era la più astuta di tutte le bestieselvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E'vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero delgiardino?».  2  Rispose la donna al serpente: «Deifrutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare 3  madel frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Nonne dovete mangiare e non lo dovete toccarealtrimenti morirete». 4  Ma il serpente disse alla donna: «Non morireteaffatto!  5  AnziDio sa che quando voi ne mangiastesiaprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dioconoscendo ilbene e il male».  6  Allora la donna vide che l'alberoera buono da mangiaregradito agli occhi e desiderabile peracquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiòpoi nediede anche al maritoche era con leie anch'egli ne mangiò. 7  Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorserodi essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

 8  Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardinoalla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dalSignore Dioin mezzo agli alberi del giardino.  9  Ma ilSignore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». 10  Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: hoavuto pauraperché sono nudoe mi sono nascosto».

 11  Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo?Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di nonmangiare?».

 12  Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai postaaccanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato».  13  IlSignore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Risposela donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

 14  Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poichétu hai fatto questosii tu maledetto più di tutto il bestiamee più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre cammineraie polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.  15  Ioporrò inimicizia tra te e la donnatra la tua stirpe e la suastirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai ilcalcagno».

 16  Alla donna disse:

«Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà iltuo istinto
ma egli ti dominerà».

 17  All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato lavoce di tua moglie e hai mangiato dell'alberodi cui ti avevocomandato: Non ne devi mangiare
maledetto sia il suolo per causatua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni dellatua vita.
 18  Spine e cardi produrrà per te
emangerai l'erba campestre.
 19  Con il sudore del tuo voltomangerai il pane;
finché tornerai alla terra
perchéda essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».

 20  L'uomo chiamò la moglie Evaperché essafu la madre di tutti i viventi.

 21  Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche dipelli e le vestì.

 22  Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo èdiventato come uno di noiper la conoscenza del bene e del male.Oraegli non stenda più la mano e non prenda anchedell'albero della vitane mangi e viva sempre!».  23  IlSignore Dio lo scacciò dal giardino di Edenperchélavorasse il suolo da dove era stato tratto.  24  Scacciòl'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiammadella spada folgoranteper custodire la via all'albero della vita.

 

Cap. 4

Caino e Abele

 1  Adamo si unì a Eva sua mogliela quale concepìe partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dalSignore».  2  Poi partorì ancora suo fratelloAbele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.

 3  Dopo un certo tempoCaino offrì frutti del suoloin sacrificio al Signore;  4  anche Abele offrìprimogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradìAbele e la sua offerta 5  ma non gradì Caino e la suaofferta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6  Il Signore disse allora a Caino: «Perché seiirritato e perché è abbattuto il tuo volto?  7  Seagisci benenon dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci beneilpeccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è ilsuo istintoma tu dòminalo».  8  Caino disse alfratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano incampagnaCaino alzò la mano contro il fratello Abele e louccise.  9  Allora il Signore disse a Caino: «Dov'èAbeletuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sonoforse il guardiano di mio fratello?».  10  Riprese: «Chehai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11  Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera dellatua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello.  12  Quandolavorerai il suoloesso non ti darà più i suoiprodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra».  13  DisseCaino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa perottenere perdono?  14  Eccotu mi scacci oggi da questo suoloe io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingoe fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potràuccidere».  15  Ma il Signore gli disse: «Peròchiunque ucciderà Caino subirà la vendetta settevolte!». Il Signore impose a Caino un segnoperché nonlo colpisse chiunque l'avesse incontrato.  16  Caino siallontanò dal Signore e abitò nel paese di Nodadoriente di Eden.

La discendenza di Caino

 17  Ora Caino si unì alla moglie che concepìe partorì Enoch; poi divenne costruttore di una cittàche chiamò Enochdal nome del figlio.  18  A Enochnacque Irad; Irad generò Mecuiaèl e Mecuiaèlgenerò Metusaèl e Metusaèl generò Lamech. 19  Lamech si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altrachiamata Zilla.  20  Ada partorì Iabal: egli fu il padredi quanti abitano sotto le tende presso il bestiame.  21  Ilfratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti isuonatori di cetra e di flauto.  22  Zilla a sua volta partorìTubalkàinil fabbropadre di quanti lavorano il rame e ilferro. La sorella di Tubalkàin fu Naama.

 23  Lamech disse alle mogli:

Ada e Zillaascoltate la mia voce;
mogli di Lamechporgetel'orecchio al mio dire:
Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura
e un ragazzo per un mio livido.
 24  Sette volte saràvendicato Caino
ma Lamech settantasette».

Set e i suoi discendenti

 25  Adamo si unì di nuovo alla moglieche partorìun figlio e lo chiamò Set. «Perché - disse - Diomi ha concesso un'altra discendenza al posto di AbelepoichéCaino l'ha ucciso».

 26  Anche a Set nacque un figlioche egli chiamòEnos. Allora si cominciò ad invocare il nome del Signore.

 

Cap. 5

I patriarchi prediluviani

 1  Questo è il libro della genealogia di Adamo.Quando Dio creò l'uomolo fece a somiglianza di Dio; 2  maschio e femmina li creòli benedisse e li chiamòuomini quando furono creati.  3  Adamo aveva centotrenta anniquando generò a sua immaginea sua somiglianzaun figlio elo chiamò Set.  4  Dopo aver generato SetAdamo visseancora ottocento anni e generò figli e figlie.  5  L'interavita di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì.

 6  Set aveva centocinque anni quando generò Enos; 7  dopo aver generato EnosSet visse ancora ottocentosetteanni e generò figli e figlie.  8  L'intera vita di Setfu di novecentododici anni; poi morì.

 9  Enos aveva novanta anni quando generò Kenan; 10  Enosdopo aver generato Kenanvisse ancoraottocentoquindici anni e generò figli e figlie.  11  L'interavita di Enos fu di novecentocinque anni; poi morì.

 12  Kenan aveva settanta anni quando generòMaalaleèl;  13  Kenan dopo aver generato Maalaleèlvisse ancora ottocentoquaranta anni e generò figli e figlie. 14  L'intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poimorì.

 15  Maalaleèl aveva sessantacinque anni quandogenerò Iared;  16  Maalaleèl dopo aver generatoIaredvisse ancora ottocentrenta anni e generò figli efiglie.  17  L'intera vita di Maalaleèl fu diottocentonovantacinque anni; poi morì.

 18  Iared aveva centosessantadue anni quando generòEnoch;  19  Iareddopo aver generato Enochvisse ancoraottocento anni e generò figli e figlie.  20  L'interavita di Iared fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

 21  Enoch aveva sessantacinque anni quando generòMatusalemme.  22  Enoch camminò con Dio; dopo avergenerato Matusalemmevisse ancora per trecento anni e generòfigli e figlie.  23  L'intera vita di Enoch fu ditrecentosessantacique anni.  24  Poi Enoch cammino con Dio enon fu più perché Dio l'aveva preso.

 25  Matusalemme aveva centottantasette anni quando generòLamech;  26  Matusalemmedopo aver generato Lamechvisseancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie. 27  L'intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanoveanni; poi morì.

 28  Lamech aveva centottantadue anni quando generòun figlio  29  e lo chiamò Noèdicendo: «Costuici consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostremania causa del suolo che il Signore ha maledetto». 30  Lamechdopo aver generato Noèvisse ancoracinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 31  L'intera vita di Lamech fu di settecentosettantasetteanni; poi morì.

 32  Noè aveva cinquecento anni quando generòSemCam e Iafet.

 

Cap. 6

Figli di Dio e figlie degli uomini

 1  Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sullaterra e nacquero loro figlie 2  i figli di Dio videro che lefiglie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante nevollero.  3  Allora il Signore disse: «Il mio spirito nonresterà sempre nell'uomoperché egli è carne ela sua vita sarà di centoventi anni».

 4  C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anchedopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini equeste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroidell'antichitàuomini famosi.

2. IL DILUVIO

La corruzione dell'umanità

 5  Il Signore vide che la malvagità degli uomini eragrande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore nonera altro che male.  6  E il Signore si pentì di averfatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.  7  IlSignore disse: «Sterminerò dalla terra l'uomo che hocreato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli delcieloperché sono pentito d'averli fatti».  8  MaNoè trovò grazia agli occhi del Signore.

 9  Questa è la storia di Noè. Noè erauomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10  Noè generò tre figli: SemCame Iafet. 11  Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena diviolenza.

 12  Dio guardò la terra ed ecco essa era corrottaperché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.

Preparativi del diluvio

 13  Allora Dio disse a Noè: «E' venuta per mela fine di ogni uomoperché la terraper causa loroèpiena di violenza; eccoio li distruggerò insieme con laterra.  14  Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerail'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 15  Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubitidi lunghezzacinquanta di larghezza e trenta di altezza.  16  Farainell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; daun lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferioremedio e superiore.

 17  Ecco io manderò il diluviocioè leacquesulla terraper distruggere sotto il cielo ogni carnein cuiè alito di vita; quanto è sulla terra perirà. 18  Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerainell'arca tu e con te i tuoi figlitua moglie e le mogli dei tuoifigli.  19  Di quanto vivedi ogni carneintrodurrainell'arca due di ogni specieper conservarli in vita con te: sianomaschio e femmina.  20  Degli uccelli secondo la loro speciedel bestiame secondo la propria specie e di tutti i rettili dellaterra secondo la loro speciedue d'ognuna verranno con teperessere conservati in vita.  21  Quanto a teprenditi ognisorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di te: sarà dinutrimento per te e per loro».  22  Noè eseguìtutto; come Dio gli aveva comandatocosì egli fece.

 

Cap. 7

 1  Il Signore disse a Noè: «Entra nell'arca tucon tutta la tua famigliaperché ti ho visto giusto dinanzi ame in questa generazione.  2  D'ogni animale mondo prendine conte sette paiail maschio e la sua femmina; degli animali che nonsono mondi un paioil maschio e la sua femmina.  3  Anchedegli uccelli mondi del cielosette paiamaschio e femminaperconservarne in vita la razza su tutta la terra.  4  Perchétra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giornie quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che hofatto».  5  Noè fece quanto il Signore gli avevacomandato.

 6  Noè aveva seicento anniquando venne il diluviocioè le acque sulla terra.  7  Noè entrònell'arca e con lui i suoi figlisua moglie e le mogli dei suoifigliper sottrarsi alle acque del diluvio.  8  Degli animalimondi e di quelli immondidegli uccelli e di tutti gli esseri chestrisciano sul suolo  9  entrarono a due a due con Noènell'arcamaschio e femminacome Dio aveva comandato a Noè.

 10  Dopo sette giornile acque del diluvio furono sopra laterra;  11  nell'anno seicentesimo della vita di Noènel secondo meseil diciassette del meseproprio in quello stessogiornoeruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le caterattedel cielo si aprirono.  12  Cadde la pioggia sulla terra perquaranta giorni e quaranta notti.  13  In quello stesso giornoentrò nell'arca Noè con i figli SemCam e Iafetlamoglie di Noèle tre mogli dei suoi tre figli:  14  essie tutti i viventi secondo la loro specie e tutto il bestiame secondola sua specie e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo laloro specietutti i volatili secondo la loro specietutti gliuccellitutti gli esseri alati.  15  Vennero dunque a Noènell'arcaa due a duedi ogni carne in cui è il soffio divita.  16  Quelli che venivanomaschio e femmina d'ogni carneentrarono come gli aveva comandato Dio: il Signore chiuse la portadietro di lui.

L'inondazione

 17  Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: leacque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sullaterra.  18  Le acque divennero poderose e crebbero molto soprala terra e l'arca galleggiava sulle acque.  19  Le acque siinnalzarono sempre più sopra la terra e coprirono tutti imonti più alti che sono sotto tutto il cielo.  20  Leacque superarono in altezza di quindici cubiti i monti che avevanoricoperto.

 21  Perì ogni essere vivente che si muove sullaterrauccellibestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicanosulla terra e tutti gli uomini.  22  Ogni essere che ha unalito di vita nelle naricicioè quanto era sulla terraasciutta morì.

 23  Così fu sterminato ogni essere che era sullaterra: con gli uominigli animali domesticii rettili e gli uccellidel cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo Noèe chi stava con lui nell'arca.

 24  Le acque restarono alte sopra la terra centocinquantagiorni.

 

Cap. 8

L'abbassamento delle acque

 1  Dio si ricordò di Noèdi tutte le fiere edi tutti gli animali domestici che erano con lui nell'arca. Dio fecepassare un vento sulla terra e le acque si abbassarono.  2  Lefonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e futrattenuta la pioggia dal cielo;  3  le acque andarono via viaritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni.  4  Nelsettimo meseil diciasette del mesel'arca si posò sui montidell'Ararat.  5  Le acque andarono via via diminuendo fino aldecimo mese. Nel decimo meseil primo giorno del meseapparvero lecime dei monti.

 6  Trascorsi quaranta giorniNoè aprì lafinestra che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per vederese le acque si fossero ritirate.  7  Esso uscì andando etornando finché si prosciugarono le acque sulla terra.  8  Noèpoi fece uscire una colombaper vedere se le acque si fosseroritirate dal suolo;  9  ma la colombanon trovando dove posarela pianta del piedetornò a lui nell'arcaperchéc'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli stese la manola presee la fece rientrare presso di sé nell'arca.  10  Attesealtri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca  11  ela colomba tornò a lui sul far della sera; eccoessa avevanel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque sierano ritirate dalla terra.  12  Aspettò altri settegiornipoi lasciò andare la colomba; essa non tornòpiù da lui.

 13  L'anno seicentouno della vita di Noèil primomeseil primo giorno del mesele acque si erano prosciugate sullaterra; Noè tolse la copertura dell'arca ed ecco la superficiedel suolo era asciutta.  14  Nel secondo meseil ventisettedel mesetutta la terra fu asciutta.

L'uscita dall'arca

 15  Dio ordinò a Noè:  16  «Escidall'arca tu e tua mogliei tuoi figli e le mogli dei tuoi figli conte.  17  Tutti gli animali d'ogni specie che hai con teuccellibestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terrafalliuscire con teperché possano diffondersi sulla terrasianofecondi e si moltiplichino su di essa».

 18  Noè uscì con i figlila moglie e lemogli dei figli.  19  Tutti i viventi e tutto il bestiame etutti gli uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terrasecondo la loro specieuscirono dall'arca.  20  Allora Noèedificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animalimondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare.  21  IlSignore ne odorò la soave fragranza e pensò: «Nonmaledirò più il suolo a causa dell'uomoperchél'istinto del cuore umano è incline al male fin dallaadolescenza; né colpirò più ogni essere viventecome ho fatto.

 22  Finché durerà la terra
seme e messe
freddo e caldo
estate e inverno
giorno e notte
noncesseranno».

 

Cap. 9

Il nuovo ordine del mondo

 1  Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro:«Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra.  2  Iltimore e il terrore di voi sia in tutte le bestie selvatiche e intutto il bestiame e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto strisciasul suolo e tutti i pesci del mare sono messi in vostro potere. 3  Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo: vi dotutto questocome gia le verdi erbe.  4  Soltanto nonmangerete la carne con la sua vitacioè il suo sangue.  5  Delsangue vostro anziossia della vostra vitaio domanderòconto; ne domanderò conto ad ogni essere vivente e domanderòconto della vita dell'uomo all'uomoa ognuno di suo fratello.

 6  Chi sparge il sangue dell'uomo
dall'uomo il suosangue sarà sparso
perché ad immagine di Dio
Egliha fatto l'uomo.
 7  E voisiate fecondi e moltiplicatevi
siate numerosi sulla terra e dominatela».

 8  Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: 9  «Quanto a meecco io stabilisco la mia alleanza conivostri discendenti dopo di voi;  10  con ogni essere viventeche è con voiuccellibestiame e bestie selvatichecontutti gli animali che sono usciti dall'arca.  11  Io stabiliscola mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessunvivente dalle acque del diluvioné più il diluviodevasterà la terra».

 12  Dio disse:

«Questo è il segno dell'alleanza
che io pongo
tra me e voi
e tra ogni essere vivente
che è convoi
per le generazioni eterne.
 13  Il mio arco pongosulle nubi
ed esso sarà il segno dell'alleanza
tra mee la terra.
 14  Quando radunerò
le nubi sullaterra
e apparirà l'arco sulle nubi
 15  ricorderòla mia alleanza
che è tra me e voi
e tra ogni essereche vive in ogni carne
e noi ci saranno più le acque
peril diluvioper distruggere ogni carne.
 16  L'arco saràsulle nubi
e io lo guarderò per ricordare l'alleanzaeterna
tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne
che èsulla terra».

 17  Disse Dio a Noè: «Questo è il segnodell'alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne che èsulla terra».

3. DAL DILUVIO AD ABRAMO

Noè e i suoi figli

 18  I figli di Noè che uscirono dall'arca furonoSemCam e Iafet; Cam è il padre di Canaan.  19  Questitre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta laterra.

 20  Ora Noècoltivatore della terracominciòa piantare una vigna.  21  Avendo bevuto il vinosi ubriacòe giacque scoperto all'interno della sua tenda.  22  Campadredi Canaanvide il padre scoperto e raccontò la cosa ai duefratelli che stavano fuori.  23  Allora Sem e Iafet presero ilmantellose lo misero tutti e due sulle spalle ecamminando aritrosocoprirono il padre scoperto; avendo rivolto la facciaindietronon videro il padre scoperto.

 24  Quando Noè si fu risvegliato dall'ebbrezzaseppe quanto gli aveva fatto il figlio minore;  25  alloradisse:
«Sia maledetto Canaan!
Schiavo degli schiavi
sarà per i suoi fratelli!».  26  Disse poi:

«Benedetto il SignoreDio di Sem
Canaan sia suoschiavo!
 27  Dio dilati Iafet
e questi dimori nelletende di Sem
Canaan sia suo schiavo!».

 28  Noè vissedopo il diluviotrecentocinquantaanni.  29  L'intera vita di Noè fu di novecentocinquantaannipoi morì.

 

Cap. 10

La terra popolata

 1  Questa è la discendenza dei figli di Noè:SemCam e Iafetai quali nacquero figli dopo il diluvio.

 2  I figli di Iafet: GomerMagogMadaiIavanTubalMesech e Tiras.

 3  I figli di Gomer: AskenazRifat e Togarma.

 4  I figli di Iavan: ElisaTarsisquelli di Cipro equelli di Rodi.

 5  Da costoro derivarono le nazioni disperse per le isolenei loro territoriciascuno secondo la propria lingua e secondo leloro famiglienelle loro nazioni.

 6  I figli di Cam: EtiopiaEgittoPut e Canaan.

 7  I figli di Etiopia: SebaAvìlaSabtaRaama eSàbteca.

I figli di Raama: Saba e Dedan.

 8  Ora Etiopia generò Nimrod: costui cominciòa essere potente sulla terra.

 9  Egli era valente nella caccia davanti al Signoreperciòsi dice: «Come Nimrodvalente cacciatore davanti al Signore». 10  L'inizio del suo regno fu BabeleUruchAccad e Calnenel paese di Sennaar.  11  Da quella terra si portò adAssur e costruì NiniveRecobot-Ir e Càlach  12  eResen tra Ninive e Càlach; quella è la grande città.

 13  Egitto generò quelli di LudAnamLaabNaftuch 14  PatrosCasluch e Caftorda dove uscirono iFilistei.

 15  Canaan generò Sidonesuo primogenitoe Chet 16  e il Gebuseol'Amorreoil Gergeseo 17  l'Eveol'Archita e il Sineo 18  l'Arvaditail Semarita e l'Amatita.In seguito si dispersero le famiglie dei Cananei.  19  Ilconfine dei Cananei andava da Sidone in direzione di Gerar fino aGazapoi in direzione di SòdomaGomorraAdma e Zeboimfinoa Lesa.  20  Questi furono i figli di Cam secondo le lorofamiglie e le loro linguenei loro territori e nei loro popoli.

 21  Anche a Sempadre di tutti i figli di Eberfratellomaggiore di Jafetnacque una dicendenza.

 22  I figli di Sem: ElamAssurArpacsadLud e Aram.

 23  I figli di Aram: UzCulGheter e Mas.

 24  Arpacsad generò Selach e Selach generòEber.  25  A Eber nacquero due figli: uno si chiamòPelegperché ai suoi tempi fu divisa la terrae il fratellosi chiamò Joktan.

 26  Joktan generò AlmodadSelefAscarmavetJerach 27  AdòcamUzalDikla 28  ObalAbimaèlSaba 29  OfirAvìla e Ibab. Tuttiquesti furono i figli di Joktan;  30  la loro sede era sullemontagne dell'orienteda Mesa in direzione di Sefar.

 31  Questi furono i figli di Sem secondo le loro famiglie ele loro lingueterritorisecondo i loro popoli.

 32  Queste furono le famiglie dei figli di Noèsecondo le loro generazioninei loro popoli. Da costoro sidispersero le nazioni sulla terra dopo il diluvio.

 

Cap. 11

La torre di Babele

 1  Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2  Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianuranel paese di Sennaar e vi si stabilirono.  3  Si dissero l'unl'altro: «Venitefacciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco».Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.  4  Poidissero: «Venitecostruiamoci una città e una torrelacui cima tocchi il cielo e facciamoci un nomeper non disperderci sututta la terra».  5  Ma il Signore scese a vedere lacittà e la torre che gli uomini stavano costruendo.  6  IlSignore disse: «Eccoessi sono un solo popolo e hanno tuttiuna lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e oraquanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7  Scendiamo dunque e confondiamo la loro linguaperchénon comprendano più l'uno la lingua dell'altro».  8  IlSignore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessaronodi costruire la città.  9  Per questo la si chiamòBabeleperché là il Signore confuse la lingua di tuttala terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

I patriarchi postdiluviani

 10  Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva centoanni quando generò Arpacsaddue anni dopo il diluvio; 11  Semdopo aver generato Arpacsadvisse cinquecento anni egenerò figli e figlie.

 12  Arpacsad aveva trentacinque anni quando generòSelach;  13  Arpacsaddopo aver generato Selachvissequattrocentotrè anni e generò figli e figlie.

 14  Selach aveva trent'anni quando generò Eber; 15  Selachdopo aver generato Ebervisse quattrocentotrèanni e generò figli e figlie.

 16  Eber aveva trentaquattro anni quando generòPeleg;  17  Eberdopo aver generato Pelegvissequattrocentotrenta anni e generò figli e figlie.

 18  Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; 19  Pelegdopo aver generato Reuvisse duecentonove anni egenerò figli e figlie.

 20  Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; 21  Reudopo aver generato Serugvisse duecentosette anni egenerò figli e figlie.

 22  Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; 23  Serugdopo aver generato Nacorvisse duecento anni egenerò figli e figlie.

 24  Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; 25  Nacordopo aver generato Terachvisse centodiciannoveanni e generò figli e figlie.

 26  Terach aveva settant'anni quando generò AbramNacor e Aran.

La discendenza di Terach

 27  Questa è la posterità di Terach: Terachgenerò AbramNacor e Aran: Aran generò Lot.  28  Aranpoi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terranatalein Ur dei Caldei.  29  Abramo e Nacor si presero dellemogli; la moglie di Abramo si chiamava Sarai e la moglie di NacorMilcach'era figlia di Aranpadre di Milca e padre di Isca. 30  Sarai era sterile e non aveva figli.

 31  Poi Terach prese Abramsuo figlioe Lotfiglio diAranfiglio cioè del suo figlioe Sarai sua nuoramoglie diAbramo suo figlioe uscì con loro da Ur dei Caldei per andarenel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono.

 32  L'età della vita di Terach fu di duecentocinqueanni; Terach morì in Carran.

 

Cap. 12

II. STORIA DI ABRAMO

Vocazione di Abramo

 1  Il Signore disse ad Abram:

«vattene dal tuo paesedalla tua patria
e dalla casa dituo padre
verso il paese che io ti indicherò.
 2  Faròdi te un grande popolo
e ti benedirò
renderògrande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
 3  Benediròcoloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».

 4  Allora Abramo partìcome gli aveva ordinato ilSignoree con lui partì Lot. Abramo aveva settantacinque anniquando lasciò Carran.  5  Abramo dunque prese la moglieSaraie Lotfiglio di suo fratelloe tutti i beni che avevanoacquistati in Carran e tutte le persone che lì si eranoprocurate e si incamminarono verso il paese di Canaan. Arrivarono alpaese di Canaan  6  e Abramo attraversò il paese finoalla località di Sichempresso la Quercia di More. Nel paesesi trovavano allora i Cananei.

 7  Il Signore apparve ad Abramo e gli disse: «Allatua discendenza io darò questo paese». Allora Abramocostruì in quel posto un altare al Signore che gli eraapparso.  8  Di là passò sulle montagne a orientedi Betel e piantò la tendaavendo Betel ad occidente e Ai adoriente. Lì costruì un altare al Signore e invocòil nome del Signore.  9  Poi Abramo levò la tenda peraccamparsi nel Negheb.

Abramo in Egitto

 10  Venne una carestia nel paese e Abramo scese in Egittoper soggiornarviperché la carestia gravava sul paese.

 11  Maquando fu sul punto di entrare in Egittodissealla moglie Sarai: «Vediio so che tu sei donna di aspettoavvenente.  12  Quando gli Egiziani ti vedrannopenseranno:Costei è sua mogliee mi ucciderannomentre lasceranno te invita.  13  Dì dunque che tu sei mia sorellaperchéio sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te».

 14  Appunto quando Abramo arrivò in EgittogliEgiziani videro che la donna era molto avvenente.  15  Laosservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone;così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. 16  Per riguardo a leiegli trattò bene Abramchericevette greggi e armenti e asinischiavi e schiaveasine ecammelli.  17  Ma il Signore colpì il faraone e la suacasa con grandi piagheper il fatto di Saraimoglie di Abram. 18  Allora il faraone convocò Abramo e gli disse: «Chemi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? 19  Perché hai detto: E' mia sorellacosì cheio me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila evattene!».  20  Poi il faraone lo affidò ad alcuniuomini che lo accompagnarono fuori della frontiera insieme con lamoglie e tutti i suoi averi.

 

Cap. 13

Separazione di Abramo e di Lot

 1  Dall'Egitto Abramo ritornò nel Negheb con lamoglie e tutti i suoi averi; Lot era con lui.  2  Abramo eramolto ricco in bestiameargento e oro.  3  Poi di accampamentoin accampamento egli dal Negheb si portò fino a Betelfino alluogo dove era stata già prima la sua tendatra Betel e Ai 4  al luogo dell'altareche aveva là costruito prima:lì Abramo invocò il nome del Signore.  5  Maanche Lotche andava con Abramaveva greggi e armenti e tende. 6  Il territorio non consentiva che abitassero insiemeperchéavevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme.  7  Perquesto sorse una lite tra i mandriani di Abramo e i mandriani di Lotmentre i Cananei e i Perizziti abitavano allora nel paese.  8  Abramodisse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e tetra i mieimandriani e i tuoiperché noi siamo fratelli.  9  Nonsta forse davanti a te tutto il paese? Sepàrati da me. Se tuvai a sinistraio andrò a destra; se tu vai a destraioandrò a sinistra».

 10  Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta lavalle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che ilSignore distruggesse Sòdoma e Gomorra -; era come il giardinodel Signorecome il paese d'Egittofino ai pressi di Zoar.  11  Lotscelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportòle tende verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro: 12  Abramo si stabilì nel paese di Canaan e Lot sistabilì nelle città della valle e piantò letende vicino a Sòdoma.  13  Ora gli uomini di Sòdomaerano perversi e peccavano molto contro il Signore.

 14  Allora il Signore disse ad Abramdopo che Lot si eraseparato da lui: «Alza gli occhi e dal luogo dove tu staispingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiornoversol'oriente e l'occidente.  15  Tutto il paese che tu vediio lodarò a te e alla tua discendenza per sempre.  16  Renderòla tua discendenza come la polvere della terra: se uno puòcontare la polvere della terrapotrà contare anche i tuoidiscendenti.  17  Alzatipercorri il paese in lungo e inlargoperché io lo darò a te».  18  PoiAbramo si spostò con le sue tende e andò a stabilirsialle Querce di Mamreche sono ad Ebrone vi costruì unaltare al Signore.

 

Cap. 14

La campagna dei quattro re

 1  Al tempo di Amrafel re di Sennaardi Arioch re diEllasardi Chedorlaomer re dell'Elam e di Tideal re di Goim 2  costoro mossero guerra contro Bera re di SòdomaBirsa re di GomorraSinab re di AdmaSemeber re di Zeboime controil re di Belacioè Zoar.  3  Tutti questi siconcentrarono nella valle di Siddimcioè il Mar Morto.  4  Perdodici anni essi erano stati sottomessi a Chedorlaomerma iltredicesimo anno si erano ribellati.  5  Nell'annoquattordicesimo arrivarono Chedorlaomer e i re che erano con lui esconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaimgli Zuzim ad Amgli Emim aSave-Kiriataim  6  e gli Hurriti sulle montagne di Seir fino aEl-Paranche è presso il deserto.  7  Poi mutaronodirezione e vennero a En-Mispatcioè Kadese devastaronotutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei cheabitavano in Azazon-Tamar.  8  Allora il re di Sòdomail re di Gomorrail re di Admail re di Zeboim e il re di Belacioè Zoaruscirono e si schierarono a battaglia nella valledi Siddim contro di esso 9  e cioè contro Chedorlaomerre dell'ElamTideal re di GoimAmrafel re di Sennaar e Arioch re diEllasar: quattro re contro cinque.  10  Ora la valle di Siddimera piena di pozzi di bitume; mentre il re di Sòdoma e il redi Gomorra si davano alla fugaalcuni caddero nei pozzi e gli altrifuggirono sulle montagne.  11  Gli invasori presero tutti ibeni di Sodoma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. 12  Andandosene catturarono anche Lotfiglio del fratello diAbrame i suoi beni: egli risiedeva appunto in Sòdoma.

 13  Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abramo l'Ebreo chesi trovava alle Querce di Mamre l'Amorreofratello di Escol efratello di Aner i quali erano alleati di Abram.  14  QuandoAbramo seppe che il suo parente era stato preso prigionieroorganizzò i suoi uomini esperti nelle armischiavi nati nellasua casain numero di trecentodiciottoe si diede all'inseguimentofino a Dan.  15  Piombò sopra di essi di nottelui coni suoi servili sconfisse e proseguì l'inseguimento fino aCobaa settentrione di Damasco.  16  Ricuperò cosìtutta la roba e anche Lot suo parentei suoi benicon le donne e ilpopolo.

Melchisedek

 17  Quando Abramo fu di ritornodopo la sconfitta diChedorlaomer e dei re che erano con luiil re di Sòdoma gliuscì incontro nella Valle di Savecioè la Valle delre.  18  Intanto Melchisedekre di Salemoffrì pane evino: era sacerdote del Dio altissimo  19  e benedisse Abramocon queste parole:

«Sia benedetto Abramo dal Dio altissimo
creatore delcielo e della terra
 20  e benedetto sia il Dio altissimo
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».

Abramo gli diede la decima di tutto.

 21  Poi il re di Sòdoma disse ad Abram: «Dammile persone; i beni prendili per te».  22  Ma Abramo disseal re di Sòdoma: «Alzo la mano davanti al SignoreilDio altissimocreatore del cielo e della terra:  23  néun filoné un legaccio di sandaloniente io prenderòdi ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchitoAbram.  24  Per me nientese non quello che i servi hannomangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuticon meEscolAner e Mamreessi stessi si prendano la loro parte».

 

Cap. 15

Le promesse e l'alleanza

 1  Dopo tali fattiquesta parola del Signore fu rivolta adAbramo in visione: «Non temereAbram. Io sono il tuo scudo; latua ricompensa sarà molto grande».  2  RisposeAbram: «Mio Signore Dioche mi darai? Io me ne vado senzafigli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3  Soggiunse Abram: «Ecco a me non hai dato discendenzae un mio domestico sarà mio erede».  4  Ed eccogli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non costui saràil tuo eredema uno nato da te sarà il tuo erede». 5  Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo econta le stellese riesci a contarle» e soggiunse: «Talesarà la tua discendenza».  6  Egli credette alSignoreche glielo accreditò come giustizia.  7  E glidisse: «Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur deiCaldei per darti in possesso questo paese».  8  Rispose:«Signore mio Diocome potrò sapere che ne avròil possesso?».  9  Gli disse: «Prendimi unagiovenca di tre anniuna capra di tre anniun ariete di tre anniuna tortora e un piccione».  10  Andò a prenderetutti questi animalili divise in due e collocò ogni metàdi fronte all'altra; non divise però gli uccelli.  11  Gliuccelli rapaci calavano su quei cadaverima Abramo li scacciava. 12  Mentre il sole stava per tramontareun torpore cadde suAbramed ecco un oscuro terrore lo assalì.  13  Allorail Signore disse ad Abram: «Sappi che i tuoi discendentisaranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi esaranno oppressi per quattrocento anni.  14  Ma la nazione cheessi avranno servitola giudicherò io: dopoessi uscirannocon grandi ricchezze.  15  Quanto a teandrai in pace presso ituoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice.  16  Allaquarta generazione torneranno quiperché l'iniquitàdegli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».

 17  Quandotramontato il solesi era fatto buio fittoecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo aglianimali divisi.  18  In quel giorno il Signore concluse questaalleanza con Abram:

«Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d'Egittoal grande fiumeil fiume Eufrate;  19  il paese dove abitano iKenitii Kenizzitii Kadmoniti 20  gli HittitiiPerizzitii Refaim 21  gli Amorreii Cananeii Gergeseigli Evei e i Gebusei».

 

Cap. 16

Nascita di Ismaele

 1  Saraimoglie di Abramnon gli aveva dato figli. Avendoperò una schiava egiziana chiamata Agar 2  Sarai dissead Abram: «Eccoil Signore mi ha impedito di aver prole;unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli».Abramo ascoltò la voce di Sarai.  3  Cosìaltermine di dieci anni da quando Abramo abitava nel paese di CanaanSaraimoglie di Abramprese Agar l'egizianasua schiava e la diedein moglie ad Abramsuo marito.  4  Egli si unì ad Agarche restò incinta. Maquando essa si accorse di essereincintala sua padrona non contò più nulla per lei. 5  Allora Sarai disse ad Abram: «L'offesa a me fattaricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiavama daquando si è accorta d'essere incintaio non conto piùniente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!».  6  Abramodisse a Sarai: «Eccola tua schiava è in tuo potere:falle ciò che ti pare». Sarai allora la maltrattòtanto che quella si allontanò.  7  La trovòl'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel desertolasorgente sulla strada di Sur 8  e le disse: «Agarschiava di Saraida dove vieni e dove vai?». Rispose: «Vadolontano dalla mia padrona Sarai».  9  Le disse l'angelodel Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». 10  Le disse ancora l'angelo del Signore: «Moltiplicheròla tua discendenza e non si potrà contarla per la suamoltitudine».  11  Soggiunse poi l'angelo del Signore:

«Eccosei incinta:
partorirai un figlio
e lochiamerai Ismaele
perché il Signore ha ascoltato la tuaafflizione.
 12  Egli sarà come un ònagro;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutticontro di lui
e abiterà di fronte a tutti i suoifratelli».

 13  Agar chiamò il Signoreche le aveva parlato:«Tu sei il Dio della visione»perché diceva: «Quidunque sono riuscita ancora a vederedopo la mia visione?». 14  Per questo il pozzo si chiamò Pozzo di Lacai-Roi; èappunto quello che si trova tra Kades e Bered.  15  Agarpartorì ad Abramo un figlio e Abramo chiamò Ismaele ilfiglio che Agar gli aveva partorito.  16  Abramo avevaottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

 

Cap. 17

L'alleanza e la circoncisione

 1  Quando Abramo ebbe novantanove anniil Signore gliapparve e gli disse:

«Io sono Dio onnipotente:
cammina davanti a me
e siiintegro.
 2  Porrò la mia alleanza
tra me e te
e ti renderò numeroso
moltomolto».  3  SubitoAbramo si prostrò con il viso a terra e Dio parlò conlui:
 4  «Eccomi:
la mia alleanza è con te
e sarai padre
di una moltitudine di popoli.
 5  Nonti chiamerai più Abramo
ma ti chiamerai Abraham
perchépadre di una moltitudine
di popoli ti renderò.  6  Eti renderò moltomolto fecondo; ti farò diventarenazioni e da te nasceranno dei re.  7  Stabilirò la miaalleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione ingenerazionecome alleanza perenneper essere il Dio tuo e della tuadiscendenza dopo di te.  8  Darò a te e alla tuadiscendenza dopo di te il paese dove sei stranierotutto il paese diCanaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio».

 9  Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservarela mia alleanzatu e la tua discendenza dopo di te di generazione ingenerazione.  10  Questa è la mia alleanza che doveteosservarealleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: siacirconciso tra di voi ogni maschio.  11  Vi lasceretecirconcidere la carne del vostro membro e ciò sarà ilsegno dell'alleanza tra me e voi.  12  Quando avrà ottogiornisarà circonciso tra di voi ogni maschio di generazionein generazionetanto quello nato in casa come quello comperato condenaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.  13  Deveessere circonciso chi è nato in casa e chi viene comperato condenaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostracarne come alleanza perenne.  14  Il maschio non circoncisodicui cioè non sarà stata circoncisa la carne del membrosia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza».

 15  Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarai tuamoglienon la chiamerai più Saraima Sara.  16  Io labenedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benediròe diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei».

 17  Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra erise e pensò: «Ad uno di cento anni può nascereun figlio? E Sara all'età di novanta anni potràpartorire?».  18  Abramo disse a Dio: «Se almenoIsmaele potesse vivere davanti a te!».  19  E Dio disse:«NoSaratua moglieti partorirà un figlio e lochiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui comealleanza perenneper essere il Dio suo e della sua discendenza dopodi lui.  20  Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: eccoio lo benedico e lo renderò fecondo e moltomolto numeroso:dodici principi egli genererà e di lui farò una grandenazione.  21  Ma stabilirò la mia alleanza con Isaccoche Sara ti partorirà a questa data l'anno venturo». 22  Dio terminò così di parlare con lui esalendo in altolasciò Abramo.

 23  Allora Abramo prese Ismaele suo figlio e tutti i natinella sua casa e tutti quelli comperati con il suo denarotutti imaschi appartenenti al personale della casa di Abramoe circoncisela carne del loro membro in quello stesso giornocome Dio gli avevadetto.  24  Ora Abramo aveva novantanove anniquando si fececirconcidere la carne del membro.  25  Ismaele suo figlio avevatredici anni quando gli fu circoncisa la carne del membro.  26  Inquello stesso giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele suo figlio. 27  E tutti gli uomini della sua casai nati in casa e icomperati con denaro dagli stranierifurono circoncisi con lui.

 

Cap. 18

L'apparizione di Mamre

 1  Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamrementre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più caldadel giorno.  2  Egli alzò gli occhi e vide che treuomini stavano in piedi presso di lui. Appena li videcorse loroincontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra 3  dicendo: «Mio signorese ho trovato grazia ai tuoiocchinon passar oltre senza fermarti dal tuo servo.  4  Sivada a prendere un po' di acqualavatevi i piedi e accomodatevisotto l'albero.  5  Permettete che vada a prendere un bocconedi pane e rinfrancatevi il cuore; dopopotrete proseguireperchéè ben per questo che voi siete passati dal vostro servo».Quelli dissero: «Fà pure come hai detto». 6  Allora Abramo andò in fretta nella tendada Saraedisse: «Prestotre staia di fior di farinaimpastala e fannefocacce».  7  All'armento corse lui stessoAbramopreseun vitello tenero e buono e lo diede al servoche si affrettòa prepararlo.  8  Prese latte acido e latte fresco insieme conil vitelloche aveva preparatoe li porse a loro. Cosìmentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'alberoquellimangiarono.

 9  Poi gli dissero: «Dov'è Saratua moglie?».Rispose: «E' là nella tenda».  10  IlSignore riprese: «Tornerò da te fra un anno a questadata e allora Saratua moglieavrà un figlio». IntantoSara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda ed era dietro dilui.  11  Abramo e Sara erano vecchiavanti negli anni; eracessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. 12  Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzitacome sono dovrei provare il piacerementre il mio signore èvecchio!».  13  Ma il Signore disse ad Abramo: «PerchéSara ha riso dicendo: Potrò davvero partorirementre sonovecchia?  14  C'è forse qualche cosa impossibile per ilSignore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data eSara avrà un figlio».  15  Allora Sara negò:«Non ho riso!»perché aveva paura; ma queglidisse: «Sìhai proprio riso».

L'intercessione di Abramo

 16  Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplareSòdoma dall'altomentre Abramo li accompagnava percongedarli.  17  Il Signore diceva: «Devo io tenernascosto ad Abramo quello che sto per fare 18  mentre Abramodovrà diventare una nazione grande e potente e in lui sidiranno benedette tutte le nazioni della terra?  19  Infatti iol'ho sceltoperché egli obblighi i suoi figli e la suafamiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire congiustizia e dirittoperché il Signore realizzi per Abramoquanto gli ha promesso».  20  Disse allora il Signore:«Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grandee il loro peccato è molto grave.  21  Voglio scendere avedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto ilgrido fino a me; lo voglio sapere!».

 22  Quegli uomini partirono di lì e andarono versoSòdomamentre Abramo stava ancora davanti al Signore. 23  Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davverosterminerai il giusto con l'empio?  24  Forse vi sono cinquantagiusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E nonperdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi sitrovano?  25  Lungi da te il far morire il giusto con l'empiocosì che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te!Forse il giudice di tutta la terra non praticherà lagiustizia?».  26  Rispose il Signore: «Se a Sòdomatroverò cinquanta giusti nell'ambito della cittàperriguardo a loro perdonerò a tutta la città».

 27  Abramo riprese e disse: «Vedi come ardiscoparlare al mio Signoreio che sono polvere e cenere...  28  Forseai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinquedistruggerai tutta la città?». Rispose: «Non ladistruggeròse ve ne trovo quarantacinque».  29  Abramoriprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se netroveranno quaranta». Rispose: «Non lo faròperriguardo a quei quaranta».  30  Riprese: «Non siadiri il mio Signorese parlo ancora: forse là se netroveranno trenta». Rispose: «Non lo faròse vene troverò trenta».  31  Riprese: «Vedi comeardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troverannoventi». Rispose: «Non la distruggerò per riguardoa quei venti».  32  Riprese: «Non si adiri il mioSignorese parlo ancora una volta sola; forse là se netroveranno dieci». Rispose: «Non la distruggeròper riguardo a quei dieci».  33  Poi il Signorecomeebbe finito di parlare con Abramose ne andò e Abramo ritornòalla sua abitazione.

 

Cap. 19

La distruzione di Sodoma

 1  I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far dellaseramentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appenali ebbe vistiLot si alzòandò loro incontro e siprostrò con la faccia a terra.  2  E disse: «Mieisignorivenite in casa del vostro servo: vi passerete la nottevilaverete i piedi e poidomattinaper tempove ne andrete per lavostra strada». Quelli risposero: «Nopasseremo la nottesulla piazza».  3  Ma egli insistette tanto che venneroda lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro unbanchettofece cuocere gli azzimi e così mangiarono.  4  Nonsi erano ancora coricatiquand'ecco gli uomini della cittàcioè gli abitanti di Sòdomasi affollarono intornoalla casagiovani e vecchitutto il popolo al completo. 5  Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegliuomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noiperché possiamo abusarne!».  6  Lot uscìverso di loro sulla porta edopo aver chiuso il battente dietro disé 7  disse: «Nofratelli mieinon fate delmale!  8  Sentiteio ho due figlie che non hanno ancoraconosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel chevi piacepurché non facciate nulla a questi uominiperchésono entrati all'ombra del mio tetto».  9  Ma quellirisposero: «Tirati via! Quest'individuo è venuto quicome straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che aloro!». E spingendosi violentemente contro quell'uomocioècontro Lotsi avvicinarono per sfondare la porta.  10  Alloradall'interno quegli uomini sporsero le manisi trassero in casa Lote chiusero il battente;  11  quanto agli uomini che erano allaporta della casaessi li colpirono con un abbaglio accecante dal piùpiccolo al più grandecosì che non riuscirono atrovare la porta.

 12  Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi haiancora qui? Il generoi tuoi figlile tue figlie e quanti hai incittàfalli uscire da questo luogo.  13  Perchénoi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro diloro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati adistruggerli».  14  Lot uscì a parlare ai suoigeneriche dovevano sposare le sue figliee disse: «Alzateviuscite da questo luogoperché il Signore sta per distruggerela città!». Ma parve ai suoi generi che egli volessescherzare.  15  Quando apparve l'albagli angeli feceropremura a Lotdicendo: «Suprendi tua moglie e le tue figlieche hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città». 16  Lot indugiavama quegli uomini presero per mano luisuamoglie e le sue due figlieper un grande atto di misericordia delSignore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori dellacittà.  17  Dopo averli condotti fuoriuno di lorodisse: «Fuggiper la tua vita. Non guardare indietro e nonfermarti dentro la valle: fuggi sulle montagneper non esseretravolto!».  18  Ma Lot gli disse: «NomioSignore!  19  Vediil tuo servo ha trovato grazia ai tuoiocchi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomila vitama io non riuscirò a fuggire sul montesenza che lasciagura mi raggiunga e io muoia.  20  Vedi questa città:è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare làed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non èuna piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva». 21  Gli rispose: «Eccoti ho favorito anche in questodi non distruggere la città di cui hai parlato.  22  Prestofuggi là perché io non posso far nullafinchétu non vi sia arrivato». Perciò quella città sichiamò Zoar.

 23  Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar 24  quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdomae sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.  25  Distrussequeste città e tutta la valle con tutti gli abitanti dellecittà e la vegetazione del suolo.  26  Ora la moglie diLot guardò indietro e divenne una statua di sale.

 27  Abramo andò di buon mattino al luogo dove si erafermato davanti al Signore;  28  contemplò dall'altoSòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che unfumo saliva dalla terracome il fumo di una fornace.

 29  Cosìquando Dio distrusse le città dellavalleDio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot allacatastrofementre distruggeva le città nelle quali Lot avevaabitato.

Origine dei Moabiti e degli Ammoniti

 30  Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitaresulla montagnainsieme con le due figlieperché temeva direstare in Zoare si stabilì in una caverna con le sue duefiglie.  31  Ora la maggiore disse alla più piccola: «Ilnostro padre è veccho e non c'è nessuno in questoterritorio per unirsi a noisecondo l'uso di tutta la terra. 32  Vienifacciamo bere del vino a nostro padre e poicorichiamoci con luicosì faremo sussistere una discendenzada nostro padre».  33  Quella notte fecero bere del vinoal loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; maegli non se ne accorsené quando essa si coricònéquando essa si alzò.  34  All'indomani la maggiore dissealla più piccola: «Eccoieri io mi sono coricata connostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va tu acoricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza danostro padre».  35  Anche quella notte fecero bere delvino al loro padre e la più piccola andò a coricarsicon lui; ma egli non se ne accorsené quando essa si coricòné quando essa si alzò.  36  Così le duefiglie di Lot concepirono dal loro padre.  37  La maggiorepartorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è ilpadre dei Moabiti che esistono fino ad oggi.  38  Anche la piùpiccola partorì un figlio e lo chiamò «Figlio delmio popolo». Costui è il padre degli Ammoniti cheesistono fino ad oggi.

 

Cap. 20

Abramo a Gerar

 1  Abramo levò le tende di làdirigendosinel Neghebe si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornòcome straniero a Gerar.  2  Siccome Abramo aveva detto dellamoglie Sara: «E' mia sorella»Abimèlechre diGerarmandò a prendere Sara.  3  Ma Dio venne daAbimèlech di nottein sognoe gli disse: «Ecco staiper morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene asuo marito».  4  Abimèlechche non si era ancoraaccostato a leidisse: «Mio Signorevuoi far morire anche lagente innocente?  5  Non mi ha forse detto: E' mia sorella? Eanche lei ha detto: E' mio fratello. Con retta coscienza e maniinnocenti ho fatto questo».  6  Gli rispose Dio nelsogno: «Anch'io so che con retta coscienza hai fatto questo eti ho anche impedito di peccare contro di me: perciò non hopermesso che tu la toccassi.  7  Ora restituisci la donna diquest'uomo: egli è un profeta: preghi egli per te e tu vivrai.Ma se tu non la restituiscisappi che sarai degno di morte con tuttii tuoi».  8  Allora Abimèlech si alzò dimattina presto e chiamò tutti i suoi serviai quali riferìtutte queste cosee quegli uomini si impaurirono molto.  9  PoiAbimèlech chiamò Abramo e gli disse: «Che ci haifatto? E che colpa ho commesso contro di teperché tu abbiaesposto me e il mio regno ad un peccato tanto grande? Tu hai fatto amio riguardo azioni che non si fanno».  10  Poi Abimèlechdisse ad Abramo: «A che miravi agendo in tal modo?». 11  Rispose Abramo: «Io mi sono detto: certo non vi saràtimor di Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie. 12  Inoltre essa è veramente mia sorellafiglia di miopadrema non figlia di mia madreed è divenuta mia moglie. 13  Alloraquando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa dimio padreio le dissi: Questo è il favore che tu mi farai: inogni luogo dove noi arriveremo dirai di me: è mio fratello». 14  Allora Abimèlech prese greggi e armentischiavi eschiaveli diede ad Abramo e gli restituì la moglie Sara. 15  Inoltre Abimèlech disse: «Ecco davanti a teil mio territorio: va ad abitare dove ti piace!».  16  ASara disse: «Eccoho dato mille pezzi d'argento a tuofratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quantisono con te. Così tu sei in tutto riabilitata». 17  Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimèlechsua moglie e le sue servesì che poterono ancora partorire. 18  Perché il Signore aveva reso sterili tutte le donnedella casa di Abimèlechper il fatto di Saramoglie diAbramo.

 

Cap. 21

Nascita di Isacco

 1  Il Signore visitò Saracome aveva dettoe fecea Sara come aveva promesso.  2  Sara concepì e partorìad Abramo un figlio nella vecchiaianel tempo che Dio aveva fissato. 3  Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era natocheSara gli aveva partorito.  4  Abramo circoncise suo figlioIsaccoquando questi ebbe otto giornicome Dio gli aveva comandato. 5  Abramo aveva cento anniquando gli nacque il figlioIsacco.  6  Allora Sara disse: «Motivo di lieto riso miha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di me!». 7  Poi disse: «Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Saradeve allattare figli! Eppure gli ho partorito un figlio nella suavecchiaia!».

Agar e Ismaele cacciati

 8  Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grandebanchetto quando Isacco fu svezzato.  9  Ma Sara vide che ilfiglio di Agar l'Egizianaquello che essa aveva partorito ad Abramoscherzava con il figlio Isacco.  10  Disse allora ad Abramo:«Scaccia questa schiava e suo figlioperché il figliodi questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco». 11  La cosa dispiacque molto ad Abramo per riguardo a suofiglio.  12  Ma Dio disse ad Abramo: «Non ti dispiacciaquestoper il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sarain quanto ti diceascolta la sua voceperché attraversoIsacco da te prenderà nome una stirpe.  13  Ma io faròdiventare una grande nazione anche il figlio della schiavaperchéè tua prole».  14  Abramo si alzò di buonmattinoprese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agarcaricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e lamandò via. Essa se ne andò e si smarrì per ildeserto di Bersabea.  15  Tutta l'acqua dell'otre era venuta amancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio  16  eandò a sedersi di frontealla distanza di un tiro d'arcoperché diceva: «Non voglio veder morire il fanciullo!».Quando gli si fu seduta di fronteegli alzò la voce e pianse. 17  Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Diochiamò Agar dal cielo e le disse: «Che haiAgar? Nontemereperché Dio ha udito la voce del fanciullo làdove si trova.  18  Alzatiprendi il fanciullo e tienilo permanoperché io ne farò una grande nazione». 19  Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzod'acqua. Allora andò a riempire l'otre e fece bere ilfanciullo.  20  E Dio fu con il fanciulloche crebbe e abitònel deserto e divenne un tiratore d'arco.  21  Egli abitònel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie del paesed'Egitto.

Abramo e Abimèlech a Bersabea

 22  In quel tempo Abimèlech con Picolcapo del suoesercitodisse ad Abramo: «Dio è con te in quanto fai. 23  Ebbenegiurami qui per Dio che tu non ingannerai néme né i miei figli né i miei discendenti: come io hoagito amichevolmente con tecosì tu agirai con me e con ilpaese nel quale sei forestiero».  24  Rispose Abramo: «Iolo giuro».  25  Ma Abramo rimproverò Abimèlecha causa di un pozzo d'acquache i servi di Abimèlech avevanousurpato.  26  Abimèlech disse: «Io non so chiabbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informatonéio ne ho sentito parlare se non oggi».  27  Allora Abramoprese alcuni capi del gregge e dell'armentoli diede ad Abimèlech:tra loro due conclusero un'alleanza.  28  Poi Abramo mise indisparte sette agnelle del gregge.  29  Abimèlech dissead Abramo: «Che significano quelle sette agnelle che hai messein disparte?».  30  Rispose: «Tu accetterai questesette agnelle dalla mia manoperché ciò mi valga ditestimonianza che io ho scavato questo pozzo».  31  Perquesto quel luogo si chiamò Bersabeaperché làfecero giuramento tutti e due.  32  E dopo che ebbero conclusol'alleanza a BersabeaAbimèlech si alzò con Picolcapo del suo esercitoe ritornarono nel paese dei Filistei. 33  Abramo piantò un tamerice in Bersabeae lìinvocò il nome del SignoreDio dell'eternità.  34  Efu forestiero nel paese dei Filistei per molto tempo.

 

Cap. 22

Il sacrificio di Isacco

 1  Dopo queste coseDio mise alla prova Abramo e glidisse: «AbramoAbramo!». Rispose: «Eccomi!». 2  Riprese: «Prendi tuo figlioil tuo unico figlio cheamiIsaccova nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su diun monte che io ti indicherò».  3  Abramo si alzòdi buon mattinosellò l'asinoprese con sé due servie il figlio Isaccospaccò la legna per l'olocausto e si misein viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato.  4  Ilterzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quelluogo.  5  Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermateviqui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassùciprostreremo e poi ritorneremo da voi».  6  Abramo presela legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isaccopresein mano il fuoco e il coltellopoi proseguirono tutt'e due insieme. 7  Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padremio!». Rispose: «Eccomifiglio mio». Riprese:«Ecco qui il fuoco e la legnama dov'è l'agnello perl'olocausto?».  8  Abramo rispose: «Dio stessoprovvederà l'agnello per l'olocaustofiglio mio!».Proseguirono tutt'e due insieme;  9  così arrivarono alluogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altarecollocò la legnalegò il figlio Isacco e lo deposesull'altaresopra la legna.  10  Poi Abramo stese la mano eprese il coltello per immolare suo figlio.  11  Ma l'angelo delSignore lo chiamò dal cielo e gli disse: «AbramoAbramo!». Rispose: «Eccomi!».  12  L'angelodisse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non farglialcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlioil tuo unico figlio».  13  Allora Abramo alzò gliocchi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio.Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocaustoinvece del figlio.  14  Abramo chiamò quel luogo: «IlSignore provvede»perciò oggi si dice: «Sul monteil Signore provvede».  15  Poi l'angelo del Signorechiamò dal cielo Abramo per la seconda volta  16  edisse: «Giuro per me stessooracolo del Signore: perchétu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlioil tuo unicofiglio 17  io ti benedirò con ogni benedizione erenderò molto numerosa la tua discendenzacome le stelle delcielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tuadiscendenza si impadronirà delle città dei nemici. 18  Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazionidella terraperché tu hai obbedito alla mia voce».

 19  Poi Abramo tornò dai suoi servi; insieme simisero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

La discendenza di Nacor

 20  Dopo queste cosead Abramo fu portata questa notizia:«Ecco Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello»: 21  Uzil primogenitoe suo fratello Buz e Kamuèl ilpadre di Aram  22  e ChesedAzoPildasIdlaf e Betuèl; 23  Betuèl generò Rebecca: questi otto figlipartorì Milca a Nacorfratello di Abramo.  24  Anche lasua concubinachiamata Reumapartorì figli: TebachGacamTacas e Maaca.

 

Cap. 23

La tomba dei patriarchi

 1  Gli anni della vita di Sara furono centoventisette:questi furono gli anni della vita di Sara.  2  Sara morìa Kiriat-Arbacioè Ebronnel paese di Canaane Abramo vennea fare il lamento per Sara e a piangerla.  3  Poi Abramo sistaccò dal cadavere di lei e parlò agli Hittiti:  4  «Iosono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietàdi un sepolcro in mezzo a voiperché io possa portar via lasalma e seppellirla».  5  Allora gli Hittiti risposero: 6  «Ascolta noipiuttostosignore: tu sei un principedi Dio in mezzo a noi: seppellisci il tuo morto nel migliore deinostri sepolcri. Nessuno di noi ti proibirà di seppellire latua defunta nel suo sepolcro».  7  Abramo si alzòsi prostrò davanti alla gente del paesedavanti agli Hittitie parlò loro:  8  «Se è secondo il vostrodesiderio che io porti via il mio morto e lo seppelliscaascoltatemie insistete per me presso Efronfiglio di Zocar 9  perchémi dia la sua caverna di Macpelache è all'estremitàdel suo campo. Me la ceda per il suo prezzo intero come proprietàsepolcrale in mezzo a voi».  10  Ora Efron stava sedutoin mezzo agli Hittiti. Efron l'Hittita rispose ad Abramomentre loascoltavano gli Hittitiquanti entravano per la porta della suacittàe disse:  11  «Ascolta mepiuttostomiosignore: ti cedo il campo con la caverna che vi si trovain presenzadei figli del mio popolo te la cedo: seppellisci il tuo morto». 12  Allora Abramo si prostrò a lui alla presenza dellagente del paese.  13  Parlò ad Efronmentre loascoltava la gente del paesee disse: «Se solo mi volessiascoltare: io ti do il prezzo del campo. Accettalo da mecosìio seppellirò là il mio morto».  14  Efronrispose ad Abramo:  15  «Ascolta me piuttostomiosignore: un terreno del valore di quattrocento sicli d'argento checosa è mai tra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto».

 16  Abramo accettò le richieste di Efron e Abramopesò ad Efron il prezzo che questi aveva dettomentre loascoltavano gli Hittiticioè quattrocento sicli d'argentonella moneta corrente sul mercato.  17  Così il campo diEfron che si trovava in Macpeladi fronte a Mamreil campo e lacaverna che vi si trovava e tutti gli alberi che erano dentro ilcampo e intorno al suo limite 18  passarono in proprietàad Abramoalla presenza degli Hittitidi quanti entravano nellaporta della città.  19  DopoAbramo seppellìSarasua moglienella caverna del campo di Macpela di fronte aMamrecioè Ebronnel paese di Canaan.  20  Il campo ela caverna che vi si trovava passarono dagli Hittiti ad Abramo inproprietà sepolcrale.

 

Cap. 24

Matrimonio di Isacco

 1  Abramo era ormai vecchioavanti negli annie ilSignore lo aveva benedetto in ogni cosa.  2  Allora Abramodisse al suo servoil più anziano della sua casache avevapotere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia 3  e ti farò giurare per il SignoreDio del cielo eDio della terrache non prenderai per mio figlio una moglie tra lefiglie dei Cananeiin mezzo ai quali abito 4  ma che andraial mio paesenella mia patriaa scegliere una moglie per mio figlioIsacco».  5  Gli disse il servo: «Se la donna nonmi vuol seguire in questo paesedovrò forse ricondurre tuofiglio al paese da cui tu sei uscito?».  6  Gli risposeAbramo: «Guardati dal ricondurre là mio figlio!  7  IlSignoreDio del cielo e Dio della terrache mi ha tolto dalla casadi mio padre e dal mio paese natioche mi ha parlato e mi hagiurato: Alla tua discendenza darò questo paeseegli stessomanderà il suo angelo davanti a teperché tu possaprendere di là una moglie per il mio figlio.  8  Se ladonna non vorrà seguirtiallora sarai libero dal giuramento ame fatto; ma non devi ricondurre là il mio figlio».

 9  Allora il servo mise la mano sotto la coscia di Abramosuo padronee gli prestò giuramento riguardo a questa cosa. 10  Il servo prese dieci cammelli del suo padrone eportandoogni sorta di cose preziose del suo padronesi mise in viaggio eandò nel Paese dei due fiumialla città di Nacor. 11  Fece inginocchiare i cammelli fuori della cittàpresso il pozzo d'acquanell'ora della seraquando le donne esconoad attingere.  12  E disse: «SignoreDio del mio padroneAbramoconcedimi un felice incontro quest'oggi e usa benevolenzaverso il mio padrone Abramo!  13  Eccoio sto presso la fontedell'acquamentre le fanciulle della città escono perattingere acqua.  14  Ebbenela ragazza alla quale dirò:Abbassa l'anfora e lasciami beree che risponderà: Bevianche ai tuoi cammelli darò da beresia quella che tu haidestinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tuhai usato benevolenza al mio padrone».  15  Non avevaancora finito di parlarequand'ecco Rebeccache era nata a Betuèlfiglio di Milcamoglie di Nacorfratello di Abramousciva conl'anfora sulla spalla.  16  La giovinetta era molto bellad'aspettoera verginenessun uomo le si era unito. Essa scese allasorgenteriempì l'anfora e risalì.  17  Il servoallora le corse incontro e disse: «Fammi bere un po' d'acquadalla tua anfora».  18  Rispose: «Bevimiosignore». In fretta calò l'anfora sul braccio e lo fecebere.  19  Come ebbe finito di dargli da beredisse: «Ancheper i tuoi cammelli ne attingeròfinché finiranno dibere».  20  In fretta vuotò l'anforanell'abbeveratoiocorse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse pertutti i cammelli di lui.  21  Intanto quell'uomo la contemplavain silenzioin attesa di sapere se il Signore avesse o no concessobuon esito al suo viaggio.  22  Quando i cammelli ebbero finitodi berequell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo eglielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti delpeso di dieci sicli d'oro.  23  E disse: «Di chi seifiglia? Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padreperpassarvi la notte?».  24  Gli rispose: «Io sonofiglia di Betuèlil figlio che Milca partorì a Nacor». 25  E soggiunse: «C'è paglia e foraggio inquantità da noi e anche posto per passare la notte».

 26  Quell'uomo si inginocchiò e si prostrò alSignore  27  e disse: «Sia benedetto il SignoreDio delmio padrone Abramoche non ha cessato di usare benevolenza e fedeltàverso il mio padrone. Quanto a meil Signore mi ha guidato sulla viafino alla casa dei fratelli del mio padrone».  28  Lagiovinetta corse ad annunziare alla casa di sua madre tutte questecose.  29  Ora Rebecca aveva un fratello chiamato Làbanoe Làbano corse fuori da quell'uomo al pozzo.  30  Egliinfattivisti il pendente e i braccialetti alle braccia dellasorella e udite queste parole di Rebeccasua sorella: «Cosìmi ha parlato quell'uomo»venne da costui che ancora stavapresso i cammelli vicino al pozzo.  31  Gli disse: «Vienibenedetto dal Signore! Perché te ne stai fuorimentre io hopreparato la casa e un posto per i cammelli?».  32  Alloral'uomo entrò in casa e quegli tolse il basto ai cammellifornì paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedia lui e ai suoi uomini.  33  Quindi gli fu posto davanti damangiarema egli disse; «Non mangeròfinché nonavrò detto quello che devo dire». Gli risposero: «Dìpure».  34  E disse: «Io sono un servo di Abramo. 35  Il Signore ha benedetto molto il mio padroneche èdiventato potente: gli ha concesso greggi e armentiargento e oroschiavi e schiavecammelli e asini.  36  Sarala moglie delmio padronegli ha partorito un figlioquando ormai era vecchioalquale egli ha dato tutti i suoi beni.  37  E il mio padrone miha fatto giurare: Non devi prendere per mio figlio una moglie tra lefiglie dei Cananeiin mezzo ai quali abito 38  ma andraialla casa di mio padrealla mia famigliaa prendere una moglie permio figlio.  39  Io dissi al mio padrone: Forse la donna non miseguirà.  40  Mi rispose: Il Signorealla cui presenzaio camminomanderà con te il suo angelo e darà feliceesito al tuo viaggiocosì che tu possa prendere una moglieper il mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. 41  Solo quando sarai andato alla mia famigliasarai esentedalla mia maledizione; se non volessero cedertelasarai esente dallamia maledizione.  42  Così oggi sono arrivato alla fontee ho detto: SignoreDio del mio padrone Abramose stai per dar buonesito al viaggio che sto compiendo 43  eccoio sto presso lafonte d'acqua; ebbenela giovane che uscirà ad attingerealla quale io dirò: Fammi bere un po' d'acqua dalla tuaanfora 44  e mi risponderà: Bevi tu; anche per i tuoicammelli attingeròquella sarà la moglie che ilSignore ha destinata al figlio del mio padrone.  45  Io nonavevo ancora finito di pensarequand'ecco Rebecca uscire conl'anfora sulla spalla; scese alla fonteattinse; io allora le dissi:Fammi bere.  46  Subito essa calò l'anfora e disse:Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere. Così iobevvi ed essa diede da bere anche ai cammelli.  47  E io lainterrogai: Di chi sei figlia? Rispose: Sono figlia di Betuèlil figlio che Milca ha partorito a Nacor. Allora le posi il pendentealle narici e i braccialetti alle braccia.  48  Poi miinginocchiai e mi prostrai al Signore e benedissi il SignoreDio delmio padrone Abramoil quale mi aveva guidato per la via giusta aprendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone. 49  Orase intendete usare benevolenza e lealtà versoil mio padronefatemelo sapere; se nofatemelo sapere ugualmenteperché io mi rivolga altrove».

 50  Allora Làbano e Betuèl risposero: «DalSignore la cosa procedenon possiamo dirti nulla.  51  EccoRebecca davanti a te: prendila e va e sia la moglie del figlio deltuo padronecome ha parlato il Signore».

 52  Quando il servo di Abramo udì le loro parolesiprostrò a terra davanti al Signore.  53  Poi il servotirò fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti e lidiede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madredi lei.  54  Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini epassarono la notte. Quando si alzarono alla mattinaegli disse:«Lasciatemi andare dal mio padrone».  55  Ma ilfratello e la madre di lei dissero: «Rimanga la giovinetta connoi qualche tempouna decina di giorni; dopote ne andrai». 56  Rispose loro: «Non trattenetemimentre il Signoreha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andaredal mio padrone!».  57  Dissero allora: «Chiamiamola giovinetta e domandiamo a lei stessa».  58  Chiamaronodunque Rebecca e le dissero: «Vuoi partire con quest'uomo?».Essa rispose: «Andrò».  59  Allora essilasciarono partire Rebecca con la nutriceinsieme con il servo diAbramo e i suoi uomini.  60  Benedissero Rebecca e le dissero:

«Tusorella nostra
diventa migliaia di miriadi
ela tua stirpe conquisti
la porta dei suoi nemici!».

 61  Così Rebecca e le sue ancelle si alzaronomontarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese con séRebecca e partì.  62  Intanto Isacco rientrava dal pozzodi Lacai-Roi; abitava infatti nel territorio del Negheb.  63  Isaccouscì sul fare della sera per svagarsi in campagna ealzandogli occhivide venire i cammelli.  64  Alzò gli occhianche Rebeccavide Isacco e scese subito dal cammello.  65  Edisse al servo: «Chi è quell'uomo che viene attraversola campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «E' ilmio padrone». Allora essa prese il velo e si coprì. 66  Il servo raccontò ad Isacco tutte le cose che avevafatte.  67  Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era statadi sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l'amò. Isaccotrovò conforto dopo la morte della madre.

 

Cap. 25

La discendenza di Chetura

 1  Abramo prese un'altra moglie: essa aveva nome Chetura. 2  Essa gli partorì ZimranIoksanMedanMadianIsbak e Suach.  3  Ioksan generò Saba e Dedan e i figlidi Dedan furono gli Asurimi Letusim e i Leummim.  4  I figlidi Madian furono EfaEferEnochAbida ed Eldaa. Tutti questi sonoi figli di Chetura.

 5  Abramo diede tutti i suoi beni a Isacco.  6  Quantoinvece ai figli delle concubineche Abramo aveva avutediede lorodoni ementre era ancora in vitali licenziòmandandolilontano da Isacco suo figlioverso il levantenella regioneorientale.

Morte di Abramo

 7  La durata della vita di Abramo fu di centosettantacinqueanni.  8  Poi Abramo spirò e morì in felicecanizievecchio e sazio di giornie si riunì ai suoiantenati.  9  Lo seppellirono i suoi figliIsacco e Ismaelenella caverna di Macpelanel campo di Efronfiglio di Zocarl'Hittitadi fronte a Mamre.  10  E' appunto il campo cheAbramo aveva comperato dagli Hittiti: ivi furono sepolti Abramo e suamoglie Sara.  11  Dopo la morte di AbramoDio benedisse ilfiglio di lui Isacco e Isacco abitò presso il pozzo diLacai-Roi.

La discendenza di Ismaele

 12  Questa è la discendenza di Ismaelefiglio diAbramoche gli aveva partorito Agar l'Egizianaschiava di Sara.

 13  Questi sono i nomi dei figli d'Ismaelecon il loroelenco in ordine di generazione: il primogenito di Ismaele èNebaiòtpoi KedarAdbeèlMibsam 14  MismaDumaMassa 15  AdadTemaIeturNafis e Kedma.  16  Questisono gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti eaccampamenti. Sono i dodici principi delle rispettive tribù. 17  La durata della vita di Ismaele fu di centotrentasetteanni; poi morì e si riunì ai suoi antenati.  18  Egliabitò da Avìla fino a Surche è lungo ilconfine dell'Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito difronte a tutti i suoi fratelli.

III. STORIA DI ISACCO E DI GIACOBBE

Nascita di Esaù e di Giacobbe

 19  Questa è la discendenza di Isaccofiglio diAbramo. Abramo aveva generato Isacco.  20  Isacco avevaquarant'anni quando si prese in moglie Rebeccafiglia di Betuèll'Arameoda Paddan-Arame sorella di Làbano l'Arameo. 21  Isacco supplicò il Signore per sua moglieperchéessa era sterile e il Signore lo esaudìcosì che suamoglie Rebecca divenne incinta.  22  Ora i figli si urtavanonel suo seno ed essa esclamò: «Se è cosìperché questo?». Andò a consultare il Signore. 23  Il Signore le rispose:

«Due nazioni sono nel tuo seno
e due popoli dal tuogrembo si disperderanno;
un popolo sarà più fortedell'altro
e il maggiore servirà il più piccolo».

 24  Quando poi si compì per lei il tempo dipartorireecco due gemelli erano nel suo grembo.  25  Uscìil primorossiccio e tutto come un mantello di peloe fu chiamatoEsaù.  26  Subito dopouscì il fratello e tenevain mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isaccoaveva sessant'anni quando essi nacquero.

 27  I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nellacacciaun uomo della steppamentre Giacobbe era un uomo tranquilloche dimorava sotto le tende.  28  Isacco prediligeva Esaùperché la cacciagione era di suo gustomentre Rebeccaprediligeva Giacobbe.

Esaù cede il diritto di primogenitura

 29  Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra dilenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. 30  Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po' diquesta minestra rossaperché io sono sfinito» - Perquesto fu chiamato Edom -.  31  Giacobbe disse: «Vendimisubito la tua primogenitura».  32  Rispose Esaù:«Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?». 33  Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito».Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. 34  Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra dilenticchie; questi mangiò e bevvepoi si alzò e se neandò. A tal punto Esaù aveva disprezzato laprimogenitura.

 

Cap. 26

Isacco a Gerar

 1  Venne una carestia nel paese oltre la prima che eraavvenuta ai tempi di Abramoe Isacco andò a Gerar pressoAbimèlechre dei Filistei.  2  Gli apparve il Signore egli disse: «Non scendere in Egittoabita nel paese che io tiindicherò.  3  Rimani in questo paese e io saròcon te e ti benediròperché a te e alla tua discendezaio concederò tutti questi territorie manterrò ilgiuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre.  4  Renderòla tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederòalla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni dellaterra saranno benedette per la tua discendenza;  5  per ilfatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciòche io gli avevo prescritto: i miei comandamentile mie istituzionie le mie leggi».

 6  Così Isacco dimorò in Gerar.  7  Gliuomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse:«E' mia sorella»; infatti aveva timore di dire: «E'mia moglie»pensando che gli uomini del luogo lo uccidesseroper causa di Rebeccache era di bell'aspetto.

 8  Era là da molto tempoquando Abimèlechre dei Filisteisi affacciò alla finestra e vide Isaccoscherzare con la propria moglie Rebecca.  9  Abimèlechchiamò Isacco e disse: «Sicuramente essa è tuamoglie. E perché tu hai detto: E' mia sorella?». Glirispose Isacco: «Perché mi son detto: io non muoia percausa di lei!».  10  Riprese Abimèlech: «Checi hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tuamoglie e tu attirassi su di noi una colpa».  11  Abimèlechdiede quest'ordine a tutto il popolo: «Chi tocca questo uomo ola sua moglie sarà messo a morte!».

 12  Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolsequell'anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto.  13  El'uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenirericchissimo:  14  possedeva greggi di piccolo e di grossobestiame e numerosi schiavi e i Filistei cominciarono ad invidiarlo.

I pozzi tra Gerar e Bersabea

 15  Tutti i pozzi che avevano scavati i servi di suo padreai tempi del padre Abramoi Filistei li avevano turati riempiendolidi terra.  16  Abimèlech disse ad Isacco: «vattenevia da noiperché tu sei molto più potente di noi». 17  Isacco andò via di làsi accampo' sultorrente di Gerar e vi si stabilì.  18  Isacco tornòa scavare i pozzi d'acquache avevano scavati i servi di suo padreAbramoe che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abramoe lichiamò come li aveva chiamati suo padre.  19  I servi diIsacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acquaviva.  20  Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori diIsaccodicendo: «L'acqua è nostra!».

Allora egli chiamò Esech il pozzoperché quelliavevano litigato con lui.  21  Scavarono un altro pozzomaquelli litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna. 22  Allora si mosse di là e scavò un altropozzoper il quale non litigarono; allora egli lo chiamòRecobòt e disse: «Ora il Signore ci ha dato spaziolibero perché noi prosperiamo nel paese».  23  Dilà andò a Bersabea.  24  E in quella notte gliapparve il Signore e disse:

«Io sono il Dio di Abramotuo padre;
non temere perchéio sono con te.
Ti benedirò
e moltiplicherò latua discendenza
per amore di Abramomio servo».

 25  Allora egli costruì in quel luogo un altare einvocò il nome del Signore; lì piantò la tenda.E i servi di Isacco scavarono un pozzo.

Alleanza con Abimèlech

 26  Intanto Abimèlech da Gerar era andato da luiinsieme con Acuzzatsuo amicoe Picolcapo del suo esercito. 27  Isacco disse loro: «Perché siete venuti damementre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?».  28  Glirisposero: «Abbiamo visto che il Signore è con te eabbiamo detto: vi sia un giuramento tra di noitra noi e teeconcludiamo un'alleanza con te:  29  tu non ci farai alcunmalecome noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se nonil bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomobenedetto dal Signore».  30  Allora imbandì loroun convito e mangiarono e bevvero.  31  Alzatisi di buonmattinosi prestarono giuramento l'un l'altropoi Isacco li congedòe partirono da lui in pace.  32  Proprio in quel giornoarrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzoche avevano scavato e gli dissero: «Abbiamo trovato l'acqua». 33  Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la cittàsi chiama Bersabea fino ad oggi.

Le donne hittite di Esaù

 34  Quando Esaù ebbe quarant'anniprese in moglieGiuditfiglia di Beeri l'Hittitae Basematfiglia di Elonl'Hittita.  35  Esse furono causa d'intima amarezza per Isaccoe per Rebecca.

 

Cap. 27

Giacobbe carpisce la benedizione di Isacco

 1  Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano cosìindeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figliomaggioreEsaùe gli disse: «Figlio mio». Glirispose: «Eccomi».  2  Riprese: «Vediiosono vecchio e ignoro il giorno della mia morte.  3  Ebbeneprendi le tue armila tua farètra e il tuo arcoesci incampagna e prendi per me della selvaggina.  4  Poi preparami unpiatto di mio gusto e portami da mangiareperché io tibenedica prima di morire».  5  Ora Rebecca ascoltavamentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaùin campagna a caccia di selvaggina da portare a casa.  6  Rebeccadisse al figlio Giacobbe: «Eccoho sentito tuo padre dire atuo fratello Esaù:  7  Portami la selvaggina e preparamiun piattocosì mangerò e poi ti benediròdavanti al Signore prima della morte.  8  Orafiglio mioobbedisci al mio ordine:  9  va subito al gregge e prendimi dilà due bei capretti; io ne farò un piatto per tuopadresecondo il suo gusto.  10  Così tu lo porterai atuo padre che ne mangeràperché ti benedica primadella sua morte».  11  Rispose Giacobbe a Rebecca suamadre: «Sai che mio fratello Esaù è pelosomentre io ho la pelle liscia.  12  Forse mio padre mi palperàe si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attireròsopra di me una maledizione invece di una benedizione».  13  Masua madre gli disse: «Ricada su di me la tua maledizionefiglio mio! Tu obbedisci soltanto e vammi a prendere i capretti». 14  Allora egli andò a prenderli e li portò allamadrecosì la madre ne fece un piatto secondo il gusto di suopadre.  15  Rebecca prese i vestiti migliori del suo figliomaggioreEsaùche erano in casa presso di leie li feceindossare al figlio minoreGiacobbe;  16  con le pelli deicapretti rivestì le sue braccia e la parte liscia del collo. 17  Poi mise in mano al suo figlio Giacobbe il piatto e ilpane che aveva preparato.

 18  Così egli venne dal padre e disse: «Padremio». Rispose: «Eccomi; chi sei tufiglio mio?». 19  Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaùiltuo primogento. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunquesiediti e mangia la mia selvagginaperché tu mi benedica». 20  Isacco disse al figlio: «Come hai fatto presto atrovarlafiglio mio!». Rispose: «Il Signore me l'hafatta capitare davanti».  21  Ma Isacco gli disse:«Avvicinati e lascia che ti palpifiglio mioper sapere se tusei proprio il mio figlio Esaù o no».  22  Giacobbesi avvicinò ad Isacco suo padreil quale lo tastò edisse: «La voce è la voce di Giacobbema le bracciasono le braccia di Esaù».  23  Così non loriconobbeperché le sue braccia erano pelose come le bracciadi suo fratello Esaùe perciò lo benedisse.  24  Glidisse ancora: «Tu sei proprio il mio figlio Esaù?».Rispose: «Lo sono».  25  Allora disse: «Porgimida mangiare della selvaggina del mio figlioperché io tibenedica». Gliene servì ed egli mangiògli portòil vino ed egli bevve.  26  Poi suo padre Isacco gli disse:«Avvicinati e baciamifiglio mio!».  27  Gli siavvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degliabiti di lui e lo benedisse:

«Ecco l'odore del mio figlio
come l'odore di un campo
che il Signore ha benedetto.
 28  Dio ti concedarugiada del cielo
e terre grasse
e abbondanza di frumento edi mosto.
 29  Ti servano i popoli
e si prostrinodavanti a te le genti.
Sii il signore dei tuoi fratelli
e siprostrino davanti a te i figli di tua madre.
Chi ti maledice siamaledetto
e chi ti benedice sia benedetto!».

 30  Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe eGiacobbe si era allontanato dal padre Isaccoquando arrivòdalla caccia Esaù suo fratello.  31  Anch'egli avevapreparato un piattopoi lo aveva portato al padre e gli aveva detto:«Si alzi mio padre e mangi la selvaggina di suo figlioperchétu mi benedica».  32  Gli disse suo padre Isacco: «Chisei tu?». Rispose: «Io sono il tuo figlio primogenitoEsaù».  33  Allora Isacco fu colto da unfortissimo tremito e disse: «Chi era dunque colui che ha presola selvaggina e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tuvenissipoi l'ho benedetto e benedetto resterà». 34  Quando Esaù sentì le parole di suo padrescoppiò in alteamarissime grida. Egli disse a suo padre:«Benedici anche mepadre mio!».  35  Rispose: «E'venuto tuo fratello con inganno e ha carpito la tua benedizione». 36  Riprese: «Forse perché si chiama Giacobbe miha soppiantato gia due volte? Gia ha carpito la mia primogenitura edecco ora ha carpito la mia benedizione!». Poi soggiunse: «Nonhai forse riservato qualche benedizione per me?».  37  Isaccorispose e disse a Esaù: «Eccoio l'ho costituito tuosignore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l'hoprovveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potròfarefiglio mio?».  38  Esaù disse al padre: «Haiuna sola benedizione padre mio? Benedici anche mepadre mio!».Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la voce e pianse. 39  Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse:

«Eccolungi dalle terre grasse
sarà la tua sede
e lungi dalla rugiada del cielo dall'alto.
 40  Vivraidella tua spada
e servirai tuo fratello;
ma poiquando tiriscuoterai
spezzerai il suo giogo dal tuo collo».

 41  Esaù perseguitò Giacobbe per labenedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù:«Si avvicinano i giorni del lutto per mio padre; alloraucciderò mio fratello Giacobbe».  42  Ma furonoriferite a Rebecca le parole di Esaùsuo figlio maggioreedessa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse:«Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di te uccidendoti. 43  Ebbenefiglio mioobbedisci alla mia voce: sufuggi aCarran da mio fratello Làbano.  44  Rimarrai con luiqualche tempofinché l'ira di tuo fratello si saràplacata;  45  finché si sarà palcata contro di tela collera di tuo fratello e si sarà dimenticato di quello chegli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là.Perché dovrei venir privata di voi due in un sol giorno?».

Isacco manda Giacobbe da Làbano

 46  Poi Rebecca disse a Isacco: «Ho disgusto dellamia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglietra le hittite come questetra le figlie del paesea che mi giovala vita?».

 

Cap. 28

 1  Allora Isacco chiamò Giacobbelo benedisse e glidiede questo comando: «Tu non devi prender moglie tra le figliedi Canaan.  2  Suva in Paddan-Aramnella casa di Betuèlpadre di tua madree prenditi di là la moglie tra le figliedi Làbanofratello di tua madre.  3  Ti benedica Dioonnipotenteti renda fecondo e ti moltiplichisì che tudivenga una assemblea di popoli.  4  Conceda la benedizione diAbramo a te e alla tua discendenza con teperché tu possiedail paese dove sei stato forestieroche Dio ha dato ad Abramo». 5  Così Isacco fece partire Giacobbeche andòin Paddan-Aram presso Làbanofiglio di Betuèll'Arameofratello di Rebeccamadre di Giacobbe e di Esaù.

Altro matrimonio di Esaù

 6  Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe el'aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie di làe chementre lo benedicevagli aveva dato questo comando: «Nondevi prender moglie tra le Cananee».  7  Giacobbe avevaobbedito al padre e alla madre ed era partito per Paddan-Aram. 8  Esaù comprese che le figlie di Canaan non eranogradite a suo padre Isacco.  9  Allora si recò daIsmaele eoltre le mogli che avevasi prese in moglie Macalatfiglia di Ismaelefiglio di Abramosorella di Nebaiòt.

Il sogno di Giacobbe

 10  Giacobbe partì da Bersabea e si diresse versoCarran.  11  Capitò così in un luogodove passòla notteperché il sole era tramontato; prese una pietrasela pose come guanciale e si coricò in quel luogo.  12  Feceun sogno: una scala poggiava sulla terramentre la sua cimaraggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevanosu di essa.  13  Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Iosono il Signoreil Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. Laterra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tuadiscendenza.  14  La tua discendenza sarà come lapolvere della terra e ti estenderai a occidente e ad orienteasettentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tuadiscendenza tutte le nazioni della terra.  15  Ecco io sono conte e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti faròritornare in questo paeseperché non ti abbandoneròsenza aver fatto tutto quello che t'ho detto».  16  AlloraGiacobbe si svegliò dal sonno e disse: «CertoilSignore è in questo luogo e io non lo sapevo».  17  Ebbetimore e disse: «Quanto è terribile questo luogo! Questaè proprio la casa di Dioquesta è la porta del cielo». 18  Alla mattina presto Giacobbe si alzòprese lapietra che si era posta come guancialela eresse come una stele eversò olio sulla sua sommità.  19  E chiamòquel luogo Betelmentre prima di allora la città si chiamavaLuz.  20  Giacobbe fece questo voto: «Se Dio saràcon me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e midarà pane da mangiare e vesti per coprirmi 21  seritornerò sano e salvo alla casa di mio padreil Signore saràil mio Dio.  22  Questa pietrache io ho eretta come stelesarà una casa di Dio; di quanto mi darai io ti offriròla decima».

 

Cap. 29

Giacobbe arriva presso Làbano

 1  Poi Giacobbe si mise in cammino e andò nel paesedegli orientali.  2  Vide nella campagna un pozzo e tre greggidi piccolo bestiameaccovacciati vicinoperché a quel pozzosi abbeveravano i greggima la pietra sulla bocca del pozzo eragrande.  3  Quando tutti i greggi si erano radunati lài pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravanoil bestiame; poi rimettevano la pietra al posto sulla bocca delpozzo.  4  Giacobbe disse loro: «Fratelli mieidi dovesiete?». Risposero: «Siamo di Carran».  5  Disseloro: «Conoscete Làbanofiglio di Nacor?».Risposero: «Lo conosciamo».  6  Disse loro: «Stabene?». Risposero: «Sì; ecco la figlia Rachele cheviene con il gregge».  7  Riprese: «Eccoci ancorain pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date dabere al bestiame e andate a pascolare!».  8  Risposero:«Non possiamofinché non siano radunati tutti i greggie si rotoli la pietra dalla bocca del pozzo; allora faremo bere ilgregge».

 9  Egli stava ancora parlando con loroquando arrivòRachele con il bestiame del padreperché era una pastorella. 10  Quando Giacobbe vide Rachelefiglia di Làbanofratello di sua madreinsieme con il bestiame di Làbanofratello di sua madreGiacobbefattosi avantirotolò lapietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbanofratello di sua madre.  11  Poi Giacobbe baciò Rachele epianse ad alta voce.  12  Giacobbe rivelò a Rachele cheegli era parente del padre di leiperché figlio di Rebecca.Allora essa corse a riferirlo al padre.  13  Quando Làbanoseppe che era Giacobbeil figlio di sua sorellagli corse incontrolo abbracciòlo baciò e lo condusse nella sua casa. Edegli raccontò a Làbano tutte le sue vicende.  14  AlloraLàbano gli disse: «Davvero tu sei mio osso e miacarne!». Così dimorò presso di lui per un mese.

I due matrimoni di Giacobbe

 15  Poi Làbano disse a Giacobbe: «Poichései mio parentemi dovrai forse servire gratuitamente? Indicamiquale deve essere il tuo salario».  16  Ora Làbanoaveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e la più piccolasi chiamava Rachele.  17  Lia aveva gli occhi smortimentreRachele era bella di forme e avvenente di aspetto 18  perciòGiacobbe amava Rachele. Disse dunque: «Io ti serviròsette anni per Racheletua figlia minore».  19  RisposeLàbano: «Preferisco darla a te piuttosto che a unestraneo. Rimani con me».  20  Così Giacobbe servìsette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni tanto era il suoamore per lei.  21  Poi Giacobbe disse a Làbano: «Dammila mia sposaperché il mio tempo è compiuto e vogliounirmi a lei».  22  Allora Làbano radunòtutti gli uomini del luogo e diede un banchetto.  23  Ma quandofu seraegli prese la figlia Lia e la condusse da lui ed egli si unìa lei.  24  Làbano diede la propria schiava Zilpa allafigLiacome schiava.  25  Quando fu mattina... ecco era Lia!Allora Giacobbe disse a Làbano: «Che mi hai fatto? Non èforse per Rachele che sono stato al tuo servizio? Perché mihai ingannato?».  26  Rispose Làbano: «Nonsi usa far così nel nostro paesedarecioèla piùpiccola prima della maggiore.  27  Finisci questa settimananuzialepoi ti darò anche quest'altra per il servizio che tupresterai presso di me per altri sette anni».  28  Giacobbefece così: terminò la settimana nuziale e allora Làbanogli diede in moglie la figlia Rachele.  29  Làbano diedealla figlia Rachele la propria schiava Bilacome schiava.  30  Eglisi unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia.Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni.

I figli di Giacobbe

 31  Ora il Signorevedendo che Lia veniva trascuratalarese fecondamentre Rachele rimaneva sterile.  32  CosìLia concepì e partorì un figlio e lo chiamòRubenperché disse: «Il Signore ha visto la miaumiliazione; certoora mio marito mi amerà».  33  Poiconcepì ancora un figlio e disse: «Il Signore ha uditoche io ero trascurata e mi ha dato anche questo». E lo chiamòSimeone.  34  Poi concepì ancora e partorì unfiglio e disse: «Questa volta mio marito mi si affezioneràperché gli ho partorito tre figli». Per questo lo chiamòLevi.  35  Concepì ancora e partorì un figlio edisse: «Questa volta loderò il Signore». Perquesto lo chiamò Giuda. Poi cessò di avere figli.

 

Cap. 30

 1  Rachelevedendo che non le era concesso di procrearefigli a Giacobbedivenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe:«Dammi dei figlise no io muoio!».  2  Giacobbes'irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io ilposto di Dioil quale ti ha negato il frutto del grembo?». 3  Allora essa rispose: «Ecco la mia serva Bila:unisciti a leicosì che partorisca sulle mie ginocchia eabbia anch'io una mia prole per mezzo di lei».  4  Cosìessa gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unìa lei.  5  Bila concepì e partorì a Giacobbe unfiglio.  6  Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia eha anche ascoltato la mia vocedandomi un figlio». Per questoessa lo chiamò Dan.  7  Poi Bilala schiava di Racheleconcepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio. 8  Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lottedifficili e ho vinto!». Perciò lo chiamò Nèftali.

 9  Allora Liavedendo che aveva cessato di aver figliprese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie e Giacobbe. 10  Zilpala schiava di Liapartorì a Giacobbe unfiglio.  11  Lia disse: «Per fortuna!» e lo chiamòGad.  12  Poi Zilpala schiava di Liapartorì unsecondo figlio a Giacobbe.  13  Lia disse: «Per miafelicità! Perché le donne mi diranno felice».Perciò lo chiamò Aser.

 14  Al tempo della mietitura del granoRuben uscì etrovò mandragoreche portò alla madre Lia. Racheledisse a Lia: «Dammi un po' delle mandragore di tuo figlio». 15  Ma Lia rispose: «E' forse poco che tu mi abbiaportato via il marito perché voglia portar via anche lemandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbenesicorichi pure con te questa nottein cambio delle mandragore di tuofiglio».  16  Alla seraquando Giacobbe arrivòdalla campagnaLia gli uscì incontro e gli disse: «Dame devi venireperché io ho pagato il diritto di averti conle mandragore di mio figlio». Così egli si coricòcon lei quella notte.  17  Il Signore esaudì Lialaquale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio. 18  Lia disse: «Dio mi ha dato il mio salarioper avereio dato la mia schiava a mio marito». Perciò lo chiamòIssacar.  19  Poi Lia concepì e partorì ancora unsesto figlio a Giacobbe.  20  Lia disse: «Dio mi ha fattoun bel regalo: questa volta mio marito mi preferiràperchégli ho partorito sei figli». Perciò lo chiamòZàbulon.  21  In seguito partorì una figlia e lachiamò Dina.

 22  Poi Dio si ricordò anche di Rachele; Dio laesaudì e la rese feconda.  23  Essa concepì epartorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il miodisonore».  24  E lo chiamò Giuseppe dicendo: «IlSignore mi aggiunga un altro figlio!».

Come si è arricchito Giacobbe

 25  Dopo che Rachele ebbe partorito GiuseppeGiacobbedisse a Làbano: «Lasciami andare e tornare a casa mianel mio paese.  26  Dammi le mogliper le quali ti ho servitoe i miei bambini perché possa partire: tu conosci il servizioche ti ho prestato».  27  Gli disse Làbano: «Seho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che ilSignore mi ha benedetto per causa tua».  28  E aggiunse:«Fissami il tuo salario e te lo darò».  29  Glirispose: «Tu stesso sai come ti ho servito e quanti sonodiventati i tuoi averi per opera mia.  30  Perché ilpoco che avevi prima della mia venuta è cresciuto oltre misurae il Signore ti ha benedetto sui miei passi. Ma oraquando lavoreròanch'io per la mia casa?».  31  Riprese Làbano:«Che ti devo dare?». Giacobbe rispose: «Non mi devinulla; se tu farai per me quanto ti dicoritornerò apascolare il tuo gregge e a custodirlo.  32  Oggi passeròfra tutto il tuo bestiame; metti da parte ogni capo di colore scurotra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: saràil mio salario.  33  In futuro la mia stessa onestàrisponderà per me; quando verrai a verificare il mio salarioogni capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre edi colore scuro tra le pecorese si troverà presso di mesarà come rubato».  34  Làbano disse:«Benesia come tu hai detto!».  35  In quel giornomise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le caprepunteggiate e chiazzateogni capo che aveva del bianco e ogni capodi colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli  36  estabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé eGiacobbementre Giacobbe pascolava l'altro bestiame di Làbano.

 37  Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppodi mandorlo edi platanone intagliò la corteccia a strisce bianchemettendo a nudo il bianco dei rami.  38  Poi egli mise i ramicosì scortecciati nei truogoli agli abbeveratoi dell'acquadove veniva a bere il bestiameproprio in vista delle bestielequali si accoppiavano quando venivano a bere.  39  Cosìle bestie si accoppiarono di fronte ai rami e le capre figliaronocapretti striatipunteggiati e chiazzati.  40  Quanto allepecoreGiacobbe le separò e fece sì che le bestieavessero davanti a sé gli animali striati e tutti quelli dicolore scuro del gregge di Làbano. E i branchi che si era cosìcostituiti per conto suonon li mise insieme al gregge di Làbano.

 41  Ogni qualvolta si accoppiavano bestie robusteGiacobbemetteva i rami nei truogoli in vista delle bestieper farleconcepire davanti ai rami.  42  Quando invece le bestie eranodebolinon li metteva. Così i capi di bestiame deboli eranoper Làbano e quelli robusti per Giacobbe.  43  Egli siarricchì oltre misura e possedette greggi in grande quantitàschiave e schiavicammelli e asini.

 

Cap. 31

Fuga di Giacobbe

 1  Ma Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbanodicevano: «Giacobbe si è preso quanto era di nostropadre e con quanto era di nostro padre si è fatta tutta questafortuna».  2  Giacobbe osservò anche la faccia diLàbano e si accorse che non era più verso di lui comeprima.  3  Il Signore disse a Giacobbe: «Torna al paesedei tuoi padrinella tua patria e io sarò con te». 4  Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Liaincampagna presso il suo gregge  5  e disse loro: «Io miaccorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non èpiù come prima; eppure il Dio di mio padre è stato conme.  6  Voi stesse sapete che io ho servito vostro padre contutte le forze 7  mentre vostro padre si è beffato dime e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli hapermesso di farmi del male.  8  Se egli diceva: Le bestiepunteggiate saranno il tuo salariotutto il gregge figliava bestiepunteggiate; se diceva: Le bestie striate saranno il tuo salarioallora tutto il gregge figliava bestie striate.  9  CosìDio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l'ha dato a me.  10  Unavoltaquando il piccolo bestiame va in caloreio in sogno alzai gliocchi e vidi che i capri in procinto di montare le bestie eranostriatipunteggiati e chiazzati.  11  L'angelo di Dio mi dissein sogno: Giacobbe! Risposi: Eccomi.  12  Riprese: Alza gliocchi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striatipunteggiati e chiazzatiperché ho visto quanto Làbanoti fa.  13  Io sono il Dio di Beteldove tu hai unto una stelee dove mi hai fatto un voto. Ora alzatiparti da questo paese etorna nella tua patria!».  14  Rachele e Lia glirisposero: «Abbiamo forse ancora una parte o una ereditànella casa di nostro padre?  15  Non siamo forse tenute inconto di straniere da parte suadal momento che ci ha vendute e si èanche mangiato il nostro danaro?  16  Tutta la ricchezza cheDio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli.Ora fà pure quanto Dio ti ha detto».

 17  Allora Giacobbe si alzòcaricò i figli ele mogli sui cammelli  18  e condusse via tutto il bestiame etutti gli averi che si era acquistatiil bestiame che si eraacquistato in Paddan-Aramper ritornare da Isaccosuo padrenelpaese di Canaan.  19  Làbano era andato a tosare ilgregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre. 20  Giacobbe eluse l'attenzione di Làbano l'Arameononavvertendolo che stava per fuggire;  21  così potéandarsene con tutti i suoi averi. Si alzò dunquepassòil fiume e si diresse verso le montagne di Gàlaad.

Labano insegue Giacobbe

 22  Al terzo giorno fu riferito a Làbano cheGiacobbe era fuggito.  23  Allora egli prese con sé isuoi parentilo inseguì per sette giorni di cammino e loraggiunse sulle montagne di Gàlaad.  24  Ma Dio venne daLàbano l'Arameo in un sogno notturno e gli disse: «Badadi non dir niente a Giacobbeproprio nulla!».  25  Làbanoandò dunque a raggiungere Giacobbe; ora Giacobbe avevapiantato la tenda sulle montagne e Làbano si era accampato coni parenti sulle montagne di Gàlaad.  26  Disse alloraLàbano a Giacobbe: «Che hai fatto? Hai eluso la miaattenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere diguerra!  27  Perché sei fuggito di nascostomi haiingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con festa econ cantia suon di timpani e di cetre!  28  E non mi haipermesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Certo hai agito inmodo insensato.  29  Sarebbe in mio potere di farti del malema il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dirniente a Giacobbené in bene né in male!  30  Certosei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuopadre; ma perché mi hai rubato i miei dei?». 31  Giacobbe rispose a Làbano e disse: «Perchéavevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tuefiglie.  32  Ma quanto a colui presso il quale tu troverai ituoi deinon resterà in vita! Alla presenza dei nostriparenti riscontra quanto vi può essere di tuo presso di me eprendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele. 33  Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbee poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiavema nontrovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrònella tenda di Rachele.  34  Rachele aveva preso gli idoli e liaveva messi nella sella del cammellopoi vi si era seduta sopracosì Làbano frugò in tutta la tendama non litrovò.  35  Essa parlò al padre: «Non sioffenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a teperchého quello che avviene di regola alle donne». Làbanocercò dunque il tutta la tenda e non trovò gli idoli.

 36  Giacobbe allora si adirò e apostrofòLàbanoal quale disse: «Qual è il mio delittoqual è il mio peccatoperché ti sia messo ainseguirmi?  37  Ora che hai frugato tra tutti i miei oggettiche hai trovato di tutte le robe di casa tua? Mettilo qui davanti aimiei e tuoi parenti e siano essi giudici tra noi due.  38  Vent'anniho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hanno abortito ei montoni del tuo gregge non ho mai mangiato.  39  Nessunabestia sbranata ti ho portato: io ne compensavo il danno e tureclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciòche veniva rubato di notte.  40  Di giorno mi divorava il caldoe di notte il gelo e il sonno fuggiva dai miei occhi.  41  Vent'annisono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue duefiglie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salariodieci volte.  42  Se non fosse stato con me il Dio di miopadreil Dio di Abramo e il Terrore di Isaccotu ora mi avrestilicenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e lafatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro».

Accordo tra Giacobbe e Labano

 43  Làbano allora rispose e disse a Giacobbe:«Queste figlie sono mie figlie e questi figli sono miei figli;questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi èmio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che essehanno messi al mondo?  44  Ebbenevieniconcludiamoun'alleanza io e te e ci sia un testimonio tra me e te». 45  Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele. 46  Poi disse ai suoi parenti: «Raccogliete pietre»e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio. Poi mangiarono làsu quel mucchio.  47  Làbano lo chiamòIegar-Saadutamentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed.  48  Làbanodisse: «Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te»;per questo lo chiamò Gal-Ed  49  e anche Mizpaperchédisse: «Il Signore starà di vedetta tra me e tequandonoi non ci vedremo più l'un l'altro.  50  Se tumaltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le miefiglienon un uomo sarà con noima badaDio saràtestimonio tra me e te».  51  Soggiunse Làbano aGiacobbe: «Ecco questo mucchio ed ecco questa steleche io hoeretta tra me e te.  52  Questo mucchio è testimonio equesta stele è testimonio che io giuro di non oltrepassarequesto mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassarequesto mucchio e questa stele dalla mia parte per fare il male. 53  Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra dinoi». Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre Isacco. 54  Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitòi suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la nottesulle montagne.

 

Cap. 32

 1  Alla mattina per tempo Làbano si alzòbaciò i figli e le figlie e li benedisse. Poi partì eritornò a casa.

 2  Mentre Giacobbe continuava il viaggiogli si feceroincontro gli angeli di Dio.  3  Giacobbe al vederli disse:«Questo è l'accampamento di Dio» e chiamòquel luogo Macanaim.

Giacobbe prepara l'incontro con Esaù

 4  Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcunimessaggeri al fratello Esaùnel paese di Seirla campagna diEdom.  5  Diede loro questo comando: «Direte al miosignore Esaù: Dice il tuo servo Giacobbe: Sono statoforestiero presso Làbano e vi sono restato fino ad ora. 6  Sono venuto in possesso di buoiasini e greggidi schiavie schiave. Ho mandato ad informarne il mio signoreper trovaregrazia ai suoi occhi».  7  I messaggeri tornarono daGiacobbedicendo: «Siamo stati da tuo fratello Esaù;ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con séquattrocento uomini».  8  Giacobbe si spaventòmolto e si sentì angosciato; allora divise in due accampamentila gente che era con luiil greggegli armenti e i cammelli. 9  Pensò infatti: «Se Esaù raggiunge unaccampamento e lo battel'altro accampamento si salverà». 10  Poi Giacobbe disse: «Dio del mio padre Abramo e Diodel mio padre IsaccoSignoreche mi hai detto: Ritorna al tuopaesenella tua patria e io ti farò del bene 11  iosono indegno di tutta la benevolenza e di tutta la fedeltà chehai usato verso il tuo servo. Con il mio bastone soltanto avevopassato questo Giordano e ora sono divenuto tale da formare dueaccampamenti.  12  Salvami dalla mano del mio fratello Esaùperché io ho paura di lui: egli non arrivi e colpisca me etuttimadre e bambini!  13  Eppure tu hai detto: Ti faròdel bene e renderò la tua discendenza come la sabbia del maretanto numerosa che non si può contare».  14  Giacobberimase in quel luogo a passare la notte. Poi presedi ciò chegli capitava tra manodi che fare un dono al fratello Esaù: 15  duecento capre e venti capriduecento pecore e ventimontoni 16  trenta cammelle allattanti con i loro piccoliquaranta giovenche e dieci torelliventi asine e dieci asinelli. 17  Egli affidò ai suoi servi i singoli branchiseparatamente e disse loro: «Passate davanti a me e lasciate uncerto spazio tra un branco e l'altro».  18  Diede questoordine al primo: «Quando ti incontrerà Esaùmiofratelloe ti domanderà: Di chi sei tu? Dove vai? Di chi sonoquesti animali che ti camminano davanti? 19  tu risponderai:Del tuo fratello Giacobbe: è un dono inviato al mio signoreEsaù; ecco egli stesso ci segue».  20  Lo stessoordine diede anche al secondo e anche al terzo e a quanti seguivano ibranchi: «Queste parole voi rivolgerete ad Esaù quandolo troverete;  21  gli direte: Anche il tuo servo Giacobbe cisegue». Pensava infatti: «Lo placherò con il donoche mi precede e in seguito mi presenterò a lui; forse miaccoglierà con benevolenza».  22  Così ildono passò prima di luimentr'egli trascorse quella nottenell'accampamento.

La lotta con Dio

 23  Durante quella notte egli si alzòprese le duemoglile due schiavei suoi undici figli e passò il guadodello Iabbok.  24  Li presefece loro passare il torrente efece passare anche tutti i suoi averi.  25  Giacobbe rimasesolo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26  Vedendo che non riusciva a vincerlolo colpìall'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbesi slogòmentre continuava a lottare con lui.  27  Queglidisse: «Lasciami andareperché è spuntatal'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lasceròsenon mi avrai benedetto!».  28  Gli domandò: «Cometi chiami?». Rispose: «Giacobbe».  29  Riprese:«Non ti chiamerai più Giacobbema Israeleperchéhai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». 30  Giacobbe allora gli chiese: «Dimmi il tuo nome».Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lobenedisse.  31  Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel«Perché - disse - ho visto Dio faccia a facciaeppurela mia vita è rimasta salva».  32  Spuntava ilsolequando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca. 33  Per questo gli Israelitifino ad ogginon mangiano ilnervo sciaticoche è sopra l'articolazione del femoreperchéquegli aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervosciatico.

 

Cap. 33

L'incontro con Esaù

 1  Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaùche aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuìi figli tra LiaRachele e le due schiave;  2  mise in testa leschiave con i loro figlipiù indietro Lia con i suoi figli epiù indietro Rachele e Giuseppe.  3  Egli passòdavanti a loro e si prostrò sette volte fino a terramentreandava avvicinandosi al fratello.  4  Ma Esaù gli corseincontrolo abbracciògli si gettò al collolo baciòe piansero.  5  Poi alzò gli occhi e vide le donne e ifanciulli e disse: «Chi sono questi con te?». Rispose:«Sono i figli di cui Dio ha favorito il tuo servo». 6  Allora si fecero avanti le schiave con i loro figli e siprostrarono.  7  Poi si fecero avanti anche Lia e i suoi figlie si prostrarono e infine si fecero avanti Rachele e Giuseppe e siprostrarono.  8  Domandò ancora: «Che ètutta questa carovana che ho incontrata?». Rispose: «E'per trovar grazia agli occhi del mio signore».  9  Esaùdisse: «Ne ho abbastanza del miofratelloresti per te quelloche è tuo!».  10  Ma Giacobbe disse: «Noseho trovato grazia ai tuoi occhiaccetta dalla mia mano il mio donoperché appunto per questo io sono venuto alla tua presenzacome si viene alla presenza di Dioe tu mi hai gradito.  11  Accettail mio dono augurale che ti è stato presentatoperchéDio mi ha favorito e sono provvisto di tutto!». Cosìegli insistette e quegli accettò.

Giacobbe si separa da Esaù

 12  Poi Esaù disse: «Leviamo l'accampamento emettiamoci in viaggio: io camminerò davanti a te». 13  Gli rispose: «Il mio signore sa che i fanciulli sonodelicati e che ho a mio carico i greggi e gli armenti che allattano:se si affaticano anche un giorno solotutte le bestie moriranno. 14  Il mio signore passi prima del suo servomentre io misposterò a tutto mio agioal passo di questo bestiame che miprecede e al passo dei fanciullifinché arriveròpresso il mio signore a Seir».  15  Disse allora Esaù:«Almeno possa lasciare con te una parte della gente che ho conme!». Rispose: «Ma perché? Possa io solo trovaregrazia agli occhi del mio signore!».  16  Così inquel giorno stesso Esaù ritornò sul suo cammino versoSeir.  17  Giacobbe invece si trasportò a Succotdovecostruì una casa per sé e fece capanne per il gregge.Per questo chiamò quel luogo Succot.

Arrivo a Sichem

 18  Giacobbe arrivò sano e salvo alla cittàdi Sichemche è nel paese di Canaanquando tornò daPaddan-Aram e si accampo' di fronte alla città.  19  Poiacquistò dai figli di Camorpadre di Sichemper cento pezzid'argentoquella porzione di campagna dove aveva piantato la tenda. 20  Ivi eresse un altare e lo chiamò «ElDiod'Israele».

 

Cap. 34

Violenza fatta a Dina

 1  Dinala figlia che Lia aveva partorita a Giacobbeuscìa vedere le ragazze del paese.  2  Ma la vide Sichemfiglio diCamor l'Eveoprincipe di quel paesee la rapìsi unìa lei e le fece violenza.  3  Egli rimase legato a Dinafigliadi Giacobbe; amò la fanciulla e le rivolse parole di conforto. 4  Poi disse a Camor suo padre: «Prendimi in mogliequesta ragazza».  5  Intanto Giacobbe aveva saputo chequegli aveva disonorato Dinasua figliama i suoi figli erano incampagna con il suo bestiame. Giacobbe tacque fino al loro arrivo.

Accordo matrimoniale con i Sichemiti

 6  Venne dunque Camorpadre di Sichemda Giacobbe perparlare con lui.  7  Quando i figli di Giacobbe tornarono dallacampagnasentito l'accadutone furono addolorati e s'indignaronomoltoperché quelli aveva commesso un'infamia in Israeleunendosi alla figlia di Giacobbe: così non si doveva fare!

 8  Camor disse loro: «Sichemmio figlioèinnamorato della vostra figlia; dategliela in moglie!  9  Anzialleatevi con noi: voi darete a noi le vostre figlie e vi prendereteper voi le nostre figlie.  10  Abiterete con noi e il paesesarà a vostra disposizione; risiedetevipercorretelo in lungoe in largo e acquistate proprietà in esso».  11  PoiSichem disse al padre e ai fratelli di lei: «Possa io trovaregrazia agli occhi vostri; vi darò quel che mi direte. 12  Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e ilvalore del dono; vi darò quanto mi chiederetema datemi lagiovane in moglie!».

 13  Allora i figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suopadre Camor e parlarono con astuziaperché quegli avevadisonorato la loro sorella Dina.  14  Dissero loro: «Nonpossiamo fare questodare cioè la nostra sorella ad un uomonon circoncisoperché ciò sarebbe un disonore per noi. 15  Solo a questa condizione acconsentiremo alla vostrarichiestase cioè voi diventerete come noicirconcidendoogni vostro maschio.  16  Allora noi vi daremo le nostre figliee ci prenderemo le vostreabiteremo con voi e diventeremo un solopopolo.  17  Ma se voi non ci ascoltate a proposito dellanostra circoncisioneallora prenderemo la nostra figlia e ce neandremo».

 18  Le loro parole piacquero a Camor e a Sichemfiglio diCamor.  19  Il giovane non indugiò ad eseguire la cosaperché amava la figlia di Giacobbe; d'altra parte era il piùonorato di tutto il casato di suo padre.  20  Vennero dunqueCamor e il figlio Sichem alla porta della loro città eparlarono agli uomini della città:  21  «Questiuomini sono gente pacifica: abitino pure con noi nel paese e lopercorrano in lungo e in largo; esso è molto ampio per loro inogni direzione. Noi potremo prendere per mogli le loro figlie epotremo dare a loro le nostre.  22  Ma solo ad una condizionequesti uomini acconsentiranno ad abitare con noia diventare un solpopolo: se cioè noi circoncidiamo ogni nostro maschio comeloro stessi sono circoncisi.  23  I loro armentila lororicchezza e tutto il loro bestiame non saranno forse nostri?Accontentiamoli dunque e possano abitare con noi!».  24  Alloraquanti avevano accesso alla porta della sua città ascoltaronoCamor e il figlio Sichem: tutti i maschiquanti avevano accesso allaporta della cittàsi fecero circoncidere.

Vendetta di Simeone e di Levi

 25  Ma il terzo giornoquand'essi erano sofferentii duefigli di GiacobbeSimeone e Levii fratelli di Dinapreserociascuno una spadaentrarono nella città con sicurezza euccisero tutti i maschi.  26  Passarono così a fil dispada Camor e suo figlio Sichemportarono via Dina dalla casa diSichem e si allontanarono.  27  I figli di Giacobbe sibuttarono sui cadaveri e saccheggiarono la cittàperchéquelli avevano disonorato la loro sorella.  28  Presero cosìi loro greggi e i loro armentii loro asini e quanto era nella cittàe nella campagna.  29  Portarono via come bottino tutte le lororicchezzetutti i loro bambini e le loro donne e saccheggiaronoquanto era nelle case.  30  Allora Giacobbe disse a Simeone e aLevi: «Voi mi avete messo in difficoltàrendendomiodioso agli abitanti del paeseai Cananei e ai Perizzitimentre ioho pochi uomini; essi si raduneranno contro di memi vinceranno e iosarò annientato con la mia casa».  31  Risposero:«Si tratta forse la nostra sorella come una prostituta?».

 

Cap. 35

Giacobbe a Betel

 1  Dio disse a Giacobbe: «Alzativa a Betel e abitalà; costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti èapparso quando fuggivi Esaùtuo fratello».  2  AlloraGiacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: «Eliminategli dei stranieri che avete con voipurificatevi e cambiate gliabiti.  3  Poi alziamoci e andiamo a Beteldove io costruiròun altare al Dio che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia e cheè stato con me nel cammino che ho percorso».  4  Essiconsegnarono a Giacobbe tutti gli dei stranieri che possedevano e ipendenti che avevano agli orecchi; Giacobbe li sotterrò sottola quercia presso Sichem.

 5  Poi levarono l'accampamento e un terrore molto forteassalì i popoli che stavano attorno a lorocosì chenon inseguirono i figli di Giacobbe.  6  Giacobbe e tutta lagente ch'era con lui arrivarono a Luzcioè Betelche ènel paese di Canaan.  7  Qui egli costruì un altare echiamò quel luogo «El-Betel»perché làDio gli si era rivelatoquando sfuggiva al fratello.  8  Alloramorì Dèborala nutrice di Rebeccae fu sepolta aldisotto di Betelai piedi della querciache perciò si chiamòQuercia del Pianto.

 9  Dio apparve un'altra volta a Giacobbequando tornava daPaddan-Arame lo benedisse.  10  Dio gli disse:

«Il tuo nome è Giacobbe.
Non ti chiamerai piùGiacobbe
ma Israele sarà il tuo nome».

Così lo si chiamò Israele.  11  Dio gli disse:

«Io sono Dio onnipotente.
Sii fecondo e diventanumeroso
popolo e assemblea di popoli
verranno da te
reusciranno dai tuoi fianchi.
 12  Il paese che ho concesso
ad Abramo e a Isacco
darò a te
e alla tua stirpedopo di te
darò il paese».

 13  Dio scomparve da luinel luogo dove gli aveva parlato. 14  Allora Giacobbe eresse una steledove gli aveva parlatouna stele di pietrae su di essa fece una libazione e versòolio.  15  Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gliaveva parlato.

Nascita di Beniamino e morte di Rachele

 16  Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora untratto di cammino per arrivare ad Efrataquando Rachele partorìed ebbe un parto difficile.  17  Mentre penava a partorirelalevatrice le disse: «Non temere: anche questo è unfiglio!».  18  Mentre esalava l'ultimo respiroperchéstava morendoessa lo chiamò Ben-Onima suo padre lo chiamòBeniamino.  19  Così Rachele morì e fu sepoltalungo la strada verso Efratacioè Betlemme.  20  Giacobbeeresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Racheleesiste fino ad oggi.

Incesto di Ruben

 21  Poi Israele levò l'accampamento e piantòla tenda al di là di Migdal-Eder.  22  Mentre Israeleabitava in quel paeseRuben andò a unirsi con Bilaconcubinadel padree Israele lo venne a sapere.

I dodici figli di Giacobbe

I figli di Giacobbe furono dodici.  23  I figli di Lia: ilprimogenito di GiacobbeRubenpoi SimeoneLeviGiudaIssacar eZàbulon.  24  I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino. 25  I figli di Bilaschiava di Rachele: Dan e Nèftali. 26  I figli di Zilpaschiava di Lia: Gad e Aser. Questi sonoi figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram.

Morte di Isacco

 27  Poi Giacobbe venne da suo padre Isacco a MamreaKiriat-Arbacioè Ebrondove Abramo e Isacco avevanosoggiornato come forestieri.  28  Isacco raggiunse l'etàdi centottat'anni.  29  Poi Isacco spiròmorì esi riunì al suo parentadovecchio e sazio di giorni. Loseppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.

 

Cap. 36

Mogli e figli di Esaù in Canaan

 1  Questa è la discendenza di EsaùcioèEdom.  2  Esaù prese le mogli tra le figlie dei Cananei:Adafiglia di Elonl'Hittita; Oolibamafiglia di Anafiglio diZibeonl'Hurrita;  3  Basematfiglia di Ismaelesorella diNebaiòt.  4  Ada partorì ad Esaù ElifazBasemat partorì Reuel 5  Oolibama partorì IeusIaalam e Core. Questi sono i figli di Esaùche gli nacqueronel paese di Canaan.

Migrazione di Esaù

 6  Poi Esaù prese le mogli e i figli e le figlie etutte le persone della sua casail suo gregge e tutto il suobestiame e tutti i suoi beni che aveva acquistati nel paese di Canaane andò nel paese di Seirlontano dal fratello Giacobbe. 7  Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perchéessi potessero abitare insieme e il territoriodove essisoggiornavanonon poteva sostenerli per causa del loro bestiame. 8  Così Esaù si stabilì sulle montagne diSeir. Ora Esaù è Edom.

Discendenza di Esaù in Seir

 9  Questa è la discendenza di Esaùpadredegli Idumeinelle montagne di Seir.  10  Questi sono i nomidei figli di Esaù: Elifazfiglio di Adamoglie di Esaù;Reuelfiglio di Basematmoglie di Esaù.  11  I figlidi Elifaz furono: TemanOmarZefoGatamKenaz.  12  Elifazfiglio di Esaùaveva per concubina Timnala quale ad Elifazpartorì Amalek. Questi sono i figli di Adamoglie di Esaù. 13  Questi sono i figli di Reuel: Naat e ZerachSamma eMizza. Questi furono i figli di Basematmoglie di Esaù. 14  Questi furono i figli di Oolibamamoglie di Esaùfiglia di Anafiglio di Zibeon; essa partorì a EsaùIeusIaalam e Core.

I capi di Edom

 15  Questi sono i capi dei figli di Esaù: i figli diElifaz primogenito di Esaù: il capo di Temanil capo di Omaril capo di Zefoil capo di Kenaz 16  il capo di Coreilcapo di Gatamil capo di Amalek. Questi sono i capi di Elifaz nelpaese di Edom: questi sono i figli di Ada.

 17  Questi i figli di Reuelfiglio di Esaù: il capodi Naatil capo di Zerachil capo di Sammail capo di Mizza.Questi sono i capi di Reuel nel paese di Edom; questi sono i figli diBasematmoglie di Esaù.

 18  Questi sono i figli di Oolibamamoglie di Esaù:il capo di Ieusil capo di Iaalamil capo di Core. Questi sono icapi di Oolibamafiglia di Anamoglie di Esaù.

 19  Questi sono i figli di Esaù e questi i lorocapi. Egli è Edom.

Discendenza di Seir l'Hurrita

 20  Questi sono i figli di Seir l'Hurritache abitano ilpaese: LotanSobalZibeonAna 21  DisonEser e Disan.Questi sono i capi degli Hurritifigli di Seirnel paese di Edom. 22  I figli di Lotan furono Ori e Emam e la sorella di Lotanera Timna.  23  I figli di Sobal sono AlvanManacatEbalSefo e Onam.  24  I figli di Zibeon sono Aia e Ana; questo èl'Ana che trovò le sorgenti calde nel desertomentrepascolava gli asini del padre Zibeon.  25  I figli di Ana sonoDison e Oolibamafiglia di Ana.  26  I figli di Dison sonoEmdamEsbanItran e Cheran.  27  I figli di Eser sono BilanZaavan e Akan.  28  I figli di Disan sono Uz e Aran.  29  Questisono i capi degli Hurriti: il capo di Lotanil capo di Sobalilcapo di Zibeonil capo di Ana 30  il capo di Disonil capodi Eseril capo di Disan. Questi sono i capi degli Hurritisecondole loro tribù nel paese di Seir.

I re di Edom

 31  Questi sono i re che regnarono nel paese di Edomprimache regnasse un re degli Israeliti.  32  Regnò dunque inEdom Belafiglio di Beore la sua città si chiama Dinaba. 33  Poi morì Bela e regnò al suo posto Iobabfiglio di Zerachda Bosra.  34  Poi morì Iobab e regnòal suo posto Usamdel territorio dei Temaniti.  35  Poi morìUsam e regnò al suo posto Adadfiglio di Bedadcolui chevinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiamaAvit.  36  Poi morì Adad e regnò al suo postoSamla da Masreka.  37  Poi morì Samla e regnò alsuo posto Saul da Recobot-Naar.  38  Poi morì Saul eregnò al suo posto Baal-Cananfiglio di Acbor.  39  Poimorì Baal-Cananfiglio di Acbore regnò al suo postoAdar: la sua città si chiama Pau e la moglie si chiamavaMeetabelfiglia di Matredda Me-Zaab.

Ancora i capi di Edom

 40  Questi sono i nomi dei capi di Esaùsecondo leloro famigliele loro localitàcon i loro nomi: il capo diTimnail capo di Alvail capo di Ietet 41  il capo diOolibamail capo di Elail capo di Pinon 42  il capo diKenanil capo di Temanil capo di Mibsar 43  il capo diMagdielil capo di Iram. Questi sono i capi di Edom secondo le lorosedi nel territorio di loro proprietà. E' appunto questo Esaùil padre degli Idumei.

 

Cap. 37

 1  Giacobbe si stabilì nel paese dove suo padre erastato forestieronel paese di Canaan.

IV. STORIA DI GIUSEPPE

Giuseppe e i suoi fratelli

 2  Questa è la storia della discendenza di Giacobbe.

Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il greggecon i fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e ifigli di Zilpamogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì alloro padre i pettegolezzi sul loro conto.  3  Israele amavaGiuseppe più di tutti i suoi figliperché era ilfiglio avuto in vecchiaiae gli aveva fatto una tunica dalle lunghemaniche.  4  I suoi fratellivedendo che il loro padre amavalui più di tutti i suoi figlilo odiavano e non potevanoparlargli amichevolmente.  5  Ora Giuseppe fece un sogno e loraccontò ai fratelliche lo odiarono ancor di più. 6  Disse dunque loro: «Ascoltate questo sogno che hofatto.  7  Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagnaquand'ecco il mio covone si alzò e restò diritto e ivostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio». 8  Gli dissero i suoi fratelli: «Vorrai forse regnare sudi noi o ci vorrai dominare?». Lo odiarono ancora di piùa causa dei suoi sogni e delle sue parole.

 9  Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò alpadre e ai fratelli e disse: «Ho fatto ancora un sognosentite: il solela luna e undici stelle si prostravano davanti ame».  10  Lo narrò dunque al padre e ai fratelli eil padre lo rimproverò e gli disse: «Che sogno èquesto che hai fatto! Dovremo forse venire io e tua madre e i tuoifratelli a prostrarci fino a terra davanti a te?».

 11  I suoi fratelli perciò erano invidiosi di luima suo padre tenne in mente la cosa.

Giuseppe venduto dai fratelli

 12  I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loropadre a Sichem.  13  Israele disse a Giuseppe: «Sai che ituoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieniti voglio mandare daloro». Gli rispose: «Eccomi!».  14  Glidisse: «va a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta ilbestiamepoi torna a riferirmi». Lo fece dunque partire dallavalle di Ebron ed egli arrivò a Sichem.  15  Mentr'egliandava errando per la campagnalo trovò un uomoche glidomandò: «Che cerchi?».  16  Rispose: «Cercoi miei fratelli. Indicami dove si trovano a pascolare». 17  Quell'uomo disse: «Hanno tolto le tende di quiinfatti li ho sentiti dire: Andiamo a Dotan». Allora Giuseppeandò in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan. 18  Essi lo videro da lontano eprima che giungesse vicino alorocomplottarono di farlo morire.  19  Si dissero l'unl'altro: «Eccoil sognatore arriva!  20  Orsùuccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una bestiaferoce l'ha divorato! Così vedremo che ne sarà dei suoisogni!».  21  Ma Ruben sentì e volle salvarlodalle loro manidicendo: «Non togliamogli la vita». 22  Poi disse loro: «Non versate il sanguegettatelo inquesta cisterna che è nel desertoma non colpitelo con lavostra mano»; egli intendeva salvarlo dalle loro mani ericondurlo a suo padre.  23  Quando Giuseppe fu arrivato pressoi suoi fratelliessi lo spogliarono della sua tunicaquella tunicadalle lunghe maniche ch'egli indossava 24  poi lo afferraronoe lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuotasenz'acqua. 25  Poi sedettero per prendere cibo. Quando eccoalzando gliocchividero arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti daGalaadcon i cammelli carichi di resinadi balsamo e di laudanoche andavano a portare in Egitto.  26  Allora Giuda disse aifratelli: «Che guadagno c'è ad uccidere il nostrofratello e a nasconderne il sangue?  27  Suvendiamolo agliIsmaeliti e la nostra mano non sia contro di luiperché ènostro fratello e nostra carne». I suoi fratelli loascoltarono.

 28  Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono sued estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argentovendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condottoin Egitto.  29  Quando Ruben ritornò alla cisternaeccoGiuseppe non c'era più. Allora si stracciò le vesti 30  tornò dai suoi fratelli e disse: «Il ragazzonon c'è piùdove andrò io?».  31  Preseroallora la tunica di Giuseppescannarono un capro e intinsero latunica nel sangue.  32  Poi mandarono al padre la tunica dallelunghe maniche e gliela fecero pervenire con queste parole:«L'abbiamo trovata; riscontra se è o no la tunica di tuofiglio».  33  Egli la riconobbe e disse: «E' latunica di mio figlio! Una bestia feroce l'ha divorato. Giuseppe èstato sbranato».  34  Giacobbe si stracciò levestisi pose un cilicio attorno ai fianchi e fece lutto sul figlioper molti giorni.  35  Tutti i suoi figli e le sue figlievennero a consolarloma egli non volle essere consolato dicendo:«Noio voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba».E il padre suo lo pianse.  36  Intanto i Madianiti lovendettero in Egitto a Potifarconsigliere del faraone e comandantedelle guardie.

 

Cap. 38

Storia di Giuda e di Tamar

 1  In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli esi stabilì presso un uomo di Adullamdi nome Chira.  2  QuiGiuda vide la figlia di un Cananeo chiamato Suala prese in moglie esi unì a lei.  3  Essa concepì e partorìun figlio e lo chiamò Er.  4  Poi concepì ancorae partorì un figlio e lo chiamò Onan.  5  Ancoraun'altra volta partorì un figlio e lo chiamò Sela. Essasi trovava in Chezibquando lo partorì.

 6  Giuda prese una moglie per il suo primogenito Erlaquale si chiamava Tamar.  7  Ma Erprimogenito di Giudasirese odioso al Signore e il Signore lo fece morire.  8  AlloraGiuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie del fratellocompiverso di lei il dovere di cognato e assicura così unaposterità per il fratello».  9  Ma Onan sapeva chela prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che siuniva alla moglie del fratellodisperdeva per terraper non dareuna posterità al fratello.  10  Ciò che eglifaceva non fu gradito al Signoreil quale fece morire anche lui. 11  Allora Giuda disse alla nuora Tamar: «Ritorna a casada tuo padre come vedova fin quando il mio figlio Sela saràcresciuto». Perché pensava: «Che non muoia anchequesto come i suoi fratelli!». Così Tamar se ne andòe ritornò alla casa del padre.

 12  Passarono molti giorni e morì la figlia di Suamoglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il luttoandò aTimna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui vi era Chirailsuo amico di Adullam.  13  Fu portata a Tamar questa notizia:«Eccotuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge». 14  Allora Tamar si tolse gli abiti vedovilisi coprìcon il velo e se lo avvolse intornopoi si pose a sedereall'ingresso di Enaimche è sulla strada verso Timna. Avevavisto infatti che Sela era ormai cresciutoma che lei non gli erastata data in moglie.  15  Giuda la vide e la credette unaprostitutaperché essa si era coperta la faccia.  16  Eglisi diresse su quella strada verso di lei e disse: «Lascia cheio venga con te!». Non sapeva infatti che quella fosse la suanuora. Essa disse: «Che mi darai per venire con me?». 17  Rispose: «Io ti manderò un capretto delgregge». Essa riprese: «Mi dai un pegno fin quando me loavrai mandato?».  18  Egli disse: «Qual è ilpegno che ti devo dare?». Rispose: «Il tuo sigilloiltuo cordone e il bastone che hai in mano». Allora glieli diedee le si unì. Essa concepì da lui.  19  Poi sialzò e se ne andò; si tolse il velo e rivestìgli abiti vedovili.  20  Giuda mandò il capretto permezzo del suo amico di Adullamper riprendere il pegno dalle mani diquella donnama quegli non la trovò.  21  Domandòagli uomini di quel luogo: «Dov'è quella prostituta chestava in Enaim sulla strada?». Ma risposero: «Non c'èstata qui nessuna prostituta».  22  Così tornòda Giuda e disse: «Non l'ho trovata; anche gli uomini di quelluogo dicevano: Non c'è stata qui nessuna prostituta». 23  Allora Giuda disse: «Se li tenga! Altrimenti ciesponiamo agli scherni. Vedi che le ho mandato questo caprettoma tunon l'hai trovata».

 24  Circa tre mesi dopofu portata a Giuda questa notizia:«Tamarla tua nuorasi è prostituita e anzi èincinta a causa della prostituzione». Giuda disse: «Conducetelafuori e sia bruciata!».  25  Essa veniva gia condottafuoriquando mandò a dire al suocero: «Dell'uomo a cuiappartengono questi oggetti io sono incinta». E aggiunse:«Riscontradunquedi chi siano questo sigilloquesti cordonie questo bastone».  26  Giuda li riconobbe e disse: «Essaè più giusta di meperché io non l'ho data amio figlio Sela». E non ebbe più rapporti con lei.

 27  Quand'essa fu giunta al momento di partorireeccoaveva nel grembo due gemelli.  28  Durante il partouno diessi mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lolegò attorno a quella manodicendo: «Questi èuscito per primo».  29  Maquando questi ritiròla manoecco uscì suo fratello. Allora essa disse: «Cometi sei aperta una breccia?» e lo si chiamò Perez. 30  Poi uscì suo fratelloche aveva il filo scarlattoalla manoe lo si chiamò Zerach.

 

Cap. 39

Primi successi di Giuseppe in Egitto

 1  Giuseppe era stato condotto in Egitto e Potifarconsigliere del faraone e comandante delle guardieun Egizianoloacquistò da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggiù. 2  Allora il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riuscivabene e rimase nella casa dell'Egizianosuo padrone.  3  Il suopadrone si accorse che il Signore era con lui e che quanto egliintraprendeva il Signore faceva riuscire nelle sue mani.  4  CosìGiuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne suoservitore personale; anzi quegli lo nominò suo maggiordomo egli diede in mano tutti i suoi averi.  5  Da quando egli loaveva fatto suo maggiordomo e incaricato di tutti i suoi averiilSignore benedisse la casa dell'Egiziano per causa di Giuseppe e labenedizione del Signore fu su quanto avevain casa e nella campagna. 6  Così egli lasciò tutti i suoi averi nellemani di Giuseppe e non gli domandava conto di nullase non del ciboche mangiava. Ora Giuseppe era bello di forma e avvenente di aspetto.

Giuseppe e la seduttrice

 7  Dopo questi fattila moglie del padrone gettògli occhi su Giuseppe e gli disse: «Unisciti a me!». 8  Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone:«Vediil mio signore non mi domanda conto di quanto ènella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi.  9  Luistesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibitonullase non teperché sei sua moglie. E come potrei farequesto grande male e peccare contro Dio?».  10  Ebenchéogni giorno essa ne parlasse a Giuseppeegli non acconsentìdi unirsidi darsi a lei.

 11  Ora un giorno egli entrò in casa per fare il suolavoromentre non c'era nessuno dei domestici.  12  Essa loafferrò per la vestedicendo: «Unisciti a me!».Ma egli le lasciò tra le mani la vestefuggì e uscì. 13  Allora essavedendo ch'egli le aveva lasciato tra le manila veste ed era fuggito fuori 14  chiamò i suoidomestici e disse loro: «Guardateci ha condotto in casa unEbreo per scherzare con noi! Mi si è accostato per unirsi amema io ho gridato a gran voce.  15  Egliappena ha sentitoche alzavo la voce e chiamavoha lasciato la veste accanto a meèfuggito ed è uscito».

 16  Ed essa pose accanto a sé la veste di lui finchéil padrone venne a casa.  17  Allora gli disse le stesse cose:«Quel servo ebreoche tu ci hai condotto in casami si èaccostato per scherzare con me.  18  Ma appena io ho gridato eho chiamatoha abbandonato la veste presso di me ed è fuggitofuori».  19  Quando il padrone udì le parole disua moglie che gli parlava: «Proprio così mi ha fatto iltuo servo!»si accese d'ira.

 20  Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nellaprigionedove erano detenuti i carcerati del re.

Giuseppe in prigione

Così egli rimase là in prigione.  21  Ma ilSignore fu con Giuseppegli conciliò benevolenza e gli fecetrovare grazia agli occhi del comandante della prigione.

 22  Così il comandante della prigione affidòa Giuseppe tutti i carcerati che erano nella prigione e quanto c'erada fare là dentrolo faceva lui.  23  Il comandantedella prigione non si prendeva cura più di nulla di quanto gliera affidatoperché il Signore era con lui e quello che eglifaceva il Signore faceva riuscire.

 

Cap. 40

Giuseppe interpreta i sogni degli ufficiali del Faraone

 1  Dopo queste cose il coppiere del re d'Egitto e ilpanettiere offesero il loro padroneil re d'Egitto.  2  Ilfaraone si adirò contro i suoi due eunuchicontro il capo deicoppieri e contro il capo dei panettieri 3  e li fece metterein carcere nella casa del comandante delle guardienella prigionedove Giuseppe era detenuto.  4  Il comandante delle guardieassegnò loro Giuseppeperché li servisse. Cosìessi restarono nel carcere per un certo tempo.

 5  Orain una medesima notteil coppiere e il panettieredel re d'Egittoche erano detenuti nella prigioneebbero tutti edue un sognociascuno il suo sognoche aveva un significatoparticolare.

 6  Alla mattina Giuseppe venne da loro e vide che eranoafflitti.  7  Allora interrogò gli eunuchi del faraoneche erano con lui in carcere nella casa del suo padrone e disse:«Perché quest'oggi avete la faccia così triste?». 8  Gli dissero: «Abbiamo fatto un sogno e non c'èchi lo interpreti». Giuseppe disse loro: «Non èforse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemidunque».

 9  Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sognoa Giuseppe e gli disse: «Nel mio sognoecco mi stava davantiuna vite 10  sulla quale erano tre tralci; non appena essacominciò a germogliareapparvero i fiori e i suoi grappolimaturarono gli acini.  11  Io avevo in mano il calice delfaraone; presi gli acinili spremetti nella coppa del faraone ediedi la coppa in mano al faraone».

 12  Giuseppe gli disse: «Eccone la spiegazione: i tretralci sono tre giorni.  13  Fra tre giorni il faraonesolleverà la tua testa e ti restituirà nella tua caricae tu porgerai il calice al faraonesecondo la consuetudine di primaquando eri suo coppiere.  14  Ma sequando sarai felicetivorrai ricordare che io sono stato con tefammi questo favore: parladi me al faraone e fammi uscire da questa casa.  15  Perchéio sono stato portato via ingiustamente dal paese degli Ebrei e anchequi non ho fatto nulla perché mi mettessero in questosotterraneo».

 16  Allora il capo dei panettierivedendo che aveva datoun'interpretazione favorevoledisse a Giuseppe: «Quanto a menel mio sogno mi stavano sulla testa tre canestri di pane bianco 17  e nel canestro che stava di sopra era ogni sorta di cibiper il faraonequali si preparano dai panettieri. Ma gli uccelli limangiavano dal canestro che avevo sulla testa».

 18  Giuseppe rispose e disse: «Questa è laspiegazione: i tre canestri sono tre giorni.  19  Fra tregiorni il faraone solleverà la tua testa e ti impiccheràad un palo e gli uccelli ti mangeranno la carne addosso».

 20  Appunto al terzo giorno - era il giorno natalizio delfaraone - egli fece un banchetto a tutti i suoi ministri e allorasollevò la testa del capo dei coppieri e la testa del capo deipanettieri in mezzo ai suoi ministri.  21  Restituì ilcapo dei coppieri al suo ufficio di coppiereperché porgessela coppa al faraone 22  e invece impiccò il capo deipanettierisecondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data. 23  Ma il capo dei coppieri non si ricordò di Giuseppee lo dimenticò.

 

Cap. 41

I sogni del Faraone

 1  Al termine di due anniil faraone sognò ditrovarsi presso il Nilo.  2  Ed ecco salirono dal Nilo settevacchebelle di aspetto e grasse e si misero a pascolare tra igiunchi.  3  Ed eccodopo quellesette altre vacche salironodal Nilobrutte di aspetto e magree si fermarono accanto alleprime vacche sulla riva del Nilo.  4  Ma le vacche brutte diaspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse.E il faraone si svegliò.

 5  Poi si addormentò e sognò una secondavolta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelogrosse ebelle.  6  Ma ecco sette spighe vuote e arse dal ventod'oriente spuntavano dopo quelle.  7  Le spighe vuoteinghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone sisvegliò: era stato un sogno.

 8  Alla mattina il suo spirito ne era turbatoperciòconvocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Ilfaraone raccontò loro il sognoma nessuno lo sapevainterpretare al faraone.

 9  Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: «Iodevo ricordare oggi le mie colpe.  10  Il faraone si eraadirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casadel capo delle guardieme e il capo dei panettieri.  11  Noifacemmo un sogno nella stessa notteio e lui; ma avemmo ciascuno unsogno con un significato particolare.  12  Ora era làcon noi un giovane ebreoschiavo del capo delle guardie; noi gliraccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretòdando aciascuno spiegazione del suo sogno.  13  Proprio come ci avevainterpretatocosì avvenne: io fui restituito alla mia caricae l'altro fu impiccato».

 14  Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecerouscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rasesi cambiògli abiti e si presentò al faraone.  15  Il faraonedisse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e nessuno lo sainterpretare; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare unsogno per interpretarlo subito».

 16  Giuseppe rispose al faraone: «Non ioma Dio daràla risposta per la salute del faraone!».  17  Allora ilfaraone disse a Giuseppe: «Nel mio sogno io mi trovavo sullariva del Nilo.  18  Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacchegrasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi.  19  Edecco sette altre vacche salirono dopo quelledebolibrutte di formae magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paesed'Egitto.  20  Le vacche magre e brutte divorarono le primesette vacchequelle grasse.  21  Queste entrarono nel lorocorpoma non si capiva che vi fossero entrateperché il loroaspetto era brutto come prima. E mi svegliai.

 22  Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da unsolo stelopiene e belle.  23  Ma ecco sette spighe secchevuote e arse dal vento d'orientespuntavano dopo quelle.  24  Lespighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho dettoagli indovinima nessuno mi dà la spiegazione».

 25  Allora Giuseppe disse al faraone: «Il sogno delfaraone è uno solo: quello che Dio sta per farelo haindicato al faraone.  26  Le sette vacche belle sono sette annie le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno. 27  E le sette vacche magre e brutteche salgono dopo quellesono sette anni e le sette spighe vuotearse dal vento d'orientesono sette anni: vi saranno sette anni di carestia.  28  E'appunto ciò che ho detto al faraone: quanto Dio sta per farel'ha manifestato al faraone.  29  Ecco stanno per venire setteanniin cui sarà grande abbondanza in tutto il paesed'Egitto.  30  Poi a questi succederanno sette anni dicarestia; si dimenticherà tutta quella abbondanza nel paesed'Egitto e la carestia consumerà il paese.  31  Sidimenticherà che vi era stata l'abbondanza nel paese a causadella carestia venuta in seguitoperché sarà moltodura.  32  Quanto al fatto che il sogno del faraone si èripetuto due voltesignifica che la cosa è decisa da Dio eche Dio si affretta ad eseguirla.

 33  Ora il faraone pensi a trovare un uomo intelligente esaggio e lo metta a capo del paese d'Egitto.  34  Il faraoneinoltre proceda ad istituire funzionari sul paeseper prelevare unquinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni diabbondanza.  35  Essi raccoglieranno tutti i viveri di questeannate buone che stanno per venireammasseranno il grano sottol'autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. 36  Questi viveri serviranno al paese di riserva per i setteanni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; così ilpaese non sarà distrutto dalla carestia».

Promozione di Giuseppe

 37  La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. 38  Il faraone disse ai ministri: «Potremo trovare unuomo come questoin cui sia lo spirito di Dio?».  39  Poiil faraone disse a Giuseppe: «Dal momento che Dio ti hamanifestato tutto questonessuno è intelligente e saggio comete.  40  Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini sischiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io saròpiù grande di te».

 41  Il faraone disse a Giuseppe: «Eccoio ti metto acapo di tutto il paese d'Egitto».  42  Il faraone sitolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestìdi abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro. 43  Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a luisi gridava: «Abrech». E così lo si stabilìsu tutto il paese d'Egitto.  44  Poi il faraone disse aGiuseppe: «Sono il faraonema senza il tuo permesso nessunopotrà alzare la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto». 45  E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e glidiede in moglie Asenatfiglia di Potiferasacerdote di On. Giuseppeuscì per tutto il paese d'Egitto.  46  Giuseppe avevatrent'anni quando si presentò al faraone re d'Egitto.

Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto ilpaese d'Egitto.  47  Durante i sette anni di abbondanza laterra produsse a profusione.  48  Egli raccolse tutti i viveridei sette anninei quali vi era stata l'abbondanza nel paesed'Egittoe ripose i viveri nelle cittàcioè in ognicittà ripose i viveri della campagna circostante.  49  Giuseppeammassò il grano come la sabbia del marein grandissimaquantitàcosì che non se ne fece più ilcomputoperché era incalcolabile.

I figli di Giuseppe

 50  Intanto nacquero a Giuseppe due figliprima chevenisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenatfigliadi Potiferasacerdote di On.  51  Giuseppe chiamò ilprimogenito Manasse«perché - disse - Dio mi ha fattodimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre».  52  Eil secondo lo chiamò Efraim«perché - disse -Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione».

 53  Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paesed'Egitto  54  e cominciarono i sette anni di carestiacomeaveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesima in tuttol'Egitto c'era il pane.

 55  Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentirela fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allorail faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe;fate quello che vi dirà».  56  La carestiadominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti idepositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egizianimentre la carestia si aggravava in Egitto.  57  E da tutti ipaesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppeperchéla carestia infieriva su tutta la terra.

 

Cap. 42

Primo incontro di Giuseppe con i suoi fratelli

 1  Ora Giacobbe seppe che in Egitto c'era il grano; perciòdisse ai figli: «Perché state a guardarvi l'unl'altro?».  2  E continuò: «Eccoho sentitodire che vi è il grano in Egitto. Andate laggiù ecompratene per noiperché possiamo conservarci in vita e nonmorire».  3  Allora i dieci fratelli di Giuseppe sceseroper acquistare il frumento in Egitto.  4  Ma quanto aBeniaminofratello di GiuseppeGiacobbe non lo mandò con ifratelli perché diceva: «Non gli succeda qualchedisgrazia!».  5  Arrivarono dunque i figli d'Israele peracquistare il granoin mezzo ad altri che pure erano venutiperchénel paese di Canaan c'era la carestia.

 6  Ora Giuseppe aveva autorità sul paese e vendevail grano a tutto il popolo del paese. Perciò i fratelli diGiuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia aterra.  7  Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbemafece l'estraneo verso di loroparlò duramente e disse: «Didove siete venuti?». Risposero: «Dal paese di Canaan percomperare viveri».  8  Giuseppe riconobbe dunque ifratellimentre essi non lo riconobbero.  9  Si ricordòallora Giuseppe dei sogni che aveva avuti a loro riguardo e disseloro: «Voi siete spie! Voi siete venuti a vedere i puntiscoperti del paese».  10  Gli risposero: «Nosignore mio; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri.  11  Noisiamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servinon sono spie!».  12  Ma egli disse loro: «Novoisiete venuti a vedere i punti scoperti del paese!».  13  Alloraessi dissero: «Dodici sono i tuoi servisiamo fratellifiglidi un solo uomonel paese di Canaan; ecco il più giovane èora presso nostro padre e uno non c'è più». 14  Giuseppe disse loro: «Le cose stanno come vi hodetto: voi siete spie.  15  In questo modo sarete messi allaprova: per la vita del faraonenon uscirete di qui se non quando viavrà raggiunto il vostro fratello più giovane. 16  Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voirimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostreparoleper sapere se la verità è dalla vostra parte.Se noper la vita del faraonevoi siete spie!».  17  Eli tenne in carcere per tre giorni.

 18  Al terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questoe avrete salva la vita; io temo Dio!  19  Se voi siete sinceriuno dei vostri fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voiandate a portare il grano per la fame delle vostre case.  20  Poimi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Allora levostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essiannuirono.  21  Allora si dissero l'un l'altro: «Certo sudi noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratelloperchéabbiamo visto la sua angoscia quando ci supplicava e non lo abbiamoascoltato. Per questo ci è venuta addosso quest'angoscia». 22  Ruben prese a dir loro: «Non ve lo avevo detto io:Non peccate contro il ragazzo? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco oraci si domanda conto del suo sangue».  23  Non sapevanoche Giuseppe li capivaperché tra lui e loro vi eral'interprete.

 24  Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poitornò e parlò con essi. Scelse tra di loro Simeone e lofece incatenare sotto i loro occhi.

Ritorno dei figli di Giacobbe in Canaan

 25  Quindi Giuseppe diede ordine che si riempissero digrano i loro sacchi e si rimettesse il denaro di ciascuno nel suosacco e si dessero loro provviste per il viaggio. E così venneloro fatto.

 26  Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là. 27  Ora in un luogo dove passavano la notte uno di essi aprìil sacco per dare il foraggio all'asino e vide il proprio denaro allabocca del sacco.  28  Disse ai fratelli: «Mi èstato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!». Allorasi sentirono mancare il cuore e tremaronodicendosi l'un l'altro:«Che è mai questo che Dio ci ha fatto?».

 29  Arrivati da Giacobbe loro padrenel paese di Canaangli riferirono tutte le cose che erano loro capitate:  30  «Quell'uomoche è il signore del paese ci ha parlato duramente e ci hamessi in carcere come spie del paese.  31  Allora gli abbiamodetto: Noi siamo sinceri; non siamo spie!  32  Noi siamo dodicifratellifigli di nostro padre: uno non c'è più e ilpiù giovane è ora presso nostro padre nel paese diCanaan.  33  Ma l'uomosignore del paeseci ha risposto: Inquesto modo io saprò se voi siete sinceri: lasciate qui con meuno dei vostri fratelliprendete il grano necessario alle vostrecase e andate.  34  Poi conducetemi il vostro fratello piùgiovane; così saprò che non siete spiema che sietesinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potretepercorrere il paese in lungo e in largo».

 35  Mentre vuotavano i sacchiciascuno si accorse di averela sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padrevidero le borse di denarofurono presi dal timore.  36  E ilpadre loro Giacobbe disse: «Voi mi avete privato dei figli!Giuseppe non c'è piùSimeone non c'è piùe Beniamino me lo volete prendere. Su di me tutto questo ricade!».

 37  Allora Ruben disse al padre: «Farai morire i mieidue figlise non te lo ricondurrò. Affidalo a me e io te lorestituirò».  38  Ma egli rispose: «Il miofiglio non verrà laggiù con voiperché suofratello è morto ed egli è rimasto solo. Se glicapitasse una disgrazia durante il viaggio che volete farevoifareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi».

 

Cap. 43

I figli di Giacobbe ripartono con Beniamino

 1  La carestia continuava a gravare sul paese.  2  Quandoebbero finito di consumare il grano che avevano portato dall'Egittoil padre disse loro: «Tornate là e acquistate per noi unpo' di viveri».  3  Ma Giuda gli disse: «Quell'uomoci ha dichiarato severamente: Non verrete alla mia presenzase nonavrete con voi il vostro fratello!  4  Se tu sei disposto alasciar partire con noi nostro fratelloandremo laggiù e ticompreremo il grano.  5  Ma se tu non lo lasci partirenoi nonci andremoperché quell'uomo ci ha detto: Non verrete allamia presenzase non avrete con voi il vostro fratello!». 6  Israele disse: «Perché mi avete fatto questomalecioè far sapere a quell'uomo che avevate ancora unfratello?».  7  Risposero: «Quell'uomo ci hainterrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: E'ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello? e noi abbiamorisposto secondo queste domande. Potevamo sapere ch'egli avrebbedetto: Conducete qui vostro fratello?».

 8  Giuda disse a Israele suo padre: «Lascia venire ilgiovane con me; partiremo subito per vivere e non morirenoitu e inostri bambini.  9  Io mi rendo garante di lui: dalle mie manilo reclamerai. Se non te lo ricondurròse non te loriporteròio sarò colpevole contro di te per tutta lavita.  10  Se non avessimo indugiatoora saremmo gia diritorno per la seconda volta».  11  Israele loro padrerispose: «Se è cosìfate pure: mettete neivostri bagagli i prodotti più scelti del paese e portateli indono a quell'uomo: un po' di balsamoun po' di mieleresina elaudanopistacchi e mandorle.  12  Prendete con voi doppiodenaroil denaro cioè che è stato rimesso nella boccadei vostri sacchi lo porterete indietro: forse si tratta di unerrore.  13  Prendete anche vostro fratellopartite e tornateda quell'uomo.  14  Dio onnipotente vi faccia trovaremisericordia presso quell'uomocosì che vi rilasci l'altrofratello e Beniamino. Quanto a meuna volta che non avrò piùi miei figlinon li avrò più...!».

L'incontro presso Giuseppe

 15  Presero dunque i nostri uomini questo dono e il doppiodel denaro e anche Beniaminopartironoscesero in Egitto e sipresentarono a Giuseppe.

 16  Quando Giuseppe ebbe visto Beniamino con lorodisse alsuo maggiordomo: «Conduci questi uomini in casamacella quelloche occorre e preparaperché questi uomini mangeranno con mea mezzogiorno».  17  Il maggiordomo fece come Giuseppeaveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe. 18  Ma quegli uomini si spaventaronoperché venivanocondotti in casa di Giuseppee dissero: «A causa del denarorimesso nei nostri sacchi l'altra voltaci si vuol condurre là:per assalircipiombarci addosso e prenderci come schiavi con inostri asini».

 19  Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa diGiuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa;  20  dissero:«Mio signorenoi siamo venuti gia un'altra volta per comperareviveri.  21  Quando fummo arrivati ad un luogo per passarvi lanotteaprimmo i sacchi ed ecco il denaro di ciascuno si trovava allabocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto.Allora noi l'abbiamo portato indietro  22  eper acquistare iviveriabbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbiamesso nei sacchi il nostro denaro!».  23  Ma queglidisse: «State in pacenon temete! Il vostro Dio e il Dio deipadri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro èpervenuto a me». E portò loro Simeone.

 24  Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa diGiuseppediede loro acquaperché si lavassero i piedi ediede il foraggio ai loro asini.  25  Essi prepararono il dononell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiornoperchéavevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo.  26  QuandoGiuseppe arrivò a casagli presentarono il donoche avevanocon sée si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. 27  Egli domandò loro come stavano e disse: «Stabene il vostro vecchio padredi cui mi avete parlato? Vive ancora?». 28  Risposero: «Il tuo servonostro padresta beneèancora vivo» e si inginocchiarono prostrandosi.  29  Eglialzò gli occhi e guardò Beniaminosuo fratelloilfiglio di sua madree disse: «E' questo il vostro fratello piùgiovanedi cui mi avete parlato?» e aggiunse: «Dio ticonceda graziafiglio mio!».  30  Giuseppe uscìin frettaperché si era commosso nell'intimo alla presenza disuo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella suacamera e pianse.  31  Poi si lavò la facciauscìefacendosi forzaordinò: «Servite il pasto». 32  Fu servito per lui a parteper loro a parte e per icommensali egiziani a parteperché gli Egiziani non possonoprender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio. 33  Presero posto davanti a lui dal primogenito al piùgiovaneciascuno in ordine di età ed essi si guardavano conmeraviglia l'un l'altro.  34  Egli fece portare loro porzioniprese dalla propria mensama la porzione di Beniamino era cinquevolte più abbondante di quella di tutti gli altri. E con luibevvero fino all'allegria.

 

Cap. 44

La coppa di Giuseppe nel sacco di Beniamino

 1  Diede poi questo ordine al maggiordomo della sua casa:«Riempi i sacchi di quegli uomini di tanti viveri quanti nepossono contenere e metti il denaro di ciascuno alla bocca del suosacco.  2  Insieme metterai la mia coppala coppa d'argentoalla bocca del sacco del più giovanecon il denaro del suograno». Quegli fece secondo l'ordine di Giuseppe.  3  Almattinofattosi chiaroquegli uomini furono fatti partire con iloro asini.  4  Erano appena usciti dalla città e ancoranon si erano allontanatiquando Giuseppe disse al maggiordomo dellasua casa: «Suinsegui quegli uominiraggiungili e dìloro: Perché avete reso male per bene?  5  Non èforse questa la coppa in cui beve il mio signore e per mezzo dellaquale egli suole trarre i presagi? Avete fatto male a fare così». 6  Egli li raggiunse e ripetè loro queste parole. 7  Quelli gli dissero: «Perché il mio signoredice queste cose? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa! 8  Eccoil denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostrisacchi te lo abbiamo riportato dal paese di Canaan e come potremmorubare argento od oro dalla casa del tuo padrone?  9  Quellodei tuoi servipresso il quale si troveràsarà messoa morte e anche noi diventeremo schiavi del mio signore». 10  Rispose: «Ebbenecome avete dettocosìsarà: coluipresso il quale si troveràsaràmio schiavo e voi sarete innocenti».  11  Ciascuno siaffrettò a scaricare a terra il suo sacco e lo aprì. 12  Quegli li frugò dal maggiore al più piccoloe la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino.  13  Allora essisi stracciarono le vestiricaricarono ciascuno il proprio asino etornarono in città.  14  Giuda e i suoi fratelli venneronella casa di Giuseppeche si trovava ancora làe sigettarono a terra davanti a lui.  15  Giuseppe disse loro: «Cheazione avete commessa? Non sapete che un uomo come me è capacedi indovinare?».  16  Giuda disse: «Che diremo almio signore? Come parlare? Come giustificarci? Dio ha scoperto lacolpa dei tuoi servi... Eccoci schiavi del mio signorenoi e coluiche è stato trovato in possesso della coppa».  17  Maegli rispose: «Lungi da me il far questo! L'uomo trovato inpossesso della coppalui sarà mio schiavo: quanto a voitornate in pace da vostro padre».

L'intervento di Giuda

 18  Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: «Miosignoresia permesso al tuo servo di far sentire una parola agliorecchi del mio signore; non si accenda la tua ira contro il tuoservoperché il faraone è come te!  19  Il miosignore aveva interrogato i suoi servi: Avete un padre o un fratello? 20  E noi avevamo risposto al mio signore: Abbiamo un padrevecchio e un figlio ancor giovane natogli in vecchiaiasuo fratelloè morto ed egli è rimasto il solo dei figli di suamadre e suo padre lo ama.  21  Tu avevi detto ai tuoi servi:Conducetelo qui da meperché lo possa vedere con i mieiocchi.  22  Noi avevamo risposto al mio signore: Il giovinettonon può abbandonare suo padre: se lascerà suo padrequesti morirà.  23  Ma tu avevi soggiunto ai tuoi servi:Se il vostro fratello minore non verrà qui con voinonpotrete più venire alla mia presenza.  24  Quando dunqueeravamo ritornati dal tuo servomio padregli riferimmo le paroledel mio signore.  25  E nostro padre disse: Tornate adacquistare per noi un po' di viveri.  26  E noi rispondemmo:Non possiamo ritornare laggiù: se c'è con noi il nostrofratello minoreandremo; altrimentinon possiamo essere ammessialla presenza di quell'uomo senza avere con noi il nostro fratellominore.  27  Allora il tuo servomio padreci disse: Voisapete che due figli mi aveva procreato mia moglie.  28  Unopartì da me e dissi: certo è stato sbranato! Da alloranon l'ho più visto.  29  Se ora mi porterete via anchequesto e gli capitasse una disgraziavoi fareste scendere con dolorela mia canizie nella tomba.  30  Oraquando io arriveròdal tuo servomio padree il giovinetto non sarà con noimentre la vita dell'uno è legata alla vita dell'altro 31  appena egli avrà visto che il giovinetto non ècon noimorirà e i tuoi servi avranno fatto scendere condolore negli inferi la canizie del tuo servonostro padre.

 32  Ma il tuo servo si è reso garante del giovinettopresso mio padre: Se non te lo ricondurròsaròcolpevole verso mio padre per tutta la vita.  33  Oralasciache il tuo servo rimanga invece del giovinetto come schiavo del miosignore e il giovinetto torni lassù con i suoi fratelli! 34  Perchécome potrei tornare da mio padre senz'averecon me il giovinetto? Ch'io non veda il male che colpirebbe miopadre!».

 

Cap. 45

Giuseppe si fa riconoscere

 1  Allora Giuseppe non poté più contenersidinanzi ai circostanti e gridò: «Fate uscire tutti dallamia presenza!». Così non restò nessuno presso diluimentre Giuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli.  2  Madiede in un grido di pianto e tutti gli Egiziani lo sentirono e lacosa fu risaputa nella casa del faraone.  3  Giuseppe disse aifratelli: «Io sono Giuseppe! Vive ancora mio padre?». Mai suoi fratelli non potevano rispondergliperché atterritidalla sua presenza.  4  Allora Giuseppe disse ai fratelli:«Avvicinatevi a me!». Si avvicinarono e disse loro: «Iosono Giuseppeil vostro fratelloche voi avete venduto perl'Egitto.  5  Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate peravermi venduto quaggiùperché Dio mi ha mandato quiprima di voi per conservarvi in vita.  6  Perché giàda due anni vi è la carestia nel paese e ancora per cinqueanni non vi sarà né aratura né mietitura.  7  Diomi ha mandato qui prima di voiper assicurare a voi la sopravvivenzanel paese e per salvare in voi la vita di molta gente.  8  Dunquenon siete stati voi a mandarmi quima Dio ed Egli mi ha stabilitopadre per il faraonesignore su tutta la sua casa e governatore ditutto il paese d'Egitto.  9  Affrettatevi a salire da mio padree ditegli: Dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signoredi tutto l'Egitto. Vieni quaggiù presso di me e non tardare. 10  Abiterai nel paese di Gosen e starai vicino a me tuituoi figli e i figli dei tuoi figlii tuoi greggi e i tuoi armenti etutti i tuoi averi.  11  Là io ti daròsostentamentopoiché la carestia durerà ancora cinqueannie non cadrai nell'indigenza tula tua famiglia e quantopossiedi.  12  Ed eccoi vostri occhi lo vedono e lo vedonogli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che viparla!  13  Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho inEgitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiùmio padre».  14  Allora egli si gettò al collo diBeniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva stretto al suo collo. 15  Poi baciò tutti i fratelli e pianse stringendoli asé. Dopoi suoi fratelli si misero a conversare con lui.

L'invito del faraone

 16  Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce:«Sono venuti i fratelli di Giuseppe!» e questo fecepiacere al faraone e ai suoi ministri.  17  Allora il faraonedisse a Giuseppe: «Dì ai tuoi fratelli: Fate questo:caricate le cavalcaturepartite e andate nel paese di Canaan. 18  Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite dame e io vi darò il meglio del paese d'Egitto e mangerete imigliori prodotti della terra.  19  Quanto a tedà loroquesto comando: Fate questo: prendete con voi dal paese d'Egittocarri per i vostri bambini e le vostre donneprendete vostro padre evenite.  20  Non abbiate rincrescimento per la vostra robaperché il meglio di tutto il paese sarà vostro».

Il ritorno di Canaan

 21  Così fecero i figli di Israele. Giuseppe diedeloro carri secondo l'ordine del faraone e diede loro una provvistaper il viaggio.  22  Diede a tutti una muta di abiti perciascunoma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mutedi abiti.  23  Allo stesso modo mandò al padre dieciasini carichi dei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine carichedi granopane e viveri per il viaggio del padre.  24  Poicongedò i fratelli ementre partivanodisse loro: «Nonlitigate durante il viaggio!».

 25  Così essi ritornarono dall'Egitto e arrivarononel paese di Canaandal loro padre Giacobbe  26  e subito gliriferirono: «Giuseppe è ancora vivoanzi governa tuttoil paese d'Egitto!». Ma il suo cuore rimase freddoperchénon poteva credere loro.  27  Quando però essi gliriferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli videi carri che Giuseppe gli aveva mandati per trasportarloallora lospirito del loro padre Giacobbe si rianimò.  28  Israeledisse: «Basta! Giuseppemio figlioè vivo. Andròa vederlo prima di morire!».

 

Cap. 46

Partenza di Giacobbe per l'Egitto

 1  Israele dunque levò le tende con quanto possedevae arrivò a Bersabeadove offrì sacrifici al Dio di suopadre Isacco.  2  Dio disse a Israele in una visione notturna:«GiacobbeGiacobbe!». Rispose: «Eccomi!». 3  Riprese: «Io sono Dioil Dio di tuo padre. Nontemere di scendere in Egittoperché laggiù io faròdi te un grande popolo.  4  Io scenderò con te in Egittoe io certo ti farò tornare. Giuseppe ti chiuderà gliocchi».

 5  Giacobbe si alzò da Bersabea e i figli di Israelefecero salire il loro padre Giacobbei loro bambini e le loro donnesui carri che il faraone aveva mandati per trasportarlo.  6  Essipresero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistati nelpaese di Canaan e vennero in Egitto; Giacobbe cioè e con luitutti i suoi discendenti;  7  i suoi figli e i nipotile suefiglie e le nipotitutti i suoi discendenti egli condusse con séin Egitto.

La famiglia di Giacobbe

 8  Questi sono i nomi dei figli d'Israele che entrarono inEgitto: Giacobbe e i suoi figliil primogenito di GiacobbeRuben. 9  I figli di Ruben: EnochPalluChezron e Carmi.  10  Ifigli di Simeone: IemuelIaminOadIachinSocar e Saulfigliodella Cananea.  11  I figli di Levi: GhersonKeat e Merari. 12  I figli di Giuda: ErOnanSelaPerez e Zerach; ma Er eOnan morirono nel paese di Canaan. Furono figli di Perez: Chezron eAmul.  13  I figli di Issacar: TolaPuvaGiobbe e Simron. 14  I figli di Zàbulon: SeredElon e Iacleel. 15  Questi sono i figli che Lia partorì a Giacobbe inPaddan-Aram insieme con la figlia Dina; tutti i suoi figli e le suefiglie erano trentatrè persone.

 16  I figli di Gad: ZifionAgghiSuniEsbonEriArodie Areli.  17  I figli di Aser: ImmaIsvaIsviBeria e laloro sorella Serach. I figli di Beria: Eber e Malchiel.  18  Questisono i figli di Zilpache Làbano aveva dato alla figlia Lia;essa li partorì a Giacobbe: sono sedici persone.

 19  I figli di Rachelemoglie di Giacobbe: Giuseppe eBeniamino.  20  A Giuseppe nacquero in Egitto Efraim e Manasseche gli partorì Asenatfiglia di Potiferasacerdote di On. 21  I figli di Beniamino: BelaBecher e AsbelGheraNaamanEchiRosMuppimUppim e Arde.  22  Questi sono i figli cheRachele partorì a Giacobbe; in tutto sono quattordici persone.

 23  I figli di Dan: Usim.  24  I figli di Nèftali:IacseelGuniIeser e Sillem.  25  Questi sono i figli diBilache Làbano diede alla figlia Racheleed essa li partorìa Giacobbe; in tutto sette persone.

 26  Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egittouscite dai suoi fianchisenza le mogli dei figli di Giacobbesonosessantasei.  27  I figli che nacquero a Giuseppe in Egittosono due persone. Tutte le persone della famiglia di Giacobbecheentrarono in Egittosono settanta.

L'accoglienza di Giuseppe

 28  Ora egli aveva mandato Giuda avanti a sé daGiuseppeperché questi desse istruzioni in Gosen prima delsuo arrivo. Poi arrivarono al paese di Gosen.  29  AlloraGiuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Gosen incontroa Israelesuo padre. Appena se lo vide davantigli si gettòal collo e pianse a lungo stretto al suo collo.  30  Israeledisse a Giuseppe: «Posso anche morirequesta voltadopo avervisto la tua facciaperché sei ancora vivo».  31  AlloraGiuseppe disse ai fratelli e alla famiglia del padre: «Vado adinformare il faraone e a dirgli: I miei fratelli e la famiglia di miopadreche erano nel paese di Canaansono venuti da me.  32  Oraquesti uomini sono pastori di greggisi occupano di bestiameehanno condotto i loro greggii loro armenti e tutti i loro averi. 33  Quando dunque il faraone vi chiamerà e vidomanderà: Qual è il vostro mestiere? 34  voirisponderete: Gente dedita al bestiame sono stati i tuoi servidallanostra fanciullezza fino ad oranoi e i nostri padri. Questo perchépossiate risiedere nel paese di Gosen». Perché tutti ipastori di greggi sono un abominio per gli Egiziani.

 

Cap. 47

L'udienza del faraone

 1  Giuseppe andò ad informare il faraone dicendogli:«Mio padre e i miei fratelli con i loro greggi e armenti e contutti i loro averi sono venuti dal paese di Canaan; eccoli nel paesedi Gosen».  2  Intanto prese cinque uomini dal gruppo deisuoi fratelli e li presentò al faraone.  3  Il faraonedisse ai suoi fratelli: «Qual è il vostro mestiere?».Essi risposero al faraone: «Pastori di greggi sono i tuoiservinoi e i nostri padri».  4  Poi dissero al faraone:«Siamo venuti per soggiornare come forestieri nel paese perchénon c'è più pascolo per il gregge dei tuoi servi;infatti è grave la carestia nel paese di Canaan. E ora lasciache i tuoi servi risiedano nel paese di Gosen!».

Altro racconto

 5  Allora il faraone disse a Giuseppe: «Tuo padre e ituoi fratelli sono dunque venuti da te.  6  Ebbeneil paesed'Egitto è a tua disposizione: fà risiedere tuo padre ei tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nelpaese di Gosen. Se tu sai che vi sono tra di loro uomini capacicostituiscili sopra i miei averi in qualità di sovrintendential bestiame».  7  Poi Giuseppe introdusse Giacobbesuopadree lo presentò al faraone e Giacobbe benedisse ilfaraone.  8  Il faraone domandò a Giacobbe: «Quantianni hai?».  9  Giacobbe rispose al faraone: «Centotrentadi vita errabondapochi e tristi sono stati gli anni della mia vitae non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padrial tempodella loro vita nomade».  10  Poi Giacobbe benedisse ilfaraone e si allontanò dal faraone.

 11  Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli ediede loro una proprietà nel paese d'Egittonella partemigliore del paesenel territorio di Ramsescome aveva comandato ilfaraone.  12  Giuseppe diede il sostentamento al padreaifratelli e a tutta la famiglia di suo padrefornendo pane secondo ilnumero dei bambini.

Politica agraria di Giuseppe

 13  Ora non c'era pane in tutto il paeseperché lacarestia era molto grave: il paese d'Egitto e il paese di Canaanlanguivano per la carestia.  14  Giuseppe raccolse tutto ildenaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan incambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegnòquesto denaro alla casa del faraone.

 15  Quando fu esaurito il denaro del paese di Egitto e delpaese di Canaantutti gli Egiziani vennero da Giuseppe a dire:«Dacci il pane! Perché dovremmo morire sotto i tuoiocchi? Infatti non c'è più denaro».  16  RisposeGiuseppe: «Cedetemi il vostro bestiame e io vi darò panein cambio del vostro bestiamese non c'è più denaro». 17  Allora condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppediede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecoredei buoi edegli asini; così in quell'anno li nutrì di pane incambio di tutto il loro bestiame.

 18  Passato quell'annovennero a lui l'anno dopo e glidissero: «Non nascondiamo al mio signore che si èesaurito il denaro e anche il possesso del bestiame è passatoal mio signorenon rimane più a disposizione del mio signorese non il nostro corpo e il nostro terreno.  19  Perchédovremmo perire sotto i tuoi occhinoi e la nostra terra? Acquistanoi e la nostra terra in cambio di pane e diventeremo servi delfaraone noi con la nostra terra; ma dacci di che seminarecosìche possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi un deserto!». 20  Allora Giuseppe acquistò per il faraone tutto ilterreno dell'Egittoperché gli Egiziani vendettero ciascunoil proprio campotanto infieriva su di loro la carestia. Cosìla terra divenne proprietà del faraone.  21  Quanto alpopoloegli lo fece passare nelle città da un capo all'altrodella frontiera egiziana.  22  Soltanto il terreno deisacerdoti egli non acquistòperché i sacerdoti avevanoun'assegnazione fissa da parte del faraone e si nutrivanodell'assegnazione che il faraone passava loro; per questo nonvendettero il loro terreno.

 23  Poi Giuseppe disse al popolo: «Vedeteio hoacquistato oggi per il faraone voi e il vostro terreno. Eccovi ilseme: seminate il terreno.  24  Ma quando vi sarà ilraccoltovoi ne darete un quinto al faraone e quattro parti sarannovostreper la semina dei campiper il nutrimento vostro e di quellidi casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini».  25  Glirisposero: «Ci hai salvato la vita! Ci sia solo concesso ditrovar grazia agli occhi del mio signore e saremo servi delfaraone!».  26  Così Giuseppe fece di questo unalegge che vige fino ad oggi sui terreni d'Egittoper la quale sideve dare la quinta parte al faraone. Soltanto i terreni deisacerdoti non divennero del faraone.

Ultime volontà di Giacobbe

 27  Gli Israeliti intanto si stabilirono nel paesed'Egittonel territorio di Gosenebbero proprietà e furonofecondi e divennero molto numerosi.

 28  Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni egli anni della sua vita furono centoquarantasette.  29  Quandofu vicino il tempo della sua morteIsraele chiamò il figlioGiuseppe e gli disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhimetti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà efedeltà: non seppellirmi in Egitto!  30  Quando io misarò coricato con i miei padriportami via dall'Egitto eseppelliscimi nel loro sepolcro». Rispose: «Io agiròcome hai detto».  31  Riprese: «Giuramelo!».E glielo giurò; allora Israele si prostrò sul capezzaledel letto.

 

Cap. 48

Giacobbe adotta e benedice i due figli di Giuseppe

 1  Dopo queste cosefu riferito a Giuseppe: «Eccotuo padre è malato!». Allora egli condusse con séi due figli Manasse ed Efraim.  2  Fu riferita la cosa aGiacobbe: «Eccotuo figlio Giuseppe è venuto da te».Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto. 3  Giacobbe disse a Giuseppe: «Dio onnipotente miapparve a Luznel paese di Canaane mi benedisse  4  dicendomi:Eccoio ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti faròdiventare un insieme di popoli e darò questo paese alla tuadiscendenza dopo di te in possesso perenne.  5  Ora i due figliche ti sono nati nel paese d'Egitto prima del mio arrivo presso di tein Egittosono miei: Efraim e Manasse saranno miei come Ruben eSimeone.  6  Invece i figli che tu avrai generati dopo di essisaranno tuoi: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nellaloro eredità.  7  Quanto a mementre giungevo daPaddanRacheletua madremi morì nel paese di Canaandurante il viaggioquando mancava un tratto di cammino per arrivarea Efratae l'ho sepolta là lungo la strada di EfratacioèBetlemme».  8  Poi Israele vide i figli di Giuseppe edisse: «Chi sono questi?».  9  Giuseppe disse alpadre: «Sono i figli che Dio mi ha dati qui». Riprese:«Portameli perché io li benedica!».  10  Oragli occhi di Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva piùdistinguere. Giuseppe li avvicinò a luiche li baciò eli abbracciò.  11  Israele disse a Giuseppe: «Ionon pensavo più di vedere la tua faccia ed eccoDio mi haconcesso di vedere anche la tua prole!».  12  AlloraGiuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò conla faccia a terra.  13  Poi li prese tutti e dueEfraim con lasua destraalla sinistra di Israelee Manasse con la sua sinistraalla destra di Israelee li avvicinò a lui.  14  MaIsraele stese la mano destra e la pose sul capo di Efraimche pureera il più giovanee la sua sinistra sul capo di Manasseincrociando le bracciabenché Manasse fosse il primogenito. 15  E così benedisse Giuseppe:

«Il Diodavanti al quale hanno camminato
i miei padriAbramo e Isacco
il Dio che è stato il mio pastore daquando esisto
fino ad oggi
 16  l'angelo che mi haliberato da ogni male
benedica questi giovinetti!
Siaricordato in essi il mio nome
e il nome dei miei padri Abramo eIsacco
e si moltiplichino in gran numero
in mezzo allaterra!».

 17  Giuseppe notò che il padre aveva posato ladestra sul capo di Efraim e ciò gli spiacque. Prese dunque lamano del padre per toglierla dal capo di Efraim e porla sul capo diManasse.  18  Disse al padre: «Non cosìpadremio: è questo il primogenitoposa la destra sul suo capo!». 19  Ma il padre ricusò e disse: «Lo sofigliomiolo so: anch'egli diventerà un popoloanch'egli saràgrandema il suo fratello minore sarà più grande dilui e la sua discendenza diventerà una moltitudine dinazioni».  20  E li benedisse in quel giorno:

«Di voi si servirà Israele
per benediredicendo:
Dio ti renda come Efraim e come Manasse!».

Così pose Efraim prima di Manasse.

 21  Poi Israele disse a Giuseppe: «Eccoio sto permorirema Dio sarà con voi e vi farà tornare al paesedei vostri padri.

 22  Quanto a meio do a tepiù che ai tuoifratelliun dorso di monteche io ho conquistato dalle mani degliAmorrei con la spada e l'arco».

 

Cap. 49

Benedizioni di Giacobbe

 1  Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse:«Radunateviperché io vi annunzi quello che vi accadrànei tempi futuri.

 2  Radunatevi e ascoltatefigli di Giacobbe
ascoltateIsraelevostro padre!
 3  Rubentu sei il mioprimogenito
il mio vigore e la primizia della mia virilità
esuberante in fierezza ed esuberante in forza!
 4  Bollentecome l'acquatu non avrai preminenza
perché hai invasoil talamo di tuo padre
e hai violato il mio giaciglio su cui erisalito.
 5  Simeone e Levi sono fratelli
strumenti diviolenza sono i loro coltelli.
 6  Nel loro conciliabolonon entri l'anima mia
al loro convegno non si unisca il miocuore.
Perché con ira hanno ucciso gli uomini
e conpassione hanno storpiato i tori.
 7  Maledetta la loro iraperché violenta
e la loro colleraperché crudele!
Io li dividerò in Giacobbe
e li disperderò inIsraele.
 8  Giudate loderanno i tuoi fratelli;
latua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici;
davanti a te siprostreranno i figli di tuo padre.
 9  Un giovane leone èGiuda:
dalla predafiglio miosei tornato;
si èsdraiatosi è accovacciato come un leone
e come unaleonessa; chi oserà farlo alzare?
 10  Non saràtolto lo scettro da Giuda
nè il bastone del comando tra isuoi piedi
finché verra colui al quale esso appartiene
ea cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
 11  Eglilega alla vite il suo asinello
e a scelta vite il figlio dellasua asina
lava nel vino la veste
e nel sangue dell'uva ilmanto;
 12  lucidi ha gli occhi per il vino
e bianchi identi per il latte.
 13  Zàbulon abiteràlungo il lido del mare
e sarà l'approdo delle navi
conil fianco rivolto a Sidòne.
 14  Issacar è unasino robusto
accovacciato tra un doppio recinto.
 15  Havisto che il luogo di riposo era bello
che il paese era ameno;
ha piegato il dorso a portar la soma
ed è statoridotto ai lavori forzati.
 16  Dan giudicherà ilsuo popolo
come ogni altra tribù d'Israele.
 17  SiaDan un serpente sulla strada
una vipera cornuta sul sentiero
che morde i garretti del cavallo
e il cavaliere cadeall'indietro.
 18  Io spero nella tua salvezzaSignore!
 19  Gadassalito da un'orda
ne attacca laretroguardia.
 20  Aseril suo pane è pingue:
eglifornisce delizie da re.
 21  Nèftali è unacerva slanciata
che dà bei cerbiatti.
 22  Germogliodi ceppo fecondo è Giuseppe;
germoglio di ceppo fecondopresso una fonte
i cui rami si stendono sul muro.
 23  Lohanno esasperato e colpito
lo hanno perseguitato i tiratori difrecce.
 24  Ma è rimasto intatto il suo arco
ele sue braccia si muovon veloci
per le mani del Potente diGiacobbe
per il nome del PastorePietra d'Israele.
 25  Peril Dio di tuo padre - egli ti aiuti!
e per il Dio onnipotente -egli ti benedica!
Con benedizioni del cielo dall'alto
benedizioni dell'abisso nel profondo
benedizioni dellemammelle e del grembo.
 26  Le benedizioni di tuo padresono superiori
alle benedizioni dei monti antichi
alleattrattive dei colli eterni.
Vengano sul capo di Giuseppe
esulla testa del principe tra i suoi fratelli!
 27  Beniaminoè un lupo che sbrana:
al mattino divora la preda
ealla sera spartisce il bottino.

 28  Tutti questi formano le dodici tribù d'Israelequesto è ciò che disse loro il loro padrequando li habenedetti; ognuno egli benedisse con una benedizione particolare.

Ultimi momenti e morte di Giacobbe

 29  Poi diede loro quest'ordine: «Io sto per essereriunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nellacaverna che è nel campo di Efron l'Hittita 30  nellacaverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamrenelpaese di Canaanquella che Abramo acquistò con il campo diEfron l'Hittita come proprietà sepolcrale.  31  Làseppellirono Abramo e Sara sua moglielà seppellirono Isaccoe Rebecca sua moglie e là seppellii Lia.  32  Laproprietà del campo e della caverna che si trova in essoproveniva dagli Hittiti.

 33  Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine aifigliritrasse i piedi nel letto e spirò e fu riunito ai suoiantenati.

 

Cap. 50

Funerali di Giacobbe

 1  Allora Giuseppe si gettò sulla faccia di suopadrepianse su di lui e lo baciò.  2  Poi Giuseppeordinò ai suoi medici di imbalsamare suo padre. I mediciimbalsamarono Israele  3  e vi impiegarono quaranta giorniperché tanti ne occorrono per l'imbalsamazione. Gli Egizianilo piansero settanta giorni.  4  Passati i giorni del luttoGiuseppe parlò alla casa del faraone: «Se ho trovatograzia ai vostri occhivogliate riferire agli orecchi del faraonequeste parole:  5  Mio padre mi ha fatto giurare: Eccoio stoper morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nelpaese di Canaan. Orapossa io andare a seppellire mio padre etornare».  6  Il faraone rispose: «va e seppelliscituo padre com'egli ti ha fatto giurare».  7  AlloraGiuseppe andò a seppellire suo padre e con lui andarono tuttii ministri del faraonegli anziani della sua casatutti gli anzianidel paese d'Egitto 8  tutta la casa di Giuseppe e i suoifratelli e la casa di suo padre. Soltanto i loro bambini e i lorogreggi e i loro armenti essi lasciarono nel paese di Gosen. 9  Andarono con lui anche i carri da guerra e la cavalleriacosì da formare una carovana imponente.  10  Quandoarrivarono all'Aia di Atadche è al di là delGiordanofecero un lamento molto grande e solenne ed egli celebròper suo padre un lutto di sette giorni.  11  I Cananei cheabitavano il paese videro il lutto alla Aia di Atad e dissero: «E'un lutto grave questo per gli Egiziani». Per questo la sichiamò Abel-Mizraimche si trova al di là delGiordano.  12  Poi i suoi figli fecero per lui così comeaveva loro comandato.  13  I suoi figli lo portarono nel paesedi Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpelaquelcampo che Abramo aveva acquistatocome proprietà sepolcraleda Efron l'Hittitae che si trova di fronte a Mamre.  14  Dopoaver sepolto suo padreGiuseppe tornò in Egitto insieme con isuoi fratelli e con quanti erano andati con lui a seppellire suopadre.

Dalla morte di Giacobbe alla morte di Giuseppe

 15  Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver pauradato che il loro padre era mortoe dissero: «Chissà seGiuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderàtutto il male che noi gli abbiamo fatto?».  16  Alloramandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre prima di morire ha datoquest'ordine:  17  Direte a Giuseppe: Perdona il delitto deituoi fratelli e il loro peccatoperché ti hanno fatto delmale! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!».Giuseppe pianse quando gli si parlò così.  18  Ei suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui edissero: «Eccoci tuoi schiavi!».  19  Ma Giuseppedisse loro: «Non temete. Sono io forse al posto di Dio?  20  Sevoi avevate pensato del male contro di meDio ha pensato di farloservire a un beneper compiere quello che oggi si avvera: far vivereun popolo numeroso.  21  Dunque non temeteio provvederòal sostentamento per voi e per i vostri bambini». Cosìli consolò e fece loro coraggio.  22  Ora Giuseppe conla famiglia di suo padre abitò in Egitto; Giuseppe vissecentodieci anni.  23  Così Giuseppe vide i figli diEfraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machirfigliodi Manassenacquero sulle ginocchia di Giuseppe.  24  PoiGiuseppe disse ai fratelli: «Io sto per morirema Dio verràcerto a visitarvi e vi farà uscire da questo paese verso ilpaese ch'egli ha promesso con giuramento ad Abramoa Isacco e aGiacobbe».  25  Giuseppe fece giurare ai figli di Israelecosì: «Dio verrà certo a visitarvi e allora voiporterete via di qui le mie ossa».

 26  Poi Giuseppe morì all'età di centodiecianni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.






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