Versione ebook di Readme.it powered by Softwarehouse.it Rinaldo d'AquinoIn gioi mi tegno tutta la mia pena
In gioi mi tegno tut[t]a la mia penae contolami in gran bonaventura;come Parisi quando amav' Alenacosì fac[c]iomembrando per ogn'ura.Non cura - lo meo cor s'à penemembrando gioi che venequanto più dole ed ell'a[ve] più dura.Null'omo credo c'ami lealmenteche tema pene inver sua donna c'ama:amante è che ama falsamentequandunque vede un poco e che più bramae chiama - tut[t]avia mercedee già mai non si credec'Amor conosca il male c'altrui inflama.Però la tegno grande scanoscenzachi rimprocc[i]a a l'Amore i suo' tormentichè non è gioi che si venda in credenzanè per forza di pene c'altrui senti.Non menti - a quelli che son suoianti li dona gioicome fa buon segnore a suo serventi.Dunquemadonnaben facc[i]o ragiones'io vi conto le pene ch'io patia.Ancora chi agia avuto guiderdonede la più ric[c]a gioia che 'n voi siavor[r]ia- bellaa poco a pococon voi rintrare in giococom'io son vostro e voimadonna mia.Or ti rimembribellaa quello puntoched io ti presi ad amare [a] coragio:da poi che gravemente m'agie puntotut[t]a la pena ben mi pare chi agio.Ben agio- amoree vo' servirie tragendo martirie non cangio per nulla gioia c'agio.