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Rudyard Kipling

Wee Willie Winkie

2

WEE WILLIE WINKIE.

Ufficiale e gentiluomo.

Il suo vero nome era Percival William Williamsma aveva pescato l'altro inun

libro di racconti per bambini e da quel giorno non aveva voluto più sentirsi

chiamare coi suoi nomi di battesimo. La yah (la bambinaia indigena) di suamadre

lo chiamava Willie Babyma siccome il piccino non degnava della minima

attenzione le parole della buona donnacosì tutta la saggezza di costei non

valse a cambiare nulla a quello stato di cose.

Suo padrecolonnello comandante del 195°sottopose il figlio alladisciplina

militare appena il bambino fu in grado di comprendere cosa essa significasse.

Non vi era altro modo di educare Wee Willie Winkiecome costui intendevaesser

chiamato; quando era stato buono per una intera settimanariceveva il premio

della sua buona condottama quando si era comportato male veniva privato del

gallone d'onore che gli ornava la manica. Generalmente era cattivopoiché

l'India offre troppe occasioni di mal fare ai bambini di sei anni.

I ragazzi non tollerano familiarità da estranei e Wee Willie Winkie era un

ragazzo molto suscettibile; peròse la nuova conoscenza gli era simpaticasi

degnava di rompere gentilmente il ghiaccio. Fu così che prese a benvolere

Brandissubalterno del 195°e si può dire che tale simpatia nacque appenalo

conobbe. Brandis si trovava a prendere il tè in casa del colonnelloquando

entrò Wee Willie Winkiefiero del gallone di buona condotta che gli ornavala

manica e che aveva ottenuto per aver resistito alla tentazione di dar lacaccia

alle galline nell'aia. Rimase a considerare Brandis gravemente per almenodieci

minutipoi emise il suo giudizio: Mi piacidisse lentamentelasciandosi

scivolare dalla sedia ed avvicinandosi all'ufficiale. Mi piaci. Ti chiamelò

Calotaa causa dei tuoi capelli. Ti dispiace se ti chiamo Calota? E a causadei

tuoi capelli lossisai?

Era questa una delle stranezze più sconcertanti di Wee Willie Winkie: se ne

stava zitto e serio a fissare il nuovo venuto per un certo tempopoisenza

altro avvertimento o spiegazionegli appioppava un soprannome. Ed ilsoprannome

rimaneva. Nessuna punizione disciplinare era riuscita a guarire il bambino da

quella brutta abitudine; una volta anziperdette il suo gallone di buona

condotta per avere battezzato come Spilungona la moglie del commissariocivile

ma tutti gli sforzi del colonnello non riuscirono a far dimenticare quel

nomignolo poco rispettoso e la povera signora Collenda quel giorno in poi

venne generalmente conosciuta come la Spilungona. In conseguenza di talecattivo

vezzoanche Brandis si era guadagnato il soprannome di Carotacosa che lofece

maggiormente stimare da tutto il reggimento.

Infattise Wee Willie Winkie si interessava a qualcunoquel felice mortale

diveniva centro dell'invidia degli ufficialisottufficiali e soldatisenza

distinzione di grado e di posizione sociale; ma quella invidia non eraaffatto

interessatané calcolatricepoiché il figlio del colonnello doveva solo ase

stesso se era idolatrato da tutti. Tuttavia non si poteva dire davvero cheWee

Willie Winkie fosse un bel bambinocon quel suo faccino pieno di lentigginie

le ginocchia perpetuamente scorticate; inoltremalgrado le rimostranze della

madre che quasi ne aveva piantoaveva insistito perché gli rasasseroall'uso

militaresco i lunghi capelli inanellatidi un biondo dorato. Voglio avele i

capelli come il selgente Tummil! aveva insistito.

E col benevolo consenso del padre il sacrificio era stato compiuto.

Tre settimane dopo aver fatto dono delle sue affezioni giovanili al tenente

Brandische per brevità da ora in poi chiameremo semplicemente CarotaWee

Willie Winkie doveva vedere cose strane e molto al di sopra della sua

comprensione.

Carota gli rendeva il suo affetto ad usura; gli aveva permesso di cingere lasua3

grande sciabolaalta quasi come il bambinoper cinque magnifici minuti di

paradiso; gli aveva promesso di regalargli un piccolo foxterrier; gli aveva

permesso di assistere a quella miracolosa operazione che consiste nel farsila

barba; infine Carota gli aveva fatto la gradita profezia che un giorno anche

luiWee Willie Winkieavrebbe avuto l'onore di divenire possessore di un

astuccio di lame luccicantidi un portasapone d'argento e di un pennello col

manico d'argentoquel pennello che il piccino guardava con occhi stupiti e

chiamava la spazzola che fa la schiuma. Davveroa parte suo padre che poteva

concedere o riprendere a suo piacere i galloni di buona condottanon vi era

persona al mondo tanto saggiaforte e valorosa quanto Carotacon le sue

medaglie delle campagne dell'Afghanistan e dell'Egitto sul petto.

Perché maialloraCarota poteva avere la debolezzaindegna in un uomodi

abbracciare e baciare forte forte una ragazzona come la signorina Allardyce?Era

stato durante una passeggiata mattutina a cavallo che il bambino aveva visto

Carota condursi tanto male e subitoda perfetto piccolo gentiluomo qual era

aveva voltato il suo cavallino e se ne era tornato al galoppo verso il suo

staffiereper timore che questi venisse avanti e se ne accorgesse anche lui!

In altre circostanze si sarebbe affrettato a confidarsi con suo padrema

l'istinto gli disse quella volta che si trattava di cosa su cui Carota doveva

essere consultato per primo.

Calota! esclamò Wee Willie Winkiefermando il suo cavallino in oramattutina

davanti al bungalow di Brandis. Calotaho bisogno di vedelti!

Entra puregiovincellorispose il tenente che stava facendo colazione

circondato dai suoi cani. Che altro guaio hai combinato?

Wee Willie Winkie non aveva fatto nulla di particolarmente reprensibile inquei

tre ultimi giornisicché gli sembrava di troneggiare su un piedestallo di

virtù.

Non ho fatto nulla di male. io! rispose.

Poi si rannicchiò in una poltronacercando di assumere l'aria stanca che il

colonnello aveva talvolta dopo aver passato una rivista sotto il solecocente.

Ficcò il nasetto pieno di lentiggini in una tazza di tè e sgranando dueocchioni

rotondi al di sopra del bordo della tazzadomandò: DimmiCalotasta bene

abblacciale le signioline glandi?

Birba di un ometto! Cominci presto! E chi vorresti abbracciare?

Nessuno. Mia madle non falebbe altlo che abblaccialmi se non la felmassi. Mase

non sta benepelché abblacciavi la fillia del maggiole Allaldyceielimattina

vicino al canale?

Carota aggrottò la fronte. Lui e la signorina Allardyce erano riusciti aforza

di abilità a tener segreto da quindici giorni il loro fidanzamento e vierano

seri ed imperiosi motivi a che il maggiore Allardyce ignorasse la novitàalmeno

per un altro mese... Ed ecco che quel piccolo guastafeste aveva scopertotutto!

Vi ho vistiriprese Wee Willie Winkie con calma. Ma il sa non si è accoltodi

nulla ed io l'ho fatto allontanale.

Ah! Davvero hai avuto tanta presenza di spiritoragazzino? brontolò ilpovero

Carotache non sapeva se doveva ridere o sfogare il suo cattivo umore. Ed a

quante persone sei andato a raccontare quello che hai visto?

Solo a mesolo a me! Pelché tu non hai fatto la spiaquando ho volutomontale

sul buffalo pelché il mio cavallino ela zoppo... e poi sapevo che se pallavocon

qualcuno ti salebbe dispiaciuto...

Willie! esclamò Carota con entusiasmostringendogli forte la maninasei il

migliore dei camerati! Ascoltamiancora non puoi comprendere tutto ciò...Uno

di questi giorni... diavolocome dire... sposerò la signorina Allardyce ela

farò diventare la signora Carotacome ti piace chiamarmi. Se nel profondodella

tua animuccia cara sei rimasto ferito per il fatto che si possa abbracciareuna

ragazza grandeebbenevallo a raccontare a tuo padre...4

E che succedelà!? chiese il piccoloche credeva ciecamente alla onnipotenza

del padre colonnello.

Avrò delle noiefece Carotagiocando tutto per tutto.

Allola non dilò nulla! dichiarò Wee Willie Winkie con decisione. Ma miopadle

dice semple che è indenio di un uomo stale semple ad abblaccialsi... e nonti

cledevo capace di ciò... ploplio tuCalota!

Ma non lo faccio abitualmenteragazzino caro! Ciò non mi accade che ognitanto

e tu farai lo stessoquando sarai grande! Tuo padre ha semplicemente voluto

dire che non era conveniente per i ragazzinistare sempre a baciare o

sbaciucchiare qualcuno!

Ah! Complendo! E come la spazzola che fa la schiuma! fece il piccolo ora

pienamente rassicurato.

Precisamente! rispose l'ufficialecon gravità.

Ma non cledo che avlò mai bisogno di abblacciale le lagazze e nessun altlo

salvo mia madle... Quella bisonia bene che l'abblaccilo sai!

Seguì una lunga pausa di silenziorotta da Wee Willie Winkie: Le vuoi molto

bene a quella glande lagazzaCalota?

Enormemente! rispose Carota con passione.

Più di Fidodi Lampo o di me?...

Che centrale voglio bene in tutt'altro modo! Cerca di capire: uno di questi

giornila signorina Allardyce diverrà mia moglie ed intanto tu piano piano

cresceraidiventerai grande e comanderai il reggimento e... farai tantealtre

belle cose. Capisci che il mio amore per la fanciulla è completamente

differente...

Molto bene! sentenziò il bambino alzandosi in piedi. Se tu vuoi tanto bene a

quella lagazzaio non lo dilò a nessuno. Adessodevo andalmene.

Carota accompagnò alla porta il suo piccolo ospitedicendogli: Sei un vero

amorecaro il mio Winkie! Senti: tra un mese potrai parlare di ciòse tifarà

piacere; potrai pure raccontarlo a tutti.

Fu così che il segreto del fidanzamento tra il tenente Brandis e lasignorina

Allardyce rimase affidato alla segretezza di un bambino; ma Carota conosceva

bene le idee del suo piccolo amico in fatto di lealtà e di amicizia ed era

tranquilloperché era certo che Wee Willie Winkie avrebbe mantenuto la

promessa. Da quel giornoquesti cominciò a testimoniare alla signorina

Allardyce un interessamento tanto più alto quanto inusitato prima di allorae

pur continuando a ronzare intorno alla fanciullamolto a disagio per tali

manovreprese l'abitudine di fissarla intensamente e con espressionegrave...

Cercava di scoprire come mai Carota si fosse potuto indurre ad abbracciarla

tanto più che era molto meno graziosa di sua madre... D'altro latolafanciulla

era di proprietà dell'amico Carota ed a suo tempo gli avrebbe appartenuto

sicché conveniva trattarla con lo stesso rispetto dello sciabolonescintillante

o della rivoltella di Carota.

Il pensiero di avere un grande segreto in comune con un uomo grandevalse afar

tenere a Wee Willie Winkie una condotta insolitamente esemplare per tre

settimane; ma trascorso quel lungo periodo di tempol'uomo primitivo che

sonnecchia nell'anima di ogni ragazzo si risvegliò ed indusse il nostropiccino

ad accendere in fondo al giardino paterno ciò che egli chiamava un fuoco di

bivacco. Come avrebbe potuto prevedere che qualche malaugurata scintilla sene

sarebbe sprizzata via portata dal vento e sarebbe andata ad incendiare il

piccolo mucchio di fieno destinato a nutrire i cavalli per una settimana? Il

castigonaturalmentenon si fece attendere ecosa più noiosa ancoraoltre

alla perdita del galloneconsistette in due giorni di arresti di rigoreda

scontare in casa e sulla verandanonché nell'esser privato per egualeperiodo

dell'onore di contemplare il volto paterno!

Il piccolo accettò la punizione da quel vero ometto che si sforzava di5

mostrarsi; si mise sull'attenti con le labbra che gli tremavanofece ilsaluto

militareed appena uscito dallo studio del padre corse a singhiozzare

amaramente in camerada lui pomposamente battezzata il quartier generale.

Carota venne nel pomeriggio e tentò di consolare il colpevole.

Sono agli allesti di ligole! piagnucolò Wee Willie Winkie con tono lugubre.Non

dovlei nemmeno chiacchielale con te!

La mattina dopoassai per temposalì sulla terrazza della casacosa chenon

gli era proibitae scorse la signorina Allardyce che partiva per una

passeggiata a cavallo.

Dove vai? le gridò il piccolo.

Dall'altra parte del fiumerispose quellae mise il cavallo al trotto.

Bisogna sapere che la zona di guarnigione del reggimento era delimitata alnord

da un fiumeil cui letto rimaneva a secco durante l'inverno. Fin dai suoiprimi

anni Wee Willie Winkie aveva avuto la proibizione di attraversarlo ed avevaanzi

osservato che nemmeno il quasi onnipotente Carota osava avventurarsi al dilà.

Un giorno avevano letto al bambinoda un bel librone rilegato in azzurrola

meravigliosa storia della Principessa e dei Follettiracconto fantastico chesi

svolgeva in un paese di sogno dove i Folletti avevano continuato a muoverguerra

ai figli degli uominifino al giorno in cui un certo eroico Curdie li aveva

sconfitti. Da allorail ragazzino ebbe sempre l'impressione che le montagne

nere e violaceeche si elevavano in lontananza dall'altra parte del fiume

fossero abitate da Folletti ed effettivamente tutti dicevano che lì appuntosi

trovavano gli Uomini Malvagi; anzitutte le case avevano la parte bassadelle

finestre ricoperta di carta verdeper impedire agli Uomini Malvagi di fare

fuoco nell'internoda lontano. Era dunque sicuro che dall'altra parte del

fiumeche per lui rappresentava la fine del mondovi erano gli UominiMalvagi.

Ed ecco che la figlia del maggiore Allardyce si preparava a varcare le loro

frontiere! Che avrebbe detto Carota se le fosse accaduto qualcosa di

increscioso? E se i Folletti la avessero rapitacome avevano fatto con la

Principessa di Curdie? Bisognava assolutamente farla tornare indietro!

Tutto era calma e silenzio nella casa. Wee Willie Winkie rifletté un istante

all'ira del colonnello suo padre poi... infranse gli arresti! Era un delitto

inqualificabile! li sole ancora basso sull'orizzonteproiettava sui sentieri

bene inghiaiati del giardino l'ombra enorme e nera di Wee Willie Winkiementre

si recava alla scuderia per farsi sellare il cavallino di sua proprietà. La

calma dell'alba era tale che il bambino ebbe l'imp ressione che tuttol'universo

avesse avuto l'ordine di tacere per contemplare in un silenzio diriprovazione

Wee Willie Winkie mentre commetteva un così grave delitto di lesadisciplina! IL

sasassonnatogli approntò la cavalcatura; poivisto che un peccato

gravissimo rende gli altri insignificanti al suo confrontoil bambinomentì

dichiarando che andava dal suo amico Carota e sortì al passofacendocalpestare

al cavallino il suolo molle delle aiuole fiorite.

La traccia devastatrice degli zoccoli fu l'ultimo misfatto che valse adinfamare

il piccolo Wee Willie Winkie agli occhi della Umanità. Arrivato alla stradasi

curvò sulla sella e spinse la cavalcatura a tutta velocità in direzione del

fiume.

Ma il più veloce dei cavallini di due anni non ce la può con un trottatore

gallese come quello che montava la signorina Allardyce. Inoltre questa avevagià

un forte vantaggio ed aveva già attraversato i campi seminati. Si eralasciata

dietro i posti di polizia dove tutte le guardie di frontiera dormivanoefaceva

volare i ciottoli del letto asciutto del fiumementre Wee Willie Winkieancora

si trovava in territorio inglese. Il bambinocurvo sul collo del cavallino e

sferzandolo a tutta forza con il frustino si inoltrò a sua volta al di làdella

frontiera afghanaappena in tempo per scorgere la signorina Allardyceche

appariva come un punto nero in lontananzanella pianura sassosa. Lascappatella6

della fanciulla era stata originata da un fatto semplicissimo: la sera prima

Carotacon un tono di autorità un poco prematurole aveva detto di nonandare

a cavallo dall'altra sponda del fiume ed ella vi si era recata di propositoper

provare che faceva quello che le pareva e dare una lezioncina al fidanzato.

Era giunta quasi ai piedi delle poco ospitali montagne afghanequando ad un

tratto Wee Willie Winkie vide il gallese inciampare e cadere pesantemente di

quarto. La signorina Allardyce si trasse di sottoma si era storta così

crudelmente la caviglia che non poteva reggersi in piedi. Allorapassata la

esaltazione del piccolo impeto di ribellione avutosi accoccolò in terra esi

mise a piangere. Stava singhiozzando ancoraquando si vide apparire davantiun

ragazzino pallidocon gli occhi stravoltivestito di kakiche cavalcava un

cavallino quasi sfiancato.

Ti sei fatta malemolto male? le gridò Wee Willie Winkie appena fu aportata di

voce. Non dovlesti tlovalti qua!

Non sorispose tristemente la fanciullasenza rilevare il rimprovero. Per

l'amor del cielobambino mioche fai da queste parti?

Mi avevi detto che volevi attlavelsale il fiumefece il ragazzino tutto

trafelatoscendendo da cavalloe nessunonemmeno Calotapuò tlavelsalela

flontiela! Così ti ho seguita a tutta velocitàma tu non ti volevi maifelmale!

Ed ecco che ti sei fatta male e Calota adesso se la plendelà con me!...Pensale

che pel te ho inflanto gli allesti di ligole! Quando lo saplà ilcolonnello!...

Ed il futuro comandante del 195° sedette in terra e si mise a singhiozzare

disperatamentecosì forte che la signorina Allardyce ne fu commossamalgrado

il dolore che provava alla caviglia.

E cosìcaro il mio omettinomi hai seguita a cavallo... E perché?

Pelché appaltieni a Calotaè lui che me lo ha confidato! gemette WeeWillie

Winkie inconsolabile. L'ho visto mentle ti abblacciava e mi ha dichialato cheti

ama più di Fidodi Lampo e di me! Ecco pelché sono venuto. Non dovlesti

tlovalti quiè un blutto posto... Ed io che ho inflanto gli allesti diligole!

Non posso muovermiWinkie carofece la fanciulla con un gemito. Mi sonostorta

una caviglia. Che fareora?

La fanciulla tratteneva appena le lagrimecosa che valse a rendere alpiccolo

tutta la sua decisioneperché era convinto che il piangere fosse l'ultimo

affronto che si potesse fare alla dignità virileper quantoquando si èun

peccatore così convinto come lo era Wee Willie Winkieanche ad un uomofatto

può essere permesso di avere un momento di debolezza.

Winkiequando ti sarai riposato un pocosarà bene che tu torni indietro ad

avvertire che mi vengano a prendere; non mi posso muovere ed il piede miduole.

Il bambino rimase immobile per un momento e la fanciulla chiuse gli occhi

sentendosi quasi svenire dal dolore. Tornò in sé all'udire Wee WillieWinkie che

attaccava le redini sul collo del suo cavallino e gli dava la libertà

sferzandolo con un tale colpo da fargli fare un balzo in avanti e dirigersidi

carriera verso la caserma.

OhWinkieche hai fatto?

Zitta! Viene qualcunocelto uno delli Uomini Malvagi. Debbo limanele con te.

Papà dice che un uomo deve limanele semple a difendele una donna! Adesso il

cavallino se ne tolnelà alla stalla e plesto vellanno a plendelci... Eccopelché

l'ho mandato via!

Non uno soloma due o tre uomini erano apparsisbucando dalle roccee Wee

Willie Winkie si sentì venire meno il coraggio perché era appunto in talmodo

che i Folletti solevano apparire per tormentare l'anima di Curdieera cosìche

venivano a giocare nel giardino di Curdie; aveva visto anche l'illustrazionenel

libro azzurro ed era in pari modo che avevano spaventato la nutrice della

Principessa! Li sentì parlare tra loro e scoprì che si servivano deldialetto

pashtoche egli aveva appreso da un sais di suo padrelicenziato direcente:7

della gente che si serviva di tale dialetto non poteva appartenere agliUomini

Malvagi... dopo tutto non si trattava che di indigeni.

I sopravvenuti si avvicinarono alle rocce dove il cavallo della signorina

Allardyce si era abbattuto. Allora sorse in piedi a riceverli Wee WillieWinkie

figlio della razza conquistatricebambino di sei anni e nove mesiche intono

rude ed energico intimò loro di andarseneservendosi del loro dialetto. Il

cavallino aveva già attraversato il fiume.

Gli uomini si misero a ridere e questo era più di quanto un perfetto inglese

come il nostro ragazzo potesse tolleraresicché chiese loro cosa volesseroe

perché non se ne fossero già andati. Intanto altri indigeni dalle facce

patibolari ed armati di lunghi fucili dai calci ricurvi erano uscitistrisciando

dai loro ripari nella montagna e presto il bambino si trovò di fronte ad un

uditorio di almeno venti individui. La fanciulla cominciò ad urlare dispavento.

Chi siete? chiese uno degli indigeni.

Sono il fillio del colonnello sahib e vi oldino di levalvi immediatamente dai

piedipelché fate paula alla signiolina sahib con le vostle blutte faccenele!

Che uno di voi vada subito in caselma ad annunciale che la siniolina sahib siè

fatta male e che il fillio del colonnello è qui con lei!

Bravo! Per farci mettere dentro! Furbo il piccino!

Dite che sono io che vi mandoioil fillio del colonnello. Vi dalanno del

denalo.

A che tante chiacchiere? fece una voce invisibile da dietro le rocce.Prendete

il bambino e la ragazzaalmeno potremo chiedere qualcosa per il loro

riscatto... Tanto i nostri villaggi sono al riparo nella montagna...

Erano proprio gli Uomini Malvagiassai più temibili dei Follettie civolle

tutta la forza d'animo di Wee Willie Winkiefrutto della ottima educazione

virile ricevuta per impedirgli di mettersi a piangere; ma si rendeva contoche

il mostrarsi in lacrime davanti a qualunque altro indigeno che non fosse layah

di sua madreera infamanteanche più che arrendersi. Inoltrenella sua

qualità di futuro colonnello del 195°si sentiva spalleggiato da tuttoquel

terribile reggimento.

Intendete folse poltalci via? chiese il piccolopallidissimo e commosso.

Sìmio piccolo e cattivo sahibvi porteremo via e vi mangeremo arrosto!

Sciocchezze! Gli uomini non mangiano gli uomini! rispose sdegnosamente il

ragazzino.

Un coro di risa lo interruppema si riprese e continuò: Se ci poltate viavi

dichialo che tutto il leggimento vi cadlà addosso e vi ammazzelà tutti! Chivuol

poltale un messaggio al colonnello sahib?

Il bambinoche pure mancava delle r ed aveva altri difetti di pronuncia

riusciva più facilmente a parlare in qualcuno dei dialetti del paesee ne

sapeva treche in inglese.

Un altro individuo venne a prendere parte alla conversazioneesclamando:

Mucchio di imbecilli! ciò che dice il bambino è vero. Vi avverto che è Wee

Wiilie Winkieidolo di quel terribile reggimento bianco! Se tenete allapelle

lasciateli andareragazza e bambinoaltrimenti vi troverete alle prese con

tutto il reggimento che metterà a sacco l'intera vallata! E come ce la

caveremmonoi che abitiamo in fondovalle? Quegli inglesi sono deglienergumeni

dei veri diavoliche hanno sfondato le costole a pedate a Khoda Yar perché

aveva tentato di rubare dei fucili. Se osiamo toccare un capello a questo

bambino metteranno la valle e le alture a ferro e fuocofino a fare piazza

pulita di noi e dei nostri beni! Nodatemi rettaval molto meglio portareil

messaggio al colonnello e riceverne una ricompensa. Vi ripeto che questopiccino

è come un dio per il reggimentoe che se gli facciamo del male i diavolirossi

non risparmieranno né noiné le nostre donne!

Colui che parlava era Din Mahommedil sais che il colonnello avevalicenziato8

di recente. Ne seguì una violenta e calda discussionementre Wee WillieWinkie

in piedi accanto alla signorina Allardycene attendeva trepidando ilrisultato.

Il piccolo era sicuro che il suo reggimento non lo avrebbe mai abbandonato in

qualsiasi evenienza!

Il cavallinoprivo del suo cavaliereportò la triste notizia al 195°benché

in casa del colonnello si fosse già in pena da più di un'ora. La bestiagiunse

dalla parte della piazza d'armiproprio di fronte alla caserma principaledove

gli uomini stavano per cominciare la loro partita a carte fino al pomeriggio.

Appena Devlinil sergente portabandiera della compagnia Esi accorse della

sella vuotasaltò in caserma e si mise a correre per le cameratedando

l'allarme e svegliando a pedate i caporali di giornata.

Allarmiragazzi! E accaduto qualcosa al figlio del colonnello!

Noè impossibile che sia cadutosinghiozzò un tamburino. Andiamo subito a

cercarlo dall'altra sponda del fiume. Si trova certo da quelle parti e forseè

caduto nelle mani dei patani! (Così vengono generalmente denominati gliafghani

e particolarmente le popolazioni della frontiera nord occidentaledell'India.)

Per caritànon perdiamo tempo a cercarlo altrove e dirigiamoci subito oltre

frontiera!

Il piccolo Mott ha ragione! dichiarò Devlin. Compagnia Ein armi e via alpasso

accelerato oltre il fiumemarsch!

E la compagnia Ein maniche di camiciaattaccò un passo infernalementreil

sergente teneva loro dietrosudatocome meglio potevapur continuando ad

incitarli ad affrettarsi. Presto tutto il reggimento uscì fuori e si unìalle

ricerche ed il colonnello raggiunse la compagnia Eche non aveva nemmenopiù il

fiato per bestemmiareproprio mentre si trovava già a metà del letto delfiume.

Dall'alto della montagnaai piedi della quale gli Uomini Malvagi discutevano

sulla maggiore o minore opportunità di rapire i due bianchiuna sentinella

afghana sparò due fucilate.

Che vi dicevo! gridò Din Mahommed. Ci avvertono! I diavoli rossi sono giàin

movimento e traversano la pianura! Scappiamo e soprattutto che non ci vedanocol

bambino!

Gli afghani attesero un istante poimessi in guardia da un'altra fucilatasi

ritirarono sulla montagnain silenzio come quando erano apparsi.

Ecco il leggimento! confidò Wee Willie Winkie alla fanciullacon un tono di

assoluta certezza. Ecco il leggimentotutto va benenon piangele più!

Veramente quel consiglio sarebbe stato assai necessario anche a luiperché

dieci minuti dopoquando il padre lo raggiunsepiangeva amaramente a calde

lacrimecon la testa appoggiata sulle ginocchia della signorina Allardyce.

Ed i soldati del 195° lo riportarono trionfalmente verso casa con urla digioia;

quanto a Carotache per poco non aveva sfiancato un cavallo per venirgli

incontrolo abbracciò davanti agli uominicon grande indignazione delpiccino.

Però questi non tardò a ricevere un balsamo su quella ferita fatta alla sua

dignitàpoiché il padre non solo gli disse che lo perdonava per avereinfranto

gli arresti ma gli permise di farsi ricucire sulla manica l'ambito gallone di

buona condotta; infatti la signorina Allardyce aveva raccontato al colonnello

una storia che lo aveva reso fierissimo di suo figlio.

Ti appaltenevacalo Calotafece Wee Willie Winkieindicando la fanciullacon

un dito piuttosto sporco. Sapevo che non bisognava tlavelsale il fiume esapevo

pule che il leggimento salebbe venuto a celcalmi se avesse visto il cavallino

tolnale a casa senza di me.

Sei un vero eroeWinkie!

Non so cosa intendi dilema non devi più chiamalmi Winkie. Il mio nome è

Pelcival William Williams!

E fu così che Wee Willie Winkie uscì dall'infanzia.