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Rudyard Kipling
Al servizio della Regina
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AL SERVIZIO DELLA REGINA.
Puoi provare con le Frazioni o colla semplice Regola del TreMa la via di
Tweedledum non è quella di Tweedledee. Puoi ritorcerlarigirarla
intrecciarla fin che vuoiMa la via di PillyWinky non è quella di WinkiePop!
Era un mese intero che pioveva a dirotto sopra un accampamento di trentamila
uominidi migliaia di cammellidi elefantidi cavallidi buoi e di muli
tutti riuniti in un luogo chiamato Rawal Pindiper essere passati in rivista
dal viceré dell'India.
Questi riceveva la visita dell'emiro dell'Afghanistanun re barbaro di un
paese ancor più barbaroe l'emiro aveva condotto con sécome guardia del
corpoottocento uomini e altrettanti cavalli che non avevano mai visto un
accampamento o una locomotiva; uomini e cavalli selvaggiscesi da un paese
dell'Asia centrale. Quasi ogni notteun branco di quei cavalli rompeva le
pastoie e si dava alla fuga su e giù per l'accampamento nel fango e nelbuio
e i cammelli si scioglievanocorrevano qua e là e finivano per stramazzare
sopra le corde delle tende; e potete immaginare quanto tutto ciò divertisse
gli uomini che cercavano d i dormire.
La mia tenda era situata molto lontana dalle linee dei cammelli e credevo che
fosse al sicuroma una notte un uomo mise dentro il capo e gridò: Fuori
presto! Vengono! La mia tenda è belle andata!
Sapevo che cosa volesse dire quel: vengono!così mi infilai le scarpe e
l'impermeabile e sgattaiolai fuori nella fanghiglia. La piccola Vixenil mio
foxterriersbucò dall'altra partee all'ora si udì un concerto diruggiti
di grugniti e di gorgoglii; vidi la tenda incavarsi nel mezzo mentre il palo
di sostegno si schiantavae mettersi a ballare intorno come un fantasma
pazzo. Un cammello vi era rimasto sotto incappato efradicio e arrabbiato
come eronon potei trattenermi dal ridere. Poi continuai a correre perchénon
sapevo quanti cammelli potevano essersi scioltie poco dopo perdetti divista
il campo sempre guazzando nel fango.
Finalmente caddi sopra la coda dell'affusto di un cannonee da questo capii
che ero vicino al parco dell'artiglieriadove i cannoni erano allineati
durante la notte. Siccome non volevo andar più avanti a tentoni sotto la
pioggerella e al buioappesi l'impermeabile sopra la volata di un cannonemi
feci una specie di tenda con due o tre scovoli che trovaie mi sdraiai
sull'affusto di un altro pezzoalmanaccando fra me e me dove poteva essere
andata Vixen e in che luogo mi trovassi.
Proprio mentre mi preparavo a dormireudii un tintinnio di finimenti e un
grugnitoe un mulo mi passò davanti scrollando gli orecchi bagnati.
Apparteneva ad una batteria di cannoni a vitecome capii dallo scricchiolio
delle cinghiedallo scampanio degli anelli delle catene e degli altri vari
arnesi attaccati al basto imbottito. I cannoni a vite sono pezzi di piccolo
calibrocomposti di due parti che si avvitano insieme quando è tempo di
adoperarli. Si portano su per le montagnefin dove possono giungere i mulie
sono utilissimi per combattere in paesi montuosi.
Dietro il mulo c'era un cammelloche sguazzava e slittava nel fango con le
grosse zampe morbide e allungava e ritraeva il collo come una gallina
sperduta. Fortunatamente io conoscevo abbastanza il linguaggio degli animali
non quello degli animali selvaticima quello degli animali da campo; l'avevo
imparato dagli indigeni e potei così capire quel che dicevano.
Doveva essere quello che si era andato a ficcare sotto la mia tendapoiché
disse rivolgendosi al mulo: Che devo fare? Dove devo andare? Mi sono battuto
con un fantasma bianco che si agitava e che ha preso un bastone e mi ha
colpito sul collo. (Si trattava del sostegno rotto della mia tendae mi fece
molto piacere saperlo.) Dobbiamo correre ancora più avanti?3
Ohsiete stati voi? disse il mulotu e i tuoi amici che avete messo tuttoil
campo sossopra? Benissimo. Domattina ne buschereteintanto posso darti un
acconto io.
Sentii tintinnare i finimentimentre il mulo si ritrasse e sparò una coppia
di calci sulle costole del cammelloche risuonarono come un tamburo.
Un'altra voltadisseimparerai a non correre di notte in mezzo ad una
batteria di muli gridando: Ai ladri! Al fuoco! Coricati e tieni fermo queltuo
stupido collo.
Il cammello piegò i ginocchi alla maniera dei cammellicome si piegano le
stecche di un metro tascabilee si accovacciò mugulando. Si udì unoscalpitìo
regolare di zoccoli nella oscuritàe un grosso cavallo della cavalleria si
avvicinò al piccolo galoppo cadenzato da paratasaltò la coda dell'affustodi
un cannone e ricadde vicino al mulo.
E' una vergogna! disse soffiando dalle frogequei cammelli si sono buttatidi
nuovo in mezzo alle nostre fileè la terza volta questa settimana. Comedeve
fare un cavallo a mantenersi in buone condizioni se non lo lasciano dormire?
Chi c'è qui?
Sono il mulo del secondo pezzo della prima batteria di cannoni a viterispose
il muloe l'altro qui è uno dei tuoi amici. Ha svegliato anche me. E tu chi
sei?
Numero quindicisquadrone E10° Lanciericavallo di Dick Cunliffe. Tirati
un po in là.
Oh scusarispose il mulo. E' molto buio e non ci si vede bene. Non ti pare
che questi cammelli diventino insopportabili per un nonnulla? Sono uscito
dalla mia fila per trovare un po di pace e di quiete qui.
Miei signoridisse il cammello umilmenteabbiamo fatto dei brutti sogni
stanottee abbiamo avuto paura. Io sono soltanto un cammello delle salmerie
del 39° Fanteria indigenae non sono coraggioso come voisignori miei.
E allora perché diamine non sei rimasto a portare le salmerie del 39°Fanteria
indigenainvece di scorrazzare per l'accampamento? disse il mulo.
Erano dei sogni molto brutticontinuò il cammello. Mi dispiace. Ascoltate!
Che cos'è questo? Dobbiamo scappare ancora?
Resta coricatodisse il mulose non vuoi romperti quei tuoi perticoni di
gambe fra i cannoni. Drizzò un orecchio e stette in ascolto. Sono buoidisse
buoi della artiglieria. Parola d'onoretu ed i tuoi amici avete svegliato
proprio tutto il campo. Prima di far alzare un bue della artiglieria bisogna
spunzonarlo bene.
Sentii il rumore di una catena trascinata sul terrenoed un paio di grossi e
gravi buoi bianchidi quelli che trainano pesanti cannoni da assedio quando
gli elefanti si rifiutano di avanzare verso il fuocosi avvicinarono
aggiogati insiemee dietroquasi calpestando la loro catenaveniva unaltro
mulo di batteria che chiamava disperatamente: Billy!
E' una delle nostre reclutedisse il vecchio mulo al cavallo dellosquadrone.
Chiama me. Quì pivellosmetti di strillare; il buio non ha mai fatto maie a
nessuno.
I buoi dell'artiglieria si coricarono l'uno accanto all'altro e cominciaronoa
ruminarema il muletto si rannicchiò presso Billy.
Ho visto dei cosidissespaventosi e orribiliBilly. Sono arrivati fra le
nostre file mentre dormivamo. Credi che mi ammazzeranno?
Mi sentirei proprio la voglia di rifilarti una coppia di calci numero uno
rispose Billy. Cosa si ha da vedere! un mulo alto quattro piedi e mezzoe
della tua scuoladisonorare la batteria davanti a questi signori!
Calmacalma! disse il cavallo. Ricordati che son sempre così alle primearmi.
La prima volta che ho visto un uomo (fu in Australia quando avevo tre anni)ho
corso per mezza giornatae se avessi visto un cammello correrei ancora.4
Quasi tutti i cavalli della cavalleria inglese sono importati in India
dall'Australiae sono domati dai soldati stessi.
Anche questo è verodisse Billy. Smettila di tremarepivello. La primavolta
che mi hanno messo addosso il finimento intero con tutte le catenemi sono
rizzato sulle zampe davanti ed ho buttato tutto all'aria a forza discalciare.
Non avevo ancora imparato la vera arte di sparare calcima in batteria
dissero che non avevano mai visto niente di simile.
Ma qui non si trattava di finimenti o di qualche altra cosa che tintinnasse
disse il muletto. Sai che a quello non ci bado più oraBilly; erano deicosi
come alberi che piombavano qua e là per le file e gorgogliavano; la mia
cavezza si era rotta e non riuscivo più a trovare il mio conducente enemmeno
teBillye così sono scappato con... questi signori.
Uhm! fece Billy. Appena ho sentito che i cammelli si erano scioltisono
venuto via per conto mio con tutta calma. Quando un mulo di batteriadi una
batteria di cannoni a vitedà dei signori ai buoi dell'artiglieriadeve
esser proprio molto emozionato. Chi siete voi laggiù?
I buoi risposero insieme sempre ruminando: Siamo il settimo paio del primo
pezzo della Batteria Grossi Calibri. Dormivamo quando sono arrivati i
cammellima quando ci siamo sentiti calpestareci siamo alzati e siamo
venuti via. Meglio starsene coricati in pace nel fango che essere disturbati
sopra una buona lettiera. Abbiamo detto al tuo amico qui che non c'era niente
da temerema pareva che ne sapesse più di noied ha pensato diversamente.
Wah! E continuarono a ruminare.
Questo proviene dall'aver pauradisse Billy. Ti fai deridere dai buoi
dell'artiglieria. Spero che non ti faccia tanto piacerepivello.
Il muletto sbatté i dentie lo udii brontolare che lui non aveva paura di
nessun vecchio bue da macello di questo mondoma i buoi fecero risuonare le
corna urtandole insieme e continuarono a ruminare.
E adesso non ti inquietare dopo aver avuto paura. E' la peggior specie di
viltàdisse il cavallo. Credo che chiunque possa essere scusato se si
impaurisce di notte al vedere delle cose che non capisce. Abbiamo strappato
via i picchetti tante volte quattrocentocinquanta di noisoltanto perchéuna
nuova recluta si era messa a raccontare delle storie di serpenti frustoni
come ce ne sono da noi in Australiafinché anche la corda sciolta che ci
pendeva dalla cavezza ci faceva una paura da morire.
Tutto questo va bene quando si è accampatidisse Billy. Una scappata me la
permetto anch'ioquando non sono stato fuori un giorno o duema che cosafai
quando sei in servizio?
Ohquesto è un altro paio di manichedisse il cavallo. Dick Cunliffe è
allora sulla mia groppa e mi ficca i ginocchi nella panciae tutto quelloche
mi resta da fare è di guardare dove metto i piedidi reggermi bene sulle
zampe di dietro e di obbedire alle redini.
Che cosa significa obbedire alle redini? chiese il muletto.
Per gli Eucalipti dell'Australia! sbuffò il cavallovuoi dire che non ti
hanno insegnato ad obbedire alle redini nel tuo servizio? Come fai acavartela
se non sai voltarti immediatamente alla pressione delle redini? questione di
vita o di morte per il tuo cavalieree per conseguenza anche per te. Gira
appena senti le redini sul collo. Se non hai spazio per voltartiimpennatiun
po' e gira sulle zampe di dietro. Ecco che significa obbedire alle redini.
A noi non ci insegnano questodisse Billy burbero. A noi ci insegnano ad
obbedire all'uomo che sta davanti e ad avanzare o retrocedere quando egli lo
comanda. Credo che in fondo sia la stessa cosa. Ma poi con tutte queste
acrobazie e giravolteche devono rovinarti i garrettiche cosa fai?
Dipenderispose il cavallo. Di solito devo slanciarmi in mezzo ad una massa
urlante di uomini villosi armati di coltellidi lunghi coltelli lucentipiù5
terribili di quelli del maniscalcoe devo star bene attento che lo stivaledi
Dick sia a leggero contatto con quello del compagno accanto senza premerlo.
Vedo la lancia di Dick a diritta del mio occhio destroe capisco che posso
star sicuro. Non vorrei essere davvero l'uomo o il cavallo che si parassero
davanti a noi due quando ci precipitiamo alla carica.
Non fanno male i coltelli? chiese il muletto.
Bahmi sono buscato una ferita attraverso il petto una voltama non fucolpa
di Dick.
Mi sarebbe importato assai poco di sapere di chi era la colpase mi fossi
fatto maledisse il muletto.
Avrebbe dovuto importarti rispose il cavallo. Se non hai fiducia nel tuo
cavaliereè meglio che scappi subito. Questo è quello che fanno alcuni dei
nostri cavallied io non li biasimo. Macome stavo dicendonon fu colpa di
Dick. Il nemico giaceva sul terrenoio mi allungai per non calpestarloed
egli mi vibrò un colpo da sotto. Un'altra volta che mi capiterà di dover
passare sopra un uomo disteso lo calpesterò ben bene.
Uhmfece Billy. Mi sembra una grande sciocchezza. I coltelli mi sono sempre
parsi brutti arnesi. La miglior cosa è arrampicarsi su per una montagna conil
basto ben equilibratopuntar bene le quattro zampe ed anche gli orecchie
salire strisciando e serpeggiandofinché non si giunge a qualche centinaiodi
piedi più in alto di tutti gli altrisopra una balzadove c'è appenaposto
per mettere i piedi. Allora ti fermi immobile e tranquillo (non domandare mai
ad un uomo di tenerti per la testagiovanotto)e rimani fermomentre i
cannoni sono ricompostipoi guardi le piccole granate che sbocciano come
papaveri e cadono giù fra le cime degli alberilontano lontano.
Non inciampi mai? disse il cavallo.
Si dice che quando un mulo inciampa si può spaccare l'orecchio ad unagallina
rispose Billy. Qualche volta accade che il basto caricato male mandi a gambe
all'aria il muloma molto di rado. Mi piacerebbe poterti mostrare il nostro
servizio. E' bellissimo. Ma mi ci son voluti tre anni per arrivare a capire
che cosa volevano gli uomini. Tutta la nostra abilità sta nel non mostrarcidi
profilo contro il cieloperché altrimenti ci tirano addosso. Ricordatene
coscritto. Tienti sempre nascosto il più possibileanche se devi allungarela
strada. Sono io che guido la batteria quando si deve fare una di queste
ascensioni.
Farsi tirare addosso senza avere la soddisfazione di caricare la gente che
spara! disse il cavallo tutto pensieroso. Non potrei sopportarlo. Sentirei il
bisogno di caricare con Dick.
Ohnonon ne avresti vogliapoiché sapresti che appena i cannoni sono in
posizione pensano loro a caricare. E' una cosa più precisa e piùscientifica
ma i coltellipuah!
Era un po di tempo che il cammello delle salmerie allungava il collo e lo
ritiravaansioso di dire anche lui la sua. Poi sentii che disseraschiando
in gola nervosamente: Io... io pure ho combattuto un pocoma senza
arrampicarmi e senza correre come voialtri.
Giàora che ne parlireplicò Billynon mi sembri fatto né perarrampicarti
né per correre. Ma e allora com'è andatavecchia Balla di Fieno?
Come vuoi che sia andatarispose il cammello. Ci siamo coricati tutti a
terra.
Ohper la mia groppiera e per il mio pettorale! esclamò il cavallosottovoce.
Vi siete coricati?
Ci siamo coricatiun centinaio di noicontinuò il cammelloin un grande
quadratoe gli uomini hanno ammucchiate le nostre some e i nostri bastifuori
del quadratoe poi si son messi a sparare sopra i nostri dorsida tutti i
lati del quadrato.6
Ma che sorta di uomini? Tutti quelli che capitano? chiese il cavallo. Alla
scuola di equitazione ci insegnano a buttarci a terra e a lasciare che i
nostri padroni sparino sopra di noima l'unico uomo di cui mi fido perquesto
è Dick Cunliffe. Le cinghie mi fanno il solletico e poi non posso vederniente
con la testa a terra.
E che importa di sapere chi spara? disse il cammello. Ci sono tanti altri
uomini e tanti altri cammelli vicino e moltissime nuvolette di fumo. Non ho
paura allora. Sto fermo e aspetto.
Eppuredisse Billyfate dei brutti sogni e mettete sossopra tutto il campo
la notte. Bene! Bene! Prima di buttarmi a terrae non parlo poi di sdraiarmi
e di permettere che un uomo mi spari sopra i miei zoccoli e la testa
l'animale e quell'uomo dovrebbero incontrarsi. Ma si è mai sentita una cosa
simile?
Vi fu un lungo intervallo di silenziopoi uno dei buoi di batteria sollevòla
grossa testa e disse: Questo è molto stupido veramente. C'è un solo modo di
combattere.
Ohsentiamolodisse Billy. Te ne pregonon aver riguardi per me. Immagino
che voi combatterete stando ritti sulla coda.
C'è un solo modorisposero i due insieme. (Dovevano esser gemelli.) Ecco il
modo: attaccare tutte le venti paia al cannone grosso appena Due Code
barrisce. (Due Codenel gergo del campo significa l'elefante.)
E perché barrisce Due Code? chiese il muletto.
Per indicare che non vuole andare più avanti verso il fumo dall'altra parte.
Due Code è un gran codardo. Allora noi tiriamo il grosso cannone tuttiinsieme
Heya! Hllah! Heya! Htllah! Noi non ci arrampichiamo come i gattie non
corriamo come vitelli. Noi camminiamo semplicemente attraverso la pianurain
venti paiafinché non ci levano il giogo e allora pascoliamomentre igrossi
cannoni fanno udire la loro voce attraverso la pianura fino a qualche città
difesa da terrapienie pezzi di mura crollano e si alza un polverone come
quando numerose mandre tornano alle stalle.
Ah! E voi scegliete proprio quei momenti per pascolare? disse il muletto.
Qualunque tempo è buono per mangiare. Noi pascoliamofinché non ciaggiogano
di nuovoe trainiamo indietro il cannone fin dove lo aspetta Due Code.
Talvolta vi sono dei grossi cannoni anche nelle cittàche rispondonoe
uccidono qualcuno di noi e allora c'è tanto più da pascolare per quelli che
restano. Questo è il Destinoniente altro che il Destino. Nondimeno DueCode
è un gran codardo. Questo è il vero modo di fare la guerra. Noi siamofratelli
e veniamo da Hapur. Nostro padre era un toro sacro a Siva. Abbiamo detto!
Ebbeneho imparato certamente qualcosa stanottedisse il cavallo. E voi
signori della batteria di cannoni a viteavete voglia di mangiare quando vi
tirano addosso coi grossi calibri e Due Code è rimasto indietro?
Tanta voglia quanta ne sentiremmo di buttarci a terra e di lasciare che gli
uomini ci si sdraiassero addossoo di caricare una folla armata di coltelli.
Non ho mai sentito dire cose simili. Datemi un monte da scalareuna soma ben
equilibrataun conducente fidato che mi lasci libero di scegliere la strada
ed io sono prontoma per tutto il resto... no! disse Billy e zampò.
Certamentecontinuò il cavallotutti non sono fatti allo stesso modo evedo
bene che nella tua famigliaspecie nel ramo paternonon si possa arrivare a
capire moltissime cose.
Non ti preoccupare del ramo paterno della mia famigliadisse Billy
stizzosamenteperché nessun mulo tollera che gli si ricordi di esser figlio
di un asino. Mio padre era un signore meridionaleed era capace di buttare a
terra e di fare a brania forza di morsi e calciogni cavallo in cui si
imbatteva. Ricordatenegrosso Brumby scuro!
Brumby significa cavallo selvatico e bastardo. Immaginatevi quel che7
proverebbe un famoso cavallo di razza se un cavallo da tiro lo chiamasse
ronzino e vi farete un'idea di quel che provò il cavallo australiano. Vidiil
bianco dei suoi occhi rilucere nel buio.
Sentifiglio di un somaro importato da Malagarispose fra i dentisappi
per tua normache io sono imparentato per parte di madre con Carbineil
vincitore della coppa di Melbourne; e che al mio paese non siamo abituati a
farci intimidire da nessun mulo testardo e ciarliero di una batteria di
cerbottane. Sei pronto?
Susulle zampe di dietrostrillò Billy.
Ambedue s'impennaronouno di fronte all'altroed io mi aspettavo un furioso
combattimentoquando una voce gutturale e tuonante gridò nella oscurità da
destra: Ragazziperché vi azzuffate là? Calmatevi.
Le due bestie ricaddero con uno sbuffo di disgustoperché né il cavalloné il
mulo possono soffrire la voce dell'elefante.
E' Due Codedisse il cavallo. Non posso soffrirlo. Avere una coda ad ogni
estremità non è giusto.
Proprio come la penso iodisse Billy stringendosi vicino al cavallo per aver
compagnia. Noi due ci somigliamo molto in certe cose.
Suppongo che le abbiamo ereditate dalle nostre madririspose il cavallo. Non
vale la pena di starsi a bisticciare. EhiDue Codesei legato?
Sìrispose Due Code con un gorgoglio di riso che gli risuonò lungo la
proboscide. Sono legato al picchetto per la notte. Ho sentito quello cheavete
detto voialtrima non abbiate pauranon mi accosto.
I buoi ed il cammello dissero a mezza voce: Avete paura di Due Codeohche
sciocchezza!
E i buoi continuarono: Ci dispiace che tu abbia sentitoma è la verità.Due
Codeperché hai paura dei cannoni quando sparano?
Marispose Due Code stropicciandosi le zampe di dietro l'una contro l'altra
proprio come un ragazzo che recita la poesianon s o veramente se arriveretea
capire.
Nonoi non comprendiamoperò dobbiamo trainare i cannonirisposero ibuoi.
Lo soe so anche che voi siete molto più coraggiosi di quanto voi stessi
crediatema per me la cosa è diversa. Il capitano della batteria mi ha
chiamato l'altro giorno Anacronismo Pachidermatoso.
E' un altro modo di battersiimmagino? disse Billyche stava riprendendo
brio.
Voi non sapete quello che vuol dire naturalmentema io sì. Vuol direqualche
cosa di mezzoed è proprio quello che sono io. Io posso figurarmi dentro la
mia testa quello che succede quando scoppia una granata e voi buoi no.
Io sìdisse il cavallo. Almeno un pochino. Cerco di non pensarci.
Io lo capisco meglio di tee me ne preoccupo. Io ho un gran corpo a cui
badaree so che nessuno è capace di guarirmi quando sono ammalato. Tutto
quello che sanno fare è di sospendere la paga al mio conducente finché non
sono guaritoe non posso fidarmi del mio conducente.
Ah! disse il cavallo. Questo spiega tutto. Io posso fidarmi di Dick.
Potresti mettermi un reggimento intiero di Dick sulla groppa. Io capisco
quanto è sufficiente per non sentirmi tranquilloe non capisco abbastanzaper
andare avanti lo stesso.
Noi non comprendiamodissero i buoi.
Lo so che voi non capite. Non parlo per voi. Voi non sapete che cosa sia il
sangue.
Sì che lo sappiamorisposero i buoi. E' una cosa rossa che imbeve la terrae
manda un certo odore.
Il cavallo scalciòfece un balzo e sbuffò.
Non ne parlatedisse. Sento l'odore solo a pensarci. Mi vien voglia di8
scappare... quando non ho Dick in groppa.
Ma qui non c'èdissero il cammello ed i buoi. Perché sei così sciocco?
E' una brutta cosadisse Billy. A me non vien voglia di scapparema non mi
piace parlarne.
Ecco che ci siete anche voidisse Due Code scodinzolando per spiegarsi.
Sicuro. Sìsiamo stati qui tutta la notterisposero i buoi.
Due Code batté un piede in terra facendo tintinnare l'anello di ferro che lo
cingeva.
Ohnon parlo con voi. Voi con la testa non sapete vedere.
Nonoi vediamo con i nostri quattro occhidissero i buoi. Vediamo diritto
davanti a noi.
Se anch'io non sapessi far altro che questonon ci sarebbe affatto bisognodi
voi per trainare i grossi cannoni. Se fossi come il mio capitano... egli può
vedere le cose dentro la sua testaprima che cominci il fuocoe trema da
capo a piedima ne sa troppo per scappare via... e se fossi come lui i
cannoni li trascinerei da me. Ma se avessi tanto giudizionon sarei qui
sarei nella forestacome una voltae dormirei metà del giorno e mibagnerei
a mio piacere; e invece è un mese che non faccio un bel bagno.
Tutto questo sarà bellissimodisse Billy; ma anche a farla tanto lunga le
cose restano quelle che sono.
Ssss! fece il cavallo. Mi pare di aver capito quello che vuol dire Due Code.
Capirai meglio fra un minutosoggiunse Due Code stizzosamente. Per ora
spiegatemi perché non vi piace questo!
Cominciò a barrire con quanto fiato aveva.
Basta! dissero Billy e il cavallo insiemee sentii che scalpitavano e
tremavano. Il barrito di un elefante è sempre sgradevolespecialmente inuna
nottata buia.
Non smetteròdisse Due Codese non mi farete il piacere di darmene
spiegazione. Hhrrm ph! Rrrt! Rrrm ph! Rrrhha!
Poi smise improvvisamente; sentii un fievole guaito nell'oscuritàe capiiche
Vixen mi aveva ritrovato finalmente. Essa sapeva bene quanto me che se c'èuna
cosa al mondo che spaventa più d'ogni altra l'elefanteè un cagnolino che
abbaiae perciò Vixen si fermò a far la prepotente davanti a Due Codelegato
ai picchetti latrandogli intorno ai grossi piedi. Due Code scalpicciò
irrequieto e stridette: Vattenecagnolino. Non mi venire ad annusare lezampe
o ti tiro un calcio. Mio buon cagnolinomio bel cagnolino via! Va a casa ad
abbaiarebrutta bestiola. Ma perché qualcuno non lo porta via? Ora mi
morderà.
Mi paredisse Billy al cavalloche il nostro amico Due Code abbia paura di
troppe cose. Se avessi avuto una buona razione per ogni cane che ho preso a
calci in piazza d'armisarei grosso quasi quanto Due Code.
Fischiaie Vixen corse da me tutta infangatami leccò il viso e mi feceuna
lunga storia per dirmi che mi aveva cercato per tutto il campo. Io non le
avevo mai fatto capire che comprendevo il linguaggio delle bestiealtrimenti
si sarebbe presa ogni sorta di confidenze. Così la abbottonai dentro alpetto
del mio cappotto mentre Due Code zampava e brontolava tra sé.
E' strano! E' davvero stranissimo. E' un male di famiglia. Ora dove è andataa
ficcarsi quella brutta bestiola? Sentii che tastava intorno con laproboscide.
Pare che tutti abbiamo le nostre debolezzecontinuò soffiando con la
proboscide. Voisignorivi siete spaventatimi sembraperché barrivo.
Non proprio spaventatidisse il cavalloma mi faceva la stessa impressione
come se avessi avuto un nido di calabroni al posto della sella. Non
ricominciare.
Io ho paura di un cagnolinoe il cammello qui ha paura dei brutti sogni la
notte.9
E' una vera fortuna per noi che non abbiamo tutti da combattere allo stesso
mododisse il cavallo.
Quello che vorrei saperecontinuò il mulettoche era stato zitto per un
pezzoquello che vorrei sapere è perché noi dobbiamo combattere in un modoo
nell'altro.
Perché ce lo comandanorispose il cavallo con uno sbuffo di disprezzo.
E' un ordinedisse Billyil mulosbattendo i denti.
Hkm ha! E' un ordine! ripeté il cammello con voce gutturalee Due Code ed i
buoi ripeterono: Hkm hai!
Sìma chi li dà gli ordini? chiese il muletto novizio.
L'uomo che cammina davanti... O che siede in groppa... O che tiene la fune...
O che ci torce la codarisposero Billyil cavalloil cammello ed i buoi
uno dopo l'altro.
Ma chi dà loro gli ordini?
Ora tu ne vuoi sapere troppopivellodisse Billye questo è il modo di
buscarsi dei calci. Tutto quello che devi fare è obbedire all'uomo checammina
davanti e non chiedere altro.
Ha proprio ragionedisse Due Code. Io non posso obbedire sempreperchésono
combattuto da due desideri contrari; ma Billy ha ragione. Obbedite agliordini
dell'uomo che vi sta vicinoo altrimenti farete fermare tutta la batteria e
vi buscherete inoltre una sonora bastonatura.
I buoi si rizzarono per andarsene. Si fa giornodissero. Noi torniamo alle
nostre linee. E' vero che noi ci vediamo soltanto con gli occhi e che non
siamo molto intelligentima tuttavia siamo i soli che non abbiano avutopaura
stanotte. Buona notte a voigente coraggiosa.
Nessuno risposee il cavallo disse per cambiare argomento: Dov'è andatoquel
cagnolino? Quando c'è un cane vuol dire che c'è anche un uomo poco lontano.
Son quiabbaiò Vixensotto l'affusto con il mio padrone. Sei stato tu
bestione balordo di un cammelloa rovesciare la nostra tenda? Il mio padrone
è molto arrabbiato.
Puah! fecero i buoi. Deve essere un bianco.
Certo che è un biancorispose Vixen. Credete forse che un bovaro nero possa
prendersi cura di me?
Huah! Ouach! Ugh! fecero i buoi. Andiamocene alla svelta.
Si buttarono avanti sguazzando nel fangoe fecero tanto che andarono ad
impigliarsi col giogo nel timone di una carretta di munizionie là rimasero
inchiodati.
Adesso l'avete fatta proprio bella! disse Billy calmo. Non state ad agitarvi.
Rimarrete attaccati fino a giorno. Ma che diavolo vi prende?
I buoi mandavano muggiti lunghi e fischianti come fanno i buoi indianie
spingevanosi urtavanogiravano su se stessiscalpitavanoe
sdrucciolavanoe ci mancò poco non stramazzassero nel fango mugghiando
ferocemente.
Vi romperete l'osso del collo fra pocodisse il cavallo. Che cosa avete
contro gli uomini bianchi? Io ci vivo insieme!
Essi ci... mangiano! Tira! disse l'altro bue. Il giogo si spezzò con uno
schiantoe la coppia si allontanò pesantemente.
Io non avevo mai capito prima perché i buoi indiani avessero tanta pauradegli
inglesi. Noi mangiamo carne di buecibo che nessun conducente indiano tocca
maie naturalmente ai buoi questo non fa piacere.
Che io sia frustato con le catene del basto! Chi avrebbe mai pensato che due
grossi bestioni come quelli potessero perdere la testa? disse Billy.
Non importa. Vado a vedere quest'uomo. So che molti uomini bianchi hanno
sempre in tasca qualche cosa di buonodisse il cavallo.
Ti lascio allora. Non posso dire di amarli troppo nemmeno io; gli uomini10
bianchi che non hanno un posto fisso per dormire sono molto probabilmente
ladri ed io ho sulla groppa parecchia roba che appartiene al governo.Andiamo
coscrittotorniamo alle nostre linee. Buona notteAustralia. Ci vedremo
domani alla rivistasuppongo. Buona nottevecchia Balla di Fieno! Cerca di
dominare i sentimenticapito? Buona notteDue Code. Se ci passi davanti
domani alla rivistanon barrirealtrimenti ci farai perdere l'allineamento.
Billy si allontanò col passo un po' zoppicantema fiero e marzialedi un
vecchio veteranoe il cavallo venne a strofinare il muso sul mio petto. Gli
detti dei biscotti mentre Vixen gli raccontava un mucchio di frottole a
proposito delle ventine di cavalli che lei ed io possedevamo.
Verrò alla rivista domani sul mio carrozzinoessa disse. Dove sarai tu?
A sinistra del secondo squadrone. Sono io che segno il passo per tutto lo
squadronesignorinarispose il cavallo gentilmente. Ora devo ritornare da
Dick. Ho la coda tutta infangata ed egli avrà da faticare un paio d'ore per
strigliarmi per la rivista.
La grande rivista di tutti i trentamila uomini ebbe luogo nel pomeriggioe
Vixen ed io avevamo un buon posto vicino al viceré e all'emiro
dell'Afghanistan che portava un berrettone nero di astrakan guarnito nelmezzo
di una grossa stella di diamanti. La prima parte della rivista fu tutto uno
sfolgorìo nel sole. I reggime nti sfilarono in parataal passo ritmico di
tante file di gambe che si susseguivano ad ondatecome una gamba solae con
i fucili tutti allineati fino a confondere la vista.
Poi seguì la cavalleriaal piccolo galoppoal suono della bella Bonnie
Dundeee Vixen rizzò gli orecchi dal suo posto nel carrozzino. Il secondo
squadrone dei lancieri passò rapidamente. Vi era un cavallo dalla coda che
pareva seta filatacol collo inarcato e la testa bassaun orecchio drizzato
avanti e l'altro indietroche segnava il passo per tutto lo squadrone e
pareva che danzasse a tempo di valzer. Poi seguivano i grossi cannonie vidi
Due Code e due altri elefanti attaccati in fila ad un grosso pezzo da assedio
da quarantaseguito da venti paia di buoi. Il settimo paio aveva il giogo
nuovo e pareva indolenzito e stanco. Per ultimo vennero i cannoni a vite e
Billyil muloavanzava come se avesse lui il comando di tutte le truppe. Il
suo finimento era unto e forbito tanto che luccicava. Mandai un saluto a
Billyma egli non guardò né a destra né a sinistra.
Ricominciò a cadere la pioggiae per un po' di tempoun velo di nebbia
nascose i movimenti delle truppe. Avevano formato un gran semicerchio inmezzo
alla pianura e si allineavano ora tutti di fronte. La linea si allungòsempre
piùfinché si stese per tre quarti di miglio da ala ad alacome unasolida
muraglia di uominidi cavalli e di cannoni. Poi avanzò distesa di fronte
verso il viceré e l'emiroe mentre si avvicinavail terreno cominciò a
tremare come il ponte di un piroscafo quando si forzano le macchine.
A meno che non l'abbiate provatonon potete immaginare che impressione di
spavento faccia questa carica minacciosa di truppe sugli spettatorianche
quando essi sanno che si tratta solo di una rivista. Guardai l'emiro.
Fino a quel momento non aveva mostrato il minimo segno di meraviglia o di
altro sentimentoma allora spalancò gli occhiraccolse le redini sul collo
del cavallo e gettò una occhiata dietro di sé. Per un momento parve sulpunto
di sfoderare la sciabola e aprirsi un varco a sciabolate fra la folla degli
inglesiuomini e donneche stavano nelle carrozzedietro le spalle. Poi
l'avanzata si arrestò di bottoil terreno non tremò più; tutta la lineafece
il saluto e trenta bande attaccarono a suonare tutte insieme. Quella fu la
fine della rivistapoi i reggimenti se ne tornarono ai loro accampamenti
sotto la pioggia e una banda di fanteria prese a suonare: Gli animaliandavano
a due a dueUrrà! Gli animali andavano a due a dueL'elefante e il mu lodi
batteriaE tutti entrarono nell'ArcaPer mettersi al riparo dallapioggia!11
Allora sentii un vecchio capo dell'Asia centraledai lunghi capelli
brizzolatiche era venuto al seguito dell'emirorivolgere delle domande ad
un ufficiale indigeno.
Ma in che mododiceva egliè stata fatta una cosa così meravigliosa?
L'ufficiale rispose: E' stato dato un ordinee tutti hanno obbedito.
Ma gli animali sono intelligenti come gli uomini? domandò il capo.
Essi obbediscono come gli uomini. Il muloil cavallol'elefante e il bue
tutti obbediscono al loro conducente e questo al suo sergente e il sergenteal
suo tenenteil tenente al suo capitanoil capitano al suo maggioreil
maggiore al suo colonnelloil colonnello al suo comandante di brigatache
comanda tre reggimentiil comandante di brigata al suo generaleil quale
obbedisce al viceréche è al servizio dell'imperatrice. Ecco come si fa.
Così fosse nell'Afghanistan! disse il capo; poiché là noi obbediamosoltanto
alla nostra volontà.
Ed è per questodisse l'ufficiale indigenoarricciandosi i baffiche il
vostro emiroa cui voi non obbeditedeve venir qui a ricevere gli ordinidal
nostro viceré.
CANTO Dl PARATA DEGLI ANIMALI DEL CAMPO.
GLI ELEFANTI DELLA ARTIGLIERIA:
Noi prestammo ad Alessandro la forza di ErcoleLa saggezza della nostra
frontel'abilità dei nostri ginocchi; Noi piegammo il collo a servireed
esso mai più fu sciolto... Fate largo laggiùlargo al traino di diecipiedi.
Al traino dei Pezzi da Quaranta!
I BUOI DELL ARTIGLIERIA:
Quegli eroi imbardati evitano le palle di cannoneL'odore della polvere li
sconvolge tutti quanti; Allora entriamo noi in azione continuando atrascinare
i pezzi... Fate largo laggiùlargo alle venti paia aggiogate. Al traino dei
Pezzi da Quaranta!
I CAVALLI DELLA CAVALLERIA:
Per il marchio sui miei garresiil motivo più bello è suonato daiLancieri.
dagli Ussaridai DragoniE mi è più dolce di stalle o di Acqua.
Il Galoppo della Cavalleria al ritmo di Bonnie Dundee!
Poi nutritecidomateciaddestrateci. sbrigliateciDateci buoni cavalieried
ampio spazio. Lanciateci in colonne di squadroni e vedrete Come sfilano i
destrieri al ritmo di Bonnie Dundee!
I MULI DELLA ARTIGLIERIA:
Quando coi miei compagni mi arrampicavo su di una collinaIl sentiero si
smarrì tra sassi rotolantima noi ancora andammo avanti; Poiché noisappiamo
insinuarci e arrampicarciragazzie arrivar dovunque
E la nostra gioia è di raggiungere la vetta ancora bene in forze! Buona
fortuna allora al sergente che ci lascia scegliere il cammino. Alla malora il
conducente che non sa assestare il basto: Poiché noi sappiamo insinuarci e
arrampicarciragazzie arrivar dovunqueE la nostra gioia e di raggiungere
la vetta ancora bene in forze.
I CAMMELLI DELLE SALMERIE:
Non abbiamo un ritmo per noi cammelliChe ci aiuti a marciare al passo.
Ma ogni collo è un villoso trombone (Rtttatatt! è un villoso trombone!)
E questo è il nostro canto di marcia: Non posso! Non faccio! Non devo! Non12
voglio! Fate passar questa lunga colonna! A qualcuno è caduta la soma dal
dorsoCome vorrei che fosse la mia! A qualcuno è ruzzolato il carico a
terra... Urliamo per fermarci e far baccano! Urrr! Yarrh! Grr! Arrh! Qualcun
le sta buscandoadesso!
TUTTI GLI ANIMALI INSIEME:
Figli del Campo siamoE ognun serve nel suo grado; Figli del giogo e del
pungoloDel bastobardaturasomacarico. Guardateci in colonna per il
pianoCome una pastoia ripiegata.
Si stendes'attorcesi snoda lontanoTrascinando tutti alla guerra!
Mentre gli uomini al nostro fiancoImpolveratisilenziosiassonnati
Non sanno dir perché noi e loro Si marcia e si soffre senza fine.
Figli del Campo siamoE ognun serve nel suo grado; Figli del giogo e del
pungoloDel bastodella bardaturadel carico.