Readme.it in English  home page
Readme.it in Italiano  pagina iniziale
readme.it by logo SoftwareHouse.it

Yoga Roma Parioli Pony Express Raccomandate Roma

Ebook in formato Kindle (mobi) - Kindle File Ebook (mobi)

Formato per Iphone, Ipad e Ebook (epub) - Ipad, Iphone and Ebook reader format (epub)

Versione ebook di Readme.it powered by Softwarehouse.it


CANTI SPIRITUALI di Novalis

 

I

Senza di te che cosa sarei stato?

Senza di te che cosa non sarei?

Destinato a paure e smarrimenti

solo mi sentirei nel vasto mondo.

Non amerei più nulla con certezza

sarebbe un cupo baratro il futuro;

se nel profondo il cuore si turbasse

a chi potrei svelare la mia pena?

Soloda amore e nostalgia consunto

non dissimile il giorno dalla notte

mi sembrerebbe; e seguirei con caldo

pianto il corso selvaggio della vita.

Troverei nel tumulto inquietudine

dentro la casa angoscia disperata.

Chi reggerà senza un amico in cielo

chi reggere potrà qui sulla terra?

Ora che Cristo a me si è rivelato

io con certezza tutto gli appartengo

come consuma rapida una chiara

vita la tenebra senza confine.

Sono con Cristo divenuto un uomo;

il destino è da lui trasfigurato

e l'India deve fiorire gioiosa

perfino nel Nord intorno all'amato.

La vita diventa un'ora d'amore

d'amore e gioia tutto il mondo parla.

Cresce un'erba che sana ogni ferita

palpita colmo e libero ogni cuore.

Io rimangoper tutti i suoi mille

regalipieno d'umiltàsuo figlio;

so che sarà presente in mezzo a noi

anche se solo due fossimo insieme.

Ohandate per tutte le strade

e riportate dentro chi è smarrito

stendete a ognuno la manoinvitatelo

lietamente a venire in mezzo a noi.

Il cielo è qui con noi sulla terra

lo contempliamo uniti nella fede;

e a quelli che con noi sono congiunti

in un'unica fedesi apre il cielo.

Un senso anticograve del peccato

ci stava in cuore saldamente impresso;

come ciechi erravamo nella notte

da rimorso e passione insieme accesi.

Che l'uomo degli dei fosse nemico

ci sembravaogni azione delittuosa;

anche se il cielo sembrava parlarci

parlava soltanto di morte e di pena.

Nel cuorericca fonte della vita

stava annidato un essere malvagio;

e se si illuminava il nostro spirito

era solo inquietudine il suo frutto.

Saldamente inchiodava i prigionieri

tremanti a terra una catena ferrea;

la spada giustiziera della morte

ci atterrìsoffocando ogni speranza.

Venne un figlio dell'uomo a riscattarci

pieno d'amore e forzaun Salvatore;

nel nostro intimo un fuoco ha suscitato

che infonde nuova vita ad ogni cosa.

Vedemmo finalmente aperto il cielo

su di noicome nostra antica patria;

provammo l'esultanza di sentirci

congiunti a Diodi credere e sperare.

E da allora per noi sparve il peccato

fu gioioso ogni passo sulla terra;

si regalòsul nascereai fanciulli

come il dono più bello questa fede;

da lei santificatacome un sogno

felice trascorreva ormai la vita;

evotati ad amore e gioia eterna

si avvertì appena l'ora del distacco.

Sta ancora qui nel suo splendore

meravigliosoil Santol'Amato;

per la sua fedeltàla sua corona

di spinesiamo in lacrimecommossi.

Sia benvenuto ogni uomo che passa

e che afferra con noi la sua mano

per divenire maturandoaccolto

nel suo cuoreun frutto del paradiso.

II

Lontano a Oriente si fa chiaro

tempi grigi si fanno giovani;

quale profondo e lungo abbeverarsi

alla luminosa fonte dei colori!

Santo esaudirsi di antica nostalgia

dolce amore in divina apoteosi!

Finalmente il beato fanciullo

di tutti i cieli scende sulla terra

e col suo canto soffia di nuovo

sul mondo un creatore vento di vita

per nuove fiamme lucenti in eterno

aduna scintille da tempo disperse.

Scaturisce dovunque dai sepolcri

nuova vita e nuovo sangue;

per edificarci una pace eterna

s'immerge nell'onda della vita;

sta nel mezzo con le mani colme

pieno d'amore attende ogni preghiera.

Lascia che il suo mite sguardo

ti penetri in fondo all'anima

e vedrai come ti illumina

la sua eterna beatitudine.

Tutti i cuorigli spiriti e i sensi

daranno inizio a una nuova danza.

Senza timore afferra le sue mani

e il suo volto imprimi in te

devi sempre rivolgerti a lui

come un fiore al raggio del sole;

ed egli sarà tuocome una sposa

fedelese gli mostri tutto il cuore.

Ora infine la divinità che spesso

ci ha spaventatiè divenuta nostra

nel Sud e nel Nord ha risvegliato

come in un lampo germogli di cielo.

Nel ricco giardino di Dionoi fedeli

curiamo che sbocci ogni gemmaogni fiore.

III

C'è chi siede piangendo disperate

lacrime solitario in una stanza -

e a lui solo di pena e di miseria

appare colorato il mondo intorno; -

chi guarda nell'immagine di antichi

tempi come in un baratro profondo

dovegiù trascinandolouna dolce

malinconia lo attira da ogni lato; -

è come selà dentroinestimabili

tesori per lui fossero ammassati;

stende la mano a cogliernein furiosa

cacciaanelandol'intimo segreto.

Lungo e angoscioso in arido deserto

gli sta davanti orribile il futuro

solo e smarrito egli si aggira intorno

con folle smania in cerca di se stesso.

Io gli cado piangendo tra le braccia:

come il tuo fu il mio cuore tormentato

ma più tardi guarii dal mio dolore

ed ora so dove il riposo è eterno.

Deve a tecome a medare conforto

chi nell'intimo amòsoffrì e morì;

anche per quelli che più gli avevano

fatto del maleè morto nella gioia.

È mortoeppure senti che ogni giorno

col suo amore lui stesso ti è vicino

e in ogni avversità puoi fiducioso

teneramente stringerlo al tuo petto.

Irrompono con lui nelle tue ossa

corrose nuovo sangue e nuova vita;

e se tu gli hai donato il tuo cuore

tuo rimane il suo cuore in eterno.

Egli ha trovato ciò che hai perduto;

incontrerai da lui quello che amasti:

e a te congiuntociò che la sua mano

ti ha ridonatoresterà in eterno.

IV

Tra le mille ore felici

che ho trascorso nella vita

una sola in me resta per sempre:

quella in cui tra mille dolori

io sentii nel profondo del cuore

chi per noi morì di passione.

Il mio mondo era in frantumi

come se un verme lo avesse corroso

vizza la fioritura del mio cuore;

ogni bene che avevo e che sognavo

nella vita era chiuso in una tomba

qui stavo ancora per il mio tormento.

Piangevo sempreanelando a fuggire

lontanoe in segreto mi torturavo

davanti a me solo angoscia e inganno:

la pietra del sepolcro all'improvviso

come dall'alto mi fu sollevata

e si dischiuse nell'intimo il cuore.

Chi ho vistoe chi alla sua mano

mi apparvenon chieda nessuno

questo soltanto vedrò in eterno;

e questa solatra tutte le ore

della mia vitaserena e aperta

starà per semprecome le mie piaghe.

V

Se ho soltanto lui

se lui solo è il mio bene

se il mio cuore non dimentica mai

fino alla tomba la sua fedeltà:

nulla so del dolore

non sento che devoto amore e gioia.

Se ho soltanto lui

lieto il mondo abbandono

seguo fedelecol bastone

da pellegrinoil mio signore;

senza rimpianti per le larghechiare

strade affollate lascio andare gli altri.

Se ho soltanto lui

mi addormento felice

sarà per me in eterno

dolce conforto l'onda del suo cuore

che con stretta soave

tutto può penetrare e intenerire.

Se ho soltanto lui

mi appartiene anche il mondo;

beato come un divino fanciullo

che alla Vergine regge il velo.

Perduto in contemplazione

non sento più l'orrore della terra.

Dove sono con lui

qui è la mia patria;

cade nelle mie mani

in retaggio ogni dono:

nei suoi fedeli apostoli ritrovo

fratelli che da tempo erano assenti.

VI

Se infedeli sono tutti

sempre a te resto fedele;

perché la gratitudine non sia

spenta mai su questa terra.

Per me ti avvolse il tormento

svanisti per me nel dolore;

perciò ti dono con gioia

questo mio cuore in eterno.

Devo piangere spesso amare

lacrime per la tua morte;

sono di te dimentichi

molti dei tuoida vivi.

Tu chepervaso da spirito

d'amoretanto hai compiuto

sei voce lontana nel tempo

che ormai più nessuno raccoglie.

Stai semprecolmo di amore

fedeleal fianco di ognuno;

e se nessuno al tuo invito

rispondetu resti fedele;

lo avvertono tuttialla fine

che vince l'amore costante

e ai tuoi ginocchi come fanciulli

si stringonopiangendo amaramente.

Palpitare in me ti ho sentito

oh non lasciarmi più solo;

lascia ch'io resti nell'intimo

con te congiunto in eterno.

Anche i miei fratelli al cielo

tornano ad alzare lo sguardo

e naufragando in te per amore

si abbandonano sul tuo cuore.

VII • INNO

Pochi sanno

il mistero dell'amore

sentono fame insaziabile

e sete eterna.

Il simbolo divino

della Cena

è un enigma per i sensi terreni:

ma chi una volta

da caldeamate labbra

bevve il soffio della vita

cui sciolse un ardore sacro

in onde di brividi il cuore

chi aprì gli occhi

per misurare l'insondabile

profondità del cielo

mangerà del suo corpo

e berrà del suo sangue

per sempre.

Chi ha decifrato l'alto

senso del corpo terreno?

Chi può dire

di comprendere il sangue?

Tutto sarà un giorno

corpoun solo corpo

in sangue celeste

nuoterà la coppia beata. -

Ohche l'oceano

già s'imporpori

e in carne odorosa

fermenti la roccia!

Non ha mai fine la cena soave

non è mai sazio l'amore.

Mai del tutto possiamo con l'amato

congiungerciin un'unica sostanza.

Da sempre più tenere labbra

mutatodiviene il possesso

più intimo e vicino.

Voluttà più ardente

percorre con brividi l'anima.

Più assetato e affamato

diviene il cuore:

e così dura il godimento d'amore

di eternità in eternità.

Se una volta chi è digiuno

lo avesse gustato

lascerebbe ogni cosa

per sedere con noi

alla mensa della nostalgia

che non è mai scarsa.

Saprebbe l'infinita

pienezza dell'amore

e loderebbe il cibo

di carne e di sangue.

VIII

Non so che piangerepiangere sempre:

ohse potesse una volta soltanto

una solaapparirmi da lontano!

Santa tristezza! Durano eterni

le mie lacrime e i miei patimenti;

potessi impietrire qui sull'istante.

Lo vedo sempre soltanto soffrire

lo vedo spirare pregando in eterno.

Ohnon si spezzi questo mio cuore

e le mie palpebre più non si chiudano;

io questa gioia - di sciogliere in pianto

tutto me stesso - non l'ho meritata.

Perché non c'è nessuno che pianga?

Così dileguarsi dovrà il suo nome?

Forse d'un tratto il mondo è morto?

Non potrò attingere più fiducioso

dai suoi occhi l'amore e la vita?

Veramente per sempre egli è morto?

Morto- che cosa può significare?

Ohditemelo dunque voi sapienti

dite il senso che puòche deve avere.

Egli è mutoe tacciono tutti

nessuno in terra il luogo mi rivela

dove il mio cuore potrà ritrovarlo.

Non c'è un luogo qui sulla terra

che possa ancora rendermi felice

tutto è come un torbido sogno.

Anch'io sono spirato con lui;

e vorrei giànel sotterraneo spazio

con lui depostoriposare in pace.

Poiché suo padre e mio tu sei

vieni e raccogli accanto alle sue

queste mie ossasenza indugiare.

Sulla sua tombache sarà presto

verdeleggero soffierà il vento

trasmutando l'umana sembianza.

Sarebbero cristianise il suo amore

conoscessero a fondotutti gli uomini

dimentichi di quello che non conta;

e amando tutti soltanto quell'Uno

con me sarebbero uniti nel pianto

fino a dissolversi in amaro dolore.

IX

Lo dico a tuttich'è vivo

ed è risorto

che in mezzo a noi si libra

e ci è per sempre accanto.

Lo dico a tuttie ciascuno

subito lo ripete agli amici

che dovunque in un'alba improvvisa

spunta il nuovo regno dei cieli.

Ora soltanto il mondo nel nuovo

spirito appare come una patria;

ciascuno in estasi una nuova

vita riceve dalla sua mano.

Nel profondo abisso del mare

l'orrore della morte è sepolto

così nel suo futuro con sublime

semplice sguardo ognuno può scrutare.

L'oscura via che ha percorso

porta diritta in cielo

chi ascolta il suo consiglio

torna alla casa del padre.

Non si piange più sulla terra

se qualcuno ha chiuso gli occhi

rende mite il dolore la certezza

di un lontano o vicino rivedersi.

Può ciascuno per ogni opera buona

ardere in più fresche fiamme

perché ogni chicco di questa semente

fiorirà splendido in prati più belli.

Egli vivee per sempre al nostro fianco

rimaneanche se tutto ci abbandona!

Così sarà per noi l'alba di questo

giorno una festa che rinnova il mondo.

X

Ci sono tempi così angosciosi

e stati d'animo così tetri

in cui ci appare popolato

di fantasmi il mondo intero.

Qui selvaggi terrori s'insinuano

strisciando piano con ansia crescente

notti profonde come pesanti

macigni gravano sul cuore.

Vacillano i pilastri sicuri

alla fiducia manca ogni sostegno;

la volontà non argina i pensieri

che alla mente si affollano in tumulto.

Irresistibile affascina e attira

nel suo confuso sogno il delirio.

Il polso della vita si è fermato

si fanno sordi e torpidi i sensi.

Chi ha sollevato la croce

in difesa di ogni cuore?

Chi sta lassù nel cielo

e ci aiuta in angosce e dolori?

Va' dunque al tronco del miracolo

l'anima espandi in quieta nostalgia;

impetuosa divampa una fiamma

che consuma il grave sogno.

Ti guida per mano di nuovo

sulla sponda un angelo in salvo;

tu guardi giùnella terra

promessapieno di gioia.

XI

Non so che cosa potrei cercare

se fosse mio quell'essere amato

se mi chiamasse l'unica sua gioia

mi fosse accantocome fossi suo.

Molti si affannano a cercare intorno

stravolti in visocon aspetto truce

sempre da sé si chiamano sapienti

ma di questo tesoro nulla sanno.

C'è chi pensa di averlo afferrato

ma non possiede che un mucchio d'oro;

chi va su nave ad esplorare il mondo

ma per compenso non avrà che un nome.

Chi anela al serto della vittoria

chi corre dietro a un ramo d'alloro;

così ciascunoillusoun diverso

bagliore inseguee nessuno arricchisce.

Egli il suo volto non vi ha rivelato?

Dimenticaste chi è morto per voi?

Chi disprezzato lasciòper amore

nostrola vita in amaro supplizio?

Nulla avete di lui letto o saputo

né ascoltato di lui l'umile verbo?

Che fu con noi di una bontà celeste

di quale grazia ci abbia fatto dono?

Come quaggiù sia disceso dal cielo

figlio sublime della madre più bella?

Che verbo il mondo ha udito da lui

quanti hanno avuto da lui la salvezza?

Comeacceso da spirito d'amore

ci ha fatto dono di tutto se stesso

e si è posto a giacere nella terra

prima pietra di una città divina?

Non vi commuove questo messaggio

non vi appaga una tale creatura

e non aprite le vostre porte

a chi per voi chiuse l'abisso?

Non siete disposti a perdere tutto

liberi e sciolti da ogni desiderio

per serbare il vostro cuore a lui solo

se vi promette in dono la sua grazia?

Con te accoglimieroe dell'amore!

Tu sei la mia vitail mio mondo;

spezzato ogni legame con la terra

so chi naufrago in salvo mi conduce.

Tu mi rendi gli amati scomparsi

tu mi resti fedele in eterno;

s'inchinaadorandotiil cielo

ma tu per sempre mi abiti accanto.

XII

Dove sei tu che il mondo consoli?

Pronta da tempo è già la tua dimora.

Ti guarda con anelito ogni cosa

s'apre a te perché tu la benedica.

Da te con forza effondiloo padre

lascialo andareallarga le tue braccia:

solo innocenzaamore e un soave

pudore lontano da noi lo trattenne.

Sospingilo da te - che ancora caldo

sia del tuo fiato - tra le nostre braccia;

e lascia cheraccolto in gravi nuvole

su di noiqui discenda per amore.

Quaggiù mandalo in fresche correnti

ch'egli fiammeggi in vampe di fuoco

in aria e olioin suono e rugiada

tutta percorra e lieviti la terra.

Così la santa guerra è combattuta

soffocata la rabbia dell'inferno;

prorompe indistruttibile l'antico

paradisoe in eterno rifiorisce.

La terra respiraverdeggia e vive

piena di spirito anela ogni cosa

creata ad accogliere il redentore

e il colmo petto gli offre amorosa.

L'inverno si dileguae sta sull'altare

maggiore del presepe un anno nuovo:

l'anno primo del mondoche si è assunto

d'iniziareda soloil dio bambino.

Fissi nel redentore sono gli occhi

che già di dio riflettono la luce;

con grazia sorridente egli ci guarda

tra i fiori che incoronano il suo capo.

Cristo è la stellaCristo è il sole

egli è la fonte della vita eterna;

splende il suo viso infantile nell'erba

nella pietranel mare e nella luce.

Nelle cose è il suo gesto di fanciullo.

Non ha mai fine l'ardente suo amore

e ad ogni petto si stringedimentico

di se stessocon vincoli infiniti.

Un dio per noiper sé un fanciullo

ci ama tutti con intimo fervore

e diviene per noi cibo e bevanda:

se vuoi rendergli graziesii fedele.

Cresce ogni giorno di più la miseria

grave un'angoscia cupa ci opprime;

lasciao padreche scenda l'amato

con noi congiunto potrai rivederlo.

XIII

Se in ore di ansioso tormento

nel nostro cuore il vuoto dilaga

se ci rode nell'intimo l'angoscia

e alla stretta del male non c'è scampo;

pensiamo ai nostri cari tanto amati

come il dolore e l'ansietà li opprime

da nuvole è interrotto il nostro sguardo

non vi penetra un raggio di speranza.

Ohallora Dio benignamente inclina

verso di noici penetra il suo amore;

all'altra sponda trepidi aneliamo

l'angelo suoche il calice ci porta

di nuova vitaviene accanto a noi

ci conforta e ci mormora coraggio;

se noi chiediamo per i nostri cari

riposonon è vana la preghiera.

XIV

Chi ti ha guardata una voltairretito

non sarà mai dalla rovinao Madre;

da te lontanocede alla tristezza

ti amerà sempre con passione ardente

e la memoria in lui della tua grazia

resta il più alto volo del suo spirito.

Mi volgo a te con devozione immensa

tu già conosci quello che mi manca.

Sii tenera con meMadre soave

dammi un segno di gioiafinalmente.

Tutta la mia esistenza in te riposa

resta vicino a me solo un istante.

Più volte nei miei sogni ti ho veduta

così bellae nell'intimo amorosa;

il piccolo dio che avevi tra le braccia

voleva muoversi a pietà del compagno;

ma tu tornastilevando il tuo sguardo

sublimetra le nuvole in tripudio.

Me infelice! che cosa ti ho mai fatto?

Pieno di nostalgiati prego ancora;

non sono il luogo dove la mia vita

trova pacele tue cappelle sante?

Regina benedetta

prenditi questo cuore e questa vita.

Lo sairegina amata

che sono tutto interamente tuo.

Non ho goduto già da lungo tempo

nel segreto del cuore la tua grazia?

Quando ero ancora ignaro di me stesso

succhiavo il latte al tuo beato seno.

Sei stata accanto a me infinite volte

guardavo a te con gioia di fanciullo;

mi tendeva le mani - perché un giorno

potesse ritrovarmi - il tuo bambino.

Con dolce e tenero sorriso - oh tempo

di paradiso! - un bacio tu mi davi.

Questo beato mondo ora è lontano

e già da tempo il lutto mi accompagna

perdutamente ho continuato a errare:

dunque ho peccato in modo così grave?

Fanciullotocco l'orlo del tuo manto

svegliami tu da questo grave sogno.

Solo un fanciullo può guardarti in viso

con fiducia aspettare il tuo soccorso;

allora sciogli il vincolo degli anni

ch'io ritorni com'eroil tuo bambino.

Vivono in me la fedeltàl'amore

mio di fanciulloda quel tempo d'oro.

XV

Ti vedo raffigurata amabilmente

Mariain infinite immagini

ma nessuna può mai raffigurarti

quale t'immagina l'anima mia.

Da allora so che il tumulto del mondo

si è dileguato per me come un sogno

e un cielo di dolcezza ineffabile

mi sta per sempre nell'anima.




Google