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Nonsòdi Guido Gozzano--------------------------------------------------------------------------------
  C'era una volta un Principe che ritornando dalla caccia vide nella polveresul margine della viaun bimbo di forse otto anni che dormiva tranquillo. Scese da cavallolo svegliò:- Che fai qui piccolino?- Non so - rispose queglifissandolo senza timidezza.- E tuo padre?- Non so.- E tua madre?- Non so.- Di dove sei?- Non so.Quel è il tuo nome?- Non so.Preso il bimbo in groppail Principe lo portò al suo castello e lo consegnò alla servitùperché ne avesse cura.E gli fu dato il nome Nonsò.Quando ebbe vent'anniil Principe lo prese per suo scudiero. Un giorno passando in città gli disse:- Sono contento di te e voglio regalarti un cavalloper tuo uso particolare.Andarono alla fiera. Nonsò esaminava gli splendidi cavallima nessuno gli piaceva e se ne andarono senza aver nulla comperato. Passando dinanzi ad un mulino videro una vecchia giumenta quasi ciecache girava la macina. Nonsò guardò attentamente la bestia e disse:- Signorequello è il destriero che mi abbisogna!- Tu scherzi!- Signorecompratemelo e ne sarò felice.Il Principe si sdegnò quasipoi vedendo Nonsò supplicantecedette alle sue preghiere e comperò la giumenta. Il mugnaioconsegnando la bestia a Nonsògli disse all'orecchio:- Vedete questi nodi nella criniera della cavalla? Ogni volta che ne sfarete unoessa vi porterà sull'istante a cinquecento leghe lontano.Ritornarono a casa.Pochi giorni dopo il Principe venne invitato dal Ree Nonsò fu ospite col suo signore nel palazzo reale. Una notte di plenilunio passeggiava nel parco e vide appesa ad un albero una collana di diamanti che scintillava alla luna.- Prendiamoladunque... - disse ad alta voce.- Guardati bene o te ne pentirai! - fece una voce ignota e vicina.Si guardò intorno. Chi aveva parlato era il suo cavallo. Esitò un pocoma poi si lasciò vincere dal desiderio e prese la collana.Il Re aveva affidato a Nonsò la cura di alcuni suoi cavalli e di notte egli illuminava la sua scuderia con la collana sfavillante. Gli altri stallierigelosi di luicominciarono ad insinuare che nella scuderia di Nonsò splendeva una luce sospettache egli si dava a stregonerie misteriose. Il Re volle spiarlo; e una notteentrando di subito nella scuderiavide che la luce veniva dalla collana abbaglianteappesa ad una mangiatoia. Fece arrestare il giovane e convocò i saggi della capitale perché decifrassero una parola scritta sul fermaglio della collana. Uno studioso decrepito scoperse che il monile era della Bella dalle Chiome Verdila principessa più sdegnosa del mondo.- Bisogna che tu mi conduca la principessa dalle Chiome Verdi - disse il Sovrano - o non c'è che la morte per te.Nonsò era disperato.Andò a rifugiarsi dalla vecchia giumenta e piangeva sulla sua magra criniera.- Conosco la causa del tuo dolore - gli disse la bestia fedele- è venuto il giorno del pentimento per la collana presa contro mio consiglio. Ma fa' cuore ed ascoltami. Chiedi al Re molta avena e molto danaroe mettiamoci in viaggio.Il Re diede avena e danaro e Nonsò si mise in viaggio con la sua cavalla sparuta. Arrivarono al mare. Nonsò vide un pesce prigioniero fra le alghe.- Libera quel poveretto! - gli consigliò la cavalla.Nonsò ubbidìe il pesceemergendo con la testa sull'acquadisse:- Tu mi hai salvata la vita e il tuo benefizio non sarà dimenticato. Se tu abbisognassi di mechiamami e verrò.Poco dopo videro un uccello preso alla pania.- Libera quel poveretto! - gli consigliò la giumenta.Nonsò ubbidì e l'uccello disse:- GrazieNonsò; quando ti sia necessariochiamami e saprò sdebitarmi.Giunsero dinanzi al castello della principessa.- Entra - disse la giumenta - e non temere di nulla. Quando vedrai la Bellainvitala ad accompagnarti qui. Io danzerò per lei danze meravigliose.Nonsò bussò al palazzo. Aprì una dama bellissimach'egli prese per la principessa in persona.- Principessa...- Non son io la principessa.E l'accompagnò in un'altra sala dove l'attendeva una fanciulla più bella ancora.E questa a sua volta l'accompagnò in una sala attigua da una compagna più bella di lei; e così di sala in salada una dama all'altrasempre più bellaper abituare gli occhi di Nonsò alla bellezza troppo abbagliante della Bella dalle Chiome Verdi.Questa lo accolse benevolmentee dopo un giorno accondiscese a vedere la giumenta danzatrice.- Saltatele in groppaprincipessaed essa danzerà con voi danze meravigliose.La Bellaun poco esitanteubbidì.Nonsò le balzò accantosciolse uno dei nodi della criniera e si trovarono di ritorno dinanzi al palazzo del Re.- M'avete ingannata - gridava la principessa- ma non mi do per vintae prima d'essere la sposa del Re vi farò piangere più d'una volta...Nonsò sorrideva soddisfatto.- Sireeccovi la Bella dalle Chiome Verdi!Il Re fu abbagliato di tanta bellezza e voleva sposarla all'istante.Ma la principessa chiese che le si portasse prima una forcella d'oro tempestata di gemme che aveva dimenticato nello spogliatoio del suo castello.E Nonsò fu incaricato dal Re della ricercapena la morte. Il giovane non osava ritornare al castello della Bella dalle Chiome Verdidopo il rapimentoe guardava la sua giumentaaccorato.- Ti ricordi - disse questa - d'aver salvata la vita all'uccello impaniato? Chiamalo e t'aiuterà.Nonsò chiamò e l'uccello comparve.- TranquillatiNonsò! La forcella ti sarà portata.E adunò tutti gli uccelli conosciutichiamandoli a nome. Comparvero tuttima nessuno era abbastanza piccolo per entrare dalla serratura nello spogliatoio della Bella. Vi riuscì finalmente il reattinoperdendovi quasi tutte le pennee portò la forcella al desolato Nonsò. Nonsò presentò la forcella alla principessa.- Al presente - disse il Re - voi non avete più motivo per ritardare le nozze.- Sireuna cosa mi manca ancora e senza di essa non vi sposerò mai.- Parlateprincipessae ciò che vorrete sarà fatto.- Un anello mi mancaun anello che mi cadde in marevenendo qui...Venne ingiunto a Nonsò di ritrovare l'anelloe quegli si mise in viaggio con la giumenta fedele. Giunto in riva al mare chiamò il pesce e questo comparve.- Ritroveremo l'anellofatti cuore!E il pesce avvertì i compagni; la notizia si sparse in un attimo per tutto il mare e l'anello venne ritrovato poco dopotra i rami d'un corallo.La principessa dovette acconsentire alle nozze.Il giorno stabilito s'avviarono alla cattedrale con gran pompa e cerimonia.Nonsò e la cavalla seguivano il corteo regale ed entrarono in chiesa con grave scandalo dei presenti.Ma quando la cerimonia fu terminatala pelle della giumenta cadde in terra e lasciò vedere una principessa più bella della Bella dalle Chiome Verdi. Essa prese Nonsò per mano:- Sono la figlia del re di Tartaria. Vieni con me nel regno di mio padre e sarò la tua sposa.Nonsò e la principessa presero congedo dagli astanti stupefattiné più se n'ebbe novella.



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