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Euripide

Alcesti

Apollo e Daphne

Edizione Acrobat

a cura di

Patrizio Sanasi

(patsa@tin.it).Euripide Alcesti

2

PERSONAGGI DEL DRAMMA

APOLLO

THANATOS

CORO (dei vecchi di Fere)

ANCELLA DI ALCESTI

ALCESTI

ADMETO

FIGLIO DI ALCESTI

ERACLE

FERETE

SERVO

ALCESTI

APOLLO

Ti salutoreggia di Admetodove ioun celestemi sono adattato aun'esistenza di servo. Di chi la colpa? Ma di Zeus.

Aveva ucciso mio figlio Asclepiofulminandolo in pieno petto con la folgoree iosdegnatosterminai i Ciclopii fabbri

delle saette di Zeus. Mio padre me la fece scontaremi costrinse a servirenella casa di un mortale. Sono disceso in

quest'angolo di terraa pascolare le greggi del mio ospite: a tutt'oggi hovegliato sulla sua dimora. Ioun essere sacro

mi ero imbattuto in un individuo devotoil figlio di Feretee così l'hosalvato dalla morteraggirando le Moirele dee

del destino. Mi concesserole deeuna possibilità: Admeto sarebbe sfuggitoalla fine imminentese riusciva a offrire

un'altra vittima alle potenze dell'oltretomba. Ha chiesto a tutti i suoiamiciAdmeto: è corso di qua e di là [persino dal

padre e dalla vecchia madre che lo aveva messo al mondo]. Ma non ha trovatonessuno disposto a sacrificarsia non

vedere più la luce per luitranne questa donnache ora stannotrasportandoagonizzantelà dentro: perché tocca a lei

oggimorireuscire dalla vita. Io sto lasciando questa casail mioamatissimo riparoper evitare di venir contaminato.

Ma guardalaè già lìla Mortela sacerdotessa dei defuntipronta acondurre il cadavere nell'Ade: è arrivata puntuale

spiava il giorno in cui la donna doveva spirare.

THANATOS

Ahah! Cosa ci fai accanto alla reggia? Come mai vagoli nei dintorniFebo?Ricominci a offendere i diritti dell'aldilà

ci riprovi a limitarlia calpestarli. Non ti è bastato strappare Admeto alsuo destinoingannare le Moire con arte

subdola? Eccoti di nuovo quiti sei armato di arco e frecce per proteggereleiAlcestila figlia di Peliache ha

acconsentito a riscattare la vita del marito offrendo in cambio la propria.

APOLLO

Sta calma: ho dalla mia la giustizia e nobili ragioni.

THANATOS

Ahsì? E a co sa ti servono arco e freccese hai dalla tua la giustizia?

APOLLO

Ho l'abitudine di portare sempre con me le mie armi.

THANATOS

E di soccorrereillegalmentequesta reggia.

APOLLO

Ma perché sono abbattuto per le disgrazie di un amico.

THANATOS.Euripide Alcesti

3

E intenderesti strapparmi questo secondo morto?

APOLLO

Veramenteneanche il primo te l'ho tolto a forza.

THANATOS

Ahno? E come mai è sulla terra e non sottoterra?

APOLLO

Sua moglie si è sostituita a lui; e tu sei venuta a prenderla.

THANATOS

Esattome la porterò vianell'oltretomba.

APOLLO

D'accordoportatela via; non credo che riuscirei a convincerti...

THANATOS

A sopprimere chi di dovere? Il mio compito è questo.

APOLLO

... a concedere una dilazione alle tue future vittime.

THANATOS

Capisco il tuo ragionamento e le tue intenzioni.

APOLLO

Non c'è modoper Alcestidi giungere a vecchiaia?

THANATOS

Nonon c'è: anche a mecredilopiace venire onorata.

APOLLO

Ma in fondo si tratta sempre di una vitachiunque tu ti pigli.

THANATOS

Maggiore guadagnoper mese muoiono dei giovani.

APOLLO

Ma i funerali di un vecchio sono più sontuosi.

THANATOS

Febotu stabilisci leggi a favore dei ricchi.

APOLLO

Cosa hai detto? Sei anche sofista e non me ne ero accorto!

THANATOS

Chi ha denarosi comprerebbe il privilegio di morire da vecchio.

APOLLO

Insommaquesto piacere non vuoi farmelo?

THANATOS

Nole mie abitudini le conosci.

APOLLO

Abitudini odiose ai mortali e malviste anche dagli dèi.

THANATOS

Non puoi avere tutto quello che non ti spetta..EuripideAlcesti

4

APOLLO

Ti giuro che anche tucon tutta la tua durezzadovrai cedere. Alla reggiadi Ferete sta per arrivare un grande eroe

Eracle: il re Euristeo lo ha mandato a impadronirsi di certe cavalle nelleselvagge regioni della Tracia. Verrà ospitato

nella casa di Admeto e ti strapperà dalle mani questa donna. Così non avraida me nessun graziee farai lo stesso quello

che voglioe ti sarai guadagnata la mia avversione.

THANATOS

Parlaparlatanto non concluderai nulla. Questa donna dovrà discenderenell'Ade. Mi affretto a raggiungerlaa iniziare

il rito con la mia spada: basta che questa spada recida un capello dallatesta di qualcuno e quel qualcuno è consacrato

agli dèi dell'oltretomba.

CORO

Come mai tutto tace davanti alla reggia?

Perché la casa di Admeto

è avvolta nel silenzio?

- Vicino a menon c'è nessuno degli amici

per dirmi se devo piangere la regina morta

o se Alcestila figlia di Pelia

vivevede ancora la luce.

Per me e per tutti si è dimostrata

la migliore delle donne verso il suo sposo.

str. a

- Vi arrivano all'orecchio gemiti

lamentiil rumore di colpi battuti contro il petto

come se tutto fosse finito?

- Neppure un'ancella

staziona davanti alle porte.

- Se almeno tra i marosi della sventura

apparissi tuPeandio della salvezza!

- Non starebbero zittese fosse morta.

- †Noil cadavere non l'hanno portato fuori†.

- Come lo sai? Io ne dubito. Cosa ti rende sicura?

- Admeto avrebbe dato esequie private

a una moglie così straordinaria?

ant. a

- Non scorgo davanti alle porte

vasi d'acqua lustrale: e si usa

dove c'è un morto.

- Nell'ingresso non c'è traccia di capelli recisi

†ma il lutto comporta chiome rase†

né arriva l'eco

di †giovani† donne che si battono il petto.

- Eppure è oggi il giorno fatale...

- †Fataleperché?†

- ... in cui deve scendere sottoterra.

- Mi hai piagato mente e cuore.

- Quando la sventura strazia i buoni

le persone di animo nobile

debbono avere compassione.

str. b

- Non c'è luogo della terra

raggiungibile per nave

né in Licia

né nelle aride

†sedi di Zeus Ammonio†

capace di salvare la vita

di questa infelice creatura..EuripideAlcesti

5

Si presenta scosceso il destino

non esiste sacerdote o altare a cui rivolgermi.

ant. b

Lei potrebbe ritornare dai cupi recessi

dalle porte dell'Ade

se ancora vedesse la luce

il figlio di Febo

che faceva risorgere gli estinti

prima di essere colpito

dalla folgore rossa di Zeus.

Ma ora quale speranza mi rimane

per la vita di Alcesti?

[†Il re aveva disposto† ogni cosa:

bruciano sugli altari per tutti

gli dèi molte offerte cruente:

ma non sussiste rimedio al male.]

- Guardaun'ancella sta arrivandoin lacrime. Che notizie ci porta? Ilpianto si spiegase sta capitando qualcosa di

grave ai padroni. Ma se lei fosse ancora viva? O è morta? Vogliamo saperlo.

ANCELLA

Puoi definirla viva e morta nello stesso tempo.

CORO

Ma come fa una persona a essere viva e morta nello stesso tempo?

ANCELLA

Ha reclinato il caposta agonizzando.

CORO

Non ci sono più speranze di salvezza?

ANCELLA

Noil giorno fatale incalza.

CORO

Ma si è pensato ai dovuti onori funebri?

ANCELLA

È già pronto il corredo che lo sposo seppellirà con lei.

CORO

Povero Admetodi quale donna viene privato un uomo come te!

ANCELLA

Non se ne rende ancora contodeve provarloprima.

CORO

Sappia almenoAlcestiche morirà gloriosa: il mondo non ha mai visto unadonna così straordinaria.

ANCELLA

Straordinariacome no? Chi oserebbe negarlo? Come dovrebbe essere una donnaper superarla? Alcesti ha dimostrato di

onorare il marito nel modo più grandeaccettando di morire per lui. Maquesto è noto all'intera città. Senti orae te ne

stupiraicome si è comportata dentro la reggia. Quando si accorse che eragiunto il giorno prestabilitobagnò con acque

di fiume il proprio candido corposcelse con cura dalle stanze in legno dicedro il vestito e gli addobbi. In piedidavanti

al focolarecosì si rivolse a Estia: «Signoraio sto per scenderesottoterra e per l'ultima volta ti supplicoadorandotidi

prenderti cura dei miei figli: concedi all'uno una moglie che lo amiallaseconda uno sposo dal nobile sentire. Eti

pregofa' che non muoiano prima del tempocom'è toccato a meloro madrema che felici vivano intera una lieta

esistenza nella terra del padre». Si accostò a tutti gli altari delpalazzodepose corone di fiori e pregavastaccando

foglie dai ramoscelli di mirtocon gli occhi asciuttisenza un gemito: lamorte imminente non segnava di pallore il suo.EuripideAlcesti

6

bel volto. Ma alla finegettandosi sul letto della stanza nuzialeeruppe inpianto e disse: «Caro lettodove offersi la mia

verginità all'uomo per il quale ora muoioaddio. Non ti odiotu haicondotto alla rovina me sola: io muoio per non

tradire te e il mio sposo. Un'altra donna ti avrà e sarà forse piùfortunata di mema non più fedele». Cadde in ginocchio

e baciava il lettoinondando le coltri con un fiume di lacrime. Poisaziadi piantosi allontana a capo chinoesce dalla

stanza per rientrarvi più e più volteper gettarsi ancora sul letto.Aggrappati alle vesti della madrei figli

singhiozzavano: lei li strinse a séli abbracciavaprima unopoi l'altroperché sentiva di morire. Tutti i servi del

palazzo piangevanocommiseravano la padrona. Lei porse la mano a tuttirivolse a tuttianche ai più umiliil suo

saluto che venne ricambiato da tutti. Ora conosci la sventura che ha colpitola casa di Admeto. Se fosse mortosarebbe

finita per lui: ma scampando alla morte si è procurato un dolore di cui nonsi scorderà mai.

CORO

Admetopatisce moltoveroper questa sventuraper il destino che lo privadi una moglie così nobile?

ANCELLA

Si disperastringe a sé la mogliela supplica di non tradirlochiedel'impossibile: lei si sta spegnendoconsunta dal

male. È sfinitamisero peso fra le sue bracciarespira ancoradebolmente:ma vuole guardare la luce del sole [perché

non la vedrà piùe questa è per lei l'ultima volta in cui contempla iraggi e la sfera del sole]. Vado a riferire che siete

qui: non tutti sono così attaccati ai sovrani da star vicino a loro nelledisgrazie: ma voida molti annisiete amici fedeli

dei miei padroni.

CORO

str.

Zeusci sarà maie dove

una via di scampo alla sorte crudele

che incombe sui miei padroni?

- ‹Ahimè!›

†Esce qualcuno dalla reggia?†

O devo recidermi i capelli

indossare le nere vesti del lutto?

- È terribileamiciterribile.

Ma rivolgiamo preghiere agli dèi:

il loro potere è grande.

- Apollosignore

storna le sventure da Admeto.

- Pensaci tupensaci

un tempo †lo hai trovato il rimedio†

allontana da lui la morte

respingi l'Adeil dio assassino.

ant.

- Ahimè‹ ›

figlio di Ferete

in che frangente ti trovi

hai perduto la tua compagna.

- Ohimè

impiccarsi a un alto cappio

o megliosgozzarsi con un pugnale

questa sarebbe la giusta risposta.

- Oggi vedrai morire

la donna che ami

che ami profondamente.

- Eccolaeccola:

avanzano fuori dalla reggia lei e Admeto.

- O terra di Feregridapiangi

sulla migliore delle donne

su di lei che scende tra i morti

segnata dal male.

Basta proclamare che le nozze recano gioia più che dolore: me lo provano glieventi passati e vedo la sorte che tocca

oggi al mio re. Ha perduto una sposa esemplare: avrà in futuro una vita chenon è più vita..EuripideAlcesti

7

ALCESTI

str. a

O soleo luce del giorno

e voiturbini celesti

di nuvole in fuga.

ADMETO

Il sole ci vedescorge la nostra miseria. Siamo innocenti di fronte aglidèi: eppuretu muori.

ALCESTI

ant. a

O mia terra e casa

e letto nuziale

nella paterna Iolco.

ADMETO

Fatti forzapovera infelicenon mi lasciareimplora gli dèi potenti diavere pietà di te.

ALCESTI

str. b

Vedovedo nella palude la barca

e il traghettatore dei mortiCaronte:

impugna una lunga pertica

mi chiama: «Perché indugi? Sbrìgati

tu mi sottrai tempo». Mi fa fretta

irosamente.

ADMETO

Ahimèmi parli di un viaggio amaro. Povera creaturacosa dobbiamo patire.

ALCESTI

ant. b

Qualcuno mi trascina via - non vedi? -

Mi trascina verso il regno delle ombre.

Ha le ali... nei suoi occhi cupisemichiusi

splende la morte.

Che fai? Lasciami!

Mi inoltrodisperataper un'orribile strada.

ADMETO

Tristissima per chi ti amae soprattutto per meper i figliaccomunati inquesto dolore.

ALCESTI

ep.

Lasciatemilasciatemi

posatemi giù: le gambe non mi sorreggono.

L'Ade è vicino. Striscia furtiva

sui miei occhi la tenebra della notte.

O figlifiglinon avete più madre.

Vi augurofiglidi vivere felici.

ADMETO

Ahimèsento parole dolorosepeggiori per me di ogni morte. Non esserecosì crudele da abbandonarmite ne pregoper

gli dèiper questi figli che lascerai orfani. Non cederefatti coraggio!Se tu muori io non sono più niente: solo per te

esisto e vivo. Mi prostro davanti al tuo amore.

ALCESTI

Admetotu vedi come vanno le cose per me. Prima che arrivi la finevorreicomunicarti i miei desideri. Ti ho onoratoti

ho permessodando in cambio la vitadi godere ancora la luce del sole:muoio per tee mi era possibile non farlo

prendermiad arbitrio miouno sposo fra i Tessaliabitare in una casasovranamente ricca. Ma non ho voluto vivere

priva di tecon i figli orfaninon ho esitato a sacrificare la giovinezzadi cui godevoio. Ma l'uomo che ti ha generato e

la donna che ti ha partoritoti hanno tradito entrambi: eppure eranoarrivati a un'età in cui è bello andarsenesalvare il.EuripideAlcesti

8

figlio e morire gloriosamente. Eri il loro unico figlioscomparso te nonpotevano sperare di metterne al mondo un altro.

Avremmo avuto davanti a noi ancora molti annitutti e duee tu nonpiangeresti ora per avere perduto la sposanon ti

toccherebbe allevare da solo i figli. Ma un dio ha deciso che le coseandassero così. Lasciamo stare. Serbami gratitudine

per tutto questo. Io non ti chiederò un favore uguale - niente è piùprezioso dell'esistenza -ma giustoe lo ammetterai.

Tuda buon padreami i tuoi figli come li amo io. Lasciali padroni dellamia casanon dargli una matrignasposandoti

di nuovo. Sarà cattivain confronto a mealzerà la mano contro i tuoiimiei figliper gelosia. Non mi fare questoti

prego. La nuova

arrivatala matrignadetesta i figli del primo lettonon è più gentiledi una vipera. E poiil maschio ha nel padre una

torre robusta [e gli può parlare e avere risposta]. Ma tufiglia miacomeverrai cresciuta per diventar donna? Che tipo di

matrigna ti capiterà? Non vorrei che infangando il tuo nome ti rovinasse lenozze mentre sei nel fiore degli anni. Tua

madre non ci sarà alle tue nozzenon ti farà coraggio al momento delpartoassistendotied è il momento in cui non c'è

niente che valga una madre. Io devo morire: e non domani o dopodomani †delmese†ma fra poco entrerò nel novero

dei più. Addiosiate felici: potete vantarvi tumaritoper la moglie evoibambiniper la madre meravigliosa che avete

avuto.

CORO

Sta' tranquillanon esito a parlare in nome di Admeto: farà come dici tuse non è uscito di senno.

ADMETO

Proprio cosìproprio così: non aver paura. Da viva eri mia moglie e ancheda morta sarai nota come la mia unica

moglie: nessuna donna tessala prenderà il tuo postochiamerà Admeto«marito mio». Non esiste un'altra donna di stirpe

tanto illustre né di bellezza pari alla tua. Quanto ai figlimi bastanoquelli che ho: chiedo solo agli dèi che costituiscano

il mio confortovisto che ho perduto te troppo presto. Il lutto per te nonlo porterò per un annoma per semprefinché

vivoinsieme all'odio per chi mi ha partoritoal rancore per chi mi hagenerato: mi amavano a parolee non di fatto. Tu

hai offertoin cambio della mia vitaquanto c'è di più caro e così mihai salvato. E non devo piangere se perdo una

compagna come te? Niente più festeniente più simposi e convitatinientepiù ghirlande: e via anche la musica che

riempiva le mie stanze. Non mi sentirei più di prendere in mano una cetranon mi darebbe sollievo cantare al

suono del flauto libico: tu mi hai tolto ogni gioia di vivere. Mi faròscolpire da un bravo artista una statua che ti

raffigurila collocherò sul nostro letto. Mi getterò su di essa; lastringerò fra le bracciapronunziando il tuo nome e mi

sembrerà di stringermi a teanche se non è vero. Una fredda gioiad'accordoma anche una consolazione per la mia

anima oppressa. Verrai a visitarmi in sogno e io sarò felice: è dolcevedere i propri cari anche di notteper il tempo che

ci è concesso. Magari avessi la voce e il canto di Orfeoper ammaliare lafiglia di Demetra o il suo sposo e così portarti

via dall'Ade. Scenderei tra le ombree né il cane di Plutone né Caronteil nocchiero delle anime potrebbero impedirmi

di restituirti alla luce. Ma così come stanno le coseaspettamifinchénon giunga il mio ultimo giorno: prepara la

dimoradove tu e io abiteremo insieme. Ordinerò ai miei figli di deporminella tua stessa bara di cedrogiaceremo

fianco a fianco: neanche da morto voglio restar separato da tel'unicapersona a me fedele.

CORO

Parteciperòda amicoal grave cordoglio di un amico: lei se lo merita.

ALCESTI

Figlilo avete sentito con le vostre orecchie vostro padre dire che mai viimporrà una matrignache non mi farà questo

torto.

ADMETO

Lo ripetoe terrò fede all'impegno.

ALCESTI

A questi pattiaccogli i nostri figli dalla mia mano.

ADMETO

Li accolgocome amato dono di una persona amata.

ALCESTI

Gli farai tu da madreal mio posto.

ADMETO

È davvero necessariovisto che vengono privati di te.

ALCESTI

O figliscendo nell'aldilà proprio quando dovevo vivere..EuripideAlcesti

9

ADMETO

E iocosa farò iosenza di te?

ALCESTI

Il tempo ti consolerà: i morti non sono più niente.

ADMETO

Portami con teper gli dèiportami laggiù.

ALCESTI

Non basta che io muoia al tuo posto ?

ADMETO

O mio destinodi che moglie mi privi!

ALCESTI

La tenebra già mi scende sugli occhi.

ADMETO

Ma io sono perdutose tu mi vieni a mancaremoglie.

ALCESTI

Puoi dire di meormaiche non sono più nulla.

ADMETO

Solleva il voltonon lasciare soli i tuoi figli.

ALCESTI

Io non lo voglioma vi devo dire addiofigli.

ADMETO

Guardaliguardaliti prego.

ALCESTI

Io non sono più nulla.

ADMETO

Che fai? Ci abbandoni?

ALCESTI

Addio.

ADMETO

È lo sfaceloper me.

CORO

Se ne è andata la moglie di Admetoè morta.

FIGLIO

str.

Povero meche sorte crudele la mia. La mamma

mi è stata rapita dalle tenebre

è morta. Padre miomi ha abbandonato

mi ha lasciato orfano. Come sono infelice.

†Guarda i suoi occhi sbarrati†le mani rigide.

Rispondimiascoltamimadre

ti prego. Io †ti invocomadreio

il tuo piccolo

accosto il mio viso† al tuo.

ADMETO

Non vede piùnon sente più: che tremenda disgrazia ha colpito voi e me..EuripideAlcesti

10

FIGLIO

ant.

Padresono un ragazzo e mi ha lasciato solo

mia madresolo: è un dolore tremendo.

E tu hai patito con mesorella.

› Padre

sono state inutili le tue nozze:

non siete giunti a vecchiaia insieme.

È morta prima. Te ne sei andatamadre

e la nostra famiglia è distrutta.

CORO

Admetodevi rassegnarti alla tua sventura: non sei il primo e non sarail'ultimo a venir privato di una brava moglie.

Tutti noi abbiamo un debito con la morte: ammettilo.

ADMETO

Certoe la disgrazia non mi è piombata addosso all'improvviso. Lo sapevo emi ci tormentavo da tanto. Oraperòdevo

procedere alle esequie. Restate quivoie fate eco al peana in onore deldio sotterraneoche non accetta libagioni. Io

invito tutti i miei sudditi tessali a prendere parte al lutto per questadonnaa rasarsi il capoa indossare nere vesti: i

proprietari di quadrighe e di puledri da sella recidano con il ferro lecriniere dei cavalli. Per un intero anno non deve

sentirsi in città musica di flautisuono di cetre. Non seppellirò mai ilcadavere di un'altra creatura a me più cara di

questané migliore verso di me. Si merita i più ampi onoriperché leisola ha accettato di morire al mio posto.

CORO

str. a

Addiofiglia di Pelia

sii felice laggiù

nelle oscure case dell'Ade.

Deve sapere l'Adeil dio dai neri capelli

e il vecchio che traghetta le ombre

stando ai remi e al timone

deve sapere di avere portato sulla sua barca

oltre la palude di Acheronte

la donna più nobile

sìla più nobile che esista.

ant. a

Spesso ti celebreranno i poeti

con inni accompagnati dalla cetra

silvestrea sette corde

o con semplici cori

a Spartaquando ricorre il ciclo

delle feste Carneein autunno

e la luna si leva alta nel cielo

a Atenesplendida e opulenta città.

Morendo hai offerto

argomento di canto agli aedi.

str. b

Se dipendesse da me

se ne fossi capace

ti riporterei alla luce

dalle case dell'Ade

dalle correnti del Cocito

trovando remi adatti ai fiumi d'oltretomba.

Perché tu solaprediletta fra le donne

tu hai liberato‹liberato› il tuo sposo dalla morte

sacrificando la vita.

Che la terra ti sia leggera.

E se tuo marito.EuripideAlcesti

11

accogliesse una nuova moglie nel suo letto

grande sarebbe l'odio nostro e dei figli.

ant. b

La madre si è rifiutata di

scendere nella tomba al posto del figlio

e anche suo padreun vecchio.

‹ ›

Sìlo hanno messo al mondo

ma non hanno voluto salvarlo

disgraziatie pensare che hanno i capelli bianchi.

Ma tufiorente di giovinezza

te ne vaiprecedi il tuo uomo nell'Ade.

Vorrei una compagna come lei

- ma è un destino che capita di rado ai viventi -

starebbe al mio fianco

sino alla finecon armonia. |[continua]|

|[ALCESTI2]|

ERACLE

Amicigente di Ferelo trovo in casaAdmeto?

CORO

SìEracleil figlio di Ferete è in casa. Ma dimmiche motivo ti haindotto a spingerti in Tessagliaa passare da Fere?

ERACLE

Un'altra delle fatiche che mi impone Euristeore di Tirinto.

CORO

E dove sei diretto? Qual è la meta del tuo viaggio forzoso?

ERACLE

Vado a portar via la sua quadriga a Diomedein Tracia.

CORO

E come farai? Lo conosci beneDiomede?

ERACLE

Non lo conosco affatto. Non sono mai capitato nella terra dei Bistoni.

CORO

Non ti sarà possibile impadronirti delle cavalle senza combattere.

ERACLE

Non mi è neanche possibile rifiutare le fatiche.

CORO

E allora o lo ammazzi e tornio resti là perché ti ha ammazzato lui.

ERACLE

Non sarebbe il primo rischio che corro.

CORO

Ma se lo vincicosa ne ricavi?

ERACLE

Porterò le cavalle al re di Tirinto.

CORO

Non è facile mettere il morso a quelle bestie..EuripideAlcesti

12

ERACLE

Perchéspirano fuoco dalle froge?

CORO

Noma sbranano la gentee in un lampo.

ERACLE

Tu parli di un pasto da belvenon da cavalli.

CORO

Le loro greppie sono lorde di sanguevedrai.

ERACLE

Ma il loro allevatore di chi si vanta figlio?

CORO

Di Aresed è il signore dei Traci dallo scudo bordato d'oro.

ERACLE

Ancora una faticaquesta che tu menzioniin sintonia col mio destino; èaspro e sempre in salita. Evidentemente mi

tocca battermi con i figli di Ares: prima Licaonepoi Cicnoe adessoeccoil terzo scontrocon le cavalle e il loro

padrone. Ma nessuno vedrà mai il figlio di Alcmena tremare di fronte a unnemico.

CORO

Guardasta uscendo dalla reggia Admetoil sovrano di questa terra.

ADMETO

Salute a tefiglio di Zeussangue di Perseo.

ERACLE

Salute a teAdmetosignore dei Tessali.

ADMETO

Magariso che è l'augurio di un amico sincero.

ERACLE

Come mai quei capelli rasati a lutto?

ADMETO

Ho un morto da seppellireoggi.

ERACLE

Che dio tenga lontana la sventura dai tuoi figli.

ADMETO

I miei figli li ho in casa e stanno bene.

ERACLE

Tuo padrecomunqueera anzianose si tratta di lui.

ADMETO

Nomio padre e mia madre sono ancora in vita.

ERACLE

Non è mica successo qualcosa a Alcesti?

ADMETO

Sono due i discorsi che posso fare su di lei.

ERACLE

Cosa intendi dire? È viva o no?.EuripideAlcesti

13

ADMETO

È viva e non è più vivae la faccenda mi angoscia.

ERACLE

Ne so meno di prima: parli per enigmi.

ADMETO

Conosci il destino che l'aspetta?

ERACLE

Certamente: ha accettato di morire al posto tuo.

ADMETO

E come fa a essere viva dopo una promessa simile?

ERACLE

Ahnon disperarti prima del temporimanda il lutto a quando la cosa saràsuccessa.

ADMETO

Chi sta per morire è già mortoe chi è morto non è più.

ERACLE

L'essere e il non essere sono ritenute due cose diverse.

ADMETO

Tu tieniti la tua opinioneEraclee io mi terrò la mia.

ERACLE

Ma alloraperché piangi? Chi è scomparso dei tuoi cari?

ADMETO

Una donna. Parlavamo di una donna poco fa.

ERACLE

Estranea o del tuo sangue?

ADMETO

Estraneaeppure legata alla mia famiglia.

ERACLE

E come mai è morta a casa tua?

ADMETO

Era venuta a abitare da noiorfanadopo la scomparsa di suo padre.

ERACLE

Ahmi spiace. Non avrei voluto trovarmi qui mentre sei in lutto.

ADMETO

Che strano discorso mi stai imbastendo?

ERACLE

Intendo cercare ospitalità da qualche altra parte.

ADMETO

Impossibileamico: depreco una iattura simile!

ERACLE

Un ospite che arriva tra gente in gramaglie è un fastidio.

ADMETO.Euripide Alcesti

14

I morti sono morti; suentra in casa.

ERACLE

È vergognosoper un ospitebanchettare tra persone in lacrime.

ADMETO

Le stanze dove ti condurranno sono isolate dal resto della casa.

ERACLE

Lasciami andare: te ne sarò gratissimo.

ADMETO

Che tu vada in un'altra casa è escluso. Servoaccompagnalo nell'alariservata ai forestieri e avverti gli addetti di

imbandire una ricca tavola. Chiudete bene le porte: gli ospitimentrebanchettanonon devono venir disturbatisentire

lamenti.

CORO

Ma cosa fai? In un momento come questonon esiti a accogliere gente a casatua. Sei impazzito?

ADMETO

Perchémi avreste apprezzato di più se cacciavo un amico giunto nella miacittànel mio palazzo? No di certo: il mio

lutto non diventava meno grave e io sarei passato per un individuo pocosocievole. Avrei aggiunto disgrazia a disgrazia:

sentir definire inospitale casa mia! Ho sempre trovato in Eracle unanfitrione straordinarioogni volta che capitavo nella

sitibonda Argo.

CORO

Ma perché hai nascosto la tua disgrazia al nuovo arrivatoall'amicocomelo chiami tu?

ADMETO

Perché non avrebbe mai accettato di rimanere da noise avesse saputo laverità. Qualcunopensomi riterrà pazzo e mi

disapproverà: ma la mia reggia ignora cosa sia respingere o far torto a unospite.

CORO

str. a

O casa del mio padronesempre generosa e ospitale

anche Apollo Piziosignore della cetra

si degnò di abitarti

accettò di diventare

pastoreo Admeto

nelle tue proprietà

suonando

agresti inni nuziali alle tue greggi

per i ripidi sentieri.

ant. a

Chiamate dai canti gioiosi

accorrevano a frotte le linci screziate

si affollavano fulve torme di leoni

lasciata la valle dell'Otri;

al suono della tua cetraFebo

danzava il maculato cerbiatto

sbucato con agili garretti

di tra i pini svettanti

allietati dalle soavi melodie.

str. b

E cosìla casa che tu abitiAdmeto

presso la palude Bebia

dalle belle correnti

è la più ricca di greggi.

Alle terre aratealle distese di prati

fa da confine †il paese† ‹ › dei Molossi.EuripideAlcesti

15

là dove sono gli oscuri stabuli del sole

il nostro re domina sul mare egeo

sino alle inospitali coste del Pelio.

ant. b

E anche ora ha spalancato la reggia

pur con occhio umido di pianto

e disperato per la cara moglie

morta da pocoha accolto un ospite.

Chi è nobile

sa bene comportarsi:

ogni saggezza alberga nell'uomo di valore.

Lo ammiro. Nel mio cuore regna la fiducia:

è pioAdmeto: sarà benedetto dagli dèi.

ADMETO

Cittadini di Ferepresenti qui con il vostro affettola salma è pronta e iservi la stanno oramai trasportando a spalle

verso il rogo e la tomba. Dite addiocome vuole l'usoa chi compie ilviaggio estremo.

CORO

Vedo tuo padre che si avvicina con il passo dei vecchi: lo seguono i suoifamulihanno in mano il corredo funebre per

la tua sposagli ornamenti mortuari.

FERETE

Sono qui per partecipare al tuo dolorefiglio: hai perduto un'ottima efedele moglie. Nessuno oserà certo negarlo. Ma

occorre farsi coraggioin questi casianche se non è facile. Accogliquesti oggetti preziosi e scendano sottoterra con

Alcesti. Bisogna onorarne le spoglieperché si è immolata per te e non miha privato del figlio: non mi vedrò costretto a

consumare una penosa vecchiaia senza di te. Con il suo gesto coraggioso enobileAlcesti ha reso onore al proprio

sesso. Tu hai salvato Admetohai rimesso in piedi noi che stavamo percadere: ti dico addioti auguro di essere felice

nell'Ade. Secondo mesono questi i matrimoni utili ai mortali o altrimentiè meglio che uno non si sposi.

ADMETO

Io quia questo funerale non ti ho invitato e la tua presenza non laconsidero gradita. Lei non indosserà mai il corredo

funebre che le hai portatonon ha bisogno dei tuoi doniper la sepoltura.Al mio dolore dovevi partecipare quando ero

in pericolo di vita. E dopo esserti defilatodopo avere permesso che morisseun'altra personagiovanetucosì vecchio

vieni ora a piangere su questo cadavere? Tu non fosti mai il vero padre diquesto mio corpo e non mi mise al mondo

quella che sostiene di averlo fatto e si attribuisce il nome di madre. Noiosono sangue di schiavi e mi hanno attaccato

di nascosto al seno di tua moglie. Nel momento decisivo hai dimostrato chisei realmente: non mi ritengo nato da te. Ti

distingui per viltà da tutti: decrepito come seial termine dell'esistenzanon hai volutonon hai avuto il coraggio di

sacrificarti per tuo figlio. Avete permesso che lo facesse leiunastranieral'unica persona che devo giustamente ritenere

mio padremia madre. Eppure era una bella sfida da affrontarsi: ti immolaviper il figliotanto non ti restava molto da

campare. [E io potevo trascorrere insieme a lei il resto dei miei giornienon sarei qui solo a piangere sui miei mali.]

Tutto ciò che fa felice un uomo lo hai avuto. Sei salito al trono dagiovaneti sei garantito un eredeil sottoscrittoin

famiglianon rischiavidunquemorendo senza figlidi lasciare in preda adaltri la tua reggiavuota di un legittimo

successore. Non sosterrai di avermi abbandonato alla morte perché nononoravo la tua vecchiaia: io ero un figlio

rispettosissimoe in cambio ricevo da te e da chi mi ha partorito questo belgrazie. Sbrìgati a fabbricare altri figli che ti

assistano negli anni tardi e ti compongano nella bara e provvedano alleesequie. Perché non sarò iocon le mie mania

seppellirti: per quanto ti riguardaio sono defunto. Se continuo a vedere lalucese sono salvo grazie ad un altrodi lui

mi proclamo figlioa lui manifesterò la mia devozione. I vecchi mentonoquando si augurano di scomparire

imprecando contro la senilità e l'esistenza troppo lunga. Appena la fine siavvicinanessuno vuole moriree la vecchiaia

non appare più un peso.

CORO

Smettetela: basta già la disgrazia in corso. Figlionon esasperare tuopadre.

FERETE

Figlioma chi ti credi di insultare così malamente? Uno schiavo lidio ofrigio che ti sei comperato? Non sai che sono un

Tessaloe figlio legittimo di un Tessaloun uomo libero? Tu offendi troppoe non te la caverai a buon mercatodopo

questa raffica di accuse infantili contro di me. Io ti ho generato e allevatocome padrone di questa casama non ho

l'obbligo di morire in vece tua. Non ho ereditato dai nostri avi la legge chei padri debbano immolarsi per i figlie non è

neanche greca questa legge. Della tua vitafelice o infelice che siaseiresponsabile tu: quello che dovevi avere da noi

lo hai avuto. Comandi su molti suddititi lascerò molte terre: sono i beniche ho ricevuto da mio padre. Che torti ti ho.EuripideAlcesti

16

fatto? E di che cosa ti privo? Non ti chiedo di morire per mee tu nonchiedermi di morire per te. Ti piace vivere: e

credi che a tuo padre non piaccia? Se computo il tempo che dovrò trascorrerelaggiùè lungomentre la vita è breve: ma

è pur sempre piacevole. Hai lottato spudoratamente per evitare la morte evivi oltre il termine a te assegnato uccidendo

lei. E accusi me di viltàtu un codardo vinto da una donnache è crepataper la tua bella faccia? Hai trovato un modo

brillante per scamparla semprese riuscirai ogni volta a persuadere lamoglie che ti trovi a prendere il tuo posto. E

insulti i tuoi che si rifiutano di farlopusillanime che non sei altro?Chiudi la bocca: e pensa che se tu ami l'esistenza

anche tutti gli altri la amano: se ci ricopri di ingiurieti sentiraireplicare molte spiacevoli verità.

CORO

Vi siete scambiati troppe contumelieprima e adesso: finiscilavecchiodiinveire contro tuo figlio.

ADMETO

Parla pureio quel che avevo da dire l'ho detto: se ti offendi a sentire laveritànon dovevi agire in modo sbagliato nei

miei riguardi.

FERETE

Avrei sbagliato di più se morivo in vece tua.

ADMETO

Perchéè la stessa cosa se muore un giovane o un vecchio?

FERETE

Abbiamo avuto in sorte un'esistenza solanon due.

ADMETO

Ti auguro di vivere più a lungo di Zeus.

FERETE

Non essere sacrilego con i tuoi genitoriche non ti hanno fatto niente.

ADMETO

Giàmi ero accorto che ti piace vivere in eterno.

FERETE

Ma non sei tu che porti a seppellire un cadavere al tuo posto?

ADMETO

Miserabilequesto è il segno della tua codardia.

FERETE

Non mi verrai a dire che è deceduta per colpa nostra.

ADMETO

Come vorrei che un giorno tu avessi bisogno di me.

FERETE

Sposane molte di donnecosì saranno in tante a andare all'altro mondo.

ADMETO

La vergogna ricade su di teche hai rifiutato di morire.

FERETE

La luce del sole è un bene caromolto caro.

ADMETO

Pensiero meschino il tuoindegno di un uomo.

FERETE

Ma intanto non te la ridi trasportando la bara di un vecchio.

ADMETO

Quando verrà la tua oramorirai disonorato..EuripideAlcesti

17

FERETE

Da mortola cattiva fama non mi interessa.

ADMETO

Dio miola vecchiaia non ha nessun pudore.

FERETE

Lei sìlo aveva: ti sei trovato una bella pazza.

ADMETO

Vattene e lasciami seppellire questo cadavere.

FERETE

Me ne vado. Seppellisci tu la donna che hai assassinato. Ma ai suoi parentidovrai renderne conto. Non è più un uomo

Acastose non vendica il sangue di sua sorella.

ADMETO

Va' in malora tu e la tua compagna! Invecchiate da solisenza figlianchese uno è ancora al mondo. Ve lo meritate!

Non metterete più piede in questa mia casa. Se potessi ripudiarepubblicamente il focolare paternolo ripudierei. Noi -

occorre sopportare la sciagura che ci ha colpito - noi muoviamociandiamo adeporre il feretro sulla pira.

CORO

Ahiahisei stata grande

nobilecoraggiosa. Addio

che Hermes ctonio e l'Ade ti accolgano

benevoli. Se per i buoni c'è una ricompensa

nell'aldilàl'avrai: tu siederai accanto

alla sposa di Ade.

SERVO

Ospiti arrivati alla reggia di Admeto ne ho conosciuti e serviti a tavolatantima sinora non me n'era capitato nessuno

peggiore di questo. Aveva ben visto la tristezza del mio padronema ha avutolo stesso la faccia tosta di entraredi

oltrepassare le soglie del palazzo. E poipur conoscendo la situazionenonsi è accontentato dei cibi che gli venivano

imbanditinoquello zotico se qualcosa mancava ce la chiedeva coninsistenza. Agguantata †con le mani† una coppa di

ederatracanna vino purocosì com'è prodotto dalla nera terranetracanna finché il calore fiammeggiante del vino non

gli si diffonde per tutte le vene. E poi si ficca in testa una corona dimirtoululando canzoni stonate. Cosìsi sentiva una

duplice musica: lui berciava indifferente alle disgrazie familiari di Admetoe noi servi piangevamo Alcesti

nascondendo all'ospite le nostre lacrimeperché così ci aveva ordinatoAdmeto. E ora io rifocillo in casa lo stranieroun

ladroun mascalzoneun predone. La mia signora ha lasciato la sua dimoraeio non ho seguito il corteo funebrenon

ho proteso le mani verso di leigemendo su una padrona che era una madre perme e tutte le ancelleche stornava da noi

tanti guaiplacando la collera di suo marito. Non ho ragione di odiare ilforestiero che è arrivato qui mentre regna

l'angoscia?

ERACLE

Ehituperché mi guardi con quell'aria seria e preoccupata? Un servo nondeve mostrarsi tetro con gli ospitima deve

accoglierli affabilmente. Hai davanti agli occhi un amico del tuo padrone esei scuro in voltoarcignote la prendi per

un lutto che non coinvolge la reggia. Vieni quiche penserò io a educartimeglio. †Lo sai† come vanno le cose per i

mortali? Credo di no. Da dove lo ricaveresti? E allorastammi a sentire.

Tutti i mortali li attende la morte

e nessuno di loro mai saprà

il giorno dopo se ancora vivrà

come vada a finire la sua sorte.

È un gioco che non si imparaquello della sortenon c'è arte che tenga.Suascoltaapprendi da me la lezione. Goditela

beviritieni tua la vita giorno per giornoe il resto invece nelle mani delcaso. Onora Cipridela più piacevole di tutte le

deeper gli uomini: è davvero benefica. Lascia perdere il rimanentedammirettase ti pare che io dica giusto. E credo

proprio di sì. E dunque

scòrdati l'eccessivo dispiacere

[mettiti una corona]vieni a bere

[getta alle spalle l'infelicità].

L'alzarsi e l'abbassarsi del bicchiere

col ritmo adatto ti piloterà.EuripideAlcesti

18

fuori dal cupo e dalla tua ansietà.

I mortali devono avere pensieri mortali. Per la gente troppo seriosa eaccigliataa mio giudiziola vita non è davvero

vitama una iattura.

SERVO

Le sappiamo queste cose. Ma la situazione attuale non richiede né baldoriané riso.

ERACLE

È morta un'estranea: non ti addolorare troppo. I tuoi padroni - è quelloche conta - sono vivi.

SERVO

Come? Vivi? Lo sai cos'è successo nella reggia?

ERACLE

Se il tuo padrone non mi ha detto delle menzogne.

SERVO

È troppo ospitaleluitroppo.

ERACLE

Perchénon dovevo essere trattato beneper un'estranea che è morta?

SERVO

E come no? Era proprio un'estranea!

ERACLE

È capitata una disgrazia a Admeto e me l'ha taciuto?

SERVO

Addiostatti bene. Le sventure dei nostri padroni riguardano noi.

ERACLE

Questo discorso scaturisce da dolori interni alla reggia.

SERVO

Certoaltrimenti non mi sarei tanto risentito vedendoti gozzovigliare.

ERACLE

Ho patito un grave torto dai miei anfitrioni.

SERVO

Non sei capitato nel momento giustoper un ospite. [Siamo in lutto: non vedigli abiti neri e la testa rasa?

ERACLE

Ma chi è morto?]

ERACLE

È mancato uno dei suoi figli oppure il vecchio padre?

SERVO

È morta la moglie di Admetostraniero.

ERACLE

Ma cosa dici? E mi avete dato ospitalità?

SERVO

Sìperché il re si vergognava a mandarti via.

ERACLE

Povero infeliceche compagna hai perso!

SERVO.Euripide Alcesti

19

È finita per tutti noinon solo per lei.

ERACLE

L'avevo intuitovedendo gli occhi gonfi di lacrimei capelli rasiil voltodi Admeto. Ma era riuscito a convincermi

raccontandomi che stava seppellendo una persona non di famiglia. E iofacendo violenza ai miei sentimentiho

oltrepassato lo stesso la portaho bevuto nella casa di un uomo ospitaleinun momento così grave per lui. E sono qui a

gozzovigliarecon la testa cinta di fiori? Ma tutacermi la disgrazia chec'era in casa! Dove seppellisce Alcesti? Dove

posso raggiungerlo?

SERVO

Prendi la strada che porta dritto a Larissa. Vedraiappena fuori di cittàuna tomba di pietra levigata.

ERACLE

Tu mio cuoreche molto hai osatoe voimie mani mostrate ora quale figlioAlcmena di Tirintonata da Elettrioneha

generato a Zeus. Devo salvare la donna spirata di recenteriportare traqueste mura Alcestiricambiare la gran cortesia

di Admeto. Mi precipito laggiù e aspetto al varco il signore dei mortiThanatos dalle nere vesti: penso di sorprenderlo

mentre beve il sangue delle vittimevicino alla tomba. Balzando dal luogodella mia imboscatalo agguanteròlo

stringerò nella morsa delle mie mani e nessuno potrà strapparlosemisoffocatodalla mia presa finché non mi abbia

restituito Alcesti. Se fallisco questa caccia perché Thanatos non viene allelibagioni di sanguescenderò giùalle oscure

dimore di Core e di Adee chiederò che mi sia consegnata Alcesti. Sonoconvinto che la riporterò sula rimetterò nelle

mani di chi mi ha accolto benevolmente nella reggia e non mi ha respintononostante il grave lutto che lo aveva colpito.

Fedele alla sua nobiltàme ne aveva tenuto all'oscuro per rispetto verso dime. C'è qualcuno fra i Tessalifra i Greci che

abbia maggior senso di ospitalità di lui? Ma non dovrà dire di averebeneficatonella sua generositàun uomo indegno.

ADMETO

Amaro ritorno

odioso spettacolo di stanze vuote.

Sono disperato ‹disperato›.

Ma dove andaredove restare?

Che direche tacere?

Come posso morire? Mia madre

ha generato un infelice.

Invidio i mortianzi li amo

voglio abitare laggiùcon loro.

Non mi allieta il sole

né il camminare su questa terra.

Quale pegno mi ha rapito

Thanatosper consegnarlo all'Ade!

CORO

str. a

Va' avantiavantientra nella reggia.

ADMETO

È tremendo.

CORO

Muove a pietà il tuo patire.

ADMETO

Dio mio.

CORO

Il dolore ti ha attraversatolo so.

ADMETO

Sono sconvolto.

CORO

Non puoi darle nessun aiutolaggiù...

ADMETO.Euripide Alcesti

20

Che destinoil mio.

CORO

È straziante non vedersi più davanti il viso della moglie.

ADMETO

Ecco cosa mi ha piagato l'animo:

nulla è peggio per un uomo

che perdere una moglie devota.

Magari non l'avessi mai sposata

non avessimo abitato qui insieme!

Invidio chi non ha moglie né figli;

dispone di una vita sola

con i suoi bastevoli tormenti.

Ma le malattie dei figli

i letti nuziali devastati dalla morte

questo è intollerabile

quando invece si può vivere

senza nozzesenza prole.

CORO

ant. a

La sortela sorte ineluttabile è sopraggiunta.

ADMETO

È tremendo.

CORO

Non poni limite al dolore.

ADMETO

Dio mio.

CORO

È duro sopportareeppure...

ADMETO

Sono sconvolto.

CORO

Coraggionon sei il primo a perdere...

ADMETO

Che destino il mio.

CORO

... la sposa; la sventurain varie manierecolpisce un mortale poi l'altro.

ADMETO

O lunghi luttio angoscia

patita per i cari ormai scomparsi.

Perché mi hai impedito di gettarmi

nella fossa funebre

e di giaceremortoaccanto a lei

donna di grandi virtù?

L'Ade avrebbe avuto non una

ma due vite insiemele più fedeli

insieme avremmo varcato la palude degli inferi.

CORO

str. b

A un mio parente morì.EuripideAlcesti

21

il figlio in casaed era degno di compianti

un figlio unico.

Ma il padre sopportò il colpo

eppure non aveva altra prole

era un uomo con i capelli bianchi

in là con gli anni

vicino alla fine.

ADMETO

O reggiacome posso entrare in te

e abitarti?

La sorte è cambiatatutto è mutato.

Il mio ingressoalloraavvenne

con fiaccole del Pelio e imenei

tenevo per mano mia moglie

mi seguiva un corteo chiassoso.

Inneggiavano a me e a leila morta

gridando «viva la coppia patrizia

viva gli sposifigli entrambi di nobili».

Ora risuonano pianti e non inni

e vesti non candidema nere

mi scortano dentro le stanzea un letto deserto.

CORO

ant. b

Eri felicenon toccato dal male

è sopraggiunto il dolore

ma hai salvato la vita e l'animo.

È morta tua moglielasciando un vuoto d'amore.

Non è una grande novità. La morte

ha strappato la sposa a tanti altri.

ADMETO

Amiciritengo la sorte di mia moglie migliore della miaanche se nonsembra. Il dolore non la colpirà piùsi è liberata

dei molti affanniin un alone di gloria. E io che non dovevo viverechesono sfuggito al mio fatoavrò una vita di pena:

adesso capisco. Mi sarà intollerabile entrare in questa reggia. A chi mirivolgerò e chi si rivolgerà a me per darmi il

benvenuto? C'è ancora un posto per me? La solitudine che c'è dentro miscaccerà: vedrò le sue stanze vuotevuoto il

trono su cui si sedevae i pavimenti tutti sporchi. I figligettandosi aimiei piedipiangeranno la madrei servi

gemeranno per la padrona che hanno perduta. Ecco cosa succederà in casaefuori mi respingeranno i matrimoni dei

Tessalile liete brigate di donne: non sopporterò di vedere le coetanee dimia moglie. E chiunque sia mio nemico dirà:

«Guarda questo miserabilevivenon se l'è sentita di moriresi èsottratto all'Ade da vigliaccooffrendo in cambio la

moglie. E si crede di essere un uomo? Odia i genitorima lui non ha volutomorire». Alla mia sventura si accompagnerà

questa bella fama. Mala sorte e cattiva nomea insieme: a che mi serve vivereamici?

CORO

str. a

Io grazie alle Muse mi sono levato

alto nel cieloio mi sono fatto padrone

di molte ideema nulla ho incontrato

più forte della Necessità.

Contro di lei non ho trovato rimedi

nelle tavolette tracie dettate da Orfeo

e neppure nei farmaci che Febo

diede agli Asclepiadi come antidoto

ai tanti mali degli uomini.

ant. a

Solo di questa dea

non esistono altari

o immagini a cui accostarsi:

non si placa con sacrifici.

Non aggredirmiti pregosignora.EuripideAlcesti

22

più crudelmente che nel passato.

Persino Zeusqualunque cosa voglia

la realizza con il tuo permesso.

Tu domi a forza anche il ferro dei Calibi

la tua inaccessibile volontà

non rispetta nessuno.

str. b

La dea ha preso anche teAdmeto

nei suoi lacci implacabili.

Consòlati: non riuscirai con le lacrime

a riportare sulla terra i defunti.

Anche i figli degli dèi scompaiono

nelle tenebre della morte.

Alcesti ci era molto cara quando era in mezzo a noi

ci sarà cara anche da morta.

Hai legato a te come sposa la migliore delle donne.

ant. b

Il luogo dove giace tua moglie

non è un semplice sepolcro.

Come un altare divino

lo onori il viandante.

Raggiungendolo per un sentiero appartato dirà:

«È morta per suo marito

ora è con gli spiriti beati.

Ti salutoti veneroproteggimi».

Ecco le parole che le saranno rivolte.

Admetose non mi sbaglioil figlio di Alcmena si sta dirigendo verso lareggia.

ERACLE

Con un amico bisogna parlare con franchezza e non taceretenendosi dentro lerimostranze. Io ti ero vicino in una

situazione grave e mi sarei aspettato di venir messo alla prova come amico.Ma tu non mi hai detto che il cadavere

esposto era quello di tua mogliee mi hai ospitatofacendomi capire che ituoi pensieri non nascevano da un lutto in

famiglia. Io mi sono incoronato il capo di fioriho libato agli dèi in unareggia funestata dalla tua disgrazia. E ti incolpo

ti incolpo per quello che mi è successoma non voglio rattristartiulteriormente mentre stai patendo. Ti spiego la ragione

per cui sono di nuovo qui. Ti prego di prendere questa donna e dicustodirmela finché non sarò di nuovo qui con le

cavalle traciedopo avere ucciso il sovrano dei Bistoni. Se mi succedequello che non vorrei - io mi auguro di tornare -

te ne faccio dono: tienila come ancella in casa. Ne sono venuto in possessocon molta fatica. È andata così. Càpito in un

posto dove avevano bandito una gara aperta a tuttiuna bella competizioneatleticae ne riporto lei come premio della

mia vittoria. Per chi trionfava nelle prove minori c'erano dei cavallichivinceva nelle prove più impegnativecome lotta

e pugilatosi assicurava una mandria di buoi ein piùuna donna. Mitrovavo làsarebbe stato disonorevole per me

trascurare questo glorioso guadagno. Macome ti avevo già dettodeviaverne cura tu di questa donna: non l'ho rubata

me la sono conquistata battendomi duramente. Verrà il momento in cui anchetuprobabilmentemi elogerai per questo.

ADMETO

Non per spregio verso di te o perché pensassi che era una cosa di cuivergognarsi ti avevo tenuta nascosta la fine della

mia sfortunata sposa. Ma si sarebbe aggiunta pena a penase andavi a cercareospitalità altroveera già sufficiente per

me piangere sulle mie disgrazie. Ma ti pregose è possibileaffida questadonna a un altro Tessalo che non abbia patito

le mie sofferenzehai tanti amici qui a Fere: non richiamarmi le mieangosce. A vedermi questa donna in casa non

riuscirei a trattenere le lacrime: sto malenon peggiorare la situazionesono già abbastanza oppresso dalla mia

disgrazia. Una giovane donnadove la sistemo nella reggia? Perché ègiovanelo rivelano i suoi abitigli accessori che

porta. La vedi abitare nella stanza destinata agli uomini? E come farebbe amantenersi castatrovandosi in mezzo a dei

giovani? Non è facile frenare gli ardori di chi è nel fiore dell'età: iome ne preoccupo per te. O le assegno stabilmente il

talamo della defunta? Ma come la intrudo nel letto di Alcesti? Temo unduplice biasimo: da un lato ci sono i cittadini e

qualcuno di loro potrebbe accusarmi di avere tradito la mia benefattriceinfilandomi sotto le coperte di un'altra donna

giovane. E poi c'è la mortae devo stare molto attento: merita il mio piùprofondo rispetto. Quanto a tedonnachiunque

tu sia: lo sai che hai la stessa statura di Alcesti e che le assomiglifisicamente? Ahi. Portala vialontano dalla mia vista

per gli dèinon colpire uno che è già segnato dal dolore. La guardo e misembra di vedere la mia sposa: il cuore mi batte

fortegli occhi mi si riempiono di lacrimesono disperatoadesso provotutta l'amarezza del mio dolore..EuripideAlcesti

23

CORO

Io non potrei definire buona la situazionema si deve accettarequalunqueesso siail dono del dio.

ERACLE

Magari avessi tanto potere da riportare tua moglie dal regno delle ombre allaluceda concederti questa grazia.

ADMETO

So bene che lo vorresti. Ma è desiderio vano: i morti non possonorisuscitare.

ERACLE

E allora non eccederesopporta con misura.

ADMETO

Dare consigli è più facile che sopportare quando si soffre.

ERACLE

Cosa ci guadagni a voler sempre piangere?

ADMETO

Nientelo riconosco: ma mi travolge questo desiderio di lacrime.

ERACLE

Naturalel'amore per gli estinti porta lacrime.

ADMETO

Mi ha distruttoquest'amoree ben più di quanto dicano le mie parole.

ERACLE

Hai perduto un'ottima moglie: chi lo negherebbe?

ADMETO

Con la conseguenza che quest'uomo non prova più gioia a stare al mondo.

ERACLE

Il tempo lenirà la ferita: adesso è ancora troppo recente.

ADMETO

Il tempo? Sìse tempo significa morte.

ERACLE

Una donna e nuove nozze metteranno fine al tuo rimpianto.

ADMETO

Chiudi la bocca. Che bestemmia! Non me lo sarei mai immaginato da te.

ERACLE

Come? Non ti risposerai? Vuoi rimanere vedovo?

ADMETO

Nessuna donna entrerà mai nel mio letto!

ERACLE

Credi che la morta ne trarrà qualche vantaggio?

ADMETO

Dovunque si troviè mio dovere onorarla.

ERACLE

Ioper meti elogioma ti attirerai la taccia di pazzo.

ADMETO

Non potrai più definirmi uno sposo..EuripideAlcesti

24

ERACLE

Ti ho lodato perché sei un amico fedele di tua moglie.]

ADMETO

Possa io morire prima di tradirlaanche se non è più.

ERACLE

Viaaccogli questa donna nelle tue nobili case.

ADMETO

Noti supplicoin nome di tuo padre Zeus.

ERACLE

Badaè un errore non fare come ti dico.

ADMETO

E se lo facessil'angoscia mi divorerebbe.

ERACLE

Dammi retta. Il favore che ti chiedo potrebbe volgersi a tuo vantaggio.

ADMETO

Come vorrei che non te la fossi conquistata in una gara!

ERACLE

Io l'ho vintama anche tu partecipi alla mia vittoria.

ADMETO

Perfetto: ma che se ne vada.

ERACLE

Se ne andràse è necessario: ma prima accèrtati che sia necessario.

ADMETO

Lo èa meno che tu non te la prenda a male.

ERACLE

Anch'io ho le mie ragionise insisto tanto.

ADMETO

Vuoi averla vinta? D'accordo. Ma fai una cosa che non mi piace.

ERACLE

Verrà il momento in cui mi ringrazierai: ora dammi retta.

ADMETO

Serviconducetela dentrovisto che bisogna accoglierla in casa.

ERACLE

Non affiderei questa donna a dei servi.

ADMETO

E allorase crediaccompagnala tu.

ERACLE

Noio la consegnerò unicamente nelle tue mani.

ADMETO

Preferirei non toccarla: ma può entrare in casa.

ERACLE.Euripide Alcesti

25

Io mi fido solo della tua destra.

ADMETO

Signoretu mi costringi a fare cose che non voglio.

ERACLE

Non aver pauratendile la manotocca la straniera.

ADMETO

Sìtendo la mano come per decapitare la Gorgone.

ERACLE

Fatto?

ADMETO

Fattosì.

ERACLE

Custodiscilaadesso e riconosceraidopoche il figlio di Zeus è un nobileospite.]

ERACLE

Guardalase non sembra che assomigli in qualche modo a tua moglie: lafortuna è dalla tuacessa di affliggerti.

ADMETO

O dèicosa devo dire? - che miracolo insperato - è davvero mia mogliequella che vedo? O mi stordisce una gioia

celeste illusoria?

ERACLE

Noquella che vedi è proprio tua moglie.

ADMETO

Bada che non sia uno spettro degli inferi.

ERACLE

Non hai dato ospitalità a un negromante.

ADMETO

Ma ho davvero davanti agli occhi la donna che avevo seppellito?

ERACLE

Esatto. Ma non sono sorpreso che tu non creda alla tua fortuna.

ADMETO

Posso toccarlaposso parlarle come se fosse mia moglie realmente viva?

ERACLE

Fa' pure. Hai tutto quello che desideravi.

ADMETO

È il visoil corpo di mia moglie. Insperatamente sei miamentre credevo dinon rivederti mai più.

ERACLE

È tua. E che l'invidia degli dèi non cada su di voi.

ADMETO

Nobile figlio del grande Zeussii felice e ti protegga il padre che ti hagenerato: tu solo hai raddrizzato la mia sorte. Ma

come l'hai riportata dagli inferi alla luce?

ERACLE

Ho ingaggiato battaglia col demone che la teneva in suo potere.

ADMETO.Euripide Alcesti

26

E dove dici di aver combattuto contro Thanatos?

ERACLE

Proprio accanto alla tomba. Ero appostato e l'ho artigliato con le mie mani.

ADMETO

Perché questa donna se ne sta lìmuta?

ERACLE

Non ti è ancora permesso di udire parole da leiprima che sia stata scioltadal vincolo che la consacra agli dèi inferi e

siano passati tre giorni. Ma accompagnala dentroe anche in futuroAdmetocerca di essere pio e giusto con gli ospiti.

Ora io devo andare e compiere l'impresa che mi è stata imposta dal sovranofiglio di Stenelo.

ADMETO

Resta con noicondividi il nostro focolare.

ERACLE

Un'altra voltaadesso devo affrettarmi.

ADMETO

Buona fortuna e rapido ritorno! Ordino ai cittadiniin tutta la tetrarchia:si levino cori per festeggiare la lieta sortegli

altari fumino per sacrifici di buoi in onore degli dèi. La nostra vita hamutato corsoin meglio: non negherò di essere

felice.

CORO

Molte sono le forme del divinomolte sono le risoluzioni inattese deicelesti; quello che si credeva non si è compiuto

un dio trovò la strada per l'impossibile. E questa vicenda si è suggellatacosì.




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