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EdmondRostand


CIRANODI BERGERAC

 

 

 

Commediaeroica in cinque atti

E'all'anima di Cirano che avrei voluto dedicare questo poemama poichéessa è passata in voiCoquelinè a voi che lo dedico.

(Dedicadell'autore all'attore Coquelinprimo interprete del ruolo di Ciranoal Theatre de la Porte Saint-Manin il 28 dicembre 1897)

PERSONAGGI

Ciranodi Bergerac

Cristianodi Neuvillette

Antoniode Guiche

Ragueneau

LeBret

Carbonedi Castelgeloso

Lignière

Viscontedi Valvert

Montfleury

Bellerose

Jodelet

Cuigy

D'Artagnan

Brissaille

Cadettimarchesipoetipasticcierimoschettieripubblico e attori alPalazzo Borgognaun borghese e suo figlioun seccatoreuncavalleggeroun ladrouna guardiaun cappuccinodue musicipaggi.

Rossana

SuoraMarta

SuoraClara

MadreMargherita

LaGovernante

Lisa

Attricidamepreziosesuoreuna vivandiera e una fioraia

L'azionesi svolge nel 1640 per i primi quattro atti e nel 1655 per il quinto

ATTOPRIMO

Unarappresentazione a Palazzo Borgogna.

Lasala di Palazzo Borgogna nel 1640. Una specie di capannone per ilgioco della palla adattato a uso teatrale. Vari manifesti rossi suiquali si legge "La Cloreste". La sala è ancorasemibuia

SCENA1 - Il pubblicoche comincia a entrare a poco a poco. Cavalieriborghesiservipaggiun ladroil portinaioeccetera

(Sisente dietro la porta un vociarepoi un cavaliere entra bruscamente)

ILPORTINAIO (inseguendolo): EhiVoi! Quindici soldi!

ILCAVALIERE: Io entro gratis!

PORTINAIO:E perché?

CAVALIERE:Sono cavalleggero del re!

PORTINAIO(a un altro cavaliere che entra): E voi?

SECONDOCAVALIERE: Non pago!

PORTINAIO:Ma...

SECONDOCAVALIERE: Sono moschettiere!

PRIMOCAVALIERE (al secondo): Non comincia che alle due. La sala èvuota. Tiriamo di fioretto. (Tirano di scherma).

UNSERVO (entrando): EhiFlanquin...

UNALTRO (già arrivato): Sciampagna?

ILPRIMO (mostrandogli dei giochi che tira fuori dalla giubba):Carte.

Dadi(Si siede per terra) Giochiamo.

ILSECONDO (si siede anche lui): Sì caro.

ILPRIMO (tirando di tasca un mozzicone di candela che accende efissa per terra): Ho preso un po' di luce al mio padrone.

UNAGUARDIA (a una fioraia che viene avanti): Carino da parte tuavenire prima che accendano le luci!... (la stringe in vita)

UNODEGLI SCHERMIDORI (ricevendo un colpo): Toccato!

UNGIOCATORE: Fiori!

LAGUARDIA (inseguendo la ragazza): Un bacio!

LAFIORAIA (divincolandosi): Ci vedono!...

LAGUARDIA (trascinandola in un angolo buio): Qui no!

UNUOMO (sedendo a terra con altriche hanno portato da mangiare):Quando si arriva primasi ha pure il tempo di mangiare!

UNBORGHESE (col figlio): Vienisistemiamoci là.

UNGIOCATORE: Tris d'assi!

UNUOMO (sedendosi anche lui e tirando di sotto il mantello unabottiglia): Un beone ha diritto a bere il suo Borgogna... (beve)a Palazzo Borgogna!

ILBORGHESE (a suo figlio): In che posto siamo capitati? (Mostral'ubriacone col bastone) Ubriaconi!

(Duellandouno dei cavalieri lo investe) Spadaccini!.. (Casca in mezzo aigiocatori) Giocatori!

LAGUARDIA (alle spalle continuando a insidiare la fioraia): Unbacio!

ILBORGHESE (allontanando con apprensione suo figlio): Mio Dio! Epensare che in questa sala è stato rappresentato Rotrou!

ILRAGAZZO: E Corneille!

UNGRUPPO Dl PAGGI (tenendosi per manoentrano ballando e cantando):

Tralalà-lalalà-lallallèra...

ILPORTINAIO (severamenteai paggi): Mi raccomandopaggi!Niente scherzi!

PRIMOPAGGIO (con aria offesa): Masignoreche dite!...

(Infrettaal secondoappena il portinaio volta le spalle:) Hai conte dello spago?

ILSECONDO: Sìcon un gancio.

ILPRIMO: Così potremo pescare qualche parrucca di lassù.

UNLADRO (ad altri brutti ceffi): Avantinovelliniprimalezione. Dal momento che siete al primo furto...

SECONDOPAGGIO (gridando ad altriin galleria): Ehi! Avetecerbottane?

TERZOPAGGIO: E anche piselli! (Gli soffia addosso dei piselli)

ILRAGAZZO (al padre): Che cosa rappresentano?

ILBORGHESE: La "Cloreste".

ILRAGAZZO: Di chi è?

ILBORGHESE: Dell'accademico Balthazar Baro!... Bel testo! (Siallontana al braccio del figlio)

ILLADRO (ai complici): ... Le trine dei calzoni vanno tagliatecosì!

UNOSPETTATORE (a un altroindicando in alto): Guardateallaprima del "Cid" ero là!

ILLADRO (accompagnando la spiegazione col movimento delle dita):Gli orologi...

ILBORGHESE: (tornando avanti con il figlio): Vedrai degli attorimolto illustri...

ILLADRO (facendo il gesto di tirare qualcosa da una tasca conpiccoli strappi): I fazzoletti...

ILBORGHESE: Montfleury...

QUALCUNO(gridando dall'alto): Luceaccendete la luce!

ILBORGHESE: BelleroseEpyla BeaupréJodelet!

UNPAGGIO (in platea): Ecco la vivandiera!

LAVIVANDIERA (apparendo dietro il buffet): Arancelattesciroppo di lamponecedrata... (Baccano alla porta)

UNAVOCE IN FALSETTO: Lasciate passarevillani!

UNSERVO (meravigliato): I marchesi!... In platea?

UNALTRO SERVO: Solo per qualche minuto. (Entra un gruppo di giovanimarchesi)

UNMARCHESE (vedendo la sala semivuota): Beh?... Entriamo cosìcome dei piccoli borghesi! Senza disturbare la gente - senza pestarei piedi a nessuno?... Che vergogna! (Incontra altri gentiluominientrati prima di lui) Cuigy! Brissaille! (Grandi abbracci)

CUIGY:E già - siamo arrivati prima della luce!

ILMARCHESE: Non parlarmene! Mi sento...

UNALTRO: Consolatimarchese. Ecco la luce!

(Lasala saluta con un sospiro l'entrata dell'accenditore. Il pubblico facapannello intorno ai lumi che accende. Entra in platea Lignièrecon Cristiano di Neuvillette. Lignièrein disordinehal'aria di un ubriacone distinto)

SCENA2

GlistessiCristianoLignièree dopo Ragueneau e Le Bret

CUIGY:Lignière!

BRISSAILLE(ridendo): Non ancora ubriaco!...

LIGNIÈRE(pianoa Cristiano): Posso presentarti? (Cristiano fasegno di sì). Il barone di Neuvillette.

LAPLATEA (sollevata dalla luce che si diffonde): Evviva!

CUIGY(guardando Cristiano): Niente male!

PRIMOMARCHESE (che ha sentito): Insomma...

LIGNIÈRE(presentando a Cristiano): Il signor de Cuigyil signor deBrissaille...

CRISTIANO(inchinandosi): Enchanté!...

PRIMOMARCHESE (al secondo): Sìè carinoma vestemolto male.

LIGNIÈRE(a Cuigy): Arriva adesso dalla Turenna.

CRISTIANO:Sono a Parigi da venti giorni appena. Entro domani nel reggimentodelle guardiecome cadetto.

PRIMOMARCHESE (guardando tra il pubblico): Ecco la presidentessaAubry!

LAVIVANDIERA: Arancelatte... (Un accordo di violini)

CUIGY(a Cristianoindicando il pubblico): Un bel po' di genteeh!

CRISTIANO:Sìparecchia.

PRIMOMARCHESE: Bella gente! (Nominano le signore man mano che entrano.Salutanosorridono)

SECONDOMARCHESE: La signora di Guéméné...

CUIGY:La Bois-Dauphin.

PRIMOMARCHESE: La conosciamo.

BRISSAILLE:La Chavigny...

SECONDOMARCHESE: La conosciamo bene.

LIGNIÈRE:Guardac'è anche Corneille. E' arrivato da Rouen.

ILRAGAZZO (al padre): Ci sono gli accademici?

ILBORGHESE: Mah... ne vedo parecchi. Ecco BoudouBoissat e CureauPorchèresColombyBourzeysBourdonArbaud... Tutti nomiimmortalidestinati a restare nei secoli.

PRIMOMARCHESE: Attenzione! Arrivano le preziose: BartenoideUrimedonteCassandraFelixeria...

SECONDOMARCHESE (in estasi): Che soprannomi eccitanti! Li conoscitutti?

PRIMOMARCHESE: Sìtutti!

LIGNIÈRE(a Cristiano in disparte): Caro mio. Lei non si vede. Sonoentrate tutte. Sono venuto qui per aiutartima a questo punto me netorno a bere.

CRISTIANO(supplicandolo): Noti prego... Tu che conosci tutti inquesta cittàrimani! Devi dirmi chi è. (Nuoviaccordi dei violini. Pronti a iniziare)

LAVIVANDIERA: Pasticcinilimonata!... (I violini attaccano)

CRISTIANO:Temo che sia colta e preziosa. Non oso parlarle. Non so parlare. Oggisi parla e si scrive in un modo che mi mette a disagio.

Ionon sono che un militare timido. Lei siede sempre lìadestrain fondo - in quel palco vuoto.

LIGNIÈRE(avviandosi a uscire): Io vado.

CRISTIANO(trattenendolo): Aspetta!

LIGNIÈRE:Non posso. Devo andare alla taverna. Mi aspettano. Qui si muore disete.

LAVIVANDIERA (passando): Aranciata?

LIGNIÈRE(ha un moto di disgusto): Buahahah!...

VIVANDIERA:Latte?

LIGNIÈRE(sempre più disgustato): Mi fai star male!

VIVANDIERA:Vino.

LIGNIÈRE:Ecco! (A Cristiano:) Rimango ancora un po'. Sentiamo com'èquesto vino!

(Lavivandiera gli dà da bere. Il pubblicoimprovvisamenteacclama un ometto grassoccio e gaio chiamandolo per nome: Ragueneau!Ragueneau!)

LIGNIÈRE(a Cristiano): E' il grande pasticciere Ragueneau!

RAGUENEAU(avvicinandosi a Lignière): Avete visto il signorCirano?

LIGNIÈRE(presentando Ragueneau a Cristiano): Il pasticciere degliattori e dei poeti!

RAGUENEAU(confondendosi): Behinsommasìio...

LIGNIÈRE:Zitto! Lo sanno tutti che sei un mecenate!

RAGUENEAU:Sìqualcuno si serve da me...

LIGNIÈRE:A credito. Scrive anche lui - è un buon poeta.

RAGUENEAU:Così diconoma...

LIGNIÈRE:E pazzo per la poesia!

RAGUENEAU:E' vero. Per qualche verso io...

LIGNIÈRE:Regaleresti una torta!

RAGUENEAU:Una torta?!... Diciamo un pasticcino!

LIGNIÈRE:Pover'uomosi scusa! E per un bel sonetto?

RAGUENEAU:Qualche panino. Tutto qui.

LIGNIÈRE(severamente): Con panna! E il teatro - ti piace il teatro?

RAGUENEAU:L'adoro!

LIGNIÈRE:Una passione che paghi in dolciumi! Detto tra noiquanto t'ècostato l'ingresso stasera?

RAGUENEAU:Quattro torte e quindici paste. (Guardandosi intorno). Ma nonvedo il signor Cirano. Strano.

LIGNIÈRE:Perché?

RAGUENEAU:C è Montfleury che recita!

LIGNIÈRE:Giàquesto cane stasera fa Fedone. Ma che c'entra Cirano?

RAGUENEAU:Allora non sapete niente? Detesta Montfleury. Gli ha proibito direcitare per un mese!

LIGNIÈRE(che è al quarto bicchiere e non capisce): E allora?

RAGUENEAU:Stasera c'è Montfleury!

CUIGY(avvicinandosi): Evidentemente non c'è riuscito.

RAGUENEAU:Come? Sono venuto apposta per vederlo!

PRIMOMARCHESE: Ma chi è questo Cirano?

CUIGY:Un ragazzo che tira bene di scherma.

SECONDOMARCHESE: Nobile?

CUIGY:Abbastanza. E' cadetto. (Indicando un gentiluomo che viene avanticome cercasse qualcuno). Ma il suo amico Le Bret potràdirvi di più. (Chiama:) Le Bret. (Le Bret siavvicina) Cercate Cirano?

LEBRET: Sìsono preoccupato.

CUIGY:Diteci. Com'è Cirano?

LEBRET (teneramente): Straordinario. Non conosco un altro comelui.

RAGUENEAU:Poeta!

CUIGY:Spadaccino!

BRISSAILLE:Scienziato!

LEBRET: Musicista!

LIGNIÈRE:Per non parlare dell'aspetto!

RAGUENEAU:Sapeste come si veste!... Bizzarroeccessivostravagantesvanito -potrebbe fornire a un pittore il modello più folle perritrarre uno spadaccino. Porta un cappello a tre piume e la giubba asei faldee il mantello sollevato dietro dalla spada come la coda diun gallo. E il naso!... Sapeste che naso! Non lo si può vederesenza esplodere in un grido di stupore: non è possibile!Troppo esagerato!... Poi si ride e si dice: viaè finto! Orase lo toglie! Ma il signore di Bergerac non se lo toglie mai!

LEBRET: Non solo non se lo toglie - ma sventra chi lo nota.

RAGUENEAU:La sua lama e le forbici della Parca sono tutt'uno!

PRIMOMARCHESE (alzando le spalle): Non verrà.

RAGUENEAU:Scommettiamo?

ILMARCHESE (ridendo): Come volete.

(Echid'ammirazione in sala. Entra Rossana e prende posto nel suo palco.Cristianointento a pagare la vivandieranon se ne accorge)

SECONDOMARCHESE: Quant'è bella!

PRIMOMARCHESE: Una pesca col sorriso di fragola!

SECONDOMARCHESE: Così fresca chea starle troppo vicinoti prendiuna polmonite!

CRISTIANO(scorgendolaa Lignière): E' lei!

LIGNIÈRE(guardandola): Ahlei?

CRISTIANO:Sì. Prestodimmi chi è. Ho paura.

LIGNIÈRE(sorseggiando il suo vino): Maddalena Robindetta Rossana.Ecco tutto. Un'intellettuale.

CRISTIANO:Ahi!

LIGNIÈRE:E' liberaorfanacugina di quel Cirano di cui si parlava.

(Unsignore molto elegante entra nel palco di Rossana e si intrattiene aparlare con lei)

CRISTIANO:E quello chi è?

LIGNIÈRE(che comincia a essere ubriaco): Eh eh!... E' il conte deGuiche. Innamorato di leima sposato alla nipote del cardinaleRichelieu. Vorrebbe farla sposare a uno squallido individuoun certovisconte di Valvertcompiacente... per poterne approfittare. Lei nonvuolema lui è potente: può renderle la vitadifficile. Ho scritto una canzone su questa faccenda... Credo che luise la sia presa a male. Il finale è terribile... Ascolta...(Si alza vacillandocol bicchiere in manoPer declamare)

CRISTIANO:No. Vado.

LIGNIÈRE:Dove?

CRISTIANO:Dal visconte di Valvert.

LIGNIÈRE:Attentoche t'ammazza! (Indica Rossana con un'occhiata)

Restaqui. Ti sta guardando.

CRISTIANO:E' vero.

(Restafisso a guardarla. Il gruppo dei ladrivedendolo cosìdistrattocon la testa in aria e a bocca apertasi avvicina)

LIGNIÈRE:Ho sete. Me ne vado. Mi aspettano all'osteria. (Esce barcollando)

LEBRET (riavvicinandosi a Ragueneau dopo un giro per la sala): ECirano - niente?

RAGUENEAU(incredulo): Pare di no.

LEBRET: Forse non ha visto il manifesto. Speriamo. (Il pubblicorumoreggia sollecitando l'inizio)

SCENA3

Glistessimeno Lignière; de GuicheValvertpoi Montfleury

UNMARCHESE (vedendo de Guiche discendere dal palco di Rossana eattraversare la platea seguito dai signori ossequiositra cui ilvisconte di Valvert): Peròche cortequesto de Guiche!

UNALTRO: Uff!... Ancora un guascone!

PRIMOMARCHESE: Guascone subdolo e freddo - di quelli che ci sanno fare...Andiamo a salutarloè meglio.

(Vannoverso de Guiche)

SECONDOMARCHESE: Che bei nastriconte de Guiche! Di che colore sono?«Baciami piccina» o «Ventre di cerbiatta»?

DEGUICHE: «Spagnolo malato».

PRIMOMARCHESE: Colore che non mentedato chegrazie al vostro valorelospagnolo se la passerà male in Fiandra.

DEGUICHE: Io salo. Venite. (Procedeseguito da tutti i marchesi egentiluomini. Si volta e chiama) AndiamoValvert!

CRISTIANO(che lo sta ascoltando e osservandotrasale nell'udire questonome): Il visconte! Benevado a gettargli in faccia il mio...

(Mettela mano in tasca e trova quella d'un ladro che sta per derubarlo. Sivolta)

Beh?

ILLADRO: Ahi!

CRISTIANO(senza lasciarlo andare): Cercavo un guanto!

ILLADRO (con un sorriso penoso): E trovate una mano. (Cambiandotonoa bassa vocein fretta:) Lasciatemie vi dico un segreto.

CRISTIANO(continuando a tenerlo): Quale?

ILLADRO: Il vostro amico Lignière... che vi ha appenalasciato...

CRISTIANO(come sopra): Sì?

ILLADRO: E' in pericolo di vita. Una sua canzone ha offeso qualcunomolto in altoe stasera cento uomini - tra cui me gli tenderanno unagguato...

CRISTIANO:Cento?! Mandati da chi?

ILLADRO: Segreto...

CRISTIANO:Ah!

ILLADRO (con molta dignità): ... professionale.

CRISTIANO:Dov'è che lo aspettano?

ILLADRO: Alla porta di Nesle. Vicino a casa sua. Avvertitelo.

CRISTIANO:e dove lo trovo?

ILLADRO: Girate tutte le bettole: «La Pressa d'Oro»«LaPigna»«La Cinta che scoppia»«Le dueTorce»«I tre Imbuti» e lasciate in tutte unbiglietto.

CRISTIANO:Sìcorro. Che vigliacchi! Cento contro uno! (GuardandoRossana con amore) Però... lasciare lei (e con rabbiaValvert) e lui... Ma bisogna salvare Lignière. (Esce dicorsa)

ILPUBBLICO: E allora? Vogliamo cominciare?

UNBORGHESE (mentre la sua parrucca si solleva appesa a un filopescata da un paggio dalla galleria superiore): La mia parrucca!

GRIDADl GIOIA: E' calvo!... Bravi paggi!... (Risate)

ILBORGHESE (furiosomostrando i pugni): Mascalzone! (Grida erisatedapprima molto fortipoi in diminuzione. Infine silenzio)

LEBRET (stupito): Che silenzio improvviso. (Uno spettatoregli parla a bassa voce) Ah?

LOSPETTATORE: Me l'hanno appena confermato.

MORMORIO:- Zitti!

-Sembra lui.

-No!

-Sì!

-Nel palco con l'inferriata.

-Il cardinale!

-Il cardinale?

-Sìil cardinale!

UNPAGGIO: Diavolo - abbiamo finito di scherzare.

(Sisente battere un colpo sulla scena. Tutti restano immobili.Attenzione generale)

LAVOCE Dl UN MARCHESE (affacciandosi dal sipario): Una sedia!(Viene passata una sedia di mano in manosulle teste)

UNOSPETTATORE: Silenzio.

(Sibattono tre colpi. S'apre il sipario. I marchesi sono seduti sulleloro sediein atteggiamento insolente. Il fondale raffigura unabluastra immagine pastorale. I violini suonano dolcemente)

LEBRET (a Ragueneausottovoce): Tocca a Montfleury?

RAGUENEAU(anche lui piano): Sìcomincia lui.

LEBRET: E Cirano non c'è.

RAGUENEAU:Ho perso la scommessa.

LEBRET: Meglio - meglio così!

(Sisente suonare una zampogna e appare Montfleuryin costume dapastore)

LAPLATEA (applaudendo): Bravo Montfleury! Bravo!

MONTFLEURY(ringrazia e comincia a recitare la parte di Fedone): «Felicechilontanoin luogo solitario decide di votarsi a esiliovolontario. E chiquando lo Zefiro sussurra tra le fronde...».

UNAVOCE (al centro della platea): Cialtronenon t'avevo proibitodi recitare per un mese?

(Stuporegenerale. Tutti si voltano. Mormorii)

VARIEVOCI: Che succede? - Chi è?

CUIGY:E' lui!

LEBRET (terrificato): Cirano!

LAVOCE: Fuoribuffone!

(Mormoriod'indignazione in sala)

MONTFLEURY:Ma...

LAVOCE: Che faiprotesti?

VARIEVOCI (dalla platea e dai palchi): - Silenzio!

-Basta!

-ContinuaMontfleury!

-Non aver paura!

MONTFLEURY(con voce incerta): «Felice chilontanoin luogosoli...».

LAVOCE (sempre più minacciosa): E allora? Devo proprioromperti la schiena?

MONTFLEURY(con voce sempre più debole): «Felice chi...».

LAVOCE: Fuori!

(Protestein sala)

MONTFLEURY(fievole): «Felice chilontano...».

CIRANO(montando in piedi su una sediale braccia incrociateilcappello di traversonaso terribile): Ora comincio a seccarmi!

(Emozionein sala)

SCENA4

GlistessiCiranoe poi Bellerose e Jodelet

MONTFLEURY(ai marchesi): Signoriaiutatemi!

UNMARCHESE (con sufficienza): Continuate!

CIRANO:Sentigrassone - se continui mi costringi a schiaffeggiarti!

ILMARCHESE: Basta!

CIRANO:I marchesi stiano zitti ai loro postio dovrò sgualcire leloro trine!

TUTTII MARCHESI (alzandosi): Adesso è troppo! Montfleury...

CIRANO:VatteneMontfleury. O ti taglio le orecchie!

UNAVOCE: Ma...

CIRANO:Vattene!

UNALTRA VOCE: Insomma...

CIRANO:Sei ancora lì? (Fa il gesto di rimboccarsi le maniche).Bene! Adesso salgo in scena e ti affetto come una mortadellaitaliana!

MONTFLEURY(mettendo insieme tutta la sua dignità): Signoreinsultando me voi insultate la musa Talia!

CIRANO(molto educatamente): Se questa musacon la qualesignorevoi non avete nulla a che fareavesse l'onore di conoscervi nonpotrebbe tollerare la vostra bestialitàma vi ficcherebbe ilsuo coturno in...

LAPLATEA: Montfleury! Montfleury! Vogliamo sentire la tragedia!

CIRANO(a quelli che gridano intorno a lui): Vi prego di avere pietàper il mio fodero: se continuatesarà costretto a vomitare lalama.

(Ilcerchio si allarga)

LAFOLLA (indietreggiando): Ehilà-là!

CIRANO(a Montfleury): Esci!

LAFOLLA (riavvicinandosi): Ohohoh-ho!

CIRANO(voltandosi di scatto): Qualcosa che non va?

(Lafolla indietreggia di nuovo)

UNAVOCE (cantando dal fondo): Il signor Bergerac è un veroguastafeste ma non c'impedirà di veder la "Cloreste"!

TUTTALA SALA (in coro): Di veder la "Cloreste"!

CIRANO:Se sento un'altra volta questa canzonevi stendo tutti.

UNBORGHESE: E chi siete - Sansone?!

CIRANO:Prestatemi la vostra mascella d'asino e vedrete!

UNADAMA (da un palco): E' inaudito!

UNSIGNORE: Uno scandalo!

UNBORGHESE: Una prepotenza inammissibile!

UNPAGGIO: Comincio a divertirmi! (La platea rumoreggia)

CIRANO:Silenzio! (Nuovi rumori dalla platea sfrenata: ragli d'asinobelativersi d'animali e risate)

Iovi..

(Unpaggio miagola)

Viordino di tacere! Sfido tutta la platea!

Ecco- scrivo i nomi. Avvicinatevigiovani eroi!

Aciascuno il suo turno - un numero per uno. Va bene?

Allorachi vuole aprire la lista? Voisignore?

No.Voi? No. Avantichi vuole duellare per primo?

Giuroche lo tratterò con tutti gli onori!

Tuttiquelli che vogliono morire alzino la mano!

(Silenzio)

Cosac'è? Il pudore vi impedisce di vedere la mia lama nuda? Non unnome? Non una sola mano alzata? Bene. Allora riprendiamo!

(Rivolgendosialla scenasulla quale Montfleury attende angosciato:) Dunquevorrei vedere il teatro guarito da quel cancro. Altrimenti... (mettemano alla spada) ecco il bisturi!

MONTFLEURY:Io...

CIRANO(scende dalla sedia su cui era salito in piedi e si siedecomodamente): Batterò le mani tre voltefaccia di lunapiena! Alla terza non voglio più vederti.

(Laplatea rumoreggia divertita. Cirano batte la prima volta le mani)

Euno!

MONTFLEURY:Io...

UNAVOCE (dai palchi): Resta!

LAPLATEA: Resta?... Sì. No... Non resta.

MONTFLEURY:Signoriio credo che...

CIRANO:E due!

MONTFLEURY:Io sono certo che sarebbe meglio se...

CIRANO:E tre!

(Montfleurysparisce come in una botola. Tempesta di risatefischiurla)

LAPLATEA: Uhuhuhhh!... Vigliacco!... Torna indietro!

CIRANO(soddisfattostendendosi sulla sedia e incrociando le gambe):Che tornise se la sente.

(Belleroseviene avanti e saluta)

DAIPALCHI: Ecco Bellerose!

BELLEROSE(elegantemente): Nobili signori...

LAPLATEA: No no!... Vogliamo Jodelet!

JODELET(entrando e rivolgendosi al pubblico con voce nasale): Brancodi pecore!

LAPLATEA (ride): Bravo!... Bene!... Bravo Jodelet!

JODELET:Niente applausi! Quel povero grassone che vi piace tanto si èsentito...

LAPLATEA: E' un vigliacco!

JODELET:Ha dovuto uscire!

LAPLATEA: Allora che torni!

ALCUNI:Noooo!

ALTRI:Siiii!

UNGIOVANE (a Cirano): Ma infinesignoreperché odiatetanto Montfleury?

CIRANO(gentilesempre seduto): Per due ragionipaperino miociascuna delle quali è già da sola sufficiente. Primo:è un pessimo attoreche strilla e fa abortire in gola queiversi che dovrebbero invece volar via leggeri. Secondo: è unmio segreto.

ILBORGHESE ANZIANO (alle sue spalle): Ma così ci aveteprivato senza scrupoli della "Cloreste"! Io insisto...

CIRANO(voltando la sua sedia dalla parte del borghesecon rispetto):

Vecchiomuloi versi di quel rimbambito di Balthazar Baro valgono meno dizero. Non ho rimorsi.

UNGRUPPO Dl PREZIOSE (dai palchi): Come - il nostro Baro! Comesi può dire una cosa simile!

CIRANO(volgendo la sedia verso i palchicon galanteria): Signorebellebrillatefioritedateci da sognareilluminate la morte coivostri sorrisiispirateci versi... ma per favore non li giudicate!

BELLEROSE:E i soldi che devo restituire?

CIRANO(volgendo di nuovo la sedia verso la scena): Belleroseavetedetto la sola cosa intelligente! Non voglio danneggiarvi. (Si alzae lancia una borsa sulla scena). Prendete questae tacete!(Stupore in sala)

JODELET(cogliendo al volo al borsa e soppesandola): A questecondizionisignorevi autorizzo a interrompere tutte le sere la"Cloreste".

(Ilpubblico fischia)

Sonopronto a dividere con voi questi fischi!

BELLEROSE:Lo spettacolo è finito.

JODELET:Sentito? Fuori!

(Ilpubblico si avvia a uscirementre Cirano si guarda intorno con ariasoddisfatta. Ma la folla si arresta nell'udire le battute cheseguonoe indugia in sala)

LEBRET (a Cirano): Sei pazzo!...

UNSECCATORE (che si è avvicinato a Cirano): Che scandalo!Ma lo sapete che l'attore Montfleury è sotto la protezione delduca di Candale? E voice l'avete un protettore?

CIRANO:No.

ILSECCATORE: Non ce l'avete?

CIRANO:No!

ILSECCATORE: Come - non avete un potente che possa coprirvi col suonome?

CIRANO(irritato): Ve l'ho detto due volte: no. Ve lo devo ripetereuna terza? Nonon ho protettori... (mette mano alla spada) mauna protettrice.

ILSECCATORE: Che farete adesso - lascerete la città?

CIRANO:Vedremo.

ILSECCATORE: Ma il duca di Candale ha il braccio lungo!

CIRANO:Non quanto il mio... (mostra la spada) quando ci aggiungoquesta!

ILSECCATORE: Non immaginerete mica che...

CIRANO:Immagino.

ILSECCATORE: Ma...

CIRANO:E ora via - fuori dai piedi!

ILSECCATORE: Ma...

CIRANO:Via! - Maditemiperché mi guardate il naso?

ILSECCATORE (atterrito): Io?...

CIRANO(avvicinandoglisi): Cos'ha di così strano?

ILSECCATORE (indietreggiando): Vostra Grazia si sbaglia...

CIRANO:E' molle e pendulo come una proboscide?

ILSECCATORE (come sopra): Io non ho...

CIRANO:O adunco come un becco di gufo?

ILSECCATORE: Io...

CIRANO:C'è una verruca sulla punta?

ILSECCATORE: Ma...

CIRANO:O forse ci passeggia qualche mosca? Insommacos'ha di cosìstraordinario?

ILSECCATORE: Oh!

CIRANO:E' davvero così fenomenale?

ILSECCATORE: Mi son guardato bene dal guardarlo!

CIRANO:E perché non guardarlo?

ILSECCATORE: Io avevo...

CIRANO:Allora vi disgusta?

ILSECCATORE: Signore...

CIRANO:Ha forse un'aria malsana?

ILSECCATORE: Signore!

CIRANO:Una forma oscena?

ILSECCATORE. Noniente affatto!

CIRANO:E allora perché quell'aria critica? Vi sembra forse troppogrande?

ILSECCATORE (balbettando): Noanzilo trovo piccolopiccolissimominuscolo!

CIRANO:Come? Voi mi prendete in giro! Piccolo il mio naso? Ehilà!

ILSECCATORE: Ohcielo!

CIRANO:Enorme è il mio naso! Vile camusoidiotatesta piattasappiche sono orgoglioso d'una simile appendicedato ch'èdimostrato che un gran naso distingue l'uomo affabilebuonocortesespiritualeliberale e coraggiosoproprio come sono ioecome tu non potrai essere maimiserabile! Perché questa tuafaccia senza gloria che la mia mano sta per incontrare è deltutto priva... (lo schiaffeggialui si lamenta) di fierezzafantasialirismocolorelucegenioeleganza - e di naso infine.Proprio come quest'altra faccia che...

(logira per le spalle e si appresta e dargli un calcio) il miostivale sta per incontrare in fondo alla tua schiena!

ILSECCATORE (fuggendo): Aiuto! Guardie!

CIRANO:Questo è un avvertimento per tutti coloro che dovesserotrovare buffo il centro del mio viso. Se poi si tratta di nobiliattentiche li colpisco davanti e non di dietrocol ferro e non conlo stivalesenza dar loro il tempo di fuggire!

DEGUICHE (che è sceso in sala seguito dai marchesi): Oracomincia a diventare seccante!

VISCONTEDl VALVERT (alzando le spalle): E' solo un chiacchierone!

DEGUICHE: Possibile che nessuno gli risponda?

VALVERT:Nessuno? State a vedere! Vado a cantargliene quattro!

(Avanzaverso Ciranoche l'osservae si pianta davanti a lui con ariafatua)

Voi...voi avete un naso... ecco... un naso... molto grande.

CIRANO(con aria grave): Sìmolto.

VALVERT(ridendo): Ecco!

CIRANO(imperturbabile): Tutto qui?

VALVERT:Ma...

CIRANO:Ehno! E' un po' pocoragazzo mio! Ce n'erano di cose da dire sulmio naso - diamine! - e di toni da sfoggiare! Per esempiovediamo:Aggressivo: «Iosignorese avessi un naso simileme lo fareitagliare!». Amichevole: «Certo che quando bevete vi siimmerge nel bicchiere! Fatevene fabbricare uno su misura!».Descrittivo: «E una montagnaun piccoun promontorio!... Mache dicoun promontorio? E una penisola!». Curioso: «Ache vi serve questo affare smisurato? Da scrittoio signoreo dascatola da lavoro?». Grazioso: «Amate a tal punto gliuccelli che paternamente voleste preoccuparvi di offrire un trespoloalle loro zampette?».

Truculento:«Ditemisignorequando fumateil naso vi fa da cappa delcamino? E i vicini non gridano al fuoco?».

Previdente:«Fate attenzionecon tutto questo peso voi potreste caderefaccia per terra!». Tenero: «Metteteci sopra un parasoleche gli preservi quel suo bel colore!». Pedante:«Pare chel'animale che Aristotele chiama ippocampelefantocammello pesassequanto il vostro naso!». Cavalleresco: «Cos'èquest'uncinouna nuova moda? Comodo per appenderci il cappello!».Enfatico: «Che naso! Nessun vento può fargli venire ilraffreddore ad eccezione del maestrale!». Drammatico: «Quandosanguinasembra il Mar Rosso!» Ammirato: «Che splendidainsegna per un profumiere!». Lirico: «E' una conca.Potreste farci il bagno!». Semplice: «Quando si puòvisitare il monumento?». Rispettoso: «Certo che voi nepossedete di beni al sole!». Ruspante: «E che è unnaso questo? Andiamo! O è un rafano gigante o un melonenano!». Militare: «Puntate!». Pratico: «Giocateveloal lotto. E' una bella puntata!». Oppurefacendo il verso allatragedia grecapiangendo: «Ecco il naso che ha distruttol'armonia di questo viso! Guardateloil traditore! Ne arrossisce divergogna!».

Eccoquante cosemio caroavresti potuto dirmi se solo avessi unbriciolo di cultura o di spirito. Ma di spiritotristissimoindividuotu non ne possiedi un atomo. Quanto alla culturapoi nonne hai abbastanza da mettere insieme più di sette letterequelle che formano la parola cretino! Comunquequand'anche tu avessiavuto tanta immaginazione da potermi dedicare tutti questi epitetialla presenza del nostro nobile pubbliconon avresti avuto il tempodi pronunciarne uno solopoiché certe cose me le dico da me -con molta disinvolturabisogna riconoscere - ma non permetto anessun altro di dirmele.

DEGUICHE (tentando di condurre via Valvert): Lasciate perderevisconte!

VALVERT(soffocato dalla rabbia): Ma guarda che maniere! Un villanoche... che non ha nemmeno un paio di guanti! Uno che esce così- senza merlettisenza nastrisenza galloni!

CIRANO:Io sono elegante dentro. Nonon mi agghindo come una fraschettamasono assai più pulitoanche se meno carino. Io non andrei maiin giro portandomi addosso - magari per negligenza - un affronto nonlavatoun onore sgualcitola coscienza ingiallita di sonnodegliscrupoli.

Nonc'è nulla che in me non risplenda. Sono liberoleale. Le mieveritàquando cammino tra la genterisuonano come speroni.

VALVERT:Ma signore...

CIRANO:Non ho guanti? Bell'affare! Ce ne avevo uno solo... d'un vecchissimopaio! Ma mi era così di peso che devo averlo lasciato sullafaccia di qualcuno.

VALVERT:Mascalzonefacchinovillanopiedi piattiridicolo!

CIRANO(togliendosi il cappello e salutandocome se il visconte sistesse presentando): Piacere. Cirano Saviniano Ercole diBergerac.

(Risate)

VALVERT(esasperato): Buffone!

CIRANO(lanciando un gridocome preso da un crampo): Ahi!

VALVERT(che stava andandosenevoltandosi): Che altro c'è?

CIRANO(con una smorfia di dolore): Bisogna smuoverla un po'. S'èintorpidita... Ecco cosa succede a lasciarla per troppo tempoinoperosa! - Ahi!

VALVERT:Che avete?

CIRANO:Mi ha preso un crampo alla spada!

VALVERT(sguainando la propria): E va bene!

CIRANO:Vi colpirò con grazia.

VALVERT(sprezzante): Poeta!

CIRANO:Sissignorepoeta! Tanto che adessocosìmentre che cibattiamo - hoplà! - vi improvviso una ballata.

VALVERT:Una ballata?

CIRANO:Suppongo non sappiate che siavero?

VALVERT:Ma...

CIRANO(recitando una lezioncina): Dunquela ballata si compone ditre strofe di otto versi ciascuna...

VALVERT(battendo i piedi): Uffàaa!

CIRANO(continuando): E di una finale di quattro.

VALVERT:Voi...

CIRANO:Io vi compongo adesso una ballata mentre duelliamo. E all'ultimoverso vi tocco.

VALVERT:Non è possibile!

CIRANO:No?

(Simette a declamare)

«Ballatadel duello al Palazzo Borgogna tra Bergerac e un topo di fogna!».

VALVERT:E questo che significa?

CIRANO:E' il titolo.

LAPLATEA (eccitata al massimo): - Largo!

-Adesso viene il bello!

-Fate posto!

-Silenzio!

(Siforma un circolo di curiosi in sala. Marchesi e ufficiali mescolati aborghesi e popolani. I paggi gli uni sulle spalle degli altri pervedere meglio. Le signore si sporgono dai palchi. A destraDe Guichee i suoi gentiluomini. A sinistraLe BretRagueneauCuigyeccetera)

CIRANO(chiude un momento gli occhi): Aspettate un attimo!... Cercole mie rime... Eccoci sono.

(Faciò che dice in versi)

Congrazia getto lontano il cappello e piano lascio cadere il mantellomentre sguaino dal fodero la spada per colpirti laddove piùm'aggrada.

Guardamibene: sono più leggero di Scaramouche nell'arte dello stocco.

Perciòti avvertopovero guerriero:

QUANDOFINISCE LA BALLATAIO TOCCO.

(Primoscambio di colpi)

Facevibene a restartene zitto.

Dimmidov'è che vuoi esser trafitto?

Alfiancoal cuore - sotto il giubbetto? - Oppure al fegato al viso alpetto?

Lecocce sbattonola lama svetta.

Credod'aver deciso: adesso scocco.

Tornoa ripeterti quel che t'aspetta:

QUANDOFINISCE LA BALLATAIO TOCCO.

Mimanca un versonon viene - mi manca...

Madimmiche ha la tua faccia? Si sbianca?

E'per donarmi quel verso che voglio?

Vediamoamico: m'ispiri cordoglio.

Guardami scopro - mi chiudo. Sei lento.

Reggilomeglio quel tuo ferrosciocco!

Giostroci siamocontrattacco. Attento!

QUANDOFINISCE LA BALLATAIO TOCCO.

(Annunciasolennemente: Ultima strofa)

Occhioalla lama. Raccomandati a Dio!

Ecco:tiro di quartaparosei mio!

Entrot'affondo. Ehilà!

(Ilviscontecolpitobarcolla)

Pavidoallocco!

ECCOE' FINITA LA BALLATAIO TOCCO.

(Acclamazioni.Applausi dai palchi. Piovono fiori e fazzoletti. Gli ufficialicircondano Ciranocongratulandosi. Ragueneau danza di gioia. Le Bretè felice e al tempo stesso preoccupato. Gli amici del viscontedi Valvert lo sostengono e lo portano via. La folla saluta lavittoria di Cirano con un lungo grido)

UNCAVALLEGGERO: Stupendo!

UNADONNA: Bello!

RAGUENEAU:Favoloso!

UNMARCHESE: Incredibile!

LEBRET: Incosciente!

(Ressaintorno a Cirano. Si sente dire: Complimenti... Bravo..)

VOCIDl DONNA: Che eroe!

UNMOSCHETTIERE (andando incontro a Cirano con la mano tesa):

Permettetesignore?... Siete stato straordinario - e credo di intendermene. Delrestoho già espresso il mio entusiasmo mentre assistevo alduello... (Se ne va)

CIRANO(a Cuigy): Ma chi è? Come si chiama?

CUIGY:D'Artagnan.

LEBRET (prendendo Cirano per un braccio): Devo parlarti.

CIRANO:Aspettiamo che la gente se ne vada. (A Bellerose:) Possorestare in teatro?

BELLEROSE(rispettosamente): Ma certo.

(Sisentono grida all'esterno)

JODELET(che ha guardato): Stanno fischiando Montfleury.

BELLEROSE(solennemente): Così sia.

(Cambiandotonoal portiere e allo smoccolatore delle candele).

Sgombrate.Chiudete. Non spegnete le luci. Torneremo dopo cena a provare unanuova farsa.

(Jodelete Bellerose esconodopo aver rivolto grandi saluti a Cirano)

ILPORTINAIO (a Cirano): E voinon andate a cena?

CIRANO:Io?... No. (Il portinaio si allontana)

LEBRET (a Cirano): Perché?

CIRANO(orgogliosamente): Perché... (Cambiando tonovedendo che il portiere è lontano:) Perché non hosoldi.

LEBRET (facendo il gesto di lanciare una borsa): Come?!... Equella borsa?

CIRANO:La pensione paterna - un giorno e... via!

LEBRET: E per il resto del mese?

CIRANO:Non ho più niente.

LEBRET: Che Pazzia!

CIRANO:Ma che gesto!

LAVIVANDIERA (tossendo dietro il suo piccolo banco): Ehm!..(Cirano e Le Bret si voltano. Lei si avvicina timidamente).Signore... sapervi digiuno... mi spezza il cuore... (Mostrando ilbuffet) Qui ho di tutto... (Con slancio) Prendete!

CIRANO(togliendosi il cappello): Bambina miail mio orgoglio diguascone mi impedirebbe dl accettare dalle vostre mani anche il piùpiccolo dolcinotuttavia temo troppo che un rifiuto potrebbeoffenderviperciò accetterò... (va al buffet esceglie) cosìqualcosina - un chicco d'uva... (lei glioffre il grappololui prende un chicco) uno solo.

Unbicchier d'acqua... (lei fa per versagli del vinolui la ferma)d'acqua... E mezzo pasticcino. (Ne prende metà erestituisce l'altra)

LEBRET: Non essere stupido!

LAVIVANDIERA: Qualche altra cosa!

CIRANO:Sìla vostra mano da baciare.

(Baciala mano che lei gli tende come fosse quella d'una principessa)

LAVIVANDIERA: Graziesignore. (Gli fa un inchino) Buona sera.

(Esce)

SCENA5

CiranoLe Bretpoi il portiere

CIRANO(a Le Bret): Parlati ascolto.

(Sisiede davanti al buffet e poggia il pasticcino) Pranzo...

(...il bicchiere d'acqua) Bere...

(...il chicco d'uva) Dessert!

(Sisiede) Ecco fatto. Mi metto a tavola. Ho una fame da morire.

(Mangia)Dicevi?

LEBRET: Che questi gradassi ti guasteranno lo spirito se continui adascoltare solo loro!... Va' un po' a chiedere alla gente di buonsenso - chiedi che effetto ha provocato la tua bravata.

CIRANO(mandando giù un pasticcino): Enorme.

LEBRET: Il cardinale...

CIRANO(felice): C'era anche il cardinale?

LEBRET: Deve aver trovato l'episodio...

CIRANO:Molto originale.

LEBRET: In ogni caso...

CIRANO:E' un autore. Il fatto che la "pièce" di un collegasia stata impedita non può che fargli piacere.

LEBRET: Ti stai facendo troppi nemici. Davvero.

CIRANO(prendendo il chicco d'uva): Secondo tequanti possoessermene fatti stasera?

LEBRET: Quarantottosenza contare le donne.

CIRANO:Vediamofa un po' il conto.

LEBRET: Montfleuryquel borghesede Guicheil viscontel'autorel'Accademia...

CIRANO:Basta così! Troppo bello!

LEBRET: Ma dove vuoi arrivare? Che ti sei messo in testa?

CIRANO:Erravo in un labirinto. Avevo troppe scelte da compieretuttecomplicate. Allora ho deciso...

LEBRET: Che cosa?

CIRANO:Di farmi sempre notarein ogni circostanzain tutti i modi.

Erala via più semplice.

LEBRET (alzando le spalle): E va bene! Ma mi vuoi dire almeno ilmotivo - dico quello vero - del tuo odio per Montfleury?

CIRANO(alzandosi): Quel grassone si crede ancora affascinante equando balbetta sulla scenafa l'occhio di triglia alle signore conquelle sue oscene pupille di rana... Beneio lo odio da quando s'èpermessouna seradi posare il suo sguardo su di lei... Buah! M'èparso di veder strisciare una lumaca su di un fiore.

LEBRET (stupito): Ma com'è possibile?

CIRANO(con una risata amara): Che io sia innamorato?

(Cambiandotonoserio). Sono innamorato.

LEBRET: E si può sapere di chi? Non me ne hai mai parlato.

CIRANO:Di chi?... Vediamorifletti un po'. Questo naso che mi precede di unquarto d'ora dovunque io vada mi vieta perfino il sogno d'essereamato da una brutta. Alloradi chi vuoi che mi sia innamorato? Ma èchiaro! Mi sono innamorato - che vuoi farci- della più belladi tutte!

LEBRET: La più bella?

CIRANO:Di tutte! La più splendidala più fine (desolato)la più bionda!

LEBRET: EhDio mio! E chi è questa?

CIRANO:Un pericolo mortale senza volerlodolcissimo senza saperlo - unatrappola della naturauna rosa moscata nei cui petali l'amore tendeagguati! Chi conosce il suo sorriso ha conosciuto la perfezione.

Riescea fare della grazia con un nientea trasfondere il senso del divinonel più insignificante dei suoi gesti. Venere non saprebbescivolare in una vasca né Diana camminare attraverso i grandiboschi fioriti allo stesso modo in cui lei si siede su una sedia opasseggia per Parigi.

LEBRET: Perdìo! Capisco. E chiaro.

CIRANO:E trasparente.

LEBRET: La Robintua cugina?

CIRANO:SìRossana.

LEBRET: Bene - tanto meglio! Tu l'ami? Diglielo! Stasera ti sei copertodi gloria sotto i suoi occhi.

CIRANO:Guardamiamico mioe dimmi che speranza posso avere con questonaso! No non mi faccio illusioni. Certoqualche volta mi capitad'illanguidirmi nelle notti chiareentro in qualche parco dall'ariaprofumata e annuso l'aprile con questo mio povero gran diavolo dinaso; vedo qualche dama illuminata da un raggio d'argentocamminarelentamente nella notte al braccio del suo cavalieree mi dico cheanche a me piacerebbe averne una al mio braccioe mi esaltomiabbandono... finché non scorgo all'improvviso l'ombra del mioprofilo sul muro del giardino!

LEBRET (commosso): Amico mio!...

CIRANO:Credimiè davvero tristecerte voltesentirsi cosìbrutticosì soli...

LEBRET (prendendogli la mano): Che faipiangi?

CIRANO.Ah no! Mai. Sarebbe troppo sgradevole vedermi colare una lacrima giùper un simile naso. Non permetterei mai alla divina bellezza dellelacrime di mescolarsi con una tale porcheria! Non c'è nientedi più sublime del piantoe non vorrei che per causa miasuscitando il risoanche una sola lacrima fosse ridicolizzata.

LEBRET: Dainon essere triste. In amore può succedere di tutto.

CIRANO(scuotendo il capo): No. Io amo Cleopatra: ti sembra che abbial'aria di un Cesare? Adoro Berenice: ho il fisico di un Tito?

LEBRET: Ma tu hai coraggiohai spirito! Hai visto con che occhi tiguardava quella ragazza che ti ha appena offerto da mangiare?

CIRANO(sorpreso): E' vero.

LEBRET: Lo vedi? E allora?... Anche Rossana seguiva il tuo duello conemozione.

CIRANO:Con emozione?

LEBRET: Sìne è rimasta turbata! Fatti coraggioparlalefa' in modo che...

CIRANO:Che mi rida sul naso? No. E' la sola cosa al mondo che mi mettepaura.

ILPORTINAIO (introducendo qualcuno per Cirano): Signorechiedono di voi...

CIRANO(vedendo la governante): Mio Diola sua governante!

SCENA6

CiranoLe Bretla governante

LAGOVERNANTE (con un grande saluto): Mi manda a chiedere dovepuò incontraresegretamenteil suo valoroso cugino.

CIRANO(sconvolto): Incontrare me?

LAGOVERNANTE (con un inchino): Sìvoi. Deve parlarvi.

CIRANO:Deve?

LAGOVERNANTE (con un altro inchino): Parlarvi!

CIRANO(barcollando): Dio mio!

LAGOVERNANTE: Andremo a messa domattina a Saint-Rochalle prime lucidell'alba.

CIRANO(aggrappandosi a Le Bret): OhDio mio!

LAGOVERNANTE: Dove possiamo vedercidopoper parlare un po'?

CIRANO(incapace di connettere): Dove?... Io... ma... OhDio mio!

LAGOVERNANTE: Fate presto!

CIRANO:Ci sto pensando.

LAGOVERNANTE: Dove?

CIRANO:Da... da... Ragueneauil pasticciere...

LAGOVERNANTE: E dov'è?

CIRANO:In via - ahDio mio! Dio mio! via Saint-Honoré...

LAGOVERNANTE (uscendo): Saremo lì alle sette.

CIRANO:Ci sarò. (La governante esce)

SCENA7

CiranoLe Bretpoi gli attoriCuigyBrissailleLignièreilportierei musicisti

CIRANO(cadendo tra le braccia di Le Bret): Un appuntamento!...Lei... a me...

LEBRET: E alloranon sei più triste?

CIRANO:Ahqualunque cosa sialei sa che io esisto!

LEBRET: Ti vuoi calmare adesso?

CIRANO(fuori di sé): Adesso... io sarò piùfrenetico e folle che mai! Ho bisogno di battermi con un esercito! Hodieci cuoriventi braccia! Affrontare dei nani non puòbastarmi più... (urla a squarciagola) Ho bisogno digiganti!

(Intantosulla scenain fondogli attori hanno ripreso a provare. Imusicisti hanno ripreso posto)

UNAVOCE (dalla scena): Silenzio laggiù! Stiamo provando!

CIRANO(ridendo): Ce ne andiamo!

(Siallontana. Dalla porta d'ingresso entrano CuigyBrissaille e alcuniufficiali che sostengono Lignière completamente ubriaco)

CUIGY:Cirano!

CIRANO:Che c'è?

CUIGY:Un bel tordo tutto per te!

CIRANO(riconoscendolo): Lignière!... Che t'è successo?

CUIGY:Ti cercava.

BRISSAILLE:Non può rientrare a casa.

CIRANO:E perché?

LIGNIÈRE(con voce impastata da ubriacomostrandogli un biglietto tuttogualcito): Questo biglietto mi avverte... cento uomini miaspettano... per via d'una canzone che ho scritto... sono inpericolo... Fammi venire a dormire a... casa tua...

CIRANO:Cento uominihai detto? Benestanotte dormirai a casa tua!

LIGNIÈRE(spaventato): Ma...

CIRANO:Prendi quella lanterna!... (Lignière obbedisceprecipitosamente) E andiamo! - Ti giuro che stanotte ti rimboccole coperte!... (Agli ufficiali:) Voi seguiteci a distanzasenza intervenire!

CUIGY:Ma sono cento!...

CIRANO:Stasera è quel che mi ci vuole!

(Gliattoriscesi dalla scenain costumefanno cerchio intorno)

LEBRET: Ma perché prendersela tanto calda per proteggere un...

CIRANO:Ecco Le Bret che rompe!

LEBRET: Un ubriacone qualsiasi?...

CIRANO(battendo sulla spalla di Lignière): Perchéquesto ubriaconequesto barile di moscatoquesta botte di rosoliofece una volta qualcosa di così gentile che non ho mai vistoniente di simile. Alla fine d'una messaavendo visto la donna cheamava bagnare la mano nell'acqua benedettasi precipitòsull'acquasantiera - lui che alla sola vista dell'acqua sta male- ela bevve tutta!

UN'ATTRICE(in costume da servetta): Che carino!

CIRANO:Veropiccina?

L'ATTRICE:Ma perché in cento contro un povero poeta?

CIRANO:Andiamo! (Agli ufficiali:) E voisignoriguardatevidall'intervenire - quale che sia la situazione!

UNALTRA ATTRICE (scendendo di scena): Io vado a vedere!

CIRANO:Venite!

UN'ALTRA(scendendo a sua voltaa un vecchio attore): Vieni anche tuCassandro?

CIRANO:Venite tutti - il DottoreIsabellaLeandro! Tutti! Veniteadorabili pazzia legare la farsa italiana al dramma spagnolo!

TUTTELE DONNE (saltellando di gioia): Bravo! - Prestoil mantello!- Il mio cappuccio!

JODELET:Andiamo!

CIRANO(ai musicisti): Anche voi! Ci suonerete qualcosa! (Imusicisti si accodano al corteo che va formandosi) Benebravi!Ufficiali e signore in costumeio vi precederò di ventipassi.. (si allontana di venti passi) io solocon in testa lepiume che la gloria in personadi sua manomi appuntò sulcappello!... Capito? Guardatevi dal darmi manforte! - Pronti?... Undue tre! Portiereapri la porta!

(Ilportiere apre. Appare un angolo pittoresco della vecchia Parigiilluminato dalla luna)

AhParigi notturna e nebbiosa! Il chiaro di luna cola giù per ilividi tetti. Su questa scena si reciterà tra poco qualcosa didavvero straordinario. Laggiù la Sennaavvolta in una sciarpadi vaporitrema come uno specchio magico... Venite - venite avedere!

TUTTI:Alla porta di Nesle!

CIRANO(sulla soglia): Alla porta di Nesle!

(Girandosiprima d'uscireall'attrice in costume da servetta:) Volevatesaperesignorinaperché hanno mobilitato cento uomini peraggredire questo povero poeta? (Estrae la spadacon molta calma)Perché sapevano che è amico mio.

ATTOSECONDO

Larosticceria dei poeti.

Labottega del pasticciere-rosticciere Ragueneaucol suo ampiolaboratorio.

Iforni rosseggiano nell'ombra. Le pentole scintillano. Gli spiedigirano. E' la cottura del mattino. Ressa di cuochi e sguatteri.

SCENA1

Ragueneaue sua moglie Lisa. Ragueneaual tavolinoscrive con aria ispirata econta sulle dita

PRIMOPASTICCIERE (portando un piatto): Frutta mandorlata!

SECONDOPASTICCIERE (portando un piatto): Torta!

TERZOPASTICCIERE (portando un arrosto guarnito con piume): Pavone!

QUARTOPASTICCIERE (portando un vassoio con dolci): Sfogliatelle!

QUINTOPASTICCIERE (portando una specie di terrina): Stufato dimanzo!

RAGUENEAU(cessando di scrivere e alzando la testa): L'argento dell'albagià scivola sul rame delle pentole. Soffoca in tel'ispirazioneRagueneau. E l'ora del forno - quella dei versi verràpoi! (Si alza. A un cuoco:) Ehivoi! Allungatemi quellasalsa. E' troppo ristretta.

ILCUOCO: Di quanto?

RAGUENEAU:Tre giambi!

ILCUOCO: Che?

PRIMOPASTICCIERE: La torta!

SECONDOPASTICCIERE: La torta!

RAGUENEAU(davanti al caminetto): AllontanatiMusa mia - che il fuocodi questi tralci non ti arrossisca gli occhi!

(Aun pasticcieremostrandogli delle pagnotte:) Queste paste sontagliate male: la cesura va nel centrotra gli emistichi!

(Aun altromostrandogli un dolce incompleto:) Quia questopalazzo di crostamanca il tetto: bisogna mettercelo!

(Aun giovane apprendista cheseduto per terrainfila polli allospiedo:) E tusu questo spiedo smisuratoalterna alle umiligalline superbi tacchini - come i poeti rinascimentali alternavano igrandi versi ai più modestie metti al fuoco strofe diarrosti!

UNALTRO APPRENDISTA (avvicinandosi con un vassoio coperto da untovagliolo): Padronepensando a voiho fatto cuocere al fornoquesto chesperovi piacerà. (Scopre il vassoio e appareuna gran torta in forma di lira)

RAGUENEAU:Una lira!

L'APPRENDISTA:In pasta di briosce.

RAGUENEAU(commosso): Con frutta candita!

L'APPRENDISTA:Guardate le corde - le ho fatte tutte di zucchero.

RAGUENEAU(dandogli dei soldi): Vatti a fare un bicchiere alla miasalute! (Vedendo entrare Lisa). Svelto! Mia moglie! Nascondi isoldi e sparisci!

(ALisaimbarazzatomostrandole la lira:) Bellono?

LISA:Ridicolo! (Poggia sul banco una pila di sacchetti di carta)

RAGUENEAU:Dei sacchetti? Bene. Grazie. (Li guarda) Macielo! I mieilibri più cari! I versi dei miei amici! Li hai strappatilacerati per farne sacchetti per i dolci! Ahtu resusciti il mito diOrfeo dilaniato dalle baccanti!

LISA(seccamente): Perchénon ho il diritto di utilizzareseriamente ciò che i tuoi miserabili scrittorelli ci lascianocome unico pagamento di quello che divorano?

RAGUENEAU:Zittaformica!... Non insultare le divine cicale!

LISA:Prima di frequentare quella genteamore mionon mi chiamavibaccante né formica!

RAGUENEAU:Far questa roba con quei versi!

LISA:Non servono ad altro.

RAGUENEAU:E che avreste fattosignora miase si fosse trattato di prosa?

SCENA2

Glistessipiù due ragazziappena entrati nella pasticceria

RAGUENEAU:Che voleteragazzi?

PRIMORAGAZZO: Tre paste.

RAGUENEAU(servendoli): Ecco fatto. Ben cotte... E ben calde.

SECONDORAGAZZO: Ce le incartaper favore?

RAGUENEAU(tra sé): E già - con uno dei miei sacchetti!

(Airagazzi:) E con che ve le incarto?...

(Prendeun sacchetto eall'atto di metterci le pastelegge:) «QuandoUlisse Penelope lasciò...» - Non questa!

(Neprende un altro. Al momento di metterci le pastelegge:) «Ilbiondo Febo...» - Noquesta no!

LISA(impaziente): E allorasi può sapere che aspetti?!

RAGUENEAU:Eccoeccoecco qua! (Prende un terzo sacchettorassegnandosi:)Il sonetto a Fillide! Che tristezza!

LISA:Finalmente s'è deciso! (Alza le spalle e si mette ariordinare piatti in una credenza)

RAGUENEAU(approfittando che lei ha voltato le spallerichiama i ragazziche stanno per uscire): Psss!... Aspettateragazzi! Ridatemi ilsonetto a Fillide einvece di tre pasteve ne do sei.

(Iragazzi gli restituiscono il sacchetto e prendono in fretta i dolciandandosene. Ragueneaustendendo il fogliosi mette a declamare:)«Fillide!...». Su un nome così dolce una macchiadi burro!

«Fillide!...»(Entra bruscamente Cirano)

SCENA3

RagueneauLisaCirano e poi un moschettiere

CIRANO:Che ore sono?

RAGUENEAU(salutandolo con devozione): Le sei.

CIRANO(emozionato): Tra un'ora... (Cammina su e giù per labottega)

RAGUENEAU(andandogli dietro): Bravo! Vi ho visto...

CIRANO:Che cosa?

RAGUENEAU:Combattere!

CIRANO:Dove?

RAGUENEAU:A Palazzo Borgogna!

CIRANO(con noncuranza): Ahil duello!...

RAGUENEAU(ammirato): Sìil duello in versi...

LISA:Non parla d'altro!

CIRANO:Bene. Mi fa piacere.

RAGUENEAU(dando un a fondo con uno spiedo): «Quando finisce laballataio tocco!... Quando finisce la ballataio tocco!...».Che bei versi!

(Conentusiasmo crescente) «Quando finisce la ballataio...»

CIRANO:Che ore sonoRagueneau?

RAGUENEAU(restando in posizione di a fondo e guardando l 'orologio):

Seie cinque - «...io tocco!» (Rialzandosi): Cheballataragazzi!...

LISA:Che avete alla mano?

CIRANO:Niente. Una stoccata.

RAGUENEAU:Qualcosa di pericoloso?

CIRANO:Noniente.

LISA.Secondo mementite.

CIRANO:Mi cresce il naso? In tal caso deve trattarsi di una bugia tremenda!(Cambiando tono) Aspetto qualcuno. Se non vi dispiaceviprego di lasciarci soli.

RAGUENEAU:Veramentenon posso. Stanno per arrivare i miei Poeti...

LISA(sarcastica): Per la prima colazione!

CIRANO:Li manderai via quando ti farò segno... Che ore sono?...

RAGUENEAU:Le sei e dieci.

CIRANO(sedendosi nervosamente al tavolo di Ragueneau e prendendo dellacarta): Una penna.

RAGUENEAU(dandogli quella che ha all'orecchio): Eccodi cigno!

UNMOSCHETTIERE (con grandi baffientra e saluta con vocestentorea):

Salute!(Lisa gli va precipitosamente incontro)

CIRANO(voltandosi): Chi è?

RAGUENEAU:Un amico di mia moglie. Gran soldatoa quanto racconta...

CIRANO(prendendo la penna e allontanando con un gesto Ragueneau):Zitto!... Scriverepiegare il foglio... (a se stesso)darglielotogliermi di mezzo... (gettando via la penna)Vigliacco! Ma io preferirei morire piuttosto che dirle una parola...(A Ragueneau:) Che ore sono?

RAGUENEAU:Le sei e un quarto.

CIRANO:Piuttosto che dirle una parola! Mentre se le scrivo...

(Riprendela penna) E va bene! Scriviamola questa lettera d'amore che hogià scritto e riscritto cento volte dentro di meche ègià prontacosì pronta che se metto l'anima mia vicinoal foglio non mi resta che copiare.

(Scrive.Dietro i vetri della porta si intravedono figure magre ed esitantiche si approssimano)

SCENA4

RagueneauLisail moschettiereCirano che scrive al tavolinoi poetituttisporchi e vestiti di nero

LISA(a Ragueneau): Ecco che arrivano i tuoi accattoni!

PRIMOPOETA (entrandoa Ragueneau): Ciaocollega!

SECONDOPOETA (come sopraprendendogli le mani): Caro collega!

TERZOPOETA: Aquila dei pasticcieri! (Annusa) Che buon odore!

QUARTOPOETA: O Febo della rosticceria!

QUINTOPOETA: Apollo dei cuochi!

RAGUENEAU(circondatoabbracciatoscosso): Come ci si sente a proprioagio con voi!...

PRIMOPOETA: Abbiamo fatto tardi per la folla che s'è ammassata allaporta di Nesle.

SECONDOPOETA: Ci sono i corpi di otto teppistisventrati a colpi di spadastesi nel loro sangue sulla via.

CIRANO(alzando un attimo la testa): Otto?... Credevo sette!(Riprende a scrivere)

RAGUENEAU(a Cirano): Sapete chi li ha stesi?

CIRANO(con noncuranza): Io? No.

LISA(al moschettiere): E voi?

ILMOSCHETTIERE (arricciandosi i baffi): Forse.

CIRANO(scrivendomormora di tanto in tanto qualcosa): «Io viamo...».

PRIMOPOETA: Dicono che un sol uomo ha sgominato tutta una banda!

SECONDOPOETA: Sapessi che spettacolo! Tutto intornosulla stradasonosparsi picche e bastoni!...

CIRANO(scrivendo): «I vostri occhi...».

TERZOPOETA: Per terra è tutto pieno di cappelli - fino al quai desOrfèvres!

PRIMOPOETA: Diamine! Quest'uomo doveva essere terribile!...

CIRANO(come sopra): «Le vostre labbra...».

PRIMOPOETA: Un gigante!

CIRANO(come sopra): «E quando vi vedo mi sento venir menodalla paura...».

SECONDOPOETA (prendendo un dolce): Che hai scritto di nuovoRagueneau?

CIRANO(come sopra): «Che vi amo...». (Si ferma almomento di firmaresi alza e si mette la lettera in tasca.) Nonc'è bisogno di firmare. Gliela darò io stesso.

RAGUENEAU(al secondo poeta): Ho messo in versi una ricetta.

TERZOPOETA (sistemandosi davanti a un vassoio pieno di dolci allacrema): Sentiamo questi versi!

QUARTOPOETA (rimirando una brioche): Questa brioche ha il cocuzzolodi traverso. (L'addenta)

PRIMOPOETA: Questa focaccia profumata rimira col suo occhio di mandorladall'angelico sopracciglio il vate famelico... (prende un pezzo difocaccia)

SECONDOPOETA: Avantiti ascoltiamo!

TERZOPOETA (stringendo un pasticcino tra le dita): Guarda comesbava la sua crema. Sembra che rida.

SECONDOPOETA (mordendo il dolce a forma di lira): Per la prima voltain vita mia la poesia mi dà da mangiare!

RAGUENEAU(preparandosi a recitaretossisce e si mette in posa):

Dunqueuna ricetta in versi...

SECONDOPOETA (al primodandogli una gomitata): Che faila primacolazione?

PRIMOPOETA (al secondo): E tupranzi?

RAGUENEAU(dice il titolo): «Come si fanno le tartine mandorlate».

(Declama:)

Battil'uovo fino a quando non diventi zabaione e procedi poi versando unadose di limone.

Allaspuma mischia infine latte dolce mandorlato in formelle da tartine edisponile di lato.

Stendipoi la pasta frolla e cospargile d'intorno miele fresco di corollafinché sia ben caldo il forno.

Faicolare poco a poco la tua spuma sulla pasta e il pasticcio metti alfuoco per il tempo che gli basta.

Neverranno fuori a frotte sorridenti e rosolate d'ogni dolce assai piùghiotte le tartine mandorlate.

IPOETI (a bocca piena): Squisito!.. Delizioso!

(Unpoetasoffocato dal ciboemette un gemito. Si ritirano tutti versoil fondo mangiando. Ciranoche ha seguito la scenasi avvicina aRagueneau)

CIRANO:Non vedi come si abboffano mentre tu li culli coi tuoi versi?

RAGUENEAU(a bassa vocecon un sorriso): Li vedo... senza guardarepernon disturbarli. E dire i miei versi a queste condizioni mi dàun piacere doppioperché soddisfo il mio dolce peccato divanità e al tempo stesso do da mangiare a chi non ha mangiato.

CIRANO(battendogli sulla spalla): Mi piaci! (Ragueneau va araggiungere i suoi amici. Cirano lo segue con lo sguardopoirivolto a Lisabruscamente:) EhilàLisa! (Lisaintenera conversazione con il moschettieretrasale e si dirige versoCirano) Che fa quest'ufficialevi assedia?

LISA(con aria offesa): Ma che dite? Mi basta un'occhiata perrespingere qualsiasi assalto alla mia virtù!

CIRANO:Saràma io questi occhi vostri li trovo un po' arrendevoli.

LISA(con un gridolino soffocato): Ma...

CIRANO(mettendo le cose in chiaro): Ragueneau mi piace. Perciòsignora Lisabadate a non fargli scherzi.

LISA:Ma...

CIRANO(alzando la voce per farsi sentire dal moschettiere): A buonintenditore... (Saluta il moschettiere e va a mettersi in attesaalla porta d'ingressoguardando l'orologio.)

LISA(al moschettiereche si è limitato a rispondere al salutodi Cirano): A dire il veromi stupite!... Che aspettate arispondergli?... Surispondetegli... parlategli del naso...

ILMOSCHETTIERE: Del naso?... del suo naso?!... (Si allontana. Lisalo segue)

CIRANO(dalla porta sul fondofacendo segno a Ragueneau di portare via ipoeti): Psss!...

RAGUENEAU(mostrando ai poeti l'altra porta): Andiamostaremo meglio dilà.

CIRANO(insistendo con impazienza): Psss!... Psss!

RAGUENEAU(conducendo via i poeti): Potremo leggere dei versi con piùcalma.

ILPRIMO POETA (disperatoa bocca piena): Ma i dolci...

SECONDOPOETA: Portiamoli! (Escono tutti dietro a Ragueneau)

SCENA5

CiranoRossana e la governante

CIRANO:Se sento che c'è soltanto un'ombra di speranzatiro fuori lalettera... (Rossanamascheratae la governante appaiono dietro ivetri. Lui apre precipitosamente la porta) Entrate!...(Rivolgendosi alla governante:) Due parole.

LAGOVERNANTE: Anche quattro.

CIRANO:Siete golosa?

LAGOVERNANTE: Da morire.

CIRANO(prendendo in fretta dei sacchetti di carta dal banco): Bene.Eccovi due poesie di Benserade...

LAGOVERNANTE (delusa): Che?...

CIRANO:Ve le riempio di pasticcini.

LAGOVERNANTE (risollevata): Ah!...

CIRANO:Vi piacciono i «petit chou»?

LAGOVERNANTE (con dignità): Quando c'è tantacrema.

CIRANO:Eccovene sei nel grembo d'una poesia di Saint-Amant! E in questiversi di Chapelain depongo un frammentoleggerodi focaccia. Vedoche vi piacciono i dolci appena cotti!

LAGOVERNANTE: Ne vado pazza!

CIRANO(caricandole le braccia dei sacchetti ricolmi): Eccoadessoandateli a mangiare fuori.

LAGOVERNANTE: Ma...

CIRANO(spingendola fuori): E non rientrate prima di averli finiti!

(Chiudela portaritorna verso Rossana e si ferma)

SCENA6

CiranoRossana eper un istantela governante

CIRANO:Sia benedetto tra tutti gli istanti quest'istante in cuiricordandoall'improvviso che io esistosiete venuta qui per dirmi... Perdirmi?

ROSSANA(che si è tolta la maschera): Innanzitutto grazieperché quel ridicolo individuoquello sciocco cui avete datoieri scacco matto col vostro prodigioso gioco di spadaèl'uomo che un signore prepotente... incapricciatosi di me...

CIRANO:De Guiche?

ROSSANA(abbassando gli occhi): ...Cercava d'impormi... come marito...

CIRANO:Di comodo?... Tanto megliosignora. Non per il mio naso ma per ivostri begli occhi mi sono battuto.

ROSSANA:Poi... volevo dirvi... Ma per ciò che sto per confessarvibisognerebbe che io ritrovassi in voi quel mio... fratellocon cuigiocavo nel parco - vicino al lago...

CIRANO:Sìricordo... venivate tutte le estati a Bergerac.

ROSSANA:Usavate le canne come spade...

CIRANO:E il granocapelli biondi per le vostre bambole.

ROSSANA:Era tempo di giochi...

CIRANO:Di more aspre...

ROSSANA:Tempo in cui facevate tutto ciò che vi chiedevo!...

CIRANO:E la preziosa Rossanain gonna cortasi chiamava ancora Maddalena.

ROSSANA:Ero carina?

CIRANO:Non male.

ROSSANA:Certe volte accorrevate con la mano sanguinante per qualchearrampicata - e iogiocando a fare la mammavi sgridavo con un voceche cercava d'essere severa (gli prende la mano:) «Ancoraun'altra graffiatura?». Ohnon è possibile! E questache cos'è? (Cirano tenta di ritirare la mano) Nofatevedere! Comealla vostra età? Ancora? - Dove te lo sei fatto?

CIRANO:Cosìgiocando - verso la porta di Nesle.

ROSSANA(sedendosi a una tavola e immergendo il fazzoletto in un bicchiered'acqua): Dà qua!

CIRANO(sedendosi anche lui): Che mamma carina!

ROSSANA:E ora dimmi - mentre ti asciugo la ferita - quanti erano?

CIRANO:Ohmica cento.

ROSSANA:Sentiamo.

CIRANO:Ma nolascia perdere. Dimmi tupiuttostola cosa che poco fa nonavevi il coraggio di dirmi.

ROSSANA(senza lasciare la sua mano): Ora ce l'ho. Me l'hanno dato iricordi col loro profumo. Sìce l'ho il coraggio. Eccosonoinnamorata...

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:Di qualcuno che non lo sa...

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:Non ancora.

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:Ma che presto lo saprà.

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:Un povero ragazzo che finora mi ha amato timidamenteda lontanosenza dirmelo...

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:Fai vedere la manobrucia... Ma iodicevoio gli ho visto tremarel'amore sulle labbra.

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:(fasciandogli la mano col fazzoletto): E pensaguarda ilcasofa parte del tuo stesso reggimento!

CIRANO:Ah....

ROSSANA(ridendo): Sìè cadetto nella tua compagnia!

CIRANO:Ah!...

ROSSANA:Ha stampato in viso l'intelligenzail genio. E' fieronobilegiovaneintrepidobello...

CIRANO(alzandosi pallidissimo): Bello?!

ROSSANA:Che c è? Che ti succede?

CIRANO:Ioniente... E'... è... (Mostra la mano con un sorriso)E' la bua.

ROSSANA:Insommaio l'amo. Però finora non l'ho visto che a teatro.

CIRANO:Allora non vi siete mai parlati?

ROSSANA:Soltanto con gli occhi.

CIRANO:Ma come fai a sapere che?...

ROSSANA:Sotto i tigli della place Royale si chiacchiera... Qualche pettegolom'ha informato.

CIRANO:E' cadetto?

ROSSANA:Cadetto delle guardie.

CIRANO:Come si chiama?

ROSSANA:Barone Cristiano di Neuvillette.

CIRANO:Come?... Non è tra i cadetti.

ROSSANA:Sìda stamattina: col capitano Carbone di Castelgeloso.

CIRANO:Che frettache fretta di dare il tuo cuore!... Mamia poverapiccina...

LAGOVERNANTE (aprendo la porta dal fondo): Ho finito i dolcisignor di Bergerac!

CIRANO:Bene! Adesso leggete i versi stampati sui sacchetti! (Lagovernante esce) ...Mia povera bambinatu che ami tanto le bellefrasil'intelligenza - e se fosse un ignoranteun individuogrossolano?

ROSSANA:Non è possibile. Ha i capelli di un eroe pastorale dell'Urfè.

CIRANO:E se fosse tanto rozzo nel parlare per quanto è ben pettinato?

ROSSANA:None sono certa. E' uno che sa esprimersi con grazia.

CIRANO:Giàtutti sanno esprimersi con grazia quando hanno un belprofilo. Ma se fosse cretino?

ROSSANA(battendo i piedi): Ne morirei!

CIRANO(dopo una pausa): E mi hai fatto venire per dirmi questo?

Francamentenon ne afferro l'utilità.

ROSSANA:E' che da ieri sono molto preoccupata. Mi hanno detto che nellavostra compagnia siete tutti guasconi...

CIRANO:E che rendiamo la vita difficile a tutti i novellini che si fannoraccomandare per essere ammessi tra noi guasconi senza esserlo?

E'questo che ti hanno detto?

ROSSANA:Sìe puoi immaginare se ho tremato per lui!

CIRANO(tra i denti): E non a torto.

ROSSANA:Ma poi ho pensatodopo averti visto ieri così invincibilegrandepunire quello squallido individuotenere testa a tutti queibruti - eccoho pensato: se volesselui che è temuto datutti...

CIRANO:Va bene. Proteggerò il tuo piccolo barone.

ROSSANA:Davvero lo proteggerai? Ho sempre sentito per te un'amicizia cosìtenera.

CIRANO:Sìsì.

ROSSANA:Sarai suo amico?

CIRANO:Lo sarò.

ROSSANA:E farai in modo che non sia costretto a battersi in duello?

CIRANO:Te lo prometto.

ROSSANA:Ohquanto ti voglio bene. Ora devo andarmene. (Si rimette infretta la mascherauna veletta sul capo edistrattamente:) Manon mi hai raccontato lo scontro di stanotte. Dev'essere statoterribile!...

Diglidi scrivermi. (Gli manda un piccolo bacio con la mano) Ohtivoglio bene!

CIRANO:Sìsì.

ROSSANA:Da solo contro cento uomini? Addiovado. Noi siamo grandi amici!

CIRANO:Sìsì.

ROSSANA:Digli di scrivermi! - Cento uomini! Mi racconterai poi. Ora nonposso. Cento uomini! Che coraggio!

CIRANO(salutandola): Ce n'è voluto di più adesso.

(Rossanaesce. Cirano rimane immobilegli occhi bassi. Silenzio. Si apre laporta. Ragueneau sporge la testa)

SCENA7

CiranoRagueneaui poetiCarbone di Castelgelosoi cadettila follaecceterapoi de Guiche

RAGUENEAU:Si può?

CIRANO(senza muoversi): Sì.

(Ragueneaufa segno agli amici di rientrare. Contemporaneamente dalla porta infondo entra Carbone di Castelgeloso in divisa di capitano delleguardie)

CARBONEDl CASTELGELOSO: Eccolo!...

CIRANO(alzando la testa): Capitano...

CARBONE(esultante): Il nostro eroe! Sappiamo tutto! Di là c'èuna trentina di cadetti!...

CIRANO(indietreggiando): Ma...

CARBONE(cercando di trattenerlo): Vieni! Vogliono vederti!

CIRANO:No.

CARBONE:Sono tutti a bere all'osteria qui di fronte.

CIRANO:Io...

CARBONE(ritornando alla porta e gridando fuori): L'eroe rifiuta. E'di pessimo umore!

UNAVOCE (dall'esterno): Ahperdìo! (Chiassoall'esternotintinnar di spade che si urtano)

CARBONE(fregandosi le mani): Eccoli che arrivano!

ICADETTI (entrando nella rosticceria): - Perdìo! Permille dèi! - Morte di Dio!

(Altreimprecazioni)

RAGUENEAU(indietreggiando spaventato): Signorisiete tutti guasconi?!

CADETTI:Tutti!

UNCADETTO (a Cirano): Bravo!

CIRANO:Barone!

UNALTRO (scuotendogli le mani): Evviva!

CIRANO:Barone!

TERZOCADETTO: Lasciati abbracciare!

CIRANO:Barone!

DIVERSIGUASCONI: Abbracciamolo!

CIRANO(frastornatonon sapendo a chi rispondere): Barone...barone... Vi prego...

RAGUENEAU:Ma siete tutti baroni?

CADETTI:Tutti!

RAGUENEAU:Davvero?

PRIMOCADETTO: Potremmo fare una torre soltanto coi nostri blasoni!

LEBRET (entrando e correndo incontro a Cirano): Ti cercano! Unafolla in delirioguidata da quelli che stanotte hanno visto tutto...

CIRANO(spaventato): Non gli avrai mica detto dove sono?!...

LEBRET (fregandosi le mani): Certo che sì!

UNBORGHESE (entrandoseguito da altri): Signoretutto ilquartiere sta venendo qui!

LEBRET (sottovocesorridendoa Cirano): E Rossana?

CIRANO(bruscamente): Sta' zitto!

LAFOLLA (urlando all'esterno): Cirano!...

(Unaturba irrompe nella pasticceria. Acclamazioni)

RAGUENEAU(in piedi su un tavolo): Tutta Parigi nella mia bottega!

Romponotutto! Stupendo!...

GENTE(intorno a Cirano): Amico... amico mio...

CIRANO:Ieri non avevo tanti amici.

LEBRET (entusiasta) E' il successo!

UNGIOVANE MARCHESE (accorrendo a mani tese): Carose tusapessi...

CIRANO:Se tu?... Tu?... Che abbiamo mai avuto a che fare?

UNALTRO: Signorevorrei presentarvi a certe dame che aspettano fuorinella mia carrozza...

CIRANO( freddamente): E a voi chi mi presenterà?

LEBRET (stupito): Ma si può sapere che hai?

CIRANO:Sta zitto!

UNCRONISTA (con uno scrittoio portatile): Potrei avere qualchenotizia su?...

CIRANO:No.

LEBRET (dandogli una gomitata): Ma è Teofrasto Renaudot!L'inventore del giornale. CIRANO: Basta!

LEBRET: Quel foglio su cui si racconta tutta quella roba! Dicono che èun'idea che avrà grandi sviluppi!

UNPOETA (venendo avanti): Signore...

CIRANO:Ancora?!

ILPOETA: Voglio dedicarvi dei versi...

QUALCUNO(avvicinandosi a sua volta): Signore...

CIRANO:Via!

(Movimentointorno. La folla si apre. Appare de Guiche scortato da CuigyBrissaille e dagli ufficiali che hanno assistito all'impresa diCirano).

CUIGY(a Cirano): Il conte di Guiche! (Mormorii) Viene daparte del maresciallo di Francia!

DEGUICHE (salutando Cirano): ...Che tiene a farvi sapere la suaammirazione per l'ultima vostra bella impresa.

LAFOLLA: Bravo!

CIRANO(inchinandosi): Il maresciallo se ne intende di valore.

DEGUICHE: Non ci avrebbe mai creduto se questi signori non gli avesserogiurato di avere assistito all'episodio.

CUIGY:Con i nostri occhi!

LEBRET (sottovoce a Ciranoche ha l'aria assente): Ma...

CIRANO:Zitto!

LEBRET: Mi sembra che tu stia soffrendo.

CIRANO(trasalendo e tirandosi su di colpo): Iosoffrire?... Davantia tutta questa gente?... Aspetta e vedrai!

DEGUICHE (dopo che Cuigy gli ha detto qualcosa all'orecchio): Lavostra carriera è già ricca di belle imprese. Non fateparte di quei pazzi dei guasconi?

CIRANO:Sìdei cadetti.

UNCADETTO (con voce terribile): Di noi!

DEGUICHE (guardando i guasconi schierati dietro Cirano): Ahah!... Dunque questi signori dall'aria così altera sono ifamosi...

CARBONEDl CASTELGELOSO: Cirano!

CIRANO:Sìcapitano.

CARBONE:Dato che la mia compagnia è al completomi parefatemi ilpiacere di presentarla al conte.

CIRANO(facendo due passi verso de Guiche e mostrando i cadetti):

Questisono i cadetti di Guascogna del capitano di Castelgelosogente dispadaeroi della menzogna questi sono i cadetti di Guascogna.

Aparole son ricchi di corone di fatto un po' più nobili d'unladro.

Questisono i cadetti di Guascogna del capitano di Castelgeloso.

Occhiod'aquilagamba di cicognabaffi di gattodente di carognanon c'ècanaglia che la faccia franca quando incontra i cadetti di Guascognarivestiti di logora vigogna con la piuma riversa sul cappelloocchiod'aquilagamba di cicognabaffi di gattodente di carogna.

Sventracristianie Stritolamascelle sono i vezzeggiativi che si danno.

Ubriachidi gloria e di Borgogna questi sono i cadetti di Guascogna.

Lipotete incontrare in ogni fogna purché ci sia da procurarsirogna.

Sventracristianie Stritolamascelle sono i vezzeggiativi che si danno.

Eccoliqua i cadetti di Guascogna che tolgono alle donne ogni vergogna.

Nonc'è marito che non becchi corna quando incontra i cadetti diGuascogna.

Ilvecchio sposo salga sulla gogna in un coro di canti e di risate.

Questisono i cadetti di Guascogna che tolgono alle donne ogni vergogna.

DEGUICHE (sprofondato con noncuranza in una poltrona che Ragueneausi è affrettato ad offrirgli): Bene. Un poeta èoggi un lusso che va molto di moda. Volete essere dei miei?

CIRANO:Nosignore. Di nessuno.

DEGUICHE: Il vostro spiritoieriè piaciuto a mio zioRichelieu. Vorreipresentarvi a lui.

LEBRET (affascinato): Gran Dio!

DEGUICHE: Sembra che abbiate scritto una tragedia in cinque attiaquanto so.

LEBRET (all'orecchio di Cirano): Questa è la volta che timettono in scena l'"Agrippina"!

CIRANO(vagamente tentato e lusingato): Ma veramente...

DEGUICHE: Il cardinale se ne intende. Si limiterà a correggerviqualche verso...

CIRANO(rifacendosi di colpo scuro in volto): Impossibilesignore.La sola idea che qualcuno possa cambiare una virgola del mio testo mifa star male.

DEGUICHE: Ma in compensoquando gli piace un versoil cardinale lopaga molto bene.

CIRANO:Sarà sempre meno di quanto me lo paghi io stessoquando l'amo- subito dopo averlo scritto - e me lo recito da solo!

DEGUICHE: Siete orgoglioso.

CIRANO:Davvero? Come avete fatto a capirlo?

UNCADETTO (entrando coninfilati alla spadaalcuni cappellideformatisfondati e dalle piume spiegazzate): GuardaCiranoche strani volatili abbiamo preso stamattina sulla piazza! I cappellidei fuggiaschi!...

CARBONE:Uno splendido trofeo! (Risate generali)

CUIGY:Certo che a quest'ora chi ha pagato quei disgraziati si staràtorcendo dalla rabbia.

BRISSAILLE:Ma chi sarà stato?

DEGUICHE: Io. (Le risate si interrompono) Li avevo incaricati difare ciò che un gentiluomo del mio rango non avrebbe potutofare di persona - punire un poetastro beone. (Silenzio generale)

ILCADETTO (a bassa voce a Ciranomostrandogli i cappelli): E diquesti che ne facciamo? Sono belli grassi... Facciamo un salmì?

CIRANO(prendendo la spada cui sono infilati e facendoli cadere con unsaluto ai piedi del conte): Signorese volete restituirli aivostri amici...

DEGUICHE (alzandosi): La mia portantinapresto: devo andare. (ACirano con asprezza:) Quanto a voi...

UNAVOCE (dalla strada): La portantina del signor conte!

DEGUICHE (dominandosi con un sorriso): Avete letto il "DonChisciotte"?

CIRANO:L'ho letto. E di fronte a quel pazzo mi levo tanto di cappello.

DEGUICHE: Allora vi consiglio di meditare...

UNVALLETTO (entrando): La portantina è pronta.

DEGUICHE: Sul capitolo dei mulini a vento.

CIRANO(salutandolo): Capitolo tredici.

DEGUICHE: Perché quando li si attacca può succedere...

CIRANO:Attacco dunque persone che vanno a vento?

DEGUICHE: Che un colpo delle loro lunghe braccia vi scagli a terranella melma!

CIRANO:O alle stelle! (de Guiche esce)

SCENA8

CiranoLe Bret e i cadettiche hanno preso posto nel locale e cominciano abere e mangiare

CIRANO(salutando con aria beffarda quelli che escono senza piùosare salutarlo): Signore... Signore... Signore...

LEBRET (tornando indietro desolatoalza le braccia al cielo):

Bravo!...Bell'affare!...

CIRANO:Ecco che ricominci!

LEBRET: Ti renderai conto che con questa smania di respingere qualsiasibuona occasione adesso cominci a esagerare.

CIRANO:Eh sì! Esagero.

LEBRET: Meno male che lo ammetti.

CIRANO:Ma in linea di principioper quanto mi riguardami sembra che siabene esagerare.

LEBRET: Se tu provassi a mettere un po' da parte questo tuo animo damoschettiereCiranoil successo e gli onori ti...

CIRANO:E che dovrei fare? Cercarmi un protettore? Trovarmi un padrone?Arrampicarmi oscuramentecon astuziacome l'edera che lecca lascorza del tronco cui si avvinghiainvece di salire con la forza?

Nograzie.

Dedicareversi ai ricchi come qualsiasi opportunista? Fare il buffone nellasperanza vile di vedere spuntare sulle labbra di un ministro unsorriso che non sia minaccioso?

Nograzie.

Mandargiù rospi tutti i giorni? Logorarmi lo stomaco? Sbucciarmi leginocchia per il troppo genuflettermi? Specializzarmi nel piegare laschiena?

Nograzie.

Accarezzarela capra con una mano e annaffiare il cavolo con l'altra?

Averesempre a portata di mano il turibolo dell'incenso in attesa dipotenti da compiacere?

Nograzie.

Progrediredi girone in gironediventare un piccolo grande uomo da salottonavigare avendo per remi madrigali e per vele sospiri di vecchiesignore?

Nograzie.

Farmipubblicare dei versi a pagamento dall'editore Sercy?

Nograzie.

Farmieleggere papa da un concilio di dementi in una bettola?

Nograzie.

Affaticarmiper farmi un nome con un sonetto invece di scriverne degli altri?

Nograzie.

Trovareintelligente un imbecille? Essere angosciato dai giornali e viverenella speranza di vedere il mio nome apparire sulle rivisteletterarie?

Nograzie.

Viveredi calcoloansiapaura? Anteporre i doveri mondani alla poesiascrivere supplichefarmi presentare?

Nograzie. Graziegraziegrazieno!

Mainvece... cantarerideresognareessere indipendenteliberoguardare in faccia la gente e parlare come mi paremettermi - se neho voglia - il cappello di traversobattermi per un sì per unno o fare un verso!

Lavoraresenza curarsi della gloria e della fortuna alla cronaca di un viaggiocui si pensa da tempomagari nella luna!

Nonscrivere mai nulla che non sia nato davvero dentro di te!

Appagarsisoltanto dei fruttidei fiori e delle foglie che si sono colte nelproprio giardino con le proprie stesse mani!

Poise per caso ti arriva anche il successonon dovere nulla a Cesareprendere tutto il merito per te solo edisprezzando l'ederasalire- anche senza essere né una quercia né un tiglio-saliremagari pocoma salire da solo!

LEBRET: Da solod'accordo! Ma non contro tutti! Si può saperecome diavolo t'ha preso questa mania sfrenata di farti sempre edovunque dei nemici?

CIRANO:A forza di vedere gli altri smaniare per farsi degli amici escambiarsi sorrisi che fanno sembrare la bocca un culo di gallina.

Preferiscovedere diradarsi sulla mia strada i saluti della gente e poter direogni volta: ecco un nemico di più.

LEBRET: Che pazzia!

CIRANO:Sìlo ammetto. E' il mio vizio. Mi piace non piacere. Adoroessere odiato. Sapessiamico miocome si cammina meglio sotto ilfuoco eccitante degli sguardi ostili! Che macchie piacevoli tilasciano addosso il fiele degli invidiosi e la bava dei vigliacchi!La molle aura di amicizia di cui gli altri si circondanoinvecesomiglia a quei vaghi paesaggi italianiindefinitinella cuicornice ci si annienta. Certoci si sta comodi... ma ci si lasciaandare. Per me è diverso: l'odio mi tiene vivo. Ogni nuovonemico è un raggio. L'odio è una gogna ma anche unaureola.

LEBRET (dopo una pausaprendendolo sotto il braccio): Sfogatipure con questi tuoi scatti d'ira e d'orgoglioma dimmi la verità:non ti ama.

CIRANO:Zitto!

(E'entrato Cristiano e si è mescolato ai cadetti. Nessuno glirivolge la parola. Alla fine si siede solo a un tavolo)

SCENA9

CiranoLe Breti cadetti e Cristiano

UNCADETTO (seduto a un tavolo in fondo): DaiCirano! (Ciranosi volta) Raccontaci tutto.

CIRANO:Un attimo.

(Attraversala sala a braccetto di Le Bretconversando a bassa voce)

ILCADETTO (alzandosi e venendo avanti): Il tuo racconto saràla migliore lezione (si ferma davanti al tavolo di Cristiano)per questo timido apprendista.

CRISTIANO(alzando la testa): Apprendista?

UNALTRO CADETTO: Sìsettentrionale malaticcio!

CRISTIANO:Malaticcio?

PRIMOCADETTO (sarcastico): Barone di Neuvillettecercate diimparare qualche cosa: c'è una cosa di cui tra noi non si deveparlarecome di corda in casa di un impiccato.

CRISTIANO:E cos è?

UNALTRO CADETTO (con voce terribile): Guardatemi!

(Siposa tre volte il ditomisteriosamentesulla punta del naso)

Capito?

CRISTIANO:Ah! Il...

UNALTRO: Zitto! Non si deve nominare! (Indica Cirano che conversa infondo con Le Bret) O ve la dovrete vedere con lui.

UNALTRO (che intantomentre lui parlava con gli altrièvenuto a sedersi sul tavoloalle sue spalle): Ha ammazzato duepersone soltanto perché parlavano con voce nasalee questonon gli piaceva!

UNALTRO (con voce cavernosaspuntando all'improvviso da sotto latavola): Guai a parlarne! Qualsiasi allusione a quella fatalecartilagine è mortale!

UNALTRO (poggiandogli una mano sulla spalla): Una solaparola!... Che dicouna parola? Un solo gesto! Basta tirare di tascail fazzoletto - è come prepararsi il sudario. (Silenzio.Tutti i cadettiintornolo guardano con le braccia incrociate.Cristiano si alza e va da Carbone di Castelgelosoche ha l'aria dinon avere visto niente)

CRISTIANO:Capitano!

CARBONE(voltandosi e squadrandolo): Sì?

CRISTIANO:Come ci si deve regolare quando si incontrano dei meridionali chefanno gli spacconi?

CARBONE:Mostrando loro che anche un settentrionale può avere delfegato. (Gli volta le spalle)

CRISTIANO:Grazie.

PRIMOCADETTO (a Cirano): Allorail tuo racconto!

TUTTI:Il racconto!

CIRANO(tornando verso di loro): Il mio racconto?... (Tutti sistringono intorno a lui sedendo sui propri sgabelli)

Eva bene! Dunqueme ne andavo tutto solo al loro appuntamento. Laluna brillava in cielo come un orologioquando non so qualeorologiaio ci ha passato sopra un panno nero. Così s'èfatto buio - la notte più nera del mondo. E le stradeperdìonon erano illuminate.

Insommaho continuato a casosenza vedere niente...

CRISTIANO:A un palmo dal naso.

(Silenzio.Tutti si alzano lentamenteguardando Cirano con spavento. Luis'interrompe stupefatto. Attesa)

CIRANO:Chi è quello?

UNCADETTO (a bassa voce): E' arrivato stamattina.

CIRANO(facendo un passo verso Cristiano): Stamattina?

CARBONE(sottovoce): E' il barone di Neuvill...

CIRANO(di colpofermandosi): Ah! Va bene...

(Haun ultimo motocome per lanciarsi contro Cristiano; impallidiscearrossisce) Io... (Poi si domina e dice con voce sorda:)Molto bene... (Riprende) Dunquedicevamo... (Ancora unoscatto di rabbia)

Perdìo!

(Riprendeil suo tono naturale) Dicevamo che non si vedeva niente...

(Stupore.Tutti tornano a sedersi guardandosi tra loro)

Eio camminavopensando che per difendere un povero disgraziatoqualsiasi andavo a dare fastidio a qualche potenteforse unprincipeche sicuramente mi avrebbe preso...

CRISTIANO:Per il naso. (Tutti si alzano. Cristiano si dondola lentamentesulla sedia)

CIRANO(con voce strozzata dalla rabbia): In odio... Mi avrebbe presoin odio... E che insommacosìper pura imprudenzastavo permettere...

CRISTIANO:Il naso.

CIRANO:Il dito... su qualche piaga. E che questo misterioso nemico potevaessere abbastanza forte da colpirmi...

CRISTIANO:Sul naso.

CIRANO(asciugandosi il sudore sulla fronte): Da colpirmiduramente... Ma mi dicevo: cammina guasconefai quello che devifare. Vai Cirano! E così dicendomi inoltro nel buioquandoqualcuno mi dà...

CRISTIANO:Una nasata.

CIRANO:Io la paro eimmediatamentemi trovo...

CRISTIANO:Naso a naso...

CIRANO(scattando verso di lui): Maledizione!

(Tuttii guasconi si precipitano per vedere magiunto su Cristianolui sidomina e continua) Mi trovo circondato da cento teppisti chepuzzavano di...

CRISTIANO:Che naso!

CIRANO(pallidissimo e sorridente): Cipolla e aglio! Io attacco afronte bassa...

CRISTIANO:E naso al vento!

CIRANO:E gli sono addosso. Ne sventro due. Ne passo un altro da parte aparte. Uno mi colpisce: paff.... Io rispondo...

CRISTIANO:Piff!

CIRANO(scoppiando): Per l'inferno! Fuori tutti! (I cadetti siprecipitano verso l'uscita)

PRIMOCADETTO: Ecco che la tigre s è svegliata!

CIRANO:Tuttifuori tutti! Lasciateci soli!

SECONDOCADETTO: Ci siamo! Ne farà polpette.

RAGUENEAU:Polpette?

UNALTRO CADETTO: Per guarnire un vostro paté!

RAGUENEAU:Oh Diomi sento male!

CARBONE:Usciamo.

UNALTRO: Non ne resterà niente.

UNALTRO: Andiamomi vengono i brividi!

UNALTRO (chiudendosi la porta alle spalle): Che brutta fine!

(Sonousciti tutti. Cirano e Cristiano rimangono solifaccia a facciaesi guardano per un attimo)

SCENA10

Ciranoe Cristiano

CIRANO:Abbracciami!

CRISTIANO:Prego?

CIRANO:Hai del coraggio.

CRISTIANO:Sìma...

CIRANO:Hai molto coraggio. Meglio così.

CRISTIANO:Volete spiegarmi?

CIRANO:Abbracciami. Sono suo fratello.

CRISTIANO:Di chi?

CIRANO:Ma di lei!

CRISTIANO:Lei chi?

CIRANO:Rossana!

CRISTIANO(correndogli incontro): Cielo! Voisuo fratello?

CIRANO:Quasi: un cugino fraterno.

CRISTIANO:E lei vi ha?...

CIRANO:Detto tutto. Sì.

CRISTIANO:Allora mi ama?

CIRANO:Può darsi.

CRISTIANO(prendendogli la mano): Come sono felice di conoscervi!

CIRANO:Ecco ciò che può definirsi un sentimento improvviso!

CRISTIANO:Perdonatemi per...

CIRANO(guardandolo e poggiandogli una mano sulla spalla): E' verosei proprio bellorazza di mascalzone!

CRISTIANO:Signorese voi sapeste quanto vi ammiro!

CIRANO:E tutti quei nasi di poco fa?

CRISTIANO:Li ritiro!

CIRANO:Rossana aspetta una lettera. Scrivile stasera stessa.

CRISTIANO:Oddìo!

CIRANO:Che c è?

CRISTIANO:C'è che se cerco di scriverle mi perdo!

CIRANO:E perché?

CRISTIANO:Perché? Perché sono così stupido da morire divergogna.

CIRANO:Ma nonon è vero. Non so se te ne rendi contoma poco fa nonmi hai attaccato affatto come uno stupido.

CRISTIANO:Behquando si attacca è facile trovare le parole. Sìinsommaun certo spirito da militare ce l'ho. Ma con le donne ètutta un'altra cosa. Non so che dire... Ohcertoi loro occhiquando passeggiosono dolci con me...

CIRANO:E i loro cuoriquando ti ferminon lo sono più?

CRISTIANO:No! Perché io sono di quelli - lo so... e mi tormento- diquelli che non sanno parlare d'amore...

CIRANO:Eccolo dicevo!... Io invecese fossi stato un po' piùbellosarei di quelli che ne sanno parlare.

CRISTIANO:Ahpoter parlare con grazia!

CIRANO:Poter essere un bel moschettiere che passeggia!

CRISTIANO:Rossana è un'intellettuale. Io la deluderò sicuramente.

CIRANO(guardandolo): Potessi esprimere ciò che ho dentroattraverso un interprete bello come te!

CRISTIANO(disperato): Avessi solo un po' d'eloquenza!

CIRANO(bruscamente): Te la presterò io. Tu prestami il tuofascino. E costruiamo insieme un eroe da romanzo!

CRISTIANO:Ma che dici?

CIRANO:Te la senti di ripetere le cose che io potrei insegnarti?

CRISTIANO:Tu mi proponi...

CIRANO:Così Rossana non resterà delusa! Avantidimmi:vogliamo sedurla insieme? Vuoi che ti soffi dentro un'anima?

CRISTIANO:MaCirano...

CIRANO:Sì o no?

CRISTIANO:Mi fai paura.

CIRANO:Insommavisto che da solo hai paura di raffreddarle il cuorevuoiche ci mettiamo insieme? Tanto poi sarai tu ad abbracciarla. Vuoi checi mettiamo insieme? Tu metti le labbra e io le parole!

CRISTIANO:Ti luccicano gli occhi!...

CIRANO:Vuoi?

CRISTIANO:Davvero questo ti piacerebbe tanto?

CIRANO(con slancio): Questo mi... (Riprendendosicon freddezzad'artista) Mi divertirebbe. E un bell'esperimento per un poeta.Vuoi che ci completiamo a vicenda? Camminerò al tuo fianconell'ombra: io sarò il tuo spiritotu la mia bellezza.

CRISTIANO:Ma come faccio a scriverle? Lei aspetta una lettera. Io non potreimai...

CIRANO(tira fuori la lettera che ha scritto): Eccola la lettera!

CRISTIANO:Ma...

CIRANO:Ci vuole solo l'indirizzo.

CRISTIANO:Io...

CIRANO:Tu non devi che mandargliela. Sta' tranquillo. Va bene così.

CRISTIANOCosì voi avete...

CIRANO:Noi abbiamo sempre in tasca lettere pronte per la divinità...

fruttodella nostra fantasiavisto che apparteniamo a quella razza d'uominiche per amante si prendono un sogno soffiato nella bolla d'unnome!... Prendi questa letterae cambierai in verità le miefinzioni.

Iogettavo a caso queste mie deliranti confessioni: tu le farai posarecome timidi uccelli migratori.

Vedraiche in questa lettera - prendila! - fui più brillante che sefossi stato sincero! Insommaprendila e finiamola!

CRISTIANO:Non sarebbe il caso di correggere qualcosa? L'hai scritta a caso.Andrà bene per Rossana?

CIRANO:Andrà benissimo!

CRISTIANO:Ma...

CIRANO:L'ingenuità dell'amor proprio è tale che Rossanacrederà davvero che questa lettera sia stata scritta per lei.

CRISTIANO:Come ringraziartiamico mio! (Si getta tra le braccia di Cirano.Rimangono così abbracciati)

SCENA11

CiranoCristianoi cadettiil moschettiere e Lisa

UNCADETTO (aprendo la porta): Più niente... Un silenziodi morte... Non ho il coraggio di guardare... (Sporge la testa)Che?

(Stuporetra i cadetti)

UNCADETTO: E' impossibile!

ILMOSCHETTIERE (beffardo): Guarda guarda...

CARBONE:Il nostro diavolo s'è fatto santo. Quando lo colpiscono sulnaso offre l'altra narice!

ILMOSCHETTIERE: Finalmente si può parlargli del naso! (ChiamaLisa trionfante) Lisa! Ehi Lisa!... Vieni a vedere! (Annusandovistosamente l'aria) Oh oh!... Sorprendente!... Sentite un po'che buon odore!...

Chebell'aria!... (A Ciranocon fare provocatorioguardandogli ilnaso:) Ma il signore l'ha sicuramente sentita!... Sentite chebell'aria tira?...

CIRANO(schiaffeggiandolo): Aria di schiaffi! (Gioia tra icadettiche hanno ritrovato il loro Cirano)

ATTOTERZO

Ilbacio di Rossana.

Unapiccola piazza della città vecchia. La casa di Rossana e ilmuro del giardino. La finestra e il balcone. E' facile arrampicarsi.Di fronteun'altra casa.

SCENA1

Ragueneaula governantepoi RossanaCirano e due paggi

RAGUENEAU(terminando un racconto alla governante e asciugandosi gli occhi):...Poi lei è fuggita con un moschettiere. E iosolorovinatomi sono impiccato. Avevo già lasciato questo mondoquando è arrivato il signor Cirano e mi ha disimpiccatoproponendo poi a sua cugina di assumermi come intendente.

GOVERNANTE:Ma come siete potuto arrivare a questo punto?

RAGUENEAU:Lisa amava i guerrieriio amavo i poeti! Marte mangiò gliavanzi di Apollo. Sempliceno?

GOVERNANTE(alzandosi e chiamando verso la finestra): Rossanasietepronta? Ci aspettano!

ROSSANA(la vocedalla finestra): Arrivo. Prendo il mantello.

GOVERNANTE(a Ragueneaumostrandogli la porta di fronte): Ci aspettanolàdi fronte. Da Clomira. Riceve nel suo salotto. Qualcunoterrà una conferenza sulla Tenerezza.

RAGUENEAU:Sulla Tenerezza?

GOVERNANTE(vezzosa): Ma sì!... (Gridando verso la finestra:)Rossanafate prestoo perderemo la conversazione sulla Tenerezza!

ROSSANA(solo la voce): Vengo!

(Sisente un suono di strumenti a corda che si avvicina)

CIRANO(cantando fuori campo): Là là là là!...

GOVERNANTE(sorpresa): Ci suonano qualcosa?

CIRANO(seguito da due paggi con liuti): Vi dico che la croma ètriplatripla!

PRIMOPAGGIO (ironico): Cosìsignorevoi sapete che lecrome sono triple?

CIRANO:Io sono musicistacome tutti gli astronomi di classe!

ILPAGGIO (suonando e cantando) Là là là!...

CIRANO(strappandogli il liuto dalle mani e continuando la frasemusicale): Posso continuare da me!... Là là làlà!

ROSSANA(affacciandosi): Sei tu?

CIRANO(continuando a cantare sulla stessa aria): Sìio chevengo a salutare i tuoi gigli e a presentare i miei rispetti allerose!...

ROSSANA:Scendo! (Scompare nell'interno)

GOVERNANTE(a Ciranoindicando i paggi): Chi sono questi due virtuosi?

CIRANO:Una scommessache ho vinto a d'Assoucy. Discutevamo su una questionegrammaticale. Sìno!... Quando a un certo punto mi mostraquesti due cialtroncelli che lo seguono strimpellando le loro cordegiorno e nottee mi fa: «Scommettiamo un giorno di musica!».Ha perso. Cosìfino a domanidovrò portarmi dietroquesti due liutistitestimoni musicali di tutto ciò chefaccio. Dapprincipio è stato divertente; ora comincia adannoiarmi.

(Aimusicisti:) Ve ne volete andare?!... Andate a suonare da partemia una serenata a Montfleury!

(Ipaggi si allontanano. Alla governante:) Passavocome tutte leserea chiedere a Rossana se... (Ai paggiche escono:)Suonate tanto!... e male!

(Allagovernante:) ...se il suo amico del cuore è sempre cosìperfetto.

ROSSANA(uscendo di casa): Ahsì! E' bellosensibile e senzadifetti!

CIRANO(sorridendo): Cristianosensibile?...

ROSSANA:Sìcaro! Più di te!

CIRANO:Lo ammetto.

ROSSANA:Secondo me non esiste un dicitore più fine di tutti queidolcissimi nonnulla che sono tutto in amore. Qualche volta sidistraele sue muse sono come assenti; poitutt'a un trattosiriprendee dice cose stupende.

CIRANO(incredulo): Ma no!

ROSSANA:Invece sì! Ecco come siete voi uomini: se un ragazzo èbello dite subito che è scemo!

CIRANO:E sa parlare d'amore con una certa esperienza?

ROSSANA:Altro che parlarne!... Ne disserta!

CIRANO:E scrive?

ROSSANA:Altro che! Senti un po' (declamando:) «Più tu miprendi il cuorepiù lui mi cresce in petto!»...(Trionfante) Che te ne pare?

CIRANO:Insomma.

ROSSANA:E senti questo: «Mi avete preso il cuoremandate il vostro ame!...».

CIRANO:Una volta ne ha troppouna volta non ne ha. Insommaquanto cuoregli serve?...

ROSSANA:Sei irritante!... E' tutta gelosia...

CIRANO(trasalendo): Come?

ROSSANA...gelosia di poeta. Senti ancora questa: «Se i baci sipotessero mandare per iscrittole mie letteretule leggeresti conla bocca!...». Non è il massimo della tenerezza?

CIRANO(sorridendo di compiacimento suo malgrado): Certoquesteultime righe sono... Come dire? Ahah!... (riprendendosicon uncerto disprezzo) ...sdolcinate.

ROSSANA:E queste...

CIRANO(eccitato): Ricordi le sue lettere a memoria?

ROSSANA:Tutte!

CIRANO:Non c'è che dire: è un vero seduttore!

ROSSANA:E' un maestro!

CIRANO(modesto): Viaun maestro!...

ROSSANA(perentoria): Un maestro!

CIRANO:Va benecome vuoi... un maestro.

GOVERNANTE(rientrando precipitosamente in scena): Il conte di Guiche!

(ACiranospingendolo verso la casa:) Entrapresto!... Che se tivede potrebbe insospettirsi e...

ROSSANA(a Cirano): Scoprire il mio segreto. Mi amaè potentenon deve sapere. Potrebbe distruggere tutto.

CIRANO(rientrando in casa): Va beneva bene...

(Entrade Guiche)

SCENA2

Rossanade Guiche ein dispartela governante

ROSSANA(inchinandosi): Sto uscendo.

DEGUICHE: Vengo a prendere congedo.

ROSSANA:Partite?

DEGUICHE: Per la guerra.

ROSSANA:Ah!

DEGUICHE: Stasera stessa.

ROSSANA:Ah!

DEGUICHE: Per l'assedio di Arras.

ROSSANA:Ahun assedio?

DEGUICHE: Sì... Sembra che la mia partenza vi lasci del tuttoindifferente?

ROSSANA(educatamente): Maio...

DEGUICHE: Io sono disperato. Vi rivedrò?... E quando? Sapete chesono stato nominato generale?

ROSSANA(indifferente): Congratulazioni.

DEGUICHE: Del reggimento dei cadetti.

ROSSANA:Dei cadetti?

DEGUICHE: Già - di vostro cuginoquello che mi ha insultato.Laggiù saprò vendicarmene.

ROSSANA(soffocata) Comei cadetti partono?

DEGUICHE (ridendo): Certo! E' il mio reggimento!

ROSSANA(cadendo a sederetra sé): Cristiano!

DEGUICHE: Che avete?

ROSSANA(commossa): Questa partenza... mi addolora. Amare qualcuno esaperlo in guerra.

DEGUICHE (sorpreso e affascinato): E' la prima volta che mi diteuna parola dolce... e proprio il giorno della mia partenza.

ROSSANA(cambiando tono): E alloravolete vendicarvi di mio cugino.

DEGUICHE (sorridendo): Siamo dalla sua parte?

ROSSANA:No - contro!

DEGUICHE: Vi vedete spesso?

ROSSANA:Raramente.

DEGUICHE: Qualche volta lo incontro con un cadetto... (cerca diricordare il nome) Quel Neu... Neu... villeno viller...

ROSSANA:Uno alto?

DEGUICHE: Biondo.

ROSSANA:Rosso.

DEGUICHE: Bello!

ROSSANA:Mah!

DEGUICHE: Un cretino.

ROSSANA:Ne ha tutta l'aria. (Cambiando tono) Dunquela vostravendetta contro mio cugino sarà quella di esporlo al fuocoche lui adora?... E' meschino? So io che cosa potrebbe ferirlo!

DEGUICHE: Cosa?

ROSSANA:Essere lasciato qui a Parigi coi suoi cari cadettimentre gli altripartonoa starsene con le mani in mano per tutta la durata dellaguerra... E' la sola maniera per umiliare un uomo come lui.

Voletepunirlo? Benetenetelo lontano dal pericolo!

DEGUICHE: Una donnasoltanto una donna potrebbe inventare un similescherzo!

ROSSANA:Si roderà l'animae i suoi amici le maniper la rabbia dinon essere al fronte. E voi sarete vendicato!

DEGUICHE (avvicinandosi): Dunquemi amate un poco! (Lesorride) Voi condividete il mio rancoreRossana! E' una provad'amore.

ROSSANA:Una prova.

DEGUICHE (mostrando diversi plichi sigillati): Ecco gli ordinida trasmettere alle mie compagnie. Li trasmetterò tuttitranne (ne toglie uno) ...quello per i cadetti.

(selo rimette in tasca) Lo terrò io. (Ridendo) Ahahpovero Cirano!... con la sua voglia di menar le mani!... Certo chevoi giocate proprio brutti tirino?

ROSSANA:Qualche volta.

DEGUICHE (eccitatissimo): Mi fate girare la testa!

Sentistasera dovrei partire. Ma ormai... Senti. Qui vicinosulla stradad'Orléansc'è un convento dei cappuccini. Un laico nonpotrebbe entrare. Ma quei buoni frati mi accoglieranno - ci pensoio... Possono bene nascondermi nella loro manica: è cosìlarga!

Sonoi cappuccini che servono Richelieu: temendo lo ziotemono anche ilnipote.

Crederannoche sono partito. Verrò a trovarti mascherato.

Lasciamitardare d'un giornopazza!

ROSSANA:Ma se si venisse a sapere! La vostra gloria...

DEGUICHE: Boh!

ROSSANA:E l'assedio? Arras...

DEGUICHE: Che me ne importa! Lasciate che io...

ROSSANA:No!

DEGUICHE: Lascia che io...

ROSSANA(teneramente): Devo difendervi.

DEGUICHE: Ah!

ROSSANA:Partite! Io vi voglio eroicoAntonio!...

DEGUICHE: Che dolci parole! Voi dunque amate...

ROSSANA:Colui per cui ho tremato. Sì.

DEGUICHE (felice): Va beneparto! (Le bacia la mano)Siete contenta.

ROSSANA:Sì. (Lui esce)

LAGOVERNANTE (facendogli alle spalle una riverenza ironica):

Sìiii!...

ROSSANA(alla governante): Zittanon ne parliamo con nessuno: Ciranonon mi perdonerebbe d'avergli rubato la guerra. (Chiamando forteverso la casa) Cirano!

SCENA3

Rossanala governanteCirano

ROSSANA:Andiamo da Clomira. (Indica la porta) Devono parlare Alcandroe Lisimone.

GOVERNANTE:Qualcosa mi dice che perderemo i loro discorsi.

CIRANO(a Rossana): No noper carità! Non perdeteveli! (Sonoarrivati alla porta di Clomira)

GOVERNANTE(affascinata): Guardate! Hanno fasciato di bende ilbattente!... (Al battente:) Vi hanno imbavagliato perchéil vostro ferro non turbi i loro bei discorsiveropiccolo bruto?!(Lo solleva e batte leggermente)

ROSSANA(vedendo aprire): Entriamo... (A Cirano:) Se vieneCristianocome pensodigli di aspettarmi.

CIRANO:Ahbene! Ma... (lei si gira) su che l'interrogherai stasera.

ROSSANA:Su...

CIRANO:Su?

ROSSANA:Non glielo dirai mica?

CIRANO:Sarò una tomba.

ROSSANA:Su niente. Gli dirò: avantiparlate. Improvvisate. Parlatemid'amore. Siate splendido!

CIRANO(ridendo): Bene!

ROSSANA:Peròzitto!

CIRANO:Certo.

ROSSANA:Nemmeno una parola! (Entra e chiude la porta)

CIRANO:Grazie! (La porta si riapre e Rossana si affaccia)

ROSSANA:Mi raccomando. Potrebbe prepararsi...

CIRANO:Ma no!...

TUTTIE DUE (insiemecon un segno d'intesa): Shshshsh... (Rossanachiude la porta)

CIRANO(chiamando): Cristiano!

SCENA4

CiranoCristiano

CIRANO:So tutto quel che serve. Preparati. E' l'occasione buona. Nonperdiamo tempo. E non fare quel muso. Daisveltoandiamo a casatua. T'insegnerò che cosa devi dire.

CRISTIANO:No.

CIRANO:Come?

CRISTIANO:No. Aspetterò Rossana qui.

CIRANO:Sei pazzo? Muovitidai. Vieni a imparare...

CRISTIANO:Note l'ho detto! Sono stanco di prendere a prestito le mie letterei miei discorsie di recitare una parte... e aver sempre paura. Eracomprensibile all'inizio. Ora non più. Ora so che mi ama.

Graziedi tutto. Non ho più paura. Voglio parlarle da solo.

CIRANO:Capisco.

CRISTIANO:Chi ti dice che non ne sia capace?... In fondonon sono mica cosìidiota. Vedrai. I tuoi insegnamenti mi sono serviti. Sono in grado diparlare da solo. Eper tutti i diavolisaprò ben stringerlatra le braccia!...

(AppareRossanache esce dalla casa di Clomira) E' lei!... Ciranoaspettanon lasciarmi!

CIRANO(salutandolo): Parlatele da solo signore! (Scompare dietroil muro del giardino)

SCENA5

CristianoRossanaalcuni preziosi e preziosee per un istante la governante

ROSSANA(uscendo dalla casa di Clomira con una compagnia dalla quale siaccomiata: riverenze e saluti): Bartenoide - Aleandro Germione...

LAGOVERNANTE (disperata): Abbiamo perso il discorso sullaTenerezza!

(Rientraa casa di Rossana)

ROSSANA(salutando ancora): Urimedonteaddio...

(Tuttisalutano Rossana e si separanoallontanandosi. Rossana vedeCristiano)

Voi!...(gli si avvicina) Fa sera. Restiamo qui. Sono andati tuttivia. Non c'è nessuno. Sediamoci. Parlate. Vi ascolto.

CRISTIANO(si siede accanto a lei. Pausa): Io vi amo.

ROSSANA(chiudendo gli occhi): Allora parlatemi d'amore.

CRISTIANO:Io ti amo.

ROSSANA:Questo è il tema. Ora ricamatericamate...

CRISTIANO:Io vi...

ROSSANA:Ricamate!

CRISTIANO:Io ti amo tanto.

ROSSANA:Sìcerto. E poi?

CRISTIANO:E poi... Non ti basta che ti amo? Rossanadimmi che m'ami!

ROSSANA(con una smorfia): Vi ho chiesto delle creme e voi m'offriteun brodino! Ditemi almeno come mi amate!...

CRISTIANO:Ma... molto.

ROSSANA:Va bene.... Ora sciogliete i vostri sentimenti.

CRISTIANO(avvicinandosi e fissandole sensualmente la nuca bionda):Io... vorrei stringerti a me!

ROSSANA:Cristiano!

CRISTIANO:Io ti amo!

ROSSANA(fa per alzarsi): Ancora?

CRISTIANO(trattenendola): Nonon t'amo!

ROSSANA(tornando a sedere): Meno male!

CRISTIANO:Io ti adoro!

ROSSANA(alzandosi e allontanandosi): Uffa!

CRISTIANO:Hai ragione... Divento sciocco.

ROSSANA(seccamente): Sì. E questo mi dispiacecome sediventaste brutto!

CRISTIANO:Ma io...

ROSSANA:Andate a riordinare le idee.

CRISTIANO:Io...

ROSSANA:Mi amatelo so. Addio. (Si avvia verso la casa)

CRISTIANO:Aspettate. Voglio dirvi che...

ROSSANA:Mi adorate. Lo so... Nonoandatevene!

CRISTIANO:Ma io... (Gli chiude la porta in faccia)

CIRANO(chesenza essere vistoè appena rientrato): Belcolpoeh!

SCENA6

CristianoCirano e due paggiper un attimo

CRISTIANO:Aiutami.

CIRANO:No.

CRISTIANO:Se non ritorno immediatamente nella sua graziaio muoio.

CIRANO:E come facciodiavoloa insegnarti tutto cosìimmediatamente?...

CRISTIANO(prendendolo per un braccio): Daiaiutami! Guarda! (Lafinestra di lei si è illuminata)

CIRANO(guardando commosso): La sua finestra.

CRISTIANO(urlando): Mi sento morire!

CIRANO:Parla piano.

CRISTIANO(sottovoce): Morire.

CIRANO:La notte è scura.

CRISTIANO:E allora?

CIRANO:Si può tentare. Non lo meriteresti... Mettiti làbestia! Làdavanti al balcone! Io mi metterò làsotto... Per suggerirti le parole.

CRISTIANO:Ma...

CIRANO:Sta zitto!

IDUE PAGGI (a Ciranoricomparendo dal fondo): Ehilà!

CIRANO:Zitti! (Fa loro segno di parlare piano)

PRIMOPAGGIO (a bassa voce): Abbiamo fatto la serenata a Montfleury.

CIRANO(anche lui a bassa vocein fretta): Bene. Adesso mettetevilìai due angoli della strada. E se arriva qualche passanteavvertiteci con una serenata.

SECONDOPAGGIO: Che serenatasignoreallegra o triste?

CIRANO:Allegra se è una donnatriste se un uomo. (I due paggispariscono in direzioni opposte. A Cristiano:) Chiamala!

CRISTIANO:Rossana!

CIRANO(raccoglie dei ciottoli e li scaglia contro i vetri): Aspetta.

Proviamocosì.

SCENA7

RossanaCristianoCirano

ROSSANA(aprendo la finestra): Chi mi chiama?

CRISTIANO:Io.

ROSSANA:Io chi?

CRISTIANO:Cristiano.

ROSSANA(con fastidio): Ahvoi?

CRISTIANO:Vorrei parlarvi.

CIRANO(nascosto sotto il balconea Cristiano): Benebene. Un po'più piano.

ROSSANA:Noandatevene. Parlate troppo male.

CRISTIANO:Vi prego.

ROSSANA:No. Voi non m'amate più.

CRISTIANO(al quale Cirano soffia le parole): Mi accusate di non amarvipiù... quando più vi amo!

ROSSANA(che stava per chiudere la finestrafermandosi): Sentisenti!... va meglio.

CRISTIANO(come sopra): L'amore ha preso per culla il mio animoinquieto... e crescecresce.

ROSSANA(sporgendosi sul balcone): Va meglio! Ma perchévistoche vi tormentanon lo strangolaste nella culla?

CRISTIANO(come sopra): Ci ho provatoma... nulla. Questo neonato èforte... come Ercole.

ROSSANA:Megliosempre meglio!

CRISTIANO(come sopra): Per cui.. è lui che ha strangolato comeniente i due serpenti.. l'Orgoglio e... il Dubbio.

ROSSANA(poggiando i gomiti al balcone): Molto bene. Ma perchéparlate così lentamente? La vostra immaginazione èforse malata?

CIRANO(tirando Cristiano sotto il balcone e sostituendosi a lui):Zitto. Il gioco s'è fatto difficile!

ROSSANA:Le vostre parole esitano. Perché?

CIRANO(a bassa vocecome Cristiano): Perché è notte.E nel buio stentano a trovare le vostre orecchie.

ROSSANA:Le mie non fanno nessuna fatica.

CIRANO:Davvero? E' naturale. Le vostre parole calano direttamente nel miocuore; e il mio cuore è grandele vostre orecchie piccole.Poile vostre parole scendonole mie salgono. E' naturale che levostre vadano più in fretta.

ROSSANA:Sìma da qualche istante anche le vostre salgono in fretta.

CIRANO:Questione di ginnastica. Cominciano ad abituarsi.

ROSSANA:In effettivi parlo da molto in alto.

CIRANO:Certoe se vi lasciaste sfuggire da quell'altezza una sola parolacattiva sul mio cuoremi uccidereste.

ROSSANA:Allora scendo!

CIRANO:No!

ROSSANA:Allora salite voipresto!

CIRANO(arretrando spaventato): No!

ROSSANA:Come... no?

CIRANO(con voce sempre più rotta dall'emozione): Lasciatemiapprofittare per una volta... di quest'occasione che ci èdata... di parlarci cosìdolcementesenza vederci.

ROSSANA:Senza vederci?

CIRANO:Ma sìè stupendo. Ci si indovina appena. Voiintravedete un mantello neroio una gonna bianca d'estate: io nonsono che un'ombrae voi un chiarore. Voi non sapete cosa siano perme questi momenti. Se qualche volta le mie parole sono state belle...

ROSSANACerto che lo furono!

CIRANO:Non sono mai riuscite davvero a far parlare il mio cuore...

ROSSANA:Perché?

CIRANO:Perché... perché finora ho sempre parlato attraverso...

ROSSANA:Attraverso che?

CIRANO:Attraverso il tremito e la vertigine che chiunque provaguardandovi... Ma stasera mi sento come uno che sta per parlarvi perla prima volta.

ROSSANA:E' vero. Avete una voce nuova.

CIRANO(accostandosi febbrilmente a lei): Sìuna voce nuovaperché con la notte che mi protegge io oso essere infine mestessoio oso...

(Siferma smarrito) Dove sono? Non lo soma perdonatemi - ètutto così dolce stanotte... così nuovo per me.

ROSSANA:Così nuovo?

CIRANO(sconvolto come se cercasse di trattenere le parole): Sìnuovo... Poter essere sincero: la paura di essere deriso non mi dàtregua.

ROSSANA:Derisoperché?

CIRANO:Ma... per uno slancio... Giàil mio cuore non fa chenascondersi dietro il mio spirito per pudore: io parto per strappareal cielo una stella e poiper paura del ridicolomi chino araccogliere un fiore.

ROSSANA:Anche un fiore ha del bello. Non mi avete mai parlato così.

CIRANO:E se lasciassimo perdere la letteratura per fuggire verso spazipiù... ariosi! Se invece di bere goccia a goccia da un ditaledorato l'acqua insipida di un fiumiciattolocercassimo di vederecome l'anima si disseta bevendo a fiotti dalle onde d'un grandefiume!

ROSSANA:Ma lo spirito?...

CIRANO:Me ne sono servito soltanto per farvi restarema ora parlare come unpoetastro arcadico significherebbe insultare questa nottequestiprofumiquesto momentola Natura tutta!... Lasciamo checon unsolo lampo dei suoi astriil cielo ci spogli di tutte le nostrefinzioni: io ho paurapaura che la nostra alchimia poetica disperdaogni vero sentimentoche l'anima si annienti in passatempi vani eche tutta questa finezza si tramuti in una fine!

ROSSANA:Ma lo spirito?...

CIRANO:In amore lo detesto. Quando si ama è un delitto prolungarequesta inutile schermaglia. Arriva inevitabilmente il momento in cui- e compiango chi non l'ha provato - sentiamo che c'è qualcosadi così nobile nel nostro modo di amare da non poterloavvilire con vani giochi di parole.

ROSSANA:E va bene! Se per noi è arrivato questo momentoche mi direteadesso?

CIRANO:Tuttotuttotutto ciò che mi verràve lo getteròa mazzisenza farne un bouquet. Io vi amosoffocoti amosonopazzonon ne posso piùè troppo; il tuo nome mi stanel cuore come in un sonaglioe visto che io non faccio che vibrareper tesempreRossanail sonaglio s'agita e il tuo nome mi risuonadentro. Ricordo tutto di teamo tutto: ricordo che la mattina del 12maggiol'anno scorsoper uscirecambiasti pettinatura. A tal puntoi tuoi capelli sono diventati la mia luce che - come quando si èfissato il sole troppo a lungo si finisce per vedere proiettatodappertutto un disco rosso quando distolgo lo sguardo dal lorochiaroreriverberi biondi tutto intorno mi bruciano gli occhi.

ROSSANA(turbata): Sìquesto è proprio amore...

CIRANO:Ne ha tutto il triste furore - qualcosa che m'invadeterribile egelosoe tuttavia non egoista. Per la tua felicità darei incambio la miaquand'anche tu non lo sapessi mai; cosìsoltanto per sentirti ridere qualche voltada lontanodi quellagioia data dal mio sacrificio. Cominci a capire adesso? A renderticonto? Senti l'anima mia salire verso di tenell'ombra? Davveroètutto troppo bello staseratroppo dolce. Io ti dico tutto questotumi ascolti - iote! E' troppo. Nemmeno nei miei sogni piùambiziosi sono mai arrivato a sperare tanto. Non mi resta che moriresubito! Mentre lei trema tra i rami per le cose che le ho detto.Perché voi trematetremate come una foglia tra le foglie! Tutremi! Perché lo sentoche tu lo voglia o nolo sento iltremito adorato della tua mano scendere giù per i rami diquesto gelsomino. (Bacia perdutamente l'estremità d'un ramopendente)

ROSSANA:Sìtremoe piangoe sono tuae tu m'hai stordita!

CIRANO:Alloravenga pure la morte! Questa ebbrezza sono ioio che gliel'hodata! Ormai non chiedo altro che...

CRISTIANO(nascosto sotto il balcone): Un bacio!

ROSSANA(trasalendo): Che?

CIRANO:Eh!

ROSSANA:Tu mi chiedi?...

CIRANO:Sì... io... (A Cristianosottovoce:) Tu vai troppo difretta.

CRISTIANO:Visto che è così turbataè il caso che io neapprofitti.

CIRANO(a Rossana): Sìio... io ho chiestoè vero...masanto cielo! Sono stato troppo audace.

ROSSANA(un po' delusa): Comenon insisti?

CIRANO:Sìinsisto... senza insistere!... Giàgià! Latua virtù s'annuvola! Insommaquesto bacio... non darmelopiù!

CRISTIANO(a Ciranotirandolo per il mantello): Perché?

CIRANO:Zittotu!

ROSSANA(sporgendosi): Ma che stai dicendo?

CIRANO:Mi rimproveravo d'essere andato troppo in là. Dicevo a mestesso di tacere: zittoCristiano!...

(Iliuti dei paggi si mettono a suonare) Un momento!... Arrivaqualcuno! (Rossana chiude la finestra. Cirano ascolta il suono deiliuti: uno suona un'aria gaial'altro un'aria triste) Un'ariatriste? Un'aria gaia?... Che vuol dire? E' un uomo? Una donna? - Ahè un cappuccino!

(Entraun cappuccino con una lanterna)

SCENA8

CiranoCristianoun cappuccino

CIRANO(al cappuccino): Che fate? Cercate l'uomo come Diogene?

ILCAPPUCCINO: Cerco la casa della signora...

CRISTIANO:Ci mancava questa seccatura!

ILCAPPUCCINO: ...della signora Maddalena Robin detta Rossana...

CRISTIANO:Che può volere?

CIRANO(indicando una salita): Di là! Drittosempre dritto...

ILCAPPUCCINO: Grazie. Dirò per voi un rosario. (Esce)

CIRANO:Buona fortuna! (Ritorna verso Cristiano)

SCENA9

Ciranoe Cristiano

CRISTIANO:Fammi avere quel bacio!

CIRANO:No!

CRISTIANO:Tantoprima o poi...

CIRANO:E' vero. Prima o poi verrà quell'attimo di vertigine in cui levostre bocche andranno l'una verso l'altra - i tuoi bei baffi biondie le sue labbra rosa!... Ma (a se stesso:) preferisco che ciòsia per...

(E'interrotto dal rumore della finestra che si riapre. Cristiano torna anascondersi sotto il balcone)

SCENA10

CiranoCristianoRossana

ROSSANA(affacciandosi): Siete voi? Parlavamo di... di un...

CIRANO:Bacio. E' una parola dolce. Non capisco perché voi non osiatepronunciarla. Se già questo vi fa bruciare tuttache accadràpoi più avanti? Non abbiate paura. Non avete poco faquasisenza accorgervenerinunciato a giocare? Non siete passata senzatraumi dal sorriso al sospiro e dal sospiro al pianto? Andate avantiancora un pocosenza farci casoe vedrete: dalle lacrime al bacionon c'è che un brivido.

ROSSANA:Tacete!

CIRANO:Un bacio - ma che cos'è poi un bacio? Un giuramento un po' piùda vicinouna promessa più precisauna confessione che cercauna confermaun punto rosa sulla i di «ti amo»unsegreto soffiato in bocca invece che all'orecchioun frammentod'eternità che ronza come l'ali d'un'apeuna comunione che sadi fioreun modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbrail sapore dell'anima!

ROSSANA:Tacete!

CIRANO:Un bacio - è così nobile un bacioche la stessa reginadi Francia - la regina! - non ha saputo negarne uno a un lordd'Inghilterra.

ROSSANA:E con questo?

CIRANO(esaltandosi): Io sono come quel lord - come Buckingham! comelui vi amo soffrendo in silenziomia reginacome lui sono triste efedele...

ROSSANA:E bello come lui!

CIRANO(tra sédisincantato): Giàdimenticavo. Sonobello.

ROSSANA:Che aspetti? Sali a cogliere questo fiore ineguagliabile...

CIRANO(spingendo Cristiano verso il balcone): Sali!

ROSSANA:Questo sapore di cuore...

CIRANO:Sali!

ROSSANA:Questo ronzio d'ape...

CIRANO:Daisali!

CRISTIANO(esitante): Ma ora... mi sembra che non stia bene!

ROSSANA:Questo frammento d'infinito...

CIRANO(spingendolo): Salianimale! (Cristiano si lancia su per iramiraggiunge il balcone e lo scavalca)

CRISTIANO:AhRossana! (L'abbraccia e la bacia)

CIRANO:Che strana sensazione! Un bacio - l'amore pranza e iocome Lazzaroraccolgo le briciole nel buio. Ma sìsento che un po' diquesto bacio mi appartieneperché su quelle labbra Rossanabacia le parole che ho detto io... (Si sentono i liuti)Un'aria tristeun'aria gaia: il cappuccino!

(Fingedi correrecome arrivasse da lontanoe chiama)

ROSSANA:Chi è?

CIRANO:Io. Passavo di qui... Cristiano è ancora lì?

CRISTIANO(stupito): TohCirano!

ROSSANA:Salve cugino!

CIRANO:Salve!

ROSSANA:Aspetta che scendo. (Rientra in casa. Dal fondo riappare ilcappuccino)

CRISTIANO(vedendolo): Ancora lui! (Segue Rossana)

SCENA11

CiranoCristianoRossanail cappuccino e Ragueneau

ILCAPPUCCINO: Abita qui - la signora Robin abita qui!

CIRANO:Come avete detto? Ro-lin?

ILCAPPUCCINO. Robin! - non «lin»«bin»!

ROSSANA(comparendo sulla portaseguita da Ragueneau e Cristiano):

Chec'è?

ILCAPPUCCINO: Una lettera.

CRISTIANO:Che cosa?!

ILCAPPUCCINO (a Rossana): Nulla di male. Non puòtrattarsi che di una santa cosa. C'è un degno signore che...

ROSSANA(a Cristiano): E' de Guiche.

CRISTIANO:Come si permette?

ROSSANA:Non temere - non m'importunerà più. (Aprendo lalettera) Io ti amoe se lui...

(Leggea bassa voce:) «Signorinai tamburi battono. Il mioreggimento parte. Io resto. Mi credono già partito. Vidisobbedisco.

Sonoin convento. Vi raggiungerò tra poco. Vi mando come messaggeroun frate semplice come una caprache non ha capito niente di tuttociò.

Levostre labbra mi hanno troppo sorriso poco fa. Voglio rivederle.

Speroabbiate già perdonato la mia audacia. Mi firmo vostro...

ecceteraeccetera». (Al cappuccino:) Ascoltatepadre.

(Tuttisi avvicinano. Legge ad alta voce) «Signorinabisognasottomettersi alla volontà del cardinaleper quanto possaapparirvi dura. E' per questo che ho sceltoper far recapitarequeste righe nelle vostre gentili maniun frate cappuccino cheunisce alla santità l'intelligenza e la discrezione. Noivogliamo che vi dia la sua benedizione... (volta pagina)nuzialesubitoin casa vostra. Dovete sposare Cristianosegretamente. Ve lo mando. Lo so che vi dispiacema rassegnatevi.Sappiate che il cielo benedirà la vostra devozione.

Rispettosamentemi firmovostro umilissimo servitore... eccetera eccetera».

ILCAPPUCCINO (contento): Che persona perbene!... L'avevo detto.Non avevo ombra dl dubbio. Non poteva trattarsi che di una cosasanta.

ROSSANA(a Cristiano sottovoce): Ho letto bene?

CRISTIANO:Eh!

ROSSANA(a voce altadisperata): Ma è... terribile!

ILCAPPUCCINO (a Cirano): Siete voi?

CRISTIANO:Noio.

ILCAPPUCCINO (accorgendosi di quanto è bello): Ma...

ROSSANA(tempestiva): C'è un post-scriptum: «Donatecentoventi pezzi d'oro al convento».

ILCAPPUCCINO: Una persona perbeneproprio perbene! (A Rossana:)Rassegnatevi.

ROSSANA(addolorata): Mi rassegno. (Mentre Ragueneau apre la portadi casa e Cristiano invita il cappuccino a entraresi rivolge aCirano:) Trattieni de Guiche. Sta per arrivare. Non farlo entrareprima che...

CIRANO:Ho capito. (Al cappuccino:) Quanto vi serve per sposarli?

ILCAPPUCCINO: Un quarto d'ora.

CIRANO(spingendoli): Andate! Rimango io qui!

ROSSANA(a Cristiano): Vieni. (Entrano)

SCENA12

Ciranosolo

CIRANO:Come far perdere a de Guiche un quarto d'ora? (Si arrampica albalcone) Proviamo un po'... Speriamo che funzioni. (I liuti simettono a suonare un'aria triste) Ecco che arriva un uomo!(L'aria si fa sempre più triste) Non c'è dubbio.Questa volta è proprio un uomo.

(Haraggiunto il balcone. Si abbassa il cappello sugli occhitoglie laspadasi avvolge nel mantellopoi si sporge e guarda giù)Nonon è troppo alto... Possiamo tentare. (Tira a séil ramo di un albero e vi si aggrappa con entrambe le manipronto alasciarsi cadere)

Peccatodover turbare quest'atmosfera di pace.

SCENA13

Ciranoe de Guiche

DEGUICHE (entra mascheratoavanza a tastoni nel buio):Maledetto fratedove si sarà cacciato?

CIRANO:Diavolo!... E se riconosce la mia voce? Bisogna che mi rimetta aparlare guascone!

DEGUICHE (guardando la casa): E' qui. Non vedo niente. Questamaschera mi acceca!

(Faper entrare. Cirano salta dal balcone tenendosi al ramo e cade tra laporta e de Guiche. Finge di cadere da grande altezza e si lasciaandare per terracome stordito. De Guiche fa un salto indietro)

Chiè là?

(Quandoalza gli occhi il ramo si è raddrizzatonon si vede che ilcielo. Non capisce da dove Cirano sia caduto)

Dadove casca quest'uomo?

CIRANO(mettendosi a sedere e parlando con la voce alterata dall'accentoguascone): Dalla luna!

DEGUICHE: Dalla?!...

CIRANO(come sognando): Che ore sono?

DEGUICHE: E' pazzo?

CIRANO:Che ora? Che paese? Che giorno? Che stagione?

DEGUICHE: Ma...

CIRANO:Sono frastornato.

DEGUICHE: Signore...

CIRANO:Sono appena caduto dalla luna - come una bomba.

DEGUICHE (spazientendosi): Viasignore!

CIRANO(alzandosicon voce terribile): Io sono caduto!

DEGUICHE (indietreggiando): Va beneva bene! Siete caduto...

Dev'essereun demente.

CIRANO(andando verso di lui): Proprio così! Sono caduto - esenza metafora!

DEGUICHE: Ma...

CIRANO:Cent'anni o un minuto - non so quanto è durata la miacaduta!... Ero in una palla color zafferano.

DEGUICHE (alzando le spalle): Va bene. Ora lasciatemi passare!

CIRANO(fermandolo): Dove sono? Ditemi la veritàsignore.Dov'è che sono finito come una meteora?

DEGUICHE: Uffa!...

CIRANO:Abbiate pazienza - cadendo dalla luna non ho potuto scegliere ilpunto d'atterraggioe ora non so dove mi trovo. Da che parte mi avràportato il peso del mio culosu un'altra luna o su una terra?

DEGUICHE: Ma vi sto dicendosignore...

CIRANO(con un grido di terroreche fa indietreggiare de Guiche):Oddìo!... In questo paese la gente ha il viso nero!

DEGUICHE (portandosi una mano al viso): Come?

CIRANO(con enfatico terrore): Sono caduto ad Algeri? Siete unindigeno?...

DEGUICHE (toccandosi la maschera): E' una maschera!

CIRANO:Allora sono a Venezia o a Genova?

DEGUICHE (cercando di passare): Scusatesono atteso da unasignora.

CIRANO(completamente rassicurato): Allora sono a Parigi.

DEGUICHE (sorridendo suo malgrado): E' proprio pazzo!

CIRANO:Ahridete?

DEGUICHE: Sìridoma voglio passare.

CIRANO(felice): Sono ricaduto a Parigi!

(Finalmentea suo agioridendospolverandosisalutando) Scusatemi - arrivocon l'ultimo tifone. Sono un po' sporco d'etere. Ho viaggiato!

Hoancora gli occhi pieni di polvere di stelle. Agli speroni m'èrimasto impigliato qualche pelo di pianeta.

(Togliendosiqualcosa dalla giacca) Eccosulla mia giubbaun capello dicometa!... (soffia per mandarlo via)

DEGUICHE (fuori di sé): Signore!...

(Cercadi passarema Cirano lo arresta stendendo la gamba per mostrargliqualcosa)

CIRANO:Mi sono preso nel polpaccio un dente dell'Orsa Maggiore esfiorandoil Tridenteper evitare una delle sue tre puntesono caduto asedere sulla Bilanciache ora segna il mio peso tra le stelle!

(Impediscea de Guiche di passare afferrandolo per la giubba) Se poi provatea stringermi il nasone verrà fuori latte.

DEGUICHE: Latte?!

CIRANO:Sìdella Via Lattea.

DEGUICHE: Ohper l'inferno!

CIRANO:E' il cielo che mi manda!

(Incrociandole braccia) Non ci crederestema cadendo ho scoperto che Siriola nottesi mette un turbante.

(Confidenziale)L'Orsa Minore è ancora troppo piccola per mordere.

(Ridendo)Nell'attraversare la Lirane ho spezzato una corda.

(Orgoglioso)Ma ora conto di raccontare tutto questo in un libro.

Useròcome asterischi le stelle d'oro chetra mille pericolisonoriuscito a catturare col mantello!

DEGUICHE: Insommaio voglio...

CIRANO:Lasciatemi indovinare!

DEGUICHE: Signoreio...

CIRANO:Vorreste apprendere dalla mia viva voce com'è fatta la luna -e se è abitata!

DEGUICHE (urla): Ma no! Io voglio...

CIRANO:Sapere come ci sono arrivato. Con una macchina di mia invenzione.

DEGUICHE (scoraggiato): E' matto!

CIRANO:Non ho mica rifatto quello stupido aquilone di Regiomontanonéil timido piccione di Archita!

DEGUICHE: Peròè istruito.

CIRANO:Nonon ho imitato niente che sia già stato fatto!

(DeGuiche è riuscito a passare e si dirige verso la porta diRossana)

Ciranolo seguepronto a bloccarlo). Ho inventato sei modi di violarel'azzurro vergine del cielo!

DEGUICHE (voltandosi): Sei?

CIRANO:Potrei mettermi nudo e cospargere il mio corpo di fiale di cristallopiene di rugiadapoi espormi al sole e farmi aspirare in cielo coivapori del mattino.

DEGUICHE (interessatofa un passo verso Cirano): Sìquesto è uno.

CIRANO(indietreggiando per tirarselo dietro): Poi potrei fareincetta di ventoper prendere lo slanciorarefacendo l'aria in uncontenitore di cedro mediante specchi ardenti disposti a icosaèdro!

DEGUICHE (fa un altro passo avanti): E due!

CIRANO(arretrando ancora): Benepotrei farmi scagliare nei pratiblu in cui pascolano le stelle dallo scatto d'acciaio di unacavalletta meccanica sospinta da una carica esplosiva!

DEGUICHE (seguendolo senza sospetto e contando sulle dita): Tre!

CIRANO:E dato che il fumo tende a salirepotrei raccoglierne in una sferaquanto mi basta per farmi sollevare!

DEGUICHE (come soprasempre più confuso): Quattro!

CIRANO:E dato poi che Feboquando è giù di tonoamasucchiare il midollo di bue... potrei cospargermene!

DEGUICHE (stupefatto): Cinque!

CIRANO(cheparlandolo ha tratto fin dall'altro lato della scena):

Infinedopo essermi steso su un disco di ferropotrei prendere una calamitae lanciarla in aria! E' un buon metodo: il ferro sale attratto dallacalamita; si rilancia immediatamente in alto la calamitae cosìdi seguito. Si può ascendere così all'infinito.

DEGUICHE: E sei! - Sei sistemi davvero eccellenti!... Ma voisignorequale avete scelto?

CIRANO:Un settimo.

DEGUICHE: E quale?

CIRANO:Provate a indovinare.

DEGUICHE: Questa storia diventa interessante!

CIRANO(imitando il rumore delle onde con grandi gesti misteriosi):

Uhuuu!...Uhuuuh!...

DEGUICHE: Beh?

CIRANO:Avete indovinato?

DEGUICHE: No.

CIRANO:La marea!... Nell'ora in cui la luna attira l'ondaho fatto un bagnodi mare e mi sono steso sulla sabbia. La testa è stata laprima a sollevarsipoiché i capelli raccolgono piùacqua del resto del corpo. Poi mi sono sollevato del tuttotrascinato sempre più in altocome un angelo. E salivosalivo dolcementesenza sforzoquando all'improvviso ho sentito uncolpo!... e allora...

DEGUICHE (incuriositosedendosi): Allora?

CIRANO:Allora... (riprendendo la sua voce naturale) Il quarto d'ora èpassatosignore. Vi lascio libero. Il matrimonio è celebrato.

DEGUICHE (alzandosi di colpo): Ma... questa voce?

(Siapre la porta della casa. La luce illumina il viso di Cirano) Equesto naso!... Cirano?

CIRANO:Cirano. (Indica la porta) Si sono appena scambiati l'anello.

DEGUICHE: Chi?

(Sivolta. Sulla porta sono apparsi Cristiano e Rossana che si tengonoper mano. Il cappuccino li segue sorridendo. Ragueneau tiene alta unalampada. Chiude il corteo la governanteintontitain vestaglia)

Cielo!

SCENA14

GlistessiRossanaCristianoil cappuccinoRagueneauservilagovernante

DEGUICHE (a Rossana): Voi! (Riconoscendo Cristiano) Lui?

(Inchinandosicon ammirazione a Rossana) Siete davvero furba! (A Cirano:)Complimentisignor inventore di macchine: la vostra esibizioneavrebbe fatto fermare un santo alla porta del paradiso. Annotateviogni dettaglio: potrebbe davvero servirvi per un libro.

CIRANO(inchinandosi): E' un consiglio che mi impegno a seguire.

ILCAPPUCCINO (indicando con soddisfazione gli sposi a de Guiche):Che bella coppiaunita per merito vostro.

DEGUICHE (guardandoli con occhi gelidi): Già. (ARossana:) Signoravogliate dire addio a vostro marito.

CIRANO:Come?

DEGUICHE (a Cristiano): Il reggimento è già inmarcia. Raggiungetelo.

ROSSANA:Per andare in guerra?

DEGUICHE: Certo.

ROSSANA:Masignorei cadetti dovevano restare!

DEGUICHE: Invece partono. (Estraendo un foglio di tasca) Eccol'ordine. (A Cristiano:) Lo consegnerete voi.

ROSSANA(gettandosi nelle braccia di Cristiano): Cristiano!

DEGUICHE (ironicoa Cirano): La notte di nozze è ancoralontana.

CIRANO(tra sé): Se crede di farmi soffrire!...

CRISTIANO(a Rossana): Ancora un bacio!

CIRANO:Andiamosbrighiamoci!

CRISTIANO(continuando ad abbracciarla): Lasciarla è cosìduro... Tu non puoi capire...

CIRANO(cercando di trascinarlo via): Capisco.

(Sisentono in lontananza i tamburi che battono una marcia)

DEGUICHE: Il reggimento parte!

ROSSANA(a Ciranotrattenendo Cristianoche lui cerca di tirar via):Lo affido a te... Promettimi che non correrà rischi!

CIRANO:Farò il possibile... ma non posso promettere niente.

ROSSANA(come sopra): Promettimi che sarà prudente!

CIRANO:Sìcercheròma...

ROSSANA:Che non avrà mai freddo!

CIRANO:Ci proveròma...

ROSSANA:Che sarà fedele!

CIRANO:Sìcertoperò...

ROSSANA:Che mi scriverà!

CIRANO(fermandosi): Questo sì - te lo prometto!

ATTOQUARTO

Icadetti di Guascogna.

Lapostazione della compagnia di Castelgeloso all'assedio di Arras.

Avvoltinei loro mantellii cadetti dormono. Carbone di Castelgeloso e LeBret sono svegli. Cristiano dorme tra gli altrianche lui avvoltonel mantelloin primo piano. Silenzio.

SCENA1

CristianoCarbone di CastelgelosoLe Breti cadettipoi Cirano

LEBRET: Ma è terribile!

CARBONE:Giàpiù niente.

LEBRET: Perdio!

CARBONE(facendogli segno di parlare piano): Bestemmia piano! Me listai svegliando. (Ai cadetti:) Silenzio - dormite! (A LeBret:) Chi dorme mangia.

LEBRET: E chi ha l'insonnia?... Che miseria! (Si odono in lontananzacolpi d'arma da fuoco)

CARBONE:Ci mancava anche questo! Ora me li sveglieranno! (Ai cadetti chealzano la testa:) Dormite!

UNCADETTO (agitandosi): Diavolo - ci risiamo!

CARBONE:Non è niente. E' Cirano che torna.

(Leteste che s'erano sollevate tornano giù)

UNASENTINELLA (fuori campo): Chi va là?

LAVOCE Dl CIRANO: Bergerac!

LASENTINELLA: Chi va là?

CIRANO(comparendo sulla trincea): Bergeracimbecille!

(Vieneavanti. Le Bret gli va incontropreoccupato)

LEBRET: Santo cielo!

CIRANO(facendogli segno di non svegliare gli altri): Zitto!

LEBRET: Ferito?

CIRANO:Lo sai che hanno deciso di non colpirmi mai!

LEBRET: E' assurdo! Non si può rischiare la vita ogni mattinaper portare una lettera!

CIRANO(fermandosi davanti a Cristiano): Ho giurato che le avrebbescritto spesso. (Lo guarda) Dorme. Com'è pallido. Sequella povera figlia sapesse che muore di fame... Peroèsempre bello!

LEBRET: Va' a dormire - presto!

CIRANO:Non prendertela tantoLe Bret... Sappi cheper attraversare lelinee spagnoleho trovato un posto in cui sono tutti ubriachi lanotte.

LEBRET: Dovresti portarci dei viveri.

CIRANO:Bisogna essere leggeri per passare. Però ti dico che sta persuccedere qualcosa di nuovo. Se ho visto benedi qui a poco ifrancesi mangeranno o moriranno.

LEBRET: Dimmi.

CIRANO:Nonon sono sicuro... Vedrete.

CARBONE:Che vergognaassediare ed essere presi per fame!

LEBRET: E già - non c'è nulla di più complicatodell'assedio di Arras: noi assediamo Arrase intanto gli spagnoliassediano noi... Siamo in trappola.

CIRANO:Ora dovrebbe arrivare qualcuno che li assedia a sua volta!

LEBRET: C'è poco da ridere! (Cirano ride) E pensare cherischi la vita ogni giornouna vita come la tuaper portare...(Vedendo che si allontana verso una tenda) Dove vai?

CIRANO:A scriverne un'altra (Scompare nella tenda)

SCENA2

Glistessimeno Cirano

(Cominciaa fare giorno. Chiarore. Si sente un colpo di cannone immediatamenteseguito da un rullo di tamburi. Rumori di risveglio. Voci diufficiali).

CARBONE(con un sospiro): Già la sveglia!

(Icadetti si rigirano nei loro mantellistirandosi)

Addiosonno nutriente!... Ci siamo. So già quale sarà la loroprima imprecazione.

UNCADETTO (mettendosi a sedere): Ho fame!

UNALTRO: Mi sento morire!

(Un'esclamazione generale di protesta)

CARBONE:Sualzatevi!

TERZOCADETTO: Non faccio più un passo!

QUARTOCADETTO: Non muovo un dito!

PRIMOCADETTO (specchiandosi in una corazza): Ho la lingua gialla.

Devoaver respirato aria indigesta!

UNALTRO: Il mio titolo di barone per un pezzo di formaggio.

UNALTRO: Iose non mi danno di che riempire lo stomacomi ritironella mia tenda - come Achille!

UNALTRO: Sìpane - vogliamo pane!

CARBONE(verso la tenda dov'è entrato Ciranoa bassa voce):Cirano!

ALTRICADETTI: Non resistiamo più - Non ce la facciamo!

CARBONE(sempre a mezza vocealla porta della tenda): AiutamiCirano! Vieni a tirarmeli un po' su.

SECONDOCADETTO (precipitandosi verso il primoche sta masticandoqualcosa): Di che ti abboffi tu?

PRIMOCADETTO: Di stoppa da cannone fritta nel grasso dei mozzi delleruote. La selvaggina scarseggia intorno ad Arras!

UNALTRO (entrando): Sono stato a caccia.

UNALTRO (entrando a sua volta): Io a pesca.

TUTTI(precipitandosi sui nuovi arrivati): Che avete preso?

-Un fagiano?

-Una carpa?

-Presto! Che avete?

ILPESCATORE: Un ghiozzo!

ILCACCIATORE: Un passerotto!

TUTTI(esasperati): Basta! - Ribelliamoci!

CARBONE:Ciranoaiuto!

(Intantos'è fatto giorno)

SCENA3

GlistessiCirano

CIRANO(uscendo tranquillamente dalla sua tenda con una pennaall'orecchio e un libro in mano): Che succede? (Silenzio. Alprimo cadetto:) Perché cammini con questo passostrascicato?

ILCADETTO: Ho qualcosa che mi pesa nei talloni!...

CIRANO:E che cosa?

ILCADETTO: Lo stomaco!

CIRANO:Anch'io ce l'ho!

ILCADETTO: E non ti pesa?

CIRANO:Nomi alleggerisce.

SECONDOCADETTO: Io ho i denti lunghi!

CIRANO:Vuol dire che morderai meglio.

TERZOCADETTO: Ho il ventre teso come un tamburo.

CIRANO:Lo useremo per suonare la carica.

UNALTRO: Mi sento le orecchie che mi ronzano.

CIRANO:Non è possibile. Menti... Ventre affamato non ha orecchie.

UNALTRO: Qualcosa da mangiare - all'olio...

CIRANO(togliendogli l'elmo e mettendoglielo in mano): Eccotil'insalata!

UNALTRO: Che posso divorare?

CIRANO(gettandogli il libro che ha in mano): L'Iliade.

UNALTRO: A Parigiintantoil cardinale fa i suoi quattro pasti!

CIRANO:E che dovrebbe fare? Mandarti una pernice?

LOSTESSO: Perché no? E del vino!

CIRANO:Per favoreRichelieumandaci del Borgogna "if you please"!

LOSTESSO: Sìmandacelo con un monaco!

CIRANO:Con la tua eminenza grigia.

UNALTRO: Ho una fame da cavallo!

CIRANO:Bene... Mordi il freno.

PRIMOCADETTO (alzando le spalle): Battutesempre battute!

CIRANO:Sìbattute! Vorrei poter morire cosìuna serasottoun cielo rilucente di rosadicendo una buona battuta per una bellacausa. Cosìcolpito da un'arma nobile e da un nemico che nesia davvero degnosu un prato di glorialontano dal letto dimalatocadere con la lama nel petto e una battuta sulle labbra!

TUTTI(in un grido): Ho fame!

CIRANO(incrociando le braccia): Ma voi non pensate che amangiare!...

Avvicinatipifferaio Bertrandouvecchio pastoreprendi uno dei tuoi flauti dalsuo astuccio di cuoio e soffiasuona a questa banda d'ingordi una diquelle vecchie arie di casadi quelle che fanno sognarein cui ogninota è come una piccola sorella che ti trasporta voci e suoniamati - una di quelle arie che vibrano come il fumo su per i tettidei casolari lontaniuna di quelle in cui la musica è come undialetto familiare!...

(Ilvecchio siede e prepara il suo piffero)

Cheil flauto militare stamattina ricordimentre le tue dita danzano unminuetto d'uccelli sui suoi foriche prima d'essere d'ebano fu dicanna. Che la sua stessa canzone lo stordisca e gli faccia ritrovarel'anima della sua stessa origine campestre!...

(Ilvecchio comincia a suonare arie della Francia meridionale)

Ascoltateguasconi!... Non è più l'acuto piffero da guerrama ilflauto dei boschi! Non è il sibilo della battaglia ma lamelodia lenta dei nostri caprai!... Ascoltate... E' la vallelabrughierala forestaun piccolo pastore bruno col suo berrettorosso in testaè la dolcezza verde delle sere trascorse sullariva d'un fiume - ascoltateguasconi: è tutta la Guascogna!

(Tuttele teste sono chinegli occhi sognanti; e qualche lacrima furtivaviene asciugata in fretta)

CARBONE(sottovocea Cirano): Ma così li fai piangere!

CIRANO:Di nostalgia... Un male più nobile della fame... Sono contentoche la loro sofferenza abbia cambiato visceri e orainvece che lostomacogli stringa il cuore.

CARBONE:Me li rammollirai di commozione!

CIRANO(che ha fatto segno al tamburo di avvicinarsi): Non tipreoccupare. Basta un niente per richiamarli alla guerra. Eccobasta... (Fa un segno. Il tamburo rulla)

TUTTI(precipitandosi sulle armi): - Che succede?

-Che c'è?

-Che cos'è stato?

CIRANO(sorridendo): Visto? Sono bastati due colpi di tamburo! Addiosogninostalgiavecchia provinciaamore... Ciò che vennecol flauto se ne va col tamburo.

UNCADETTO (guardando in fondo): Ah ah! Ecco il signore deGuiche!

(Mormorìogenerale di fastidio)

CIRANO(sorridendo): Che bell'accoglienza!

UNCADETTO: Ci annoia.

UNALTRO: Viene a fare il valoroso in armatura e colletto di pizzo!

UNALTRO: Lino su ferro!

ILPRIMO: Può andar bene se si ha qualche foruncolo sul collo!

ILSECONDO: Un altro cortigiano!

UNALTRO: Tale quale suo zio!

CARBONE:E' pur sempre un guascone!

ILPRIMO: Un falso guascone!... Non vi fidate. Perché i guasconiquelli verisono pazzi. Non c'è niente di più infidodi un guascone con la testa a posto.

LEBRET: Guardate com è pallido.

UNALTRO: Ha fame... come un povero diavolo qualsiasi. Ma guarda com'èdecorata d'argento dorato la sua armatura. I crampi del suo stomacobrillano al sole.

CIRANO(in fretta): Non facciamogli vedere che soffriamo! Sveltitirate fuori pipecartedadi... (Tutti si mettono velocemente agiocare sui tamburisugli sgabelli e sui mantelli stessi per terraaccendendo lunghe pipe da fumo)

Eioio leggo Cartesio. (si mette a passeggiare in lungo e in largoleggendo un libretto che ha tirato fuori di tasca. Entra de Guiche)

SCENA4

Glistessi e de Guiche

DEGUICHE (a Carbone): Ah buongiorno! (Si osservano a vicenda.De Guichetra sécon soddisfazione:) E' verde.

CARBONE(allo stesso modo): Non gli sono rimasti che gli occhi.

DEGUICHE (guardando i cadetti): Ecco dunque quei bricconi deicadetti!... Sìsignorimi è stato riferito che nonperdiate l'occasione di deridermiche i cadetti - nobili montanarigentiluomini bearnesi e baroni del Périgord - non abbianoalcun rispetto per il loro colonnello; che mi chiamino intrigantecortigianoche non tollerino di vedere sulla mia corazza un collo dimerletto genovesee che trovino molto scandaloso che si possa essereguascone senza essere pezzente. (Silenzio. Si gioca. Si fuma)Dovrò farvi punire dal vostro capitano.

CARBONE:No. Io sono libero e non intendo dare punizioni.

DEGUICHE: Ah!

CARBONE:La mia compagnia me la sono pagata. Mi appartiene. Non obbedisco cheagli ordini di guerra.

DEGUICHE: Mi basta. (Rivolgendosiai cadetti:) Me ne frego delle vostre bravate. Tutti sannocon che coraggio io vada incontro al fuoco dei moschetti. Si èvisto ieria Bapaumecon quale impeto ho messo in fuga il conte diBucquoi. Tre volte ho caricatotrascinando a valanga i miei soldatisopra i suoi!

CIRANO(senza levare gli occhi dal libro): E la vostra sciarpabianca?

DEGUICHE (sorpreso e lusingato): Sapete questo?... In effettièsuccesso chementre caracollavo tra la truppa allo scopo diradunarla per la terza caricail flusso dei fuggiaschi m'hatrascinato verso le file nemiche. Rischiavo di essere preso efucilato quando ho avuto la presenza di spirito di sciogliere elasciare cadere la sciarpa rivelatrice del mio grado militare. Graziea questo stratagemma mi sono potuto allontanare dagli spagnoli senzaessere notato per poi piombare nuovamente su di loroseguito daimiei risollevatie batterli. E allora - che ne dite della miatrovata?

(Icadetti non hanno l'aria di ascoltare. Ma ora le carte e i bussolottidei dadi sono immobili a mezz'ariail fumo è trattenuto nellepipe. Attesa)

CIRANO:Che Enrico Quartoanche se oppresso dal numeronon si sarebbe mailiberato del suo pennacchio bianco.

(Soddisfazionesilenziosa. Si calano le carte. Si gettano i dadi. Si riprende afumare)

DEGUICHE: Comunque sono riuscito nel mio intento. (Come sopral'attesa interrompe il gioco e il fumo)

CIRANO:Può esserema non si rifiuta l'onore di fare da bersaglio.

(Cartedadi e fumo riprendono con crescente soddisfazione)

Seio fossi stato presente quando la sciarpa cadde - questa è ladifferenza tra il mio coraggio e il vostro - l'avrei raccolta e me lasarei messa.

DEGUICHE: Sìun'altra fanfaronata da guascone!

CIRANO:Fanfaronata?... Prestatemela. Mi offro di andare all'assalto perprimoda staseracon la vostra sciarpa a tracolla.

DEGUICHE: Offerta da guascone! Sapete benissimo che la sciarpa èrimasta in zona nemicasulla riva del fiumein un punto battutodall'artiglieria. Nessuno potrebbe andare a cercarla.

CIRANO(tirando fuori di tasca la sciarpa bianca e porgendogliela):

Eccola.(Silenzio. I cadetti soffocano le risa nelle carte e neibussolotti)

DEGUICHE (riprendendosi la sciarpa): Grazie. Mi serviva giustoun pezzo dl stoffa bianca per fare un segnale - che finora esitavo afare.

(Vaalla trinceavi si arrampica e agita più volte la sciarpa inaria)

TUTTI:Ma che fa?!

LASENTINELLA (dall'alto della trincea): Laggiù - un uomoche corre!

DEGUICHE (tornando): E' una falsa spia spagnola. Ci rende grandiservigi. Le informazioni che porta ai nemici gliele do io stessocosì possiamo influenzare i loro piani.

CIRANO:E' un miserabile!

DEGUICHE (riannodandosi con noncuranza la sciarpa): E' utile.Dicevamo?... Aheccovolevo dirvi questo. Stanotte il marescialloper farci avere dei rifornimentiha tentato un colpo decisivodirigendosi verso Dourlensdove si trovano i rifornimenti del re. Liraggiungerà attraverso i campi arati. Ma per poter rientraresenza rischi ha preso con sé tanta truppa che se il nemico ciattaccasse avrebbe sicuramente buon gioco: metà dell'esercitoè via.

CARBONE:Certose gli spagnoli lo sapessero sarebbe grave. Ma lo sanno?

DEGUICHE: Sì. Stanno per attaccarci.

CARBONE:Ah!

DEGUICHE: Sono stato avvertito dalla mia falsa spia. Mi ha anche detto«Io posso determinare il punto dell'attacco. Dove volete chesia? Dirò che quello è il punto più indifesoelì vi assaliranno».

Gliho risposto: «Va bene. Uscite dal campo e tenete d'occhio lenostre postazioni. Sarà sul punto da cui vi faròsegno».

CARBONE(ai cadetti): Signoripreparatevi!

DEGUICHE: Sarà tra un'ora.

PRIMOCADETTO: Ahbene!...

DEGUICHE (a Carbone): Bisogna guadagnare tempo. Il maresciallosta per ritornare.

CARBONE:Guadagnare tempo - come?

DEGUICHE: Dovete farmi la cortesia di farvi massacrare.

CARBONE:E la vostra vendetta?

DEGUICHE: Non vi dirò che se vi avessi avuto in simpatia avreiscelto lo stesso voi e i vostri; mavisto che siete i piùvalorosi di tuttiservendo il mio rancore io servo anche il mio re.

CIRANO(salutando): Permettetemi di esservi riconoscentesignore.

DEGUICHE (salutando a sua volta): So che vi piace battervi dasolo contro cento. Non potrete lamentarvi che ve ne sia mancatal'occasione. (Si allontana con Carbone)

CIRANO(ai cadetti): E sta bene! Vuol dire che aggiungeremo ai seifregi azzurri e d'oro dello stemma di Guascogna un settimo colorerosso sangue.

(DeGuichein fondodiscorre a bassa voce con Carbone. Gli ufficialidanno ordini. Si prepara la resistenza. Cirano va verso Cristiano)

CIRANO(mettendogli una mano sulla spalla): Cristiano.

CRISTIANO(scuotendo la testa): Rossana!

CIRANO:Eh!

CRISTIANO:Come vorrei mettere tutto l'addio del mio cuore in una bellalettera!...

CIRANO:Sospettavo che sarebbe stato per oggi. (Estrae dalla giubba unalettera) Così ho già scritto il tuo addio.

CRISTIANO:Fa vedere!...

CIRANO:Vuoi?

CRISTIANO(strappandogli di mano la lettera): Ma sì che voglio!

(L'aprelegge e si ferma) Che strano!...

CIRANO:Cosa.

CRISTIANO:Questo piccolo cerchio...

CIRANO(riprendendosi la lettera e guardandola con aria ingenua): Uncerchio?

CRISTIANO:E' una lacrima.

CIRANO:Ahsì... Capita che il poeta si lasci prendere dal fascinodella sua finzione.. Capiscino?... Quel messaggio era cosìcommovente che io stessonello scriverlomi sono messo a piangere.

CRISTIANO:A piangere?...

CIRANO:Sì... perché... morire non è poi cosìterribile. Ma... non rivederla più... questo èspaventoso. Perché ormai io non la...

(Cristianolo guarda) noi non la... (vivacemente) tu non la..

CRISTIANO(strappandogli di mano la lettera): Dammi questa lettera!

(Sisente rumore in lontananza)

LAVOCE Dl UNA SENTINELLA: Chi va là! (Colpi d'arma da fuoco.Chiasso. Sonagli)

CARBONE:Che succede?

LASENTINELLA: Una carrozza! (Tutti si precipitano a vedere)

GRIDA:- Come? Nel campo?

-Com'è entrata?

-Viene dalla parte del nemico!

-Che aspettate? Sparate!

-Noil cocchiere ha gridato...

-Gridato che cosa?

-Servizio del re!

(Tuttiguardano all'esterno. I sonagli si avvicinano)

DEGUICHE: Come? Del re?!...

CARBONE:Giù il cappello - tutti!

DEGUICHE: Del re! - Fate largomiserabili! Lasciatele spazio per lacurva! (Entra la carrozza al trotto. E' coperta di fango e dipolvere. Le tende sono abbassate. Si ferma di colpo)

CARBONE(gridando): Tamburi! (Rullio di tamburi)

DEGUICHE: Abbassate la predella! (Due uomini si precipitano aeseguire. Si apre lo sportello)

ROSSANA(saltando dalla carrozza): Buongiorno!

SCENA5

Glistessie Rossana

DEGUICHE: Servizio del re! Voi?

ROSSANA:Ma del solo vero re - dell'Amore!

CIRANO:Dio santo!

CRISTIANO(slanciandosi): Tu! Perché?

ROSSANA:Quest'assedio cominciava a diventare troppo lungo!

CRISTIANO:Perché?...

ROSSANA:Ti dirò poi.

CIRANO(che al suono della sua voce è rimasto paralizzatoimmobilesenza osare rivolgere gli occhi verso di lei): Dio mio!Potrò guardarla?

DEGUICHE: Voi non potete restare qui.

ROSSANA(allegra): Ma sì - ma sì che posso! Volete darmiun tamburo?... (si siede su un tamburo che qualcuno le ha dato)Ecco fatto! Grazie. (Ride) Hanno sparato sulla mia carrozza!(Orgogliosa) Una pattuglia! - Non ha l'aria d'essere statafatta da una zucca? Come quella della favola. Con dei topi perlacchè. (Mandando un bacio a Cristiano) Buongiorno!

(Liguardano tutti) Non avete una bell'aria! - Sapete che Arras èproprio lontana? (Vedendo Cirano) Incantevole cugino!

CIRANO(venendo avanti): Ma come hai fatto?...

ROSSANA:A trovare l'esercito? Mamio caroè stato semplicissimo:

sonoandata avanti dovunque ho visto il paese devastato. Ma quanti orrori!Ho dovuto vederli per poterci credere. Signori se questo è ilservizio che rende il vostro reè meglio il mio!

CIRANO:E' pazza! Ma dove diavolo sei riuscita a passare?

ROSSANA:Dove? Dalla parte degli spagnoli.

PRIMOCADETTO: Ahquanto ci sanno fare le donne!

DEGUICHE: E come avete fatto a traversare le linee?

LEBRET: Dev'essere stato difficile!...

ROSSANA:Non troppo. Sono semplicemente passata nella mia carrozzaal trotto.E se qualche hidalgo tentava di fermarlaio sfoderavo il mio piùbel sorriso allo sportello. Cosìessendo questi signori lagente più galante del mondo - con buona pace dei francesi -passavo.

CARBONE:Sìcertoquesto vostro sorriso è un passaporto. Manon vi è capitato che qualcuno vi chiedesse dove eravatediretta?

ROSSANA:Spesso. Allora io rispondevo: «Vado dal mio amante». Aquesto puntoanche lo spagnolo dall'aria più ferocerichiudeva solennemente lo sportello della carrozza econ un gestodella mano così nobile da fare invidia a un sovranosollevavai moschetti già puntati su di me.

Poisplendido di grazia e d'arroganzalo sprone teso sotto il merletto atubo d'organoil cappello con le piume al ventos'inchinavadicendo: «Passi puresenorita!».

CRISTIANO:MaRossana...

ROSSANA:Ho detto: il mio amante. Sìscusami. Capiraise avessidetto: mio maritonessuno mi avrebbe fatto passare.

CRISTIANO:Ma...

ROSSANA:Che c'è?

DEGUICHE: Dovete andarvene di qui.

ROSSANA:Ioandarmene?

CIRANO:E subito!

LEBRET: Senza perdere tempo.

CRISTIANO:Sì.

ROSSANA:Ma come?

CRISTIANO(imbarazzato): E' che...

CIRANO(come sopra): Fra tre quarti d'ora...

DEGUICHE (come sopra): Massimo un'ora...

CARBONE(come sopra): Sarebbe meglio...

LEBRET (come sopra): Voi potreste...

ROSSANA:Voi state per combattere. Io resto

TUTTI:No - non è possibile!

ROSSANA:E' mio marito! (Si getta tra le braccia di Cristiano) Che miuccidano con te!

CRISTIANO:Ma che hanno i tuoi occhi?

ROSSANA:Te lo dirò poi.

DEGUICHE (disperato): Ma questo posto è mortale!

ROSSANA(voltandosi): Come - mortale?

CIRANO:Tant'è vero che l'hanno dato a noi.

ROSSANA(a de Guiche): Ah! Volevate farmi restar vedova?

DEGUICHE: Vi giuro che...

ROSSANA:No! Sono pazza! Resto. D'altrondeè divertente.

CIRANO:Chi l'avrebbe mai detto! La preziosa celava un'eroina.

ROSSANA:Signor di Bergeracsono cugina vostra.

UNCADETTO: Vi difenderemo noi!

ROSSANA(sempre più eccitata): Ne sono sicuraamici miei.

UNALTRO (come ebbro): Tutto il campo profuma d'iris!

ROSSANA:E io ho messo un cappello che mi starà molto bene nellabattaglia!... (Guardando de Guiche:) Ma forse è tempoche il conte se ne vada: potrebbero attaccare da un momentodall'altro.

DEGUICHE: E troppo! Vado a ispezionare i cannoni e torno... Aveteancora tempo: cambiate idea!

ROSSANA:Mai! (De Guiche esce)

SCENA6

Glistessimeno de Guiche

CRISTIANO(supplicandola): Rossana!...

ROSSANA:No.

PRIMOCADETTO (agli altri): Ha deciso di restare!

TUTTI(precipitandosiurtandosiricomponendosi): - Prestounpettine!

-Del sapone!

-Un ago!... Ho la giubba forata.

-Un nastro!

-Il tuo specchio!

-I miei polsini!

-Prestami un ferro per i baffi!

-Un rasoio!

ROSSANA(a Ciranoche la supplica ancora): No! Niente mi faràlasciare questo posto!

CARBONE(dopo essersicome gli altriricomposto e spolveratos'avvicinaa Rossana e cerimoniosamente): Forse è il caso che vipresenti qualcuno di questi signori che avranno l'onore di moriresotto i vostri occhi. (Rossana si inchina e attendeal braccio diCristiano. Carbone fa le presentazioni) Barone di Peyrescous deColignac.

ILCADETTO (salutando): Madame...

CARBONE(continuando): Barone di Casterac de Cahuzac. Visconte diMalgouyre Estressac Lésbas d'Escarabiot. Cavaliered'Antignac-Juzet.

BaroneHillot di Blagnac-Saléchan de Castel-Crabioules...

ROSSANA:Ma quanti nomi avete ciascuno?

ILBARONE HILLOT: Tantisignoratanti.

CARBONE(a Rossana): Aprite la mano in cui tenete il fazzoletto.

ROSSANA(apre la mano e il fazzoletto cade): Perché? (Tuttala compagnia fa per lanciarsi a raccoglierlo)

CARBONE(raccogliendolo rapidamente): La mia compagnia era senzabandierama oggi innalzerà la più bella del campo!

ROSSANA(sorridendo): E' un po piccolo.

CARBONE(attaccando il fazzoletto alla sua lancia di capitano): Ma èdi pizzo!

UNCADETTO (agli altri): Morirei senza rimpianto dopo aver vistoquel bel faccino se solo avessi una noce nello stomaco!...

CARBONE(che l'ha sentitoindignato): Vergogna! Parlare di mangiarequando una donna così bella...

ROSSANA:L'aria del campo è fresca - mi ha messo appetito. Vorrei delpasticcio tiepido e del buon vino. E' tutto il mio menù. Sipuò avere?

(Costernazione)

UNCADETTO: Tutto qui?

UNALTRO: Dove prenderlogran Dio? Dove?

ROSSANA(tranquillamente): Nella mia carrozza.

TUTTI:Che?!...

ROSSANA:Ma ci vuole qualcuno che servatagli e disossi. Guardate il miococchiere un po' più da vicino e riconoscerete in lui un uomopreziosoin grado di riscaldarvi ogni portata.

ICADETTI (precipitandosi verso la carrozza): Ragueneau!

(Acclamazioni)

ROSSANA(seguendoli con gli occhi): Poveri ragazzi!

CIRANO(baciandole la mano): Buona fata!

RAGUENEAU(in piedi a cassetta come un ciarlatano sulla piazza):Signori!...

ICADETTI: BravoRagueneau! Bravo!

RAGUENEAU:Gli spagnolitroppo presi dalle grazie di madamenon hanno fattocaso al bagaglio dello chef!.

(Applausi)

CIRANO:Cristiano.

RAGUENEAU:Per troppa galanteria non hanno visto... (tira dalla cassetta unpiatto che solleva festosamente) la galantina!...

CIRANO(sottovoce a Cristiano): Ascolta una parola...

RAGUENEAU:E mentre Venere teneva occupati i loro occhiDiana faceva passare lasua... (brandisce un cosciotto) cacciagione!

CIRANO(sottovoce a Cristiano): Ti devo parlare

ROSSANA(ai cadetti che vengono avanti con le braccia colme divettovaglie): Posatele qui - per terra. (Stende una tovagliasull'erba. Poirivolgendosi a Cristianomentre Cirano stava percondurlo da parte:) E tu che fai lì? Renditi utile!(Cristiano va ad aiutarla. Disappunto di Cirano)

RAGUENEAU:Un pavone tartufato!

ILPRIMO CADETTO (che viene avanti festosotagliando una grossafetta di prosciutto): Perdìo! Non andremo a correre ilnostro ultimo rischio senza esserci prima fatti un'abboffata...(correggendosi alla vista di Rossana) Pardon!... un banchetto.

RAGUENEAU(lanciando i cuscini della carrozza): I cuscini sono pieni diuccelletti! (Tumulto. Si sventrano i cuscini. Risate. Gioia)

TERZOCADETTO: Guardate - si beve!

RAGUENEAU(lanciando bottiglie di vino rosso): Bottiglie di rubino!...(e di vino bianco:) Bottiglie di topazio!

ROSSANA(gettando una tovaglia piegata a Cirano): Spiega questa!...Sudammi una mano!

RAGUENEAU(brandendo una lanterna staccata alla carrozza): Ogni lanternauna piccola dispensa!

CIRANO(sottovoce a Cristianomentre stendono insieme la tovaglia):Ti devo parlare prima che tu le parli.

RAGUENEAU(sempre più lirico): Il manico della mia frusta èun salame d'Arles!

ROSSANA(versando del vinoservendo): E visto che vogliono farciammazzarenoi non daremo niente al resto dell'esercito! Sìtutto per i guasconi! E se viene de Guiche che nessuno lo inviti!(Spostandosi dall'uno all'altro) Pianoc'è tempo. Nonmangiate così in fretta.

Beveteun poco. E voiperché piangete?

PRIMOCADETTO: E' troppo buono!

ROSSANA:Rosso o bianco? - Del pane per il capitano? - Un coltello! - Ilvostro piatto! - Ancora un po di crostata? - Vi servo io. DelBorgogna? - Un'ala?

CIRANO(che la seguecarico di piattiaiutandola a servire):

L'adoro!

ROSSANA(a Cristiano): E tu?

CRISTIANO:Niente.

ROSSANA:Avanti! Qualche biscotto nel moscato... due dita!

CRISTIANO(cercando di trattenerla): Dimmi - perché sei venuta?

ROSSANA:Ora ho da fare... Zitto! tra poco.

LEBRET: De Guiche!

CIRANO:Sveltinascondete le bottigliei piattile scodellei cestini!Hoplà!... Facciamo finta di niente. (A Ragueneau:) Turimonta a cassetta! - Nascosto tutto?...

(Inun batter d occhio tutto è stato riposto nelle tende sotto ivestiti e i mantellinei cappelli. De Guiche entra in fretta e siferma di colpoannusando l'aria. Silenzio)

SCENA7

Glistessi e de Guiche

DEGUICHE: Che buon odore!

UNCADETTO (canticchiando con indifferenza): To lo lò - lolò...

DEGUICHE (fermandosi e fissandolo): Che avete? Siete tuttorosso!

ILCADETTO. Io?... Niente. E' il sangue. Tra poco si combatte:

ribolle!

UNALTRO: Pum pum pum...

DEGUICHE (voltandosi): Che c è?

ILCADETTO (leggermente brillo): Niente! Una canzone! Unapiccola...

DEGUICHE: Siete allegroragazzo mio!

ILCADETTO: E' il pericolo che si avvicina!

DEGUICHE (chiamando Carbone per impartirgli un ordine):Capitano! Io... (Si ferma nel vederlo). Peste! Anche voi aveteuna bella cera!

CARBONE(rosso in visonascondendo una bottiglia dietro la schienarisponde con un gesto evasivo): Oh!...

DEGUICHE: Mi restava un cannone. L'ho fatto portare là (indicain quinta) in quell'angolo. I vostri uomini potranno servirsene-se occorre.

UNCADETTO (dondolandosi): Che pensiero gentile!

UNALTRO (sorridendogli graziosamente): Che dolce premura!

DEGUICHE: Ma che hanno? Sono pazzi? (Seccamente) Non avendopratica d'artiglieriafate attenzione al rinculo.

PRIMOCADETTO: Pfff!... Figuriamoci!

DEGUICHE (andando furioso verso di lui): Ma insomma!...

ILCADETTO: Il cannone dei guasconi non rincula mai!

DEGUICHE (prendendolo per un braccio e scuotendolo): Voi sieteubriaco!... Di che?

ILCADETTO (superbo): Dell'odore della polvere!

DEGUICHE (alzando le spallelo respinge e va verso Rossana):Prestosignorache cosa avete deciso?

ROSSANA:Resto.

DEGUICHE: Fuggite!

ROSSANA:No.

DEGUICHE: E va bene. Allora datemi un moschetto.

CARBONE:Come?

DEGUICHE: Resto anch'io.

CIRANO:Finalmentesignore! Questo si chiama essere coraggiosi!

PRIMOCADETTO: Sareste dunque un vero guasconenonostante il merletto?

ROSSANA:Che?

DEGUICHE: Non abbandono una donna in pericolo.

SECONDOCADETTO (al primo): Che te ne pare? Credo che gli si possadare da mangiare. (Tutte le vettovaglie ricompaiono come perincanto)

DEGUICHE (gli si accendono gli occhi): Viveri!

TERZOCADETTO: Ne vengono fuori da tutti i vestiti!

DEGUICHE (controllandosiorgogliosamente): E pensate che iopossa mangiare i vostri avanzi?

CIRANO(salutando): Vedo che fate dei progressi!

DEGUICHE (fieramente): Mi batterò a digiuno.

PRIMOCADETTO (esultando): Comincia a parlare come un vero guascone!

DEGUICHE (ridendo): Io?

ILCADETTO: Lo è davvero! (Si mettono tutti a ballare)

CARBONE:Ho allineato i miei picchieri. La truppa è risoluta.

(Mostrauna linea di picche al di là della cresta)

DEGUICHE (a Rossanachinandosi): Accettate la mia mano perpassarli in rivista?

(Leiprende la mano e si avviano verso la trincea. Tutti li seguono)

CRISTIANO(andando da Ciranoin fretta): Alloracos'è che devidirmi?

IPICCHIERI (all'esterno): Viva!

CRISTIANO:Qual è questo segreto?

CIRANO:Riguarda Rossana.

CRISTIANO:Sentiamo.

CIRANO:Se ti parlasse delle lettere...

CRISTIANO:Sì?

CIRANO:Non mostrarti stupito.

CRISTIANO:Di che?

CIRANO:Bisogna che ti spieghi... OhDio! E' così semplicee cipenso soltanto adesso nel vederla. Tu le...

CRISTIANO:Parla!

CIRANO:Le hai scritto... più spesso di quanto non pensi.

CRISTIANO:Come?

CIRANO:Diamine! M'ero impegnato a farmi interprete della tua fiamma.

Cosìqualche voltale ho scritto senza dirtelo.

CRISTIANO:Ah!

CIRANO:E più che normale.

CRISTIANO:Ma come hai fattoda quando c'è il bloccoper...

CIRANO:Oh!... Prima dell'alba potevo attraversare...

CRISTIANO(incrociando le braccia): Ah! Anche questo è piùche normalevero? E quante volte le hai scritto per settimana?...due- tre-quattro?

CIRANO:Di più.

CRISTIANOTutti i giorni?

CIRANO:Sìtutti i giorni - due volte.

CRISTIANO(rabbiosamente): E questo t'inebriava - t'inebriava a talpunto da farti rischiare la vita...

CIRANO(vedendo rientrare Rossana): Zitto! Non davanti a lei!(Rientra precipitosamente nella sua tenda)

SCENA8

Rossanae Cristiano; in fondo via vai di cadetti. Carbone e de Guicheimpartiscono ordini

ROSSANA(correndo verso Cristiano): E adessoCristiano...

CRISTIANO(prendendole le man): E adesso dimmi perché sei venuta-perché questo viaggio spaventoso tra soldatacci eavventurieri?

ROSSANA:Per le tue lettere.

CRISTIANO:Dici davvero?

ROSSANA:Peggio per te se ho corso tanti pericoli! Sono le tue lettere chem'hanno fatto perdere la testa. Ahpensa quante me ne hai scritte inquesto mese - una più bella dell'altra!

CRISTIANO:Come? Per qualche letterina d'amore...

ROSSANA:Taci!... Tu non puoi sapere! Mio Dioio ti adoravoè veroda quella sera chesotto la mia finestracon una voce che finoallora non avevo mai sentitola tua anima cominciò arivelarsi...

Ebbeneleggere le tue lettere è stato come continuare a sentireininterrottamenteper un mesela tua voce di quella seracosìteneracosì insinuante. Tanto peggio per te se sono venuta.Nemmeno la saggia Penelope se ne sarebbe rimasta a ricamare sotto ilsuo tetto se il signor Ulisse le avesse scritto lettere come le tuema per raggiungerlo avrebbe dato un calcio - come quella pazza diElena - ai suoi gomitoli di lana!...

CRISTIANO:Ma...

ROSSANA:Le leggevole rileggevomi sentivo svenireero completamente tua.Ognuno di quei foglietti era come un petalo strappato alla tua anima.Ogni parola di quelle lettere è pervasa dalla fiamma di unamore trascinantesincero...

CRISTIANO:Ahtrascinante e sincero? Ogni parolavero?

ROSSANA:Ohsì! Ogni parola!

CRISTIANO:E tu sei venuta per?...

ROSSANA:Io vengo ...Oh Cristianomio padrone! Se m'inginocchiassi ai tuoipiedi tu mi solleverestima è l'anima che io metto ai tuoipiedie non potrai risollevarla mai più!... Io vengo achiederti perdono - ed è proprio il momento di chiederlovisto che forse stiamo per morire - perdono per averti fatto iltortonella mia superficialitàd'amarti solo per la tuabellezza!

CRISTIANO(spaventato): Rossana!

ROSSANA:Fui meno superficiale più tardi! - come un uccello che spiccaun salto prima di levarsi in volo - amandoti per entrambeper labellezza che mi attirava e per l'anima che mi seduceva...

CRISTIANO:E ora?

ROSSANA:Orainfinel'hai avuta vinta su te stesso. Ormai non t'amo che perl'anima!

CRISTIANO(indietreggiando): AhRossana!

ROSSANA:Ora puoi essere davvero felice. Perché essere amati soltantoper l'aspetto esteriore dev'essere un tormento per un nobile cuore.

Mentreadesso il tuo spirito cancella la tua immagine - e quella bellezzaper cui tu mi piacesti un tempoadesso che ci vedo bene...

ionon la vedo più.

CRISTIANO:Oh!

ROSSANA:Dubiti ancora di una tale vittoria?

CRISTIANO(dolorosamente): Rossana!

ROSSANA:Capisconon puoi credere a un amore così grande...

CRISTIANO:Io non voglio un amore così. Ioio voglio essere amato piùsemplicemente per...

ROSSANA:Per ciò che finora t'è valso l'amore di tutte le altre?Ma vialasciati amare in un modo migliore!

CRISTIANO:No! Era meglio prima.

ROSSANA:Tu non capisci niente! E come ti amo adesso che conta. Adesso ti amomeglio - ti amo bene! Adesso che t'adoro per come sei davvero - cercadl capire - e non per la tua bellezza...

CRISTIANO:Sta zitta!

ROSSANA:E ti amereiper giuntaanche se la tua bellezza se ne andasse tuttad'un colpo...

CRISTIANO:Non dirlo!

ROSSANA:E' così!

CRISTIANO:Anche se fossi brutto!

ROSSANA:Anche brutto. Te lo giuro!

CRISTIANO:Dio!

ROSSANA:Non sei contento?

CRISTIANO(con voce soffocata): Sì...

ROSSANA:Che hai?

CRISTIANO(respingendola dolcemente): Niente. Aspetta un attimo.

ROSSANA:Ma...

CRISTIANO(mostrandole un gruppo di cadetti sul fondo): Il mio amore tifa trascurare quei poveracci. Va' un po' a sorridere anche a lorovisto che tra poco moriranno... Vai!

ROSSANA(intenerita): Cristianocaro... (Va verso i guasconi)

SCENA9

Cristianoe Cirano; in fondo Rossana che conversa con Carbone e con qualchecadetto

CRISTIANO(chiamando verso la tenda di Cirano): Cirano!

CIRANO(ricomparendoarmato per la battaglia): Che c'è? Seipallido!

CRISTIANO:Non mi ama più.

CIRANO:Come?

CRISTIANO:Ama te.

CIRANO:Ma no!

CRISTIANO:Non ama più che la mia anima.

CIRANO:No!

CRISTIANO:Sì! Quindi ama te - e anche tu l'ami.

CIRANO:Io?

CRISTIANO:Lo so.

CIRANO:E' vero.

CRISTIANO:Come un pazzo.

CIRANO:Di più.

CRISTIANO:Diglielo.

CIRANO:No!

CRISTIANO:Perché?

CIRANO:Guardami in faccia.

CRISTIANO:Rossana mi amerebbe anche brutto.

CIRANO:Ti ha detto questo?

CRISTIANO:Adesso.

CIRANO:Ah! Mi fa piacere che te l'abbia detto. Ma lascia perderenoncredere a certe sciocchezze. Dio miomi fa piacere che le sia venutoil pensiero di dirti una cosa simile. Ma lascia perderenon laprendere in parola - lascia perderenon diventare brutto - non me loperdonerebbe mai.

CRISTIANO:Voglio vedere!

CIRANO:Ma no - no!

CRISTIANO:Voglio che sia lei a scegliere! Dille tutto!

CIRANO:Ho detto di no! Basta con questo tormento!

CRISTIANO:Dovrei impedirti d'essere felice perché sono bello? Sarebbetroppo ingiusto.

CIRANO:E iodovrei impedirtelo io perché per caso ho il dono diesprimere... ciò che forse tu senti?

CRISTIANO:Dille tutto.

CIRANO:Ti ostini a tentarmi. Mi fa male!

CRISTIANO:Sono stanco di portare in me stesso un rivale.

CIRANO:Cristiano!

CRISTIANO:Il nostro patto segretosenza testimonipotrebbe spezzarsi - sesopravviveremo.

CIRANO:Ti ostini...

CRISTIANO:Sì. Voglio essere amato per me stesso o per niente. Eccovadoa dare un'occhiata intorno. Vado fino al limite della postazione eritorno. Tu nel frattempo parlale - e che lei scelga uno di noi due.

CIRANO:Sceglierà te.

CRISTIANO:Lo spero. (Chiama:) Rossana!

CIRANO:Noaspetta!

ROSSANA(accorrendo): Che c'è?

CRISTIANO:Cirano deve dirti una cosa importante... (Lei si avvicinaansiosamente a Cirano. Cristiano esce)

SCENA10

Rossanae Ciranopoi Le BretCarbonei cadettiRagueneaude Guicheeccetera

ROSSANA:Una cosa importante?

CIRANO(smarrito): Se ne va!... (A Rossana:) Niente... Se laprende per ogni stupidaggine. L'avrai notato anche tu.

ROSSANA(ansiosa): Forse non crede a quello che gli ho detto! Mi èparso in dubbio!

CIRANO(prendendole la mano): Ma gli hai detto la verità?

ROSSANA:Sìsì - l'amerei anche se... (Esita un secondo)

CIRANO(sorridendo tristemente): Non osi dire quella parola davanti ame.

ROSSANA:Ma io...

CIRANO:Anche se brutto? - Dillo pure. Non mi dispiacerà.

ROSSANA:Sìanche se fosse brutto. (Fucilate all'esterno)Senti? Hanno sparato!

CIRANO(ardentemente): Anche mostruoso?

ROSSANA:Anche mostruoso.

CIRANO:Sfigurato?

ROSSANA:Sfigurato.

CIRANO:Grottesco?

ROSSANA:Niente potrebbe renderlo grottesco ai miei occhi!

CIRANO:Ma l'ameresti?

ROSSANA:Anche di più!

CIRANO(sconvoltotra sé): Dio mioforse è vero...forse è la felicità. (A Rossana:) SentiRossana... io...

LEBRET (entrando di corsalo chiama sottovoce): Cirano!

CIRANO(voltandosi): Che c è?

LEBRET: Zitto! (Gli dice qualcosa pianissimo. Cirano lascia la manodi Rossana con un grido)

ROSSANA:Che hai?

CIRANO(a se stessoattonito): E' finita. (Nuovi colpi d'arma dafuoco)

ROSSANA:Che altro succede? Sparano?

CIRANO:E' finita. Non glielo potrò dire mai più.

ROSSANA(fa per andare): Che succede laggiù?

CIRANO(trattenendola): Niente. (Sono entrati dei cadettinascondendo qualcosa che trasportanoe formano un gruppo cheimpedisce a Rossana di avvicinarsi)

ROSSANA:Quegli uomini...

CIRANO(allontanandola): Vieni via.

ROSSANA:Stavi per dirmi qualcosa?

CIRANO:Che stavo per dirti?... niente - nientete lo giuro.

(Solennemente)Giuro che l'anima di Cristiano era...

(Correggendosi)E' la più grande!

ROSSANA:Era?... (Con un grido:) Ah!... (Si precipita nel gruppospostando tutti)

CIRANO:E' finita.

ROSSANA(vedendo Cristiano steso sul suo mantello): Cristiano!

LEBRET (a Cirano):L'hanno preso al primo colpo. (Rossana si getta sul corpo diCristiano. Altri colpi d'arma da fuoco. Rumori. Tamburi..)

CARBONE(stringendo la spada): Attaccano! Ai moschetti! (Seguitodai cadettipassa dall'altro versante della trincea)

ROSSANA:Cristiano!

CARBONE:Svelti - spicciatevi!

ROSSANA:Cristiano!

CARBONE:Allineatevi!

ROSSANA:Cristiano.

CARBONE:Pronti con la miccia! (E' accorso Ragueneau portando dell'acqua inun elmo)

CRISTIANO(con voce da morente): Rossana...

CIRANO(all'orecchio di Cristianoin fretta): Le ho detto tutto. Amasempre te. (Cristiano chiude gli occhi)

ROSSANA:Amore - amore mio...

CARBONE:Pronti con l'asta!

ROSSANA(a Cirano): Non è mortono?

CARBONE:Aprite la carica coi denti!

ROSSANA:Sento la sua guancia diventare fredda contro la mia.

CARBONE:Puntate!

ROSSANA:Ha una lettera! (L'apre) Per me.

CIRANO(tra sé): La mia lettera.

CARBONE:Fuoco! (Colpi di moschetteria. Grida. Echi di combattimento)

CIRANO(volendo liberare la mano dalla stretta di Rossana inginocchiata):Rossanastanno combattendo.

ROSSANA(trattenendolo): Rimani ancora un po'. E' morto. Tu eri ilsolo a conoscerlo. (Piange dolcemente) Non era un esseredolcissimo - un essere meraviglioso?

CIRANO:SìRossana.

ROSSANA:Un poeta unico - adorabile?

CIRANO:SìRossana.

ROSSANA:Uno spirito superiore?

CIRANO:SìRossana.

ROSSANA:Un cuore profondoincomprensibile alla gente volgareun'animastupendaaffascinante?

CIRANO(con fermezza): SìRossana - sì!

ROSSANA(gettandosi sul corpo di Cristiano): E ora è morto!

CIRANO(tra sésnudando la spada): E anche a me non resta chemorirevisto che lei mi piange in lui senza saperlo (Trombe inlontananza)

DEGUICHE (che ricompare sulla trinceasenza cappelloferito allafrontecon voce tuonante): E' il segnale! Le nostre trombe dirame! I francesi rientrano con i viveri! Resistete!

ROSSANA:Sangue sulla sua lettera - e lacrime.

UNAVOCE (all'esterno):Arrendetevi!

VOCIDl CADETTI: No!

RAGUENEAU(che segue la battaglia dall'alto della sua carrozza): Simette male!

CIRANO(a de Guicheindicandogli Rossana): Portatela via. Io vado.

ROSSANA(baciando la lettera): Il suo sangue - le sue lacrime...

RAGUENEAU(saltando dalla carrozza per correre verso di lei): E'svenuta!

DEGUICHE (sulla trincea): Resistete!

UNAVOCE (all'esterno): Gettate le armi!

VOCIDl CADETTI: No!

CIRANO(a de Guiche): Voi avete già mostrato il vostro valore.

(IndicandogliRossana) Ora occupatevi di lei.

DEGUICHE (va da Rossana e la solleva): E va bene! Ma ricordate:se guadagnamo tempo abbiamo vinto!

CIRANO:D'accordo! (Gridando verso Rossanache de Guiche e Ragueneauportano via priva di sensi:) Addio Rossana!

(Tumulto.Grida. Alcuni cadetti indietreggiano e cadono in scena. Cirano siferma accanto a Carbone coperto di sangue)

CARBONE:Stiamo cedendo! Anch'io sono ferito - due colpi d'alabarda...

CIRANO(gridando verso i guasconi): Fermi!Smettetelad'indietreggiarebambocci! (A Carbonesostenendolo:) Nontemere. Ho due morti da vendicare: Cristiano e la mia felicità.

(Vengonoavanti. Cirano brandisce la lancia cui è fissato il fazzolettodi Rossana) Sventolabandierina di merletto! Sventola le suecifre! (Pianta l'asta in terra e grida verso i cadetti:) Inpiedi - tutti in piedi! Schiacciamoli!

(Alpifferaio:) E tupifferosuona!

(Ilpifferaio suona. Qualche ferito si rialza. Alcuni cadettiscavalcando la trinceavengono a stringersi attorno a Cirano e allapiccola bandiera. La carrozza si copre e si riempie d'uominisi fairta di archibugi e si trasforma in fortificazione)

UNCADETTO (indietreggiando e combattendo): Arrivano! (Cademorto)

CIRANO:Li aspettiamo!

(Latrincea si copre in un attimo di nemici. I grandi stendardi delletruppe imperiali sventolano)

CIRANO:Fuoco! (Scarica generale)

UNGRIDO (dalle file nemiche): Fuoco!

(Rispostamortale. I cadetti cadono da tutte le parti)

UNUFFICIALE SPAGNOLO (scoprendosi): Ma chi sono questi che sifanno tutti ammazzare?!

CIRANO(recitando in piedi tra le pallottole): Questi sono i cadettidi Guascogna del capitano di Castelgeloso...

(Silancia nella mischia seguito da qualche sopravvissuto)

Questisono i cadetti...

(Ilresto si perde nella battaglia)

ATTOQUINTO

Lacronaca di Cirano.

Quindicianni dopo1655. Il parco del convento delle Dame della Crocein cuiRossana si è ritirata dopo la morte di Cristiano. Suore chevanno e vengono.

E'autunno. Cadono foglie.

SCENA1

MadreMargheritaSuora MartaSuora Claraaltre suore

SUORAMARTA (a Madre Margherita): Suora Clara si è guardatadue volte allo specchio!

MADREMARGHERITA (a Suora Clara): E' scandaloso!

SUORACLARA: Suora Marta ha preso una prugna dalla torta. L'ho vista!

MADREMARGHERITA (a Suora Marta): E' una bella scostumatezza!

SUORACLARA: Appena uno sguardo.

SUORAMARTA: Soltanto una prugna.

MADREMARGHERITA (severa): Stasera lo dirò al signor Cirano.

SUORACLARA (spaventata): Noper carità! Ci prenderàin giro.

SUORAMARTA: Dirà che le suore sono frivole.

SUORACLARA: E golose!

MADREMARGHERITA (sorridendo): Ma buone.

SUORACLARA: E' veromadre Margheritache viene tutti i sabati da diecianni?

MADREMARGHERITA: Da più! Da quando sua cugina venne tra noiquattordici anni fa.

SUORAMARTA: Lui è la sola personada quando lei s'è chiusain conventoche sappia distrarre quel suo dolore che non accenna adaffievolirsi.

TUTTELE SUORE: - E' così buffo!

-Con lui ci si diverte!

-Ci prende in giro!

-Ma è gentile!

-Gli vogliamo bene.

-Fa piacere preparargli qualcosa di buono da mangiare.

SUORAMARTA: Peccato che non sia un buon cattolico.

SUORACLARA: Potremmo convertirlo noi.

TUTTE:Sì sì - certo!

MADREMARGHERITA: Vi avverto figlioledi non toccare più questotasto. Non lo tormentate. Altrimentiforsenon verrà più.

SUORAMARTA: Ma Dio...

MADREMARGHERITA: State tranquille: Dio lo conosce certamente.

SUORAMARTA: E' così orgoglioso. Tutti i sabatiquando arrivamidice spavaldamente: «Cara sorellaanche ierivenerdìho mangiato carne!».

MADREMARGHERITA: Ahdice così?... Benel'ultima volta non avevamangiato da due giorni.

SUORAMARTA: Mamadre!

MADREMARGHERITA: E' povero.

SUORAMARTA: Chi ve l'ha detto?

MADREMARGHERITA: Il signor Le Bret.

SUORAMARTA: E nessuno l'aiuta?

MADREMARGHERITA: No. Gli seccherebbe.

(Sulfondo appare Rossanavestita di nerocol velo di vedova. Accanto alei de Guicheelegante e invecchiato)

Rientriamo.La signora Rossana ha visite.

SUORAMARTA (sottovoce a Suora Clara): Non è il maresciallode Guiche?

SUORACLARA (guardando): Sìmi pare.

SUORAMARTA: Erano mesi che non veniva.

LESUORE: - Ha tanto da fare!

-La corte!

-Le proprietà!

SUORACLARA: Le cose del mondo.

(Escono.De Guiche e Rossana vengono avanti e si fermano in silenzio. Pausa)

SCENA2

Rossanail conte de Guiche (ora duca di Grammont)poi Le Bret e Ragueneau.

DEGUICHE: E resterete quiinutilmente biondain luttoper tutto iltempo che vi resta?

ROSSANA:Per sempre.

DEGUICHE: Sempre fedele?

ROSSANA:Sempre.

DEGUICHE (dopo una pausa): Mi avete perdonato?

ROSSANA:Visto che sono qui. (Altro silenzio)

DEGUICHE: Era davvero un uomo così...?

ROSSANA:Bisognava conoscerlo.

DEGUICHE: Già. Forse l'ho conosciuto troppo poco. E la suaultima letteraè sempre lì sul vostro cuore?

ROSSANA:Come uno scapolarequi.

DEGUICHE: Anche mortocontinuate ad amarlo?

ROSSANA:A volte mi sembra che sia morto solo a metàche i nostricuori siano insieme e che l'amore suo mi avvolgatuttora vivo.

DEGUICHE (ancora una pausa): E Cirano viene a trovarvi?

ROSSANA:Sìspesso. Il mio vecchio amico mi fa da gazzetta. Vieneregolarmente. Se fa bel tempo siede con me sotto quest'albero. Io loaspetto ricamando equando suona l'ora solitaall'ultimo colposento il suo bastone venire giù per le scale. Lui si siedescherza sul mio ricamo interminabilemi fa la cronaca dellasettimana e...

(EntraLe Bret) Ecco Le Bret! (Le Bret viene avanti) Come staCirano?

LEBRET: Male.

DEGUICHE: Davvero?

ROSSANA(a de Guiche): Esagera.

LEBRET: Tutto come avevo previsto: l'abbandonola miseria... I suoiscritti non fanno che procurargli nuovi nemici. Se la prende contutti: con i falsi nobilii falsi devotii falsi valorosiiplagiari - insommacon tutti.

ROSSANA:Ma la sua spada mette una gran paura. Con lui non avranno mai lameglio.

DEGUICHE (scuotendo il capo): Chissà?

LEBRET: Ciò che mi preoccupa non sono gli attacchima lasolitudinela fameil freddo di dicembre che s'introduce a passi dilupo nella sua camera buia. Sono questi i nemici che possonoabbatterlo. Ogni giorno che passa stringe la cinta d'un buco. Il suopovero naso è diventato pallido come l'avorio. Non possiedeche un unico vestito leggero.

DEGUICHE: Se l'è voluto. Non lo commiserate troppo.

LEBRET (con un sorriso amaro): Signor maresciallo!...

DEGUICHE: Non lo commiserate troppo: ha scelto di vivere senzacompromessilibero di fare e di pensare ciò che vuole.

LEBRET (come sopra): Signor duca!...

DEGUICHE (altezzoso): Lo solo so: io ho tuttolui niente. Mavi assicuro che gli tenderei volentieri la mano. (Saluta Rossana:)Addio.

ROSSANA:Vi accompagno. (De Guiche saluta Le Bret e si dirige con Rossanaverso l'uscita)

DEGUICHE (fermandosi) Sìcerte volte mi capitad'invidiarlo.

Vedetequando si è avuto troppo successo nella vitacome mesiapure senza avere fatto nulla di veramente cattivosi finisce persentire mille piccole nausee di séche nell'insieme non dannoun rimorso ma un indefinibile oscuro fastidio. Così i mantelliducalistrisciando lungo i gradini che portano al poteretrascinanonelle pieghe del loro bordo impellicciato cumuli di illusioniinaridite e rimpianticome le foglie morte che la vostra veste divedova smuove in questo chiostro.

ROSSANA(ironica): Voi un sognatore?...

DEGUICHE: E già. (Fermandosi all'improvviso prima di uscire)Le Bret! (A Rossana:) Scusatemi. Soltanto una parola.

(RaggiungeLe Bret e gli parla a bassa voce) E' vero: nessuno oserebbeaggredire il vostro amicoma molti lo odiano. Qualcuno a corteierimi ha detto: «Quel Cirano potrebbe morire per disgrazia».

LEBRET: Ah!

DEGUICHE: Sì. Ditegli di uscire poco. Che sia prudente.

LEBRET: Prudente lui? Tra poco sarà qui. L'avvertiròma...

ROSSANA(a una suora che si avvicina): Che c'è?

SUORA:Ragueneausignora. Vuole vedervi.

ROSSANA:Fatelo entrare. (Al duca e a Le Bret:) Viene a piangermiseria. Da quando s'è messo in testa di essere un autoredrammatico le ha passate tutte. E' stato cantante...

LEBRET: Inserviente ai bagni turchi...

ROSSANA:Attore.

LEBRET: Sacrestano...

ROSSANA:Parrucchiere...

LEBRET: Maestro di liuto...

ROSSANA:Che mestiere farà adesso?

RAGUENEAU(entrando precipitosamente): Signora! (Scorge Le Bret)

Signore!

ROSSANA(sorridendo): Raccontate pure i vostri guai a Le Bret. Tornosubito.

RAGUENEAU:Masignora... (Rossana esce senza ascoltarlo con il duca. Lui siavvicina a Le Bret)

SCENA3

LeBret e Ragueneau

RAGUENEAU:Benegiacché ci siete voimeglio che la signora non sappia.Stavo andando appunto a trovare il vostro amico. Ero a una ventina dipassi da casa sua quando lo vedo uscire. Lo seguo per raggiungerlo.Lui sta per svoltare l'angoloio gli sono dietro... quandoall'improvviso - non so se per disgrazia - un servo lascia cadere untronco dalla finestra sotto cui passava...

LEBRET: Vigliacchi!... E Cirano?

RAGUENEAU:Io accorro e vedo...

LEBRET: Cosa?

RAGUENEAU:Vedo il nostro amicoil nostro poetaa terra con la testa rotta.

LEBRET: Morto?

RAGUENEAU:Noma... Mio Dio! L'ho raccolto e trasportato a casa suanella suastanza... Vedeste che stanza!

LEBRET: Soffre?

RAGUENEAU:Nosignore. E' svenuto.

LEBRET: Avete chiamato un medico?

RAGUENEAU:Sìuno che è venuto per pura cortesia. Ha parlato difebbredi meningi... Non so spiegarvi. Ahse voi lo vedeste! Ha latesta tutta fasciata... Corriamopresto. Non c'è nessuno conlui. Se si alza potrebbe morire.

LEBRET (trascinandolo verso l'uscita): Vienipassiamo per lacappella. Faremo prima.

ROSSANA(entrando e vedendo Le Bret allontanarsilo chiama): SignorLe Bret! (Le Bret e Ragueneau scompaiono senza rispondere)

LeBret che se ne va quando io lo chiamo?! Ragueneau deve avernecombinata qualcuna delle sue.

SCENA4

Rossanasolapoi due suoreun attimo

ROSSANA:Com'è bello quest'ultimo giorno di settembre. La mia tristezzasorride. Lei che rifiuta l'aprilesi lascia sedurre dalla dolcezzadell'autunno. (Si siede al telaio. Due suore escono dalla casa eportano una grande poltrona sotto l'albero) Ecco la sua poltrona.

SUORAMARTA: E' la migliore che abbiamo.

ROSSANA:Graziesorella. (Le suore escono) Sta per venire. (Simette al lavoro. Si sentono i tocchi di un orologio) Giàl'ora... Strano. I miei gomitoli! - Già l'ora? Mi stupisce.Sarebbe in ritardo per la prima volta. Forse la suora dellaportineria l'ha fermato - dov'è il ditale?... eccolo - peresortarlo alla penitenza. (Pausa) Ma ormai non dovrebbetardare. Guardauna foglia morta. (Allontana col dito la fogliacaduta sul ricamo) Nocertoniente potrebbe - le forbici... quinella borsa - impedirgli di venire.

UNASUORA (comparendo sulla soglia): Il signore di Bergerac.

SCENA5

RossanaCirano eper un momentoSuora Marta

ROSSANA(senza voltarsi): Che dicevo?

(Ricama.Entra Ciranopallidissimoil cappello calato sugli occhi. La suorava via. Lui viene avanti lentamente reggendosi a fatica sul bastone.Rossana è presa dal suo ricamo) Ahqueste tintesfiorite...

Comemetterle assieme?

(ACiranoin tono di affettuoso rimprovero:) Dopo quattordici anniper la prima voltain ritardo!

CIRANO(giunge alla poltrona e si siede; poi con voce allegraincontrasto con la tensione del viso): Sìche pazzia! Nonci posso pensare. Sono in ritardo a causa...

ROSSANA:Di che?

CIRANO:Una visita piuttosto inopportuna.

ROSSANA(distrattacontinuando a lavorare): Ahqualche seccatore?

CIRANO:Nouna seccatrice.

ROSSANO:L'hai mandata via?

CIRANO:Sìle ho detto: scusatemima oggi è sabatogiorno incui devo recarmi in un certo posto - e mai nientefinorami hapotuto impedire di andarci. Ripassate tra un'ora.

ROSSANA(leggerafutilesuperficiale): Bene. Questa persona dovràaspettare per vederti. Non ti lascerò andare prima di sera.

CIRANO(dolce): Forse dovrò andarmene prima. (Chiude gliocchi e tace per un istante. Suora Marta passa loro davanti. Rossanale fa un piccolo cenno d'intesa)

ROSSANA(a Cirano): Ma comenon importuni la tua suora Marta?

CIRANO(riaprendo gli occhi di colpo): Come no! (Contraffacendocomicamente la voce:) Suora Martavenite qui! (La suora siavvicina)

Ahah!... Occhi belli sempre bassi!

SUORAMARTA (alzando gli occhi con un sorriso): Ma... (Nelguardarlo in viso da vicino ha un moto di stupore)

CIRANO(a bassa voceindicando Rossana): Zittanon è niente.

(Riprendendoil suo tono spacconead alta voce:) Anche ieri ho mangiatocarne!

SUORAMARTA: Capisco. (Tra sé:) Per questo è cosìpallido.

(Infrettaa bassa voce ) Sìma poi passerete al refettorioa bere una buona tazza di brodo... Verretevero?

CIRANO:Sìsì.

SUORAMARTA: Meno male. Siete più ragionevole oggi.

ROSSANA(sentendoli bisbigliare): Che facerca di convertirti?

SUORAMARTA: Me ne guardo bene!

CIRANO:E' vero vuol convertirmi! Perché non mi tenete un bel sermonevoi che avete una chiacchiera così pia? Perché? Mistupisce... (Con furore da buffone:) Ma stasera vogliostupirvi anch'io. Guardatevi permetto... (S'interrompecomecercando la provocazione giusta) Eccostasera vi permetto di...pregare per me.

ROSSANA:Ohoh!

CIRANO(ridendo): Suora Marta non ha parole.

SUORAMARTA (dolce): Non ho mai atteso il vostro permesso. (Rientra)

CIRANO(tornando a Rossanachina sul ricamo): Al diavolose potròmai vedere la fine di questo ricamo!

ROSSANA:Eccome l'aspettavo. (Il ventofrattantofa cadere dellefoglie)

CIRANO:Le foglie...

ROSSANA(sollevando il capo e fissando lo sguardo lontano): Sono d'unbiondo venezianostinto. Guarda come cadono.

CIRANO:Cadono bene. Riescono a mettere una loro ultima bellezza nel viaggiosia pure così brevedal ramo alla terra; e malgrado ilterrore d'imputridirevogliono che questa loro caduta abbia lagrazia d'un volo.

ROSSANA:Sei triste?

CIRANO(riprendendosi): Ma noRossanaper niente!

ROSSANA:Sualloralascia perdere le foglie... E raccontami cosa c'èdi nuovo.

CIRANO:Dunque...

ROSSANA:Sì.

CIRANO(sempre più pallidolottando contro il dolore): Sabatoil re Luigi di Borbone ebbe la febbre per indigestione ma la suamalattia venne arrestata e per lesa maestà fu condannata.Domenica al gran ballo della corte di candele esaurirono le scorte.Le nostre truppeparehanno battuto l'esercito imperiale in unminuto.

Quattrostregoni furono impiccati per essersi al demonio consacrati. E allacagnetta di madame d'Athis hanno fatto un clistere lunedì...

ROSSANA:Ciranoti prego!

CIRANO:Martedì poi... non è successo niente salvo cheLygdamire cambiò d'amante.

ROSSANA:Ah!

CIRANO(mentre il viso va sempre più alterandosi): Mercoledìventitré per una gita la corte a Fontainebleau si ètrasferita. Lo stesso giorno inoltre la Montglait ha detto un seccono al conte di Fiesque. Giovedì la Mancini sembra che siarimasta a dormire con il re. Venerdì la Montglait ci haripensato e ha detto infine sì al suo innamorato. Sabatoventisei...

(Chiudegli occhi. China il capo. Silenzio)

ROSSANA(lo guarda sorpresa e si alza allarmata): E' svenuto! (Glicorre accanto chiamandolo:) Cirano!

CIRANO(riaprendo gli occhistordito): Che c'è?... Che?...(Vede Rossana china su di lui eriaggiustandosi il cappellosiritrae sulla poltrona) Nono! Ti assicuronon è niente.Lasciami.

ROSSANA:Ma...

CIRANO:E' la mia ferita di Arras... che... qualche volta... sai...

ROSSANA:Povero amico mio.

CIRANO:Non è niente. Sta passando. (Si sforza di sorridere)Eccoè passato.

ROSSANA(accanto a lui): Ognuno di noi ha la sua ferita: io ho la mia.Quisempre vivaquest'antica ferita (si mette la mano sul petto)è quisotto la lettera ingiallita macchiata di pianto edi sangue.

(Cominciaa calare il crepuscolo)

CIRANO:La sua lettera... Non mi promettesti che un giornoforsemel'avresti fatta leggere?

ROSSANA:La sua lettera?... Vorresti?...

CIRANO:Sì... Voglio... Adesso...

ROSSANA(dandogli il sacchetto che porta al collo): Tieni.

CIRANO(prendendolo): Posso aprirlo?

ROSSANA:Aprilo... Leggi. (Ritorna al suo ricamolo piegariordina lelane).

CIRANO(leggendo): «Rossanaaddiosto per morire!».

ROSSANA(fermandositurbata): Cosìad alta voce?

CIRANO(leggendo): «E' per staseracredoamore mio. Hol'anima ancora greve d'amore inespressoe devo morire. Mai piùquesti miei occhi esaltatiquesti miei sguardi che...».

ROSSANA:Ma come la leggiquesta lettera?!

CIRANO(continuando): «...questi miei sguardi che non conobberoaltro splendore che temai più baceranno al volo i tuoigesti. Rivedo adesso un piccolo movimento che ti è familiarequando ti tocchi la frontee vorrei gridare...».

ROSSANA(turbata): Ma come la leggi?!

CIRANO(mentre va facendosi sempre più buio): «...egrido: addio!...».

ROSSANA:La leggi con...

CIRANO:«Mia caramia caramio tesoro...».

ROSSANA(sognante): Con una voce...

CIRANO:«Amore!...».

ROSSANA:Con una voce... (trasalendo) che sento adesso per la primavolta.

(Glisi avvicina dolcementesenza che lui se ne accorgae passa dietrola poltronachinandosi silenziosamente per guardare la lettera. Ilbuio aumenta)

CIRANO:«Il mio cuore non ti lasciò mai sola un secondo; io sonoe sarò anche all'altro mondocolui che t'ama senza misuracolui che...».

ROSSANA(poggiandogli una mano sulla spalla): Come fai a leggere albuio?

(Luitrasalesi voltase la vede accantoha un moto di sgomento e chinail capo. Un lungo silenzio. Poinell'ombraRossana riprende aparlaregiungendo le mani:) E per quattordici anni hai recitatola parte del vecchio amico che viene per distrarmi!

CIRANO:Rossana!

ROSSANA:Eri tu.

CIRANO:NoRossanano!

ROSSANA:Avrei dovuto capirlo da come dicevi il mio nome.

CIRANO:Nonon ero io!

ROSSANA:Eri tu!

CIRANO:Te lo giuro!

ROSSANA:Ora capisco tutto: le lettereeri tu...

CIRANO:No!

ROSSANA:La voce quella notte tu...

CIRANO:Note lo giuro.

ROSSANA:L'anima era la tua!

CIRANO:Non ti ho mai amata.

ROSSANA:Tu mi amavi!

CIRANO:Non io - l'altro!

ROSSANA:Tu!

CIRANO(debolmente): No.

ROSSANA:Lo dici già più piano.

CIRANO:No nomio caro amore... io non ti ho amata mai.

ROSSANA:Ahquante cose sono morte stasera... e quante ne sono nate! - Maperchéperché hai taciuto per quattordici anni se ilpianto su questa lettera è tuo e lui non c'entra per niente?

CIRANO(restituendole la lettera): Il sangue è suo.

ROSSANA:E allora perché spezzare proprio stasera questo sublimesilenzio?

CIRANO:Perché?... (Entrano di corsa Le Bret e Ragueneau)

SCENA6

GlistessiLe Bret e Ragueneau

LEBRET: Che pazzia! Eccolone ero certo - è là!

CIRANO(sorridendo e alzandosi): Tohchi si vede!

LEBRET: Signorasi è ucciso per venirvi a trovare!

ROSSANA:Mio Dio!... Ma alloraquella sua debolezza improvvisa... quella...

CIRANO:E' vero. Non ho terminato il mio notiziario... Sabato ventiseiqualche ora fa hanno colpito a morte Bergerac.

(Sitoglie il cappello mostrando il capo fasciato)

ROSSANA:Ma che dice?! - Cirano! - Sei ferito!... Che ti hanno fatto? Perché?

CIRANO:«Poter morire colpito al pettolealmentedalla spada di uneroe...» - sìdicevo così. Ma il destino s'èpreso gioco di me... Ed eccomi ammazzato in un'imboscataallespalleda un servocon un tronco. Molto bene. Ho sbagliato tutto -anche la morte.

RAGUENEAU:Signor Cirano!...

CIRANO:Ragueneaunon piangere così forte!... (Gli tende la mano)

Dimmiche mestiere fai adessoamico mio?

RAGUENEAU(piangendo): Spengo le... le candele al teatro di Molière.

CIRANO:Molière!

RAGUENEAU:Ma domani mi licenzio - sìsono indignato!... Ieriallarecita dello Scapinomi sono accorto che v'ha rubato tutta unascena.

LEBRET: E' vero. Tutta.

RAGUENEAU:Sìsignore - quella che dice: «ma che diavolo ci andavaa fare in quella galera?...».

LEBRET (furioso): Molière te l'ha rubata!

CIRANO:Zitti! Ha fatto bene... (A Ragueneau:) E dimmi - com'èandata la scena? Ha fatto effetto?

RAGUENEAU(singhiozzando): Che risatesignore! ridevano tutti.

CIRANO:Ecco la mia vita: far da suggeritoreed essere dimenticato.

(ARossana:) Ti ricordi quella sera in cui Cristiano ti parlòsotto il balcone? Benela mia vita è tutta lì: mentreio restavo giù nell'ombral'altro saliva a cogliere il baciodella gloria. E' giustolo riconosco ora che sto per morire: Molièreha del genio e Cristiano era bello.

(Siodono i rintocchi della campana e si vedonosul fondopassare lesuore che vanno alla funzione) Che vadano pure a pregare. La lorocampana le chiama.

ROSSANA(alzandosi per chiamare aiuto): Sorella! Sorella!

CIRANO(trattenendola): Nonon andare. Non mi ritroveresti più.(Le suore sono scomparse nella cappella. Si sente suonarel'organo) Mi mancava giusto un po' di musica...

ROSSANA:Io ti amo. Vivi!

CIRANO:No. Soltanto nelle favole si dice che il principesentendosi dire«ti amo»sciolse la sua bruttezza al sole delleparole... Ma tu lo sai che per me non c'è sole.

ROSSANA:Io sono stata la tua rovinaio!

CIRANO:Tu? Al contrario. Io ignoravo la dolcezza femminile. Mia madre non miha mai trovato bello. Sorelle non ne ebbi. Le amanti le ho fuggiteper paura del loro sarcasmo. A te devo tutto sommatod'avere avutoun'amica. A te devo se anche nella mia vita è passato ilfruscio di una veste.

LEBRET (mostrandogli la luna): Ecco l'altra tua amica che vienea trovarti.

CIRANO(sorridendo alla luna): La vedo.

ROSSANA:Non ho amato che un uomo soloe lo perdo due volte.

CIRANO:Le Bretvado a raggiungere la luna senza nemmeno bisogno d'inventareuna macchina che mi ci porti...

ROSSANA:Ma che dici!

CIRANO:Ma sì - quello è il mio paradiso. Più d'un'animache m'è cara è in esilio lassùne sono certo.Vi incontrerò SocrateGalileo...

LEBRET (ha un moto di ribellione): No! No! Tutto questo ètroppo stupido - è ingiusto!... Un poeta come luiun cuorecosì grandemorire così... morire...

CIRANO:Ecco Le Bret che si mette a brontolare.

LEBRET (scoppiando a piangere): Amico mio...

CIRANO(alzandosidelirando): Questi sono i cadetti di Guascogna!...La massa elementare... Non è vero?... Ecco il punto...

LEBRET: La sua scienza... Delira.

CIRANO:Copernico ha detto...

ROSSANA(sospira): Cirano...

CIRANO:Ma che diavolo c'è stato a fareche c'è stato a farelui in questa galera?!... Filosofofisicopoetauomo d'armimusicista trasvolatore di spazigran polemista e anche amante - maper conto d'altriqui giace Cirano di Bergerac che in vita sua fututto e non fu niente... Me ne vado. Scusatemi. Non posso farmiattendere: lo vedeteil raggio della luna viene a prendermi. (Ricadea sedere. Le lacrime di Rossana lo richiamano alla realtà. Luila guarda e le accarezza i veli) Io non voglio che tu smetta dipiangere l'affascinanteil belloil buon Cristiano; voglio soltantoche quando il gran gelo avrà freddato le mie vertebre tu diaun doppio senso a questi tuoi funebri veli - voglio che il suo luttodiventi anche un poco il mio lutto.

ROSSANA:Io ti giuro...

CIRANO(scosso da un tremitosi alza): Non qui - non seduto inpoltrona! (Qualcuno fa per sostenerlo. Lui lo respinge) Nonreggetemi.

(Siappoggia all'albero) Un albero mi basta.

(Silenzio)Eccola che viene. Mi sento già i piedi di marmole mani dipiombo.

(Irrigidendosi)Mavisto che viene... voglio aspettarla in piedi...

(estraela spada) e armato.

LEBRET: Cirano!

ROSSANA:Cirano. (Tutti indietreggiano spaventati)

CIRANO:Mi sta guardando... Mi pare proprio che mi guardiche si permetta difissarmi il naso - lei che sul teschio camuso non ha naso... (simette in guardia) Che dite? Che è inutile resisterle?...

Loso. Ma non si combatte solo per vincere. Noè assai piùbello quando è inutile!...

Vivedo. Quanti siete? Mille? - Vi riconoscoci siete tutti... tutti imiei vecchi nemici!

LaMenzogna? (Tira colpi di spada nel vuoto) Tieni! Prendi! Ahah! Il Compromessoil Pregiudiziola Viltà... (Duella)Volete che venga a patti? Mai!... Aheccoti anche telaStupidità!... Lo so che alla fine l'avrete vinta voima nonm'importa: io mi batto! mi batto! mi batto!

(Faruotare vorticosamente la spada e si ferma affannando)

Sìm'avete preso tutto: l'alloro e la rosa. Prendete! Prendete!... Mac'è qualcosa che porto con menonostante voiqualcosa concui stasera saluterò l'azzurra soglia del cielo nelpresentarmi a Dioqualcosa che non ha piega né macchia...

(silancia con la spada levata verso il vuoto) qualcosa che...

(Laspada gli scivola dalle manibarcollacade nelle braccia di Le Brete Ragueneau)

ROSSANA(chinandosi e baciandolo): Che cosa?

CIRANO(riaprendo gli occhi e sorridendo): Qualcosa... qualcosache...

(Muore)