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GiovanniTargioni TorziettI



NERONE



(Dauna commedia di Pietro Cossa)



TREATTI (QUATTRO QUADRI)




PERSONAGGI

ClaudioCesare Nerone

Atte:liberta

Egloge:danzatrice greca

Menecrate:commediantecompagno di Nerone

Clivio

Rufo:Principe del Senato

Vinicio:Prefetto del Pretorio

Icelo:centurione

Faonte:liberto di Nerone

Epafrodito:liberto di Nerone

Babilio:astrologo

Nevio:mimo

Petronio:vecchio gladiatore

Eulogio:mercante di schiavi

Unpastore

Coro:fanciulle grechepatrizisenatoripretorianilibertelibertipopolo

Comparse:una schiava d'Etiopialegionarischiaveschiavie suonatrici diflauto e cetra



L'azioneha luogo in Roma.







ATTOPRIMO

Unataverna nella Suburra. Alcune tavole rozze e panche. E' notte.



SCENAI

Mucronee la schiava



Mucrone(sull'uscio della taverna). Eccola làl'orribilecometa... di carestia presagio... Già manca il pane a Roma...(rientrandoalla schiava) Che fai lìschiava? Mummiadel tuo paesescendi nel sotterraneo a ben disporre le anfore... Siicauta! (La schiava prende un lume che arde sopra una tavola edesce. Mucrone torna sull'uscio). Silenzio!... Vie deserte... Chetutta Roma sia morta? (rientra) Chiederò ai dadi lasorte che m'attende.
(siede e gioca da sé con idadi).



SCENA II



Nevio

PetronioEulogioe detto.

Petronio:Taverniereda bere!

Mucrone:(alzandosi ossequioso) A voi salutedegni quiriti!

Petronio:A te l'augurio è vano: sei fortegrasso e sano!

Nevio:Che il bicchiere sia colmo!

Eulogio:Possa il tuo Cécubo fugar la noiae nell'ebbrezza trovinoconforto i nostri mali! (ad un cenno di Mucronela schiava recal'anfora e Mucrone riempie le tazze).

Nevio:(a Eulogio) Di che mali ti lagni? Tu non sei che un mercantedi schiavi...

Eulogio:E me ne vanto! Mapur vendendo schiaviho i miei dolori; e temogiàse m'hanno detto il veroche prestoahimé!dovrò cambiar mestiere.

Mucrone:(Di tanto in tantoentrano nella tavernaa piccoli gruppi oisolatamentealtri bevitoriche siedono alle diverse tavole.Mucrone e la schiava servono loro da bere). Lontano e incerto èl'avvenire... Intanto bevi e non pensare al poi.

Nevio:Ahma eventi solenni aspetta Romae già la plebe s'agitafidente!

Petronio:Lo credi?... Illuso! E puoi pensare che nuove sorgano leggiarisollevare questa plebe tanto tristaaffamatae sempre oppressa?

Nevio:Io lo penso e lo spero... per il popolo nostro... per questa follasenza nome... che sogna e lacrima ed aspetta con ingenua fiducia chel'avvento si maturi d'un'altra età.

Eulogio:(mormorando) Parole!

Nevio:I segni sono certi. L'antica Roma e Cesaresono dileguatelarve.
(pausa) Come si può più vivere?...Sentite... la tiranniasistema...
vergognaoziocatene... ognivirtù derisa... Sui rostri abbandonati regna il vile silenzioche i vivi ai morti uguaglia... Sepolcro tetro è l'Urbe!(pausa) Chi può dalla rovina salvare Roma e il mondo?Forse l'indegno successor dei Cesariil feroce tirannol'istrioneil matricidabriaco imperatore?

Eulogio:(brontolando) Che tanfo di carnefice!

Nevio:(con disprezzo) Che lezzo di paura... (corre a chiudere laporta e torna subito al tavolo) Sentite ancora e prestatemi fede.(Tuttianche i bevitori delle altre tavole tendono l'orecchioalle parole di Nevio). Una legge ha lasciato quel Giudeo cheaffisso in croce morì sotto Tiberio (Mucrone fa cenno allaschiava di andarsene giù nelle catacombe) ogni nottesipredica questa legge soave. Gli adepti son legionigià iltrionfo è vicino. Le turbe vedo insorgerele turbe vedovincereperché le spinge un fatoperché le infiammaun nome: Cristo! (Si alzano in piedicon le braccia levate; anchei bevitori delle altre tavole. Il solo Eulogio resta seduto e nonprende parte alla invocazione).

Petronio:Cristo!

Tutti:Cristo risorto!

Mucrone:D'ogni anima Signore!...

Nevio:D'ogni pena conforto!...

Tutti:Oh Redentore!

Unpastore: (Dal vicolo della Suburra) Amantinei gorghidel mare di Saffo singhiozza una voce... (I bevitori subitamentetornano a sedersi in silenzio).

Eulogio:(parlando a se stesso) Ecco la legge eterna: amore e morte!

Unpastore: (guidando le sue pecorepassa per il vicoloscompare) Da Leucade invoca la voce: Faone... spergiuroFaone...







SCENAIII

Eglogee detti

Egloge:(entra correndospaurita) Al soccorso!... M'inseguono...

Petronio:(alzandosi) Che c'è?

Nevio:(alzandosi) Una donna!

Mucrone:(accorrendo) Che avvenne?

Egloge:Gentesono perduta... Aiuto!

Mucrone:Calmati!

Nevio:Qui stai fra cittadini...

Petronio:(a Egloge) Ma chi sono?

Egloge:Due schiaviche mi contesero la via... Ahm'inseguonoancora!
Eccoli!... Guarda!





SCENAIV

NeroneMenecrate (in veste di schiavi) e detti



Menecrate:Col suo volola colomba è tornata al proprio nido.

Nerone:Ora certo non ci sfugge... Sarà facile ghermirla.

Nevio:(a Menecratecon forza) Guai a te se a questa donnat'avvicini d'un sol passo...

Menecrate:A chi diciprepotente?

Nevio:A tecane!

Nerone:(afferrando per il collo Nevio) Ora t'acconcio... (volgendosiverso gli altri) Tutti voicanagliesfido!

Petronio:(pronto) Io la lotta accetto!

Nerone:(lascia Nevio e si lancia verso Petronio) A me! (siabbrancano. I bevitori si alzano e fanno cerchio intorno ai duelottatori)

Menecrate:Maledetto tafferuglio!

Nerone:(dopo una breve lottacade con le spalle a terra) Per i Numidell'Averno!

Petronio:(orgoglioso) Atterrato ho il grande atleta!

Menecrate:(intervenendo con energia) Ferma!... lascialo... èNerone!

Tutti:(spaventatisi ritraggono) E' Nerone!

Egloge:Lui!

Petronio:(sbigottito) Nerone!

Eulogio:(a Petronio) Sciaguratosei perduto! (silenzio)

Nerone:(rialzandosi) SìNerone son io! Nè tal sorpresaè per voi molto gratase argomento della paura che v'imbiancail viso. (I bevitorimeno NevioPetronioed Eulogioprudentemente escono dalla taverna ad uno ad uno e ad intervalli)Al mio cospetto vi sentite rei di lesa maestà. Ma questa nottevogliamo esser clementi e perdoniamo!

Menecrate:E ai malcontenti piace d'inventare che Nerone è crudele!

Nerone:(a Petronio) A tefelice vecchioper lodebasti la memoriad'avermi vinto.

Nevio:(avanzando fieramente incontro a Nerone) Ben altre sconfitteavraiNerone.

Nerone:(sorridendo) Ah! Ah! Parla l'oracolo!

Nevio:(con atteggiamento audace) Io voglio dirti che son troppeormai le infamie che commetti nei palagi patriziie quelle cheinfinite fannoin tuo nomei tuoi sgherri nei tugurii della plebe.E non tremiImperatore?!
Ma il pianto che si versa nelle casedegli oppressidiventa odioe dall'odio poi nasce il giorno delfinal castigo.

Nerone:(che lo ha ascoltato attentamente) Bravo! Declami bene e haibella voce... (a Menecrate) Un vero artista! (a Nevio)T'apro la mia casa come a compagno. Anch'io sono un artista.C'intenderemo... (agli altri) Ma l'umida nottecome diceVirgilioè ormai profonda. Itequiritifra le vostremura.
(improvvisamente ricordandosi) Ma dov'è mai labella fuggitiva?... (a Egloge) Ti nascondi. Perché?...Lascia il timore... (a Menecrate) Menecratet'affido lafanciulla... Conducila al palazzo e che le schiave le dien ristoro.

Eulogio:(saluta Nerone con enfasi) A Cesare salute!

Nerone:(a Menecrate) E chi è costui?

Menecrate:E' un mercante di schiavi... Egli t'aiuta a sostener l'Impero!

Nerone:Ten va'ed accompagna la fanciulla... ma torna...

Menecrate:Sta' sicuro. (esce conducendo Egloge. Anche Nevio e Petronioesconosenza salutare Nerone).






SCENAV

Neronee Mucrone



Nerone:In quel tuo pingue corpo riconosco il taverniere. Hai ricca lacantina?

Mucrone:Ho del Falerno di cent'anni!

Nerone:Portalo! (Mucrone esce frettoloso. Nerone si accascia sopra unapanca) Io son prostrato! Ho bisogno di pace! Trovo un confortosol nella taverna.

Mucrone:(rientrando con un'anfora) Ecco il Falerno.

Nerone:Versa e bevi.

Mucrone:(mescendo) Quale onore!

Nerone:Onor?!... Ciò che tu chiami onorechiamo prudenza... (Mucronebeve.
Neroneguarda fisso il taverniere che comincia adimpaurirsi)
Hai tu sempre tranquillo il sonno?

Mucrone:La fatica lo prepara. Dormo tranquillo.

Nerone:(con uno scatto subitaneo) Dormitraditoree dai ricettonella tua taverna ai nemici di Cesare... Furfante!

Mucrone:No!... Giuro.

Nerone:Taci!... Và! (lo scaccia violentemente e ride della suapaura)






SCENAVI

Neronepoi Atte



Nerone:(si avvicina alla tavola e lentamente si versa da bere) Daquesto nappocome dal labbro d'una cara donnaa me venga l'obliod'ogni fastidio.
(Atte entra inosservata e resta dritta dietroa Nerone) E' il maggior dei poeti il nappo pieno! Ohvieniliquida porporavieni... Scendimi in petto festosa... arridimi!(beve dopo ciascuna strofa).

Atte:Ecco Cesare divo imperatore!

Nerone:Oh vienidammi la viva ebbrezza che nelle vene l'ardor mi susciti!

Atte:La taverna è la casa di Nerone.

Nerone:Ahimèla Morte gelida viene... godiamo l'ora che fuggerapida.

Atte:Egli pensa alla morte ed ha trent'anni!

Nerone:Veloci filanole Parchei nostri stami vitali... Falernoallietami!

Atte:Solo nel vino annega i suoi rimorsi.

Nerone:Nel nappo ride la giovinezza eterna: vienipur io son giovane!

Atte:Giovinezza vissuta turpemente!

Nerone:Su dalla pàtera sorge ed invita rosea la bocca di grecavergine!

Atte:Sogna baci d'etère e scorda Roma!

Nerone:(già ebbro) Care parole dimmicarezze chiedimibacid'amore innumeri!

Atte:Voti e pensieri d'una mente inferma.

Nerone:Sei più di Venere bellapiù bianca sei di Giunoned'Ebe più tenera...

Atte:Canta l'Eliso ed ha nel cor l'Averno!

Nerone:Sorgon dal nettare gloriememorie... Roma mi appare divinasplendida.

Atte:Ahse Roma soltanto avesse in core!

Nerone:(con esaltazione) Ohvieniliquida porporavieni...l'estasi dammi d'amor... Avvampami! (scorgendo Atte) Atteseitu?... Che fai lì immota?

Atte:Ascolto.

Nerone:E non mi lodi?

Atte:Io ti compiango.

Nerone:(scrollando le spalle) Ed io... (porgendo la coppa) iot'offro questa tazza...

Atte:Ancor t'illudi di potere nel vin dimenticare le cure ed i periglidello Stato? Neroneascolta ciò che vuoi obliare! Non sei tuforse il successor dei Cesari? Devi ascoltarmi!... Già iGermani oppressima ancor non vintisi accingono a nuove guerre.Galli e Britanni sono uniti nell'odio stesso del romano nome. Galbasi appresta a muovere su Roma. A sì gravi minacceaggiungi ituoi eserciti rissosi e malcontenti; e questa plebe che ti stad'intornopiena d'odio e di fame... E tuNeroneche fai?... Comeprovvedi alla ruina che ti sovrasta? Bevi! canti e bevi... Va'fanciullo ubriaco... Vuoi vedere l'Imperio tuo?... (toglie dallamano di Nerone la coppa e la getta a terra con violenza) Loguarda nei frantumi di questa tazza!

Nerone:(irritato) Basta coi rimbrotti! Io sono stanco della tuatutela...

Atte:(sorpresa) (Menecrateche vigila nella stradasi affacciaalla porta di tanto in tanto) Ahmi parli così?

Nerone:Perché stupirne? (con semplicità) Il vero emergedal Falerno. Tu(con rabbia repressa) benchè odiosaeserciti su me un dominio... (Atte sorride) Tu ridi?... (convoce cupa) Bada! ancora non ho potuto ucciderti!

Atte:(reagendocon vigore) Malnato! E sei sicuro che non sorgaalcuno che possa uccider te?

Nerone:(impaurito) Che dici mai? Per Giove! tu potresti... (gridando)Olàsoldati!... Menecrate...!

Atte:Codardo!

Nerone:E niuno m'ode... (barcolla) La terra mi si muove sotto ipiedi...
Pretoriani!... Menecrate!... (cadevintodall'ebbrezza)

Atte:(con profondo disprezzo) Codardo!






SCENAVII

MenecrateVinicioe detti: poi i pretoriani



Menecrate:(accorrendo con Vinicio) Feci venir Vinicio. Una coorte dipretoriani circonderà l'imperial lettiga: ivi Neronenasconderà l'ebbrezza...
e la paura.

Ipretoriani: (entrando con una ricca portantina) Gloriaa Nerone! ... al divo Imperatore! Salve! Gloria!

Menecrate:(a Vinicio) Bisogna sostenerlo!

Atte:E l'han chiamato Dio!

Ipretoriani ed il popolo: (Il popolosvegliato all'albadall'insolito rumoresi precipita nella strada ed invade la tavernaper vedere Nerone.
Tanto i pretorianiquanto il popolo portanodelle faci accese. Mucrone entra seguito dalla schiava)
. Gloria aNerone! al divo Imperatore! Cesare Augusto (Menecrate e Vinicioalzano Nerone veglia su Roma! inerte e lo adagiano nella portantina.I pretoriani escono trasportando e circondando la lettiga. Il popololi segue. Ultimaesce Atteaccompagnata da Vinicio e Menecrate ilqualeallontanandosi getta sul tavolo delle monete).
Vittoriee glorie! per l'alma Roma! Gli Dei proteggano Nerone eRoma!...
Roma!... Roma!... Roma!...



FINE DELL'ATTOPRIMO.





ATTOSECONDO

Unagrande terrazza fiorita nella Domus aureadalla quale si dominal'Urbe. A sinistra una statua di Veneree altre statue intorno didivinità e di eroi. A destra il seggio di Nerone.



SCENAI

Neronepoi Menecrate



Nerone:(cantando un passo dell'Edipo re di Sofocle) Possa la Mortecogliere il pastore che mi tolse dal monte e sciolse i nodi che miteneano i piedi imprigionati...

Menecrate:(entrando) Plausi e corone a Tesommo cantore! Concedimiperdono secercando Cesare Augustom'è forza interromperel'artista incomparabile!

Nerone:(accigliato) Basta!... Che vuoi?... SuParla!

Menecrate:(sottomesso) Già s'approssima il coro delle grechefanciulleper cantar di Giocasta.

Nerone:(rasserenato) Noi guideremo e ascolteremo il coro!

Menecrate:(cambiando tono) Babilioil vecchio astrologoe la giovanegreca che mi affidastiattendono. Quale dei due desideri primaveder?

Nerone:(dopo un istante di riflessione) L'astrologo!

Menecrate:(maravigliato) Giorno nefasto è questo!

Nerone:Voglio saper che cosa sa predirmi... Non amo questi oracolibarbuti!... (pausa) Se condurrò Babilio ad ammirareRomaad un mio cennoabbraccialosollevalo... e giù loscaraventa! ...Che ne pensiMenecrate?

Menecrate:(ridendo) Scherzo degno di te! (esce).

Nerone:(seguitando a cantare i versi di Sofocle) Chi mi serbòalla vita e all'ire atroci delle Furie? Per quale ignota colpa misono nemiciahimètutti gli Dei?... (commentando)Quale tragedia si addensò sul capo d'Edipo!...
I nostricasiin suo confrontodegni non son del coturno di Sofoclema delsocco di Plauto!






SCENAII

NeroneBabilioMenecrate.



Babilio:(entra seguito da Menecrate) Ti sien propizi i NumioClaudio!

Nerone:Propizie ho le coorti... Bastano!

Babilio:(severo) T'inganni; contro il fato forza umana non vale.

Nerone:Svelami il tuo presagio.

Babilio:La nefasta cometa che or ci splende sul capoè la medesimache rifulse nel cielo quanto fu spento il divo Giulio Cesare!...

Nerone:E' la medesima?... Ne puoi far fede?

Babilio:Certo!... Paventa del dimani... il tempo è tenebroso!

Nerone:(conducendo Babilio alla balaustra) Eppure guarda; risplendeil sole maestoso su i marmi dell'eterna Roma... (Menecrate a uncenno di Neroneabbraccia Babilio).

Menecrate:(a Babilio) Il tuo cor che ti dice in questo istante?

Babilio:(con un grido) Ci salvino gli Dei!

Nerone:(insospettito) Che parli? (fa cenno a Menecrate dilasciarlo).

Babilio:Siamo sul più triste punto di nostra vita! Io rendo senza penail mio corpo alla terra... ma per te tremo!

Nerone:(impaurito) Per me?

Babilio:Sorride a teNeronela giovinezza. Ma il turbine schianta l'alberoin fiore e il tronco disseccato... Alla mia si congiunge la tuasorte!

Nerone:(con terrore) Spiegati!

Babilio:Tu morraiNeroneun'ora dopo la mia morte!

Nerone:(abbracciando Babilio) Caro Babilioabbracciami! Ti giuro chela tua vita sempre mi fu cara più della mia... Disponi diNerone.

Babilio:(con alterigia) Il saggio sprezza i doni dei potenti... nullati chiesi!

Nerone:Io tutto ti darò... ( a Menecrate) Menecrateconsegnalo ai pretorianiché lo guardin bene ed abbian curadella sua persona.

Babilio:Mi metti dunque in carcere?

Nerone:Non ti piace restar in casa mia?

Babilio:Carcere anch'essa!... Ma di ciò mi rido... Ho libero ilpensiero...
Cesareti saluto!

Nerone:(a Menecrate) Vàlo segui... e manda qui la giovinettagreca.

Menecrate:(andadosene) Della sua furberia solo è maggiore la tuapaura!

Nerone:La paura? E' meglio assicurarsi... Chi sa? forse corrono segreteintese fra le stelle e noi... Uomini ed astri son misteri!






SCENAIII

EglogeNerone


(Eglogesi presenta timidamente)

Nerone:Entrafanciulla... Ieri ti vidi alla taverna e mi piacesti. Il nometuo?

Egloge:(avanzando sorridente) Mi chiamano: Egloge.

Nerone:Schiava?

Egloge:Sì.

Nerone:(facendola sedere accanto a sè e carezzandola) Lapatria tua?

Egloge:Io nacqui in Grecia.

Nerone:Almo paesedove tutto è bellodai poemi d'Omero alPartenone. Fin Leonida re coi suoi trecentomorendo alle Termopilicreava la più bella delle battaglie! Sai chi sono?

Egloge:(sorridendo) Sei l'imperatore... Nerone...

Nerone:(maravagliato) E sorridi?

Egloge:Sorrido sempre!

Nerone:(minaccioso) Sei dinnanzi a Neronee non tremi?

Egloge:(sempre sorridendo) Perché dovrei tremare? Un tuo cennopuò togliermi la vita... Ma che cos'è la vitaimperatore? Io voglio sempre ridere e danzare... (voluttuosa nellavoce e nel gesto) Danzo notte e dì... Rapido è ilmio piè... Arde il fuoco in me... Sempre lieta son... Io nonso il dolor... O mio sogno d'or... Come una rondine son... Niun puòarrestare il mio vol... Non ha confini il mio ciel... Danzo baciatadal sol... Son come l'alba d'april...
Amo il profumo dei fior...Cerco la luce e il calor... Ridon le Càriti a me!
Danzo...danzo... danzo... Ma a poco a poco il ritmo si fa più lento...e beata m'addormento! (con abbandono).

Nerone:(affascinato) Non sei più schiava.

Egloge:Libera?... Son libera!

Nerone:Più che libera... sei imperatrice... imperatrice del mio cor!

Egloge:Son libera!

Nerone:(commossoattira a sè Egloge e teneramente l'accarezza)Eglogeo tutta bellao fior purissimot'amo! Le care braccia mirecingano fervidamentee dien le labbra roseecol baciol'estasi!Ionel fulgore dei tuoi occhi cerulidove tutto risplende il cieldell'Ellademi specchierò...
Non sai qual nuovo fremito mistrugge l'anima? E' una festa di voli: già le garrule rondinihan fatto il nido: all'aria tepidatra i fiorial solela tuagrazia effondesipallida Venere!

Egloge:(con estasi) Com'è bello l'amor! Che nuove e tenerecose sai dire...
Ancoraancoraancora parlami... la tua vocem'esalta... Ancor ripetimi che m'ami... baciami!... ...Or s'acquetail mio volo! La tua piccola rondine cerca un nido... O divoprendimi... son tua per sempre... tua col cuore e l'animapallidaVenere!

Nerone:(con entusiasmo) Ahtutta la mia gloriatutte le mie coronese potessi eternare quest'ora sublime d'amore!

Egloge:Amore!

Eglogee Nerone: Amor!






SCENAIV

FaonteNeroneEglogepoi le fanciulle greche



Faonte:(entrando a Nerone) Son le greche fanciulle.

Nerone:(sciogliendosi da Egloge) Sofocle già m'aspetta.

Egloge:(corre ad abbracciare la statua di Venere) A te Venere Iddiad'ogni beltà signoral'anima mia s'inchina! (Entra lostuolo delle fanciulle grecheche lentamente traversano la scena).

Eglogee le fanciulle greche: O Anadiomènedi mirti e gigli.O luminosi margini dell'Elladecui mare e cielo arridonosemprel'altare ti adornerò date le rose e gli asfodeli pallidi e icrisantemi candidi... Diva dagli occhi viola accogli benigna i votiche innalzo a te!... Ecco che tornaahimèGiocasta apiangere d'Edipo l'ansie orribili... Amo con tutta l'anima mia...Giocasta...
son di sangue le tue lacrime fammi riamata di egualeamor! e i crisantemi arrossano! (si allontanano).






SCENAV

Attee Egloge



Atte:(entrando) Una donna? Chi sei?

Egloge:Son danzatriceed Egloge è il mio nome... E tu?

Atte:Non giova che tu sappia chi sono...

Egloge:Poveretta... ti comprendosei schiava.

Atte:(reprimendo un gesto di sdegno) Schiava?

Egloge:Anch'io ero tale poc'anzi; ed or son libera e danzo in questo superboteatro che è la casa di Cesare...

Atte:Rivela la tua parola un'infantile e ingenua natura... Vo' salvarti.

Egloge:Vuoi salvarmi?

Atte:Non danzare sull'orlo dell'abisso... Immagini che in questa casatutto sia cosparso di fiori; ma t'è ignoto che dove viveCesare i fiori stessi accolgono la morte... Va'fanciulla...allontanati e dimentica il vano incanto... Pensa che su Cesare non hadominio che una donna sola: io!

Egloge:Tu dunquesei Atte... Atte liberta?

Atte:(superba) Sì.

Egloge:(ironica) E tu non tremi davanti a Nerone?... Tu sola?

Atte:Sola!

Egloge:Ebben! Vengo a contenderti questo potere!

Atte:(sprezzante) Tu?

Egloge:Pur io non tremo innanzi al tuo Nerone imperatore!

Atte:Tremerai quando non potrà giovarti la tua paura!... In tempoancora sei... ascolta il mio consiglio:... va'!

Egloge:Rimango! ..Ohlasciami goder la giovinezza!... Attel'Imperator miha fatto libera... In queste saleper la prima voltavedo un lembodi cielo; e tucattivami predici sventura?... Ma non t'ascoltorimango qui!

Atte:Superba ed ostinatanon intendi che parlo pe'l tuo bene? Ritorna inGreciaavrai tante ricchezze quante vorrai... ascoltami!

Egloge:Rimango!

Atte:(minacciosa) Su te sciagurao malaccorta!... Bada... Io possoper forza d'incantidi filtrid'arcani scongiuril'amore tuodissolvereellenica fanciulla! Io posso con dolci veleninell'oradel lieto convitola danza tua interrompereellenica fanciulla! LaMorte già sfiora il tuo capo; dal tripode fuma la negra nubeche deve avvolgertiellenica fanciulla! Le Furie d'Averno verrannoterribili in volorecando a te la tazza tragicaellenica fanciulla!

Egloge:(decisa) Io qui rimango!

Atte:Ahdunque ti ribelli? Distruggere saprò con le mie mani laturpe tua bellezza! (leva un pugnale e si slancia contro Egloge).

Egloge:Ohchi mi salva da questa forsennata?

Atte:(insenguendola) Non mi sfuggi!






SCENAVI

NeroneFaonteAtteEgloge.



Nerone:(accorrendo seguito da Faonteda schiave e da liberti) Chimai grida così?

Egloge:AhImperatoresalvami!...

Nerone:(ad Atte) Donnalasciala!... (Egloge cade svenuta fra lebraccia di Nerone).

Atte:(con rabbia) Non sempre salvare la potrai!

Nerone:(ad Atte imperiosamente) Escinè un motto aggiungiché sarebbe il motto estremo. E voischiavetraete lafanciulla alle mie stanze... Balsami e profumi avvolgano la bellacreatura... Tumio Faontebada! Col tuo capo mi rispondi del suo...(Le schiave trasportano via Eglogeseguite da Faonte e dailiberti).






SCENAVII

Menecratee Neronepoi RufoViniciosenatoripretoriani



Menecrate:Divo Neronea te chiedono udienza il Prence del Senato ed ilPrefetto del Pretorio.

Nerone:Importuni sempre... Vengano. (Siede sul seggio) (Menecratefa entrare Rufo e Vinicio con i Senatori e i Pretoriani).

Ilcoro dei senatori: Salve Nerone! Per te fioriscano delCampidoglio perenni i lauri! La tua gloria si spande per l'Orbeintieroo Cesare!

Ilcoro dei pretoriani: Tutte le genti romane esultano! Daisette colli teNumeinvocano! La tua gloria si spande per l'Orbeintieroo Cesare!

Rufo:Augustosalve!

Vinicio:Salve!

Nerone:Che mi chiediVinicio?

Vinicio:Le coorti pretoriane alzan tumulto...

Nerone:E perché?

Vinicio:Da più mesi non hanno soldo e lo vogliono.

Nerone:Dite alle coorti che a pro loro Claudio Nerone canterà l'Edipore.
Sarà pieno il teatro...

Menecrate:E poi si dice ch'egli è un avaro!

Nerone:E tu che rechio Rufo?

Rufo:Poc'anzi è pervenuto dalla Spagna questo messaggio al Senato.

Nerone:(svogliato) A suo tempo lo leggerò. Mi sento stanco...Andate! (Rufo depone il messaggio ai piedi di Nerone)

Tutti:(uscendo) SalveNerone! Tutte le genti romane esultano! Daisette colli teNumeinvocano! La tua gloria si spande per l'Orbeintieroo Cesare!






SCENAVIII

Neronesolopoi Egloge


(prendeil messaggio lasciato da Rufo e legge).

Nerone:L'esercito di Spagna ha salutato imperatore Galba... Saràvero?
Imperatore Galba!... No... no... mai!... Rufo!... Rufo!...Vinicio!... OlàMenecrate!... (entra Egloge) Eglogebellavieni... vieni... amiamocifinchè ci scorre nelle veneil sangue di giovinezza... Galba è ancor lontano (abbracciaEgloge) E' una festa di voli!

Egloge:La tua piccola rondine cerca un nido...

Nerone:All'aria tepida... (abbracciati procedono lentamente verso ifiorisospirando d'amore).

Egloge:...tra i fiori...

Nerone:...al sole...


FINE DEL SECONDO ATTO





ATTOTERZO

PRIMOQUADRO
Il triclinio. Ricchezze di marmi e di oro. Luce eprofumi in ogni parte. E' notte. NeroneAtteEglogeMenecrateRufoVinicioFaonteEpafroditoIceloe gli altri convitati (PatriziSenatori e liberti)stanno sdraiati sui letti coperti di porporache circondano le mensecosparse di mirto e di fiori e rifulgenti di vasi d'oro e d'argento.Nerone ha innanzi a sè la grande tazza murrina. Tuttiindossano la veste conviviale ed hanno la fronte coronata di rose.Orgia. Schiaveschiavisuonatrici di cetra e di flauto.




SCENAI



Iconvitati: Gloria a Neronegloria! Io Bacche!... IoBacche!... Evohè! La candida mensa scintilla ricca di fioribrilla di luce eterea! La coppa ricolma spumeggi! A te noi beviamoNerone! Io Bacche!... Io Bacche!... Evohè!
Gloria a Neronegloria!

Nerone:Spargete vino e balsami per terra e sulle tavole!... All'ebbrezzaconsacro questa notte od alla voluttà!

Iconvitati: Evohè! Evohè!... Gloria a Nerone!Gloria a Nerone! Sopra il desco olezzante di rosepiù soavidi bocche amoroseanfore... tazze... pàtere a bere invitano!

Atte:Preziosa mirra sciolgasi nelle ricolme tazze di spumeggiante Cècubo!

Rufo:Al dio del vinoil vino!

Iconvitati: Sol nel vino s'annegano i mali che travagliano ilcor dei mortali... Eternamente all'anima sorrida Bromio!

Nerone:(alle schiave) Porgete ai commensali la mia tazza murrina eognuno beva alla salute d'Egloge!

Iconvitati: Coroniamo di mirto la chioma: quante lettereabbiamo nel nomevotiamo tanti calici alla bellezza d'Egloge!

Egloge:Bevo a Venere iddia!

Nerone:Eglogebevo a tedelizia mia!

Menecrate:Eletta sia regina del convito!

Vinicio:Regina è ovunque e sempre la bellezza!

Iconvitati: A te noi beviamoregina! La coppa ricolmaspumeggi! La pàtera vuota si spezzi!

Nerone:Ognunocome mio donoritenga la coppa d'oro che innante gli sta.

Menecrate:Munifico regalo!

Iconvitati: Evviva! Evviva! Evviva il padre della patria!Evviva il nostro dioNerone!

Nerone:Dite meglio: viva l'artista!

Iconvitati: A te plausi e corone!

Tutti:Io Bacche!... Io Bacche!... Evohè!... Gloria a Nerone! Gloria!

Nerone:(sorgendo in piedi) Vergini Muse a te divino Apollo chiamopresenti!
L'estro concitato scintilla poesia... Sciolgo un innoall'amore!

Menecrate:(ai convitati) Udite! Canta Cesare... Silenzio!

Faonte:Il vincitore di Catullo canta! (a poco a poco si stabilisce ilsilenzio perfetto)

Iconvitati: Udiamo il gran poeta!

Menecrate:(ai convitati) Taccian le vostre lingue...

Faonte:Silenzio!

Vinicio:Udite!

Rufo:Udite!

Nerone:(con il tono di voce e con la esaltazione dell'improvvisatore)Quandoal soave anelito di primaverapallide le rose sidischiudonofiorisce a me nell'anima d'amor divina l'estasi!... Ovisiòn di Venere nascente dalle morbide spume del mare! Ocandide braccia che mi ricingonocandide come il calice d'un giglio.O labbra rosee nate pei baci... (Atte si avvicina ad Eglogeassorta nel dolce canto di Neronee cautamente versa nella tazza dilei alcune gocce da una piccola fiala che tiene nascosta nella mano)O fervidi baci che suggon l'alito!... ...Come commuove l'anima laricordanza tenera!...
Il core non dimentica! (getta la cetra eprende il calice) ...Brilli nel nappo il Cècubo! ArteBellezza e Gloria agli spumanti calici d'oroeterne prorompano!

Iconvitati: Viva Nerone! Evviva il gran poeta! (Neronetorna a sdraiarsi abbracciando Egloge) L'artista prodigioso! Ilcelebre cantore!... Evviva!...
Evviva! Io Bacche!... Io Bacche!...Evohè!

Menecrate:(alzando la sua tazza con enfasi caricaturale) M'haabbandonato Venerema mi conforta Bacco!

Iconvitati: (ridono) Bravo! Beviamo a Bacco! Bravo!

Atte:(sorridente) Voglio unirmi al vostro grido!... Datemi iltirsodatemi la corona di pampini... Io sono una baccante!... (aEgloge) Eglogebevo a tealla tua giovinezza!

Iconvitati: (al colmo dell'ebbrezza) Beviam!...Beviam!... Beviamo! Nerone a te la gloria! S'innalzi l'epinicioall'emulo d'Apollo! O sommo Citaredoartista sovrumanodei canticisignore! Al gran cantore i lauri! (mentre tutti bevonoAtteinosservata fugge).

Nerone:(a tuttigridando) Ahtacete!...

Vinicio:(ai convitati) Silenzio!

Menecrate:Avete inteso?

Nerone:(carezzando Egloge) Egloge mia...

Vinicio:(ai convitati) Silenzio...

Nerone:(con grande turbamentoa Egloge) ...Che cos'hai?

Rufo:(osservando Egloge) Di quale pallidezza si è coperto ilsuo volto!...

Vinicio:Sul petto di Nerone si abbandona...

Nerone:(assalito improvvisamente da un dubbio) Un subito malore...Qual sospetto!... (volge intorno gli occhi) ...Atte dov'è?

Menecrate:Fuggita!

Nerone:(con furore) Si riconduca a me dinanzisubito. (Alcuniconvitati escono in fretta).

Rufo:Un qualche aiuto...

Menecrate:(che ha guardato rapidamente Egloge) E' inutile... Non c'ènessun rimedio contro l'arte di Locusta!

Nerone:(disperatamente) Che dici?... Avvelenata!

Iconvitati: (disperatamente) Avvelenata! (Dueliberti entrano frettolosi e cercano Faonte ed Epafrodito ai qualiparlano sottovoce concitamente. Subito i quattro escono correndo.Icelio che li ha spiatili segue).

Nerone:(irato) Ed Atte non è qui. (a Egloge con immensodolore) Tu soffrio mio tesoro... sei muta e gelida... tiriscaldo con l'alito... Ancor vo' che tu danzi la danza cara e dolcedell'amore! Perché tacibellissima?... Non parli?
Nonsenti la mia voce?... Ohdammi ancora il fiore della tua divinabocca!...
Ohdammi baci!... Odi l'ardente parola... sorridimi...parlamiEgloge...
Egloge miavivi... pe'l nostro amore!

Egloge:(con tristezza profonda) O mio Neroneio muoio!... ...La tuapiccola rondine ripiega l'ali... Il soleil caldo soleahimès'oscura... Più non vedo lo sconfinato cielo... Un profondosilenzio mi circonda... E' finito il mio volo... Nerone... hofreddo... io muoio! (cade riversa sul letto).

Nerone:(singhiozzando) Morta!... Sei morta. Egloge mia... Sei morta!

Tutti:(atterriti) Morta!

Nerone:(cupamente) Dalla mia casa esule vada ogni gioia (conimpetostrappandosi la corono di fiori e gettandola a terra)Strappatevi dal capo le corone... (i convitati si tolgono dallafronte le corone) Piangete tutti... io piango! (Faonte edEpafrodito rientrano pieni di spavento).

Faonte:AccorriImperatore!

Nerone:Che succede?

Faonte:La plebe insorge contro te!

Nerone:La plebe?

Faonte:La ribellione infuria per le vie!... Cadono infrante lestatue...
Ovunque s'inneggia a Galba! (Scompiglio. I convitatii servile schiavetutti fuggono tumultuosamentelasciando lemense nel massimo disordine).

Nerone:Maledetta sia questa notte! (correndo supplichevole verso Rufo)...Buon Rufoho fede in te! Va'!... raduna il Senato!

Rufo(sorpreso): Che?... a quest'ora?

Nerone:(spingendolo fuori) Puoi salvarmi... ed indugi? (Rufo esce)E tu Viniciocontro i ribelli con le tue coorti irrompi... Avrannol'oro che vorranno... Usa l'ali del fulmine!

Vinicio:Nerone e Roma mi conoscono! (esce correndo).





SCENAII

NeroneMenecrateFaonte ed Epafrodito
(Menecrate sogghigna).



Nerone:Tu ridiMenecrate?

Menecrate:Sorrido degli eventi!

Nerone:(abbracciandolopavido) Non mi lasciare!

Menecrate:(svincolandosi) E' troppo fragile scudo il petto d'un buffone!

Nerone:Che dici?

Menecrate:(sarcastico) Che la nostra commedia è terminataormai... Vado a cercare altrove di recitarne un'altra che porti unnuovo titolo!

Nerone:(furioso) Le scale Gemonie!

Menecrate:Forse... può essere... Intanto prendo la coppa d'oro che m'haidato... (prende la coppa e fugge).

Nerone:(scagliandosi dietro la tazza murrina) E prenditi anchequestoparassita infame!...






SCENAIII

NeroneFaonteed Epafrodito.



Nerone:Almeno voi non mi tradite... Viacorrete alle case degliamici...
solleciti adunateli... e tornate! (i due libertiescono).




SCENAIV

Nerone:...Eccomi solo!... Oh! tenebrosa notte!... (Lontano rumore ditemporale) Questo silenzio m'empie di paura... (guardando conangoscia il cadavere di Egloge) Tu dormi intanto sopra il tuoguancialeo misera fanciullaed il tuo sonno è lungotristosenza visioni. Sonno fatal che non aspetta l'alba!... (Iltemporale si fa sempre più vicino) Eppure sei bellaancorae mi sorridi... Bramio dilettach'io pur teco dorma? Latua bellezza m'affanna... Ch'io copra il tuo sorriso... (ricoprecol suo manto il corpo di Egloge) (con grande scoraggiamento)...Ed io son solo... Non torna nessuno... nessuno... M'hanno tuttiabbandonato...




SCENAV

AtteNerone



Atte:(che ha ascoltato le ultime parole di Neroneentrando) Io no!

Nerone:(con grande ira) Sei tuperversa!... T'allontanaimplacabiledonna!... A goder vieni della sventura mia?

Atte:Vengo a salvarti!

Nerone:A salvarmi?... Tu menti!

Atte:Io dico il vero!...

Nerone:Ma tu potrai ridarmi l'impero?... (supplichevole) Dimmi...dimmi... Ai piedi tuoi mi prostrerò...

Atte:L'impero è morto!

Nerone:E quale salute mi offri?

Atte:(mostrandogli un'ampolla) Questa.

Nerone:(con violenza) Che?... Un veleno... Infame!... E non èquello che adoperava il tuo perfido ingegno contro la poveretta chelà giace senza vita?

Atte:(freddamente) Rammenta un'altra notte... Un giovinetto tischerzava intorno: sorridendo porgesti a lui la tazza... egli bevve espirò... Era Britannico... La tazza racchiudea veleno...questo. (alzando l'ampolla).

Nerone:Maledetta! Allontana dal mio sguardo quella truce bevanda... io larifiuto... Chiamami pur codardo(con grande respiro) ma hotrent'annila vita m'innamoravoglio vivere!... Tutto perduto ancornon è... Malvagianon venire a rubarmi ogni speranza!

Atte:(desolata) Perché m'innamorai d'un uomo tanto crudele evil?... Qual premio ottennidimmiper il mio affetto?... Ebbiripulse atrocima pur t'amai! (Nerone tenta di allontanarsi; Attelo ferma col gesto) Neroneascolta... Io solanon vedutad'armati e di salvezza circondai le tue fughe notturneallontanandoda te l'agguato!
Io sola vigilai che dalle trameche accerchianole case dei tiranninon uscisse il pugnal della vendetta atrucidarti! Io sola ora son qui per liberarti da un'infame agonia...e mi disprezzi!... Ma il tuo disprezzo non è sol martirio d'uncore amante!
In quest'orada tedalle tue colpe volutaiomadre d'un tuo figliot'offro il modo di morir romanamente... e mirespingi!
Finir vuoi dunqueo sciaguratocome un traditorefragl'insulti osceni della plebaglia?... Vuoi così morireoImperatore!

Nerone:(con terroreslanciandosi verso Atte) Taci... taci... no!...Dammi quel veleno! (fermandosi di colpo) Giunge qualcuno!...






SCENAVI

EpafroditoFaonteNeroneAtte



Nerone:(a Epifrodito) Parla...

Epafrodito:Ahimè! gli amici fuggono e maledicono il tuo nome.

Nerone:I rinnegati! (a Faonte) E Vinicio?

Faonte:Con pochi pretoriani a te fidi si opponeva al furor dellaplebe...
Soverchiato dal numerocedeva... Ampia è lastrage... e vidi tra i caduti...

Nerone:Chi?

Faonte:Babilio.

Nerone:(spaventato) Morto!... Bisogna ormai ch'io fugga... E' giuntal'ora mia. (Lampi e tuoni; comincia a piovere).

Faonte:(a Nerone) Vieni... Il buio e la tempesta aiuteran la fuga...Io t'offro intanto una capanna sulla via Salaria...

Nerone:(affranto) Andiamoprecedetemi... Tu pureAttemi segui?

Atte:T'amo... e non ti lascio!

Nerone:(prende la cetra e toglie il manto che ricopre il corpo d'Eglogeguardando commosso con il cadavere) O te beata nella tuamiseria... O te beata... almeno tu rimani nella casa di Cesare!(AtteFaonteed Epafrodito sospingono Nerone. Tutti fuggononella profonda oscurità della notte procellosa. Un fulminescoppia con grande fragore).


FINE DEL PRIMO QUADRODELL'ATTO TERZO.





INTERLUDIOORCHESTRALE


Oneroniana potenza travolta dal Fatosquassata come una vecchiaquercia! O temporale scatenato su Roma! O ricordi dell'adolescenzaserenao prime nubi dei sensi inquieti e irrequieti! O tuchedanzavi e sorrideviEglogeo tanto amava e tanto pianta! O immotarondine nel devastato nido!
O desiderata taverna che alleggerivail fardello dei logoranti rimorsi!
O invocazione a Dionisoconsolatore! O Atteamante primamadre dall'unico figliol'haiseguitolo segui... lo seguirai fino alla morte...
O neronianapotenzapaurosamenteagitata sotto il presagio della Cometa diCesare! Lo scatenato temporale si dissolve in una mutatragicaattesa.






SECONDOQUADRO
La capanna nel podere di Faonte fra le vie Salaria eNomentana. Una squallida stanza. Da un lato un lettuccio; dall'altrouna rozza tavolacon una tazza ed una lampada. In mezzo a le nubisquarciatela fatale cometa rosseggia nel firmamento con la suaenorme coda sanguinosa.






SCENAI

NeroneAtteFaonteEpafrodito.
(Faonte si affrettaprecedendo gli altriper aprire la porta ed accendere la lampada).



Nerone:(entrando) Faontela tua casa suburbana è moltobrutta...

Faonte:Almeno per un poco qui potrai riposarti...

Nerone:E siam lontani dalla città?

Faonte:La pietra che sta innanzi alla mia porta segna il quarto miglio dellavia consolare.

Nerone:(affranto) Avrei creduto d'aver percorso un più lungocammino. Che fuga paurosa!... O mio libertola stanchezza mi vincee orribil sete mi tormenta le fauci...

Atte:(a Epafrodito) Va'riempi quella tazza nell'acqua delfossato...

Nerone:(ad Atte) E' sempre alta la notte?

Atte:Nasce l'alba.

Nerone:Non sarebbe un gran male tramontareper rinascere poi come fa ilgiorno! (Epafrodito rientra e porge la tazza ad Atte che la dàa Nerone. Egli se l'accosta avidamente alle labbrama la respingesubito) Quest'acqua è fango... Non la bevo!... (ailiberti) Avete armi?

Faonte:(mostrandolo) Questo pugnale.

Epafrodito:E questo.

Nerone:(prendendo i pugnali) A me! Li proverò... piùtardi... (a Faonte) Ora torna sulla strada di Roma; eset'incontri in qualcunoti mostra a me nemico e cerca di sapere ciòche accade. (Faonte esce).






SCENAII

NeroneAtteEpafrodito



Nerone:Ho sonno.

Atte:Un letto è qui...

Nerone:(avvicinandosi al letto) Questo è un covile... ma nonne posso più...

Atte:Vi stendo il mio manto.. (si toglie il manto e lo distende sulletto.
Nerone vi si abbandona: Atte lo ricopre)
.

Nerone:La bianca veste del convito avvolge il morituro... (a Epafrodito)Epafroditoresta di guardia presso l'uscio: (ad Atte) e tudammi qui due pugnali... amo sentirli (Atte dà i duepugnali a Nerone) quisotto il capo mio che si addormenta...(recitando) L'uom giusto e fermo nei suoi propositil'ira nonteme di plebe e i fulmini di Giove: precipiti il mondosempre serenosfida la morte! (quasi addormentato) Un gran buffone quelpoeta Orazio!... Vorrei vederlo quilui che a Filippiper fuggirmegliogettò via lo scudo. Che noia!.... Che stanchezza!...Ho sonno... ho sonno... (si addormenta).

Atte:(guardandolo con grande sconforto) Nè tu possa mairisvegliartio grande infelice!... Quand'ero spregiataavvilita dalfiero tuo sdegnoun odio profondo sentivo per te! (s'inginocchiaai piedi del lettuccio). Ma come lasciarti desertoNeronenell'ora suprema del turpe abbandono?... Nel triste mio cuore rinascel'amoreNeroneper te! La vita darei per poterti salvare... Nessunpiù t'ama... nessun ti difende... sola ti restooppressa...
straziata... e piango per te!

Epafrodito:(rientra frettolosopieno di sgomento) Taci!

Atte:(alzandosi inquieta) Che c'è?

Epafrodito:Non senti? Di cavalli lo scalpitio s'avanza per la via...

Atte:(correndo all'uscio ed ascoltando) E' vero... s'avvicina... ètrapassato.

Nerone:(drizzandosi sul lettucciocon un grido) Galba!

Atte:(ad Epafroditocon angoscia) Si sveglia...

Nerone:(balzando dal letto spaurito) Galba è qui!

Atte:(avvicinandosi a Nerone con dolce persuasione) Non vedi? Quinon c'è alcuno...

Nerone:(sempre eccitato) Eppure l'ho veduto... Sì... nel miosonno...
(trasognato) Ma non vo' tristezza... Attedammila cetra... Ecco il teatro...
Voglio cantare... Datemi le rose:voglio le rose... il lauro è pianta vecchia!...

Atte:E' fuor di sè.

Epafrodito:Negli occhi ha la paura!

Nerone:(delirando) Mi si accalcano attorno gl'importuni... Quantafolla...
Scostatevi! Littorisgomberatemi la via... (crede diaver dinanzi le sue vittime) Sei tumia madre?... Nonm'ascolta!... Britannicosei tu?... E tuCassio Longinocome puoiora guardarmise eri cieco?... E tuo Lucanocantor della"Farsaglia" ridi; e pensi che il tuo poema valga piùdei miei versi?... Stolto! E' ver... cantasti nel supremo momento ditua vita... ma che perdevi?... la vita... Ed io perdo vita ed imperoeppur voglio cantare... Son più forte di te... sgombrae nonridere!

Atte:(abbracciandolo amorosamente) Neroneamato mioritorna inte... Hai bisogno di tutta la tua mente!... Ritorna in te...

Nerone:In me? (guardandola con rabbia) Perché ridevi?

Atte:(sgomenta) Io?

Nerone:Sì... ridevi! (dolorosamente)

Atte:Piangevo!

Nerone:Piangevi? Anticipar mi vuoi con le tue lacrime il funerale?

Epafrodito:(dalla porta) Ecco Faonte!






SCENAIII

FaonteNeroneAtteEpafrodito.



Nerone:(correndo incontro a Faonte) Amicopuoi darmi vita o morte...

Faonte:Ahnon avessi la lingua...

Atte:Ebbene?

Faonte:Roma confermava l'eletto Imperatore!

Nerone:(ansiosamente) Ed il Senato?

Faonte:(esitante) Ti giudicò... nemico della Patria!

Nerone:(atterrito) Nemico della Patria! E voi che fate istupiditiintorno a me?... Che fate?... Io vivo turpementeed ho bisogno dimorire...
Intendete?... Preparatemi il rogo!

Atte:Ora t'ammiro... ora che parli come conviene ad un romano!... Al fatosorridi alterocome fan gli eroie muori!

Nerone:(fissando Atte) Muori!... Ecco un consiglio saggio; mal'esempio sarebbe più efficace... E alcun di voiper darmi unpo' di corenon sa ferire il suo?

Atte:(corre a prendere uno dei pugnali) Guardamie impara! (siimmerge il pugnale nel petto)

Nerone:(sorreggendola) Che hai fatto?

Atte:(lasciando cadere il pugnale) O mio Neroneposso dirtiperprovache non duole. (cade sul lettuccio).

Nerone:(si curva sul corpo di Atte) Ad ogni modosarà breveil dolore!

Epafrodito:(sempre sulla porta) I legionari corrono a questa volta!

Faonte:(a Nerone) A te provvedi... Vuoi cader vivo in man dei tuoinemici?

Nerone:(raccoglie il pugnale e se lo appunta alla golama rimaneincerto) Ohmai!... Faonteaiutami... non oso... non oso..

Epafrodito:Già s'appressano i soldati! (Faonterisolutoafferra lamano di Nerone e lo aiuta a colpirsi).

Nerone:(manda un grido lungo e acuto) Che grande artista muore! (cadesui ginocchi).






SCENAULTIMA

IceloNeroneFaonteEpafroditolegionari



Icelo:(entra seguito da alcuni soldati) Legionari(scorgendoNerone) correte... E' qui Nerone.

Faonte:Ei si feriva di propria mano...

Icelo:(correndo verso Nerone) Ch'io fermi il suo sangue...

Nerone:(tenta di alzarsi e guarda il centurione con occhi terribili)Tardisoldato!... E' questa la tua fede?...(ricade emuore).


FINE.