Readme.it in English  home page
Readme.it in Italiano  pagina iniziale
readme.it by logo SoftwareHouse.it

Yoga Roma Parioli Pony Express Raccomandate Roma

Ebook in formato Kindle (mobi) - Kindle File Ebook (mobi)

Formato per Iphone, Ipad e Ebook (epub) - Ipad, Iphone and Ebook reader format (epub)

Versione ebook di Readme.it powered by Softwarehouse.it


Molière

La scuola dei mariti

A MONSIGNORE IL DUCA D'ORLÉANS FRATELLO UNICO DEL RE

Monsignore

Sto qui mostrando alla Francia cose assai poco compatibili l'una con l'altra.Non c'è nulla di così grande e

solenne come il nome che io pongo a capo di questo libro e niente di tantovile quanto ciò che il libro contiene. Tutti

giudicheranno bizzarro un simile accostamento; e qualcuno potrà anche direper esprimerne l'inadeguatezzache ho

posto una corona di perle e di diamanti sopra una statua di argilla e hoeretto magnifici portici e grandiosi archi trionfali

per dare accesso a una miserabile capanna. MaMonsignoree questo mi sia discusanon mi è dato in questa impresa

di fare alcuna sceltae l'onore che ho di essere al servizio di VostraAltezza Reale mi ha imposto come un'assoluta

necessità di dedicarle la prima delle mie opere che veda la luce col miobeneplacito. Non è un regalo che faccio ma un

dovere che compio; e gli omaggi non sono mai giudicati attraverso gli oggettiche essi recano. Ho dunque avuto

l'audaciaMonsignoredi dedicare una sciocchezzuola a Vostra Altezza Realee la ragione è che non potevo

dispensarmene; e se mi dispenso invece dal diffondermi qui sulle belle egloriose verità che di Vostra Altezza si

potrebbero direè solo per la giusta apprensione che questi grandi concettinon mettano ancor più in evidenza l'esiguità

del mio tributo. Mi sono imposto il silenzio allo scopo di trovare altroveuna sede più degna di cose tanto belle; e tutto

ciò che ho preteso di fare in questa epistola è di giustificare il miooperato di fronte alla Francia intera e di avere la

gloria di poter direMonsignorecon tutta la sottomissione possibile chesono

di Vostra Altezza Reale

L'umilissimoobbedientissimo

e fedelissimo servitore

J.-B.P. MOLIÈRE

PERSONAGGI

SGANARELLOARISTAfratelli

ISABELLALEONORAsorelle

LISETTAdomestica di Leonora

VALERIOinnamorato di Isabella

ERGASTEservitore di Valerio

IL COMMISSARIO

IL NOTAIO

La scena è a Parigi.

Commedia rappresentata per la prima volta a Pariginel Teatro delPalais-Royalil 24 giugno 1661 dalla Troupe di

Monsieur Fratello Unico del Re.

ATTO I

Scena I

SganarelloArista

SGANARELLO

Fratelloper favorenon discutiamo troppo

E ciascuno di noi viva come gli pare.

Benché possiate addurre il vantaggio degli anni

E verosimilmente l'età vi renda saggio

Vi dirò senza tema che ho chiaro intendimento

Di non tenere in conto gli appunti che mi fate;

Per fido consigliere ho l'estro del momentoE sono soddisfatto del mio modo divivere.

ARISTA

Ma ciascun lo condanna.

SGANARELLO

Giài pazzi come voi

Fratello.

ARISTA

Grazie mille: che fine complimento.

SGANARELLO

Vorrei che mi diciateché voglio saper tutto

Che cos'hanno da dire su di me quei censori.

ARISTA

Riprendon l'umor nero che con viso feroce

Fugge le buone cose che in società troviamo

Che alla vostra condotta dà un tocco di bizzarro

E barbaro vi rende persino nel vestire.

SGANARELLO

Com'è vero! alla moda bisogna sottostare

Non è certo per noi che ci dobbiam vestire.

Vi spiacerebbe dunquecon le bubbole vostre

Fratello mio maggiore (ché grazie a Dio lo siete

D'una ventina d'anniper dirla tutta intera

Né val certo la pena di stare a riparlarne)

Vi spiacerebbedicoin siffatta materia

Dei vostri gelsomini suggerirmi le usanze?

Convincermi a portare quei cappellucci smilzi

Che tengono arieggiati i loro cervellini

E quelle chiome bionderigonfie oltre misura

Che degli umani volti ombreggian le fattezze?

Quegli esigui farsettipersi sotto le braccia

E gli enormi colletti che arrivano al bellìco?

Le maniche che a cena degustano le salse

E quelle sottanone che chiaman pantaloni?

Gli scarpini leziosiseppelliti dai nastri

Che vi dan l'apparenza di piccioni impiumati?

E quegli enormi fiocchi che a guisa di catene

Rendono prigioniere le gambe ogni mattina

E fan che i vagheggini se ne vadano in giro

Allargando le gambe come mulini a vento?

In tal modo agghindatovi piacerei senz'altro

A voi piace indossare le sciocchezze di moda.

ARISTA

Sempre alla maggioranza dobbiamo uniformarci

E nello stesso tempo non metterci in vetrina.

Ogni eccesso sgomentae la persona saggia

Deve usare dell'abito come fa col linguaggio

Senza ricercatezze e con moderazione

Seguir quei cambiamenti che l'uso stabilisce.

Io son dell'opinione di non seguir l'esempio

Di quelli che van sempre al di là della moda

E nell'intemperanza che tanto li seduce

Non possono soffrire che un altro li preceda

Ma ritengo ch'è malecomunque si ragioni

Fuggir caparbiamente l'usanza universale

Ed è meglio accettare di stare in mezzo ai pazziChe nel saggio partitovedersi tutti contro.

SGANARELLO

Questo mi sa di vecchioche per abbindolarci

Nasconde il bianco crine sotto parrucca nera.

ARISTA

È una strana premura quella che vi prendete

Di rinfacciarmi sempre gli anni che mi ritrovo

E devo constatare che in me incessantemente

Biasimate la gioia e l'esser conciliante

Quasi che condannata a non goder più nulla

Dovesse la vecchiaia non pensar che alla morte

E insoddisfatta ancora delle usate laidezze

Si debba mantenere sudicia e immusonita.

SGANARELLO

Come che siami trovo determinato affatto

A non ceder d'un palmo nel modo di vestirmi;

Io voglio un copricapo che s'opponga alla moda

Sotto il quale la testa trovi agiato rifugio

Un farsetto non corto e chiuso a perfezione

Che per ben digerire tenga caldo l'addome

Calzoni accomodati a misura di gamba

Scarpe dove i miei piedi non vengan torturati

Come dei nostri avi era saggio costume.

E chi mi trova brutto basta che chiuda gli occhi.

Scena II

LeonoraIsabellaLisettaAristaSganarello

LEONORA (a Isabella)

In caso di rimproverilasciate fare a me.

LISETTA (a Isabella)

Per sempre in una stanzae non veder nessuno!

ISABELLA

Così è deciso.

LEONORA

Cara sorellami dispiace.

LISETTA

Per fortunail fratello è di tutt'altra pasta

Signoraed il destino è stato a voi benigno

Facendovi cadere in mani giudiziose.

ISABELLA

È già miracoloso che non abbia voluto

Oggi chiudermi a chiave o portarmi con lui.

LISETTA

Al diavolo quell'uomo e il suo collare a pieghe

Vorrei...

SGANARELLO

Ma dove andatese la domanda è lecita?

LEONORANon lo sappiamo ancorapregavo mia sorella

Di venir del bel tempo a respirar la brezza

Ma...

SGANARELLO

Voi potete andare dove vi pare e piace

Basta che alziate i tacchie io sono con voi.

Ma a voi faccio divietonon vi spiacciadi uscire.

ARISTA

Ehfratellolasciate che si svaghino un poco.

SGANARELLO

Servo vostrofratello.

ARISTA

Vorrebbe giovinezza...

SGANARELLO

I giovani son sciocchie talvolta anche i vecchi.

ARISTA

Credete che sia male che resti con Leonora?

SGANARELLO

Noma se resta mecoio dico: è meglio ancora.

ARISTA

Ma...

SGANARELLO

Ma la sua condotta solo da me dipende

Ed io soltanto so quanto a cuore mi stia.

ARISTA

Forse che a me non preme quella di sua sorella?

SGANARELLO

Mio Diociascun ragiona e fa come gli piace.

Non hanno genitorie il padre nostro amico

Ci affidò le ragazze nel suo momento estremo

Pregandoci ambeduepotendodi sposarle

Oalla nostra rinunciadi provvedervi un giorno.

Ci diede per contrattofin dalla loro infanzia

E di padri e di sposi un potere assoluto.

Voi vi prendeste cura di crescere quell'altra

Ed io m'incaricai di provvedere a questa.

A vostro piacimento educate la vostra

E lasciate ch'io regga l'altra come mi aggrada.

ARISTA

A me sembra...

SGANARELLO

A me sembralo dico ad alta voce

Che questo sia un parlare da persona civile.

Vi piace che la vostra sia appariscente e ardita:

Son d'accordo; che tenga cameriera e valletto:

Acconsento; che ami gli agi e l'andare a spasso

E libera si esponga dei bellimbusti al fiuto:

Mi fa molto piacere. Ma intendo che la mia

Viva come io dico e non come lei vuole;Che di sargia comune sian fatti i suoivestiti

E che si metta in ghingheri solo nei dì di festa

Che rinserrata in casacome un'onesta donna

Attenda solamente alle cure domestiche

E nei momenti d'ozio rattoppi biancheria

O coi ferri da calza s'impegni per diletto;

Che non presti l'orecchio a ciance di mosconi

E non esca di casa senza chi l'accompagni.

La carne infine è debolee raccolgo ogni voce.

Non voglio avere cornase appena mi riesce;

E poiché la fortuna a sposarmi la invita

Voglio poter rispondere di lei come di me.

ISABELLA

Non avete motivoa me pare...

SGANARELLO

Tacete.

V'insegnerò se è d'uopo uscir senza di noi.

LEONORA

Ma Signore...?

SGANARELLO

Signoranon è tempo di ciance

Non parlo più: voi siete troppo saggiaSignora.

LEONORA

Vi cruccia che Isabella si trattenga con noi?

SGANARELLO

Sìvoi la corrompetese devo parlar chiaro.

Le visite che fate mi dispiacciono alquanto

Vi sarò molto grato se ne farete a meno.

LEONORA

Volete che vi parli con la stessa chiarezza?

Non so che cosa pensi Isabella di questo;

Ma so quel che potrebbe mettermi in diffidenza;

Noi siamo nate entrambe dal medesimo sangue

Ma non son sua sorella se col vostro contegno

Pensate di ispirarle sentimenti d'amore.

LISETTA

Sono maniere indegnecerto. Ma dove siamo

Fra i Turchiper tenere le donne sotto chiave?

Si dice che laggiù le donne siano schiave

Perciò son maledetti da Dio quei mussulmani.

Dev'essere ben fragileSignoreil nostro onore

Se deve senza requie goder di protezione.

Ma pensate davvero che tante precauzioni

Possano ostacolare i nostri intendimenti

E che se ci mettiamo in mente certe cose

L'uomo più circospetto non diventi un somaro?

Viene l'affanno vostro da folli prospettive:

La cosa più sicura è fidarsi di noi.

Chi ci mette a disagio corre un rischio tremendo

Ché il nostro onore vuole difendersi da sé.

Ci suscita la voglia di commetter peccato

Mostrare tanto zelo nella coercizione;

Se mai da un tal marito mi vedessi costretta

Sarei le sue apprensioni portata a confermare.SGANARELLO

Che bella educazionela vostraprecettore;

Tutto voi sopportate senza alcun turbamento.

ARISTA

Fratelloil suo discorso dovrebbe divertirci

C'è qualcosa di vero in quel ch'essa sostiene:

Ama goder di qualche libertà il loro sesso;

Male lo si trattiene con troppa austerità

Le cure diffidentile sbarrei chiavistelli

Non fanno la virtù di donne e di ragazze.

È il senso dell'onore che al dovere le induce

Non già il pugno di ferro che noi mostriamo ad esse.

È cosa invero abiettaper parlar senza ambagi

Che una donna sia savia solo per costrizione.

Noi pretendiamo invano di dominarne i passi:

Credo invece si debba conquistare il suo cuore;

Non riterreiper quante misure m'abbia preso

Il mio onore al sicuro se affidato a persona

Che preda di un possibile desideriomancasse

Solo di un'occasione per cadere in errore.

SGANARELLO

Son tutte baie.

ARISTA

E sia; ma rimango d'avviso

Che dobbiamo educare i giovani in letizia

E con grande dolcezza riprenderne gli errori

Senza che la parola virtù timore incuta.

Nel badare a Leonora questa norma ho seguito;

Di libertà piccine non ho fatto una colpa;

Ho sempre acconsentito ai suoi candidi preghi

E non mi son giammaigrazie al Cielopentito.

Le ho concesso di stare in buona compagnia;

I ballile commediee le ricreazioni

Le son coseper meritenute da sempre

Adatte per plasmare lo spirito dei giovani;

E la scuola del mondocon i tempi che corrono

Educa molto meglio d'ogni libro stampato.

Le piacciono i vestitii merlettile gale:

Che farci? L'assecondo come meglio io posso

Si tratta di piaceri che in famiglia possiamo

Disponendo di benilargire alle fanciulle.

Un ordine paterno la costringe a sposarmi

Ma non ho l'intenzione di agire da tiranno.

Lo so che i nostri anni si conciliano poco

La lascio quindi libera di fare la sua scelta.

Se quattromila scudi garantiti di rendita

Un affetto sicuro e assidue premure

Possono a suo parerein un tal matrimonio

Compensare degli anni tutta la differenza

Ella mi può sposare; e se noscelga altrove.

Senza di melo ammettoavrà sorte migliore

E preferisco assai vederla in altre nozze

Che ottenerne la mano con suo rincrescimento.

SGANARELLO

Senti quant'è dolciastro! tutto zucchero e miele.

ARISTACosì la pensoinfinee ne ringrazio il Cielo.

Non seguirò giammai quei precetti severi

Grazie ai quali un figliolo conta i giorni del padre.

SGANARELLO

Ma quelle libertà che i giovani si prendono

Più tardi non si possono facilmente abolire;

Non vorrà la ragazza seguire il voler vostro

Quando dovrà mutare la vita che conduce.

ARISTA

Mutarlama perché?

SGANARELLO

Perché?

ARISTA

Sì.

SGANARELLO

Non lo so.

ARISTA

C'è forse cosa in questo che minacci l'onore?

SGANARELLO

Come! se la sposatelei potrà mantenere

Le stesse libertà che si prendeva prima?

ARISTA

Perché no?

SGANARELLO

Voi sareste compiacente a tal punto

Da lasciarle portare ancora e nastri e nei?

ARISTA

Certo.

SGANARELLO

E le consentiteda sciocchina sventata

Di frequentare i balli e accettare gli inviti?

ARISTA

Sicuro.

SGANARELLO

E in casa vostra verranno i damerini?

ARISTA

E chise no?

SGANARELLO

A giocaree a propor scampagnate?

ARISTA

Certo.

SGANARELLO

E la vostra donna udrà galanterie?

ARISTACerto.

SGANARELLO

E davanti a queste visite inzibettate

Si asterrà il vostro sguardo dall'esprimer disgusto?

ARISTA

S'intende.

SGANARELLO

Orsùfiniamola. Voi siete un vecchio pazzo.

(A Isabella)

In casavoi! lontano da queste infami usanze.

ARISTA

Mi fido di mia moglie ed a lei m'abbandono

E pretendo di vivere come ho sempre vissuto.

SGANARELLO

Avrò grande piacere se lo faran cornuto!

ARISTA

Ignoro quale sorte m'hanno assegnato gli astri;

Ma questo so per certo: se voi non lo sarete

Non si potrà imputare la vostra negligenza

Ché fate a questo scopo tutto quel che potete.

SGANARELLO

Rididunquepagliaccio. Quanto deve piacere

Vedere un buontempone di quasi sessant'anni!

LEONORA

Della sorte che dite io posso garantire

Se devo con le nozze prometter fedeltà:

Lui può stare tranquillo; quanto a voidevo dirvi

Che lo sareste menose fossi vostra moglie.

LISETTA

Con l'uomo che ha fiducia è un fatto di coscienza;

È giusta ricompensa con gente come voi.

SGANARELLO

Linguaccia maledettavillana più di tutte.

ARISTA

Ve le siete cercatefratellole insolenze.

Addio. Mutate umoreconvincetevi alfine:

Tener le donne chiuse è un cattivo partito.

Son vostro servitore.

SGANARELLO

Ed io non sono il vostro.

Oh! guardali che bellison fatti l'un per l'altro!

Che splendida famiglia! Un vegliardo insensato

Che fa l'elegantone con un corpo distrutto;

Una ragazza amante e somma adescatrice;

Servitori impudenti: la Saggezza suprema

Non ne verrebbe a capoi sensi smarrirebbe

Se volesse correggere una tale famiglia.

Con siffatte ossessioniperderebbe IsabellaQuei princìpi d'onore che inessa ho insinuato;

Per evitarlovoglio che ben presto riveda

I cavoli e i tacchini della nostra campagna.

Scena III

ErgasteValerioSganarello

VALERIO

Ecco dunque quell'Argo ch'io aborro in sommo grado

Il severo tutore della donna che adoro.

SGANARELLO

Davveronon è cosa del tutto sorprendente

La grande corruzione dei costumi attuali?

VALERIO

Vorrei avvicinarlose mi fosse possibile

E tentare di fare conoscenza con lui.

SGANARELLO

In luogo del trionfo di quell'austerità

Che dava giusta norma all'onestà d'un tempo

I giovani di oggilibertinisovrani

Non prendono...

VALERIO

Non vede che lo sto salutando.

ERGASTE

Guarda da questo lato forse con l'occhio offeso

Passiamo sulla destra.

SGANARELLO

È d'uopo andare via.

Soggiornare in cittàa mio avviso produce

Solo...

VALERIO

Vo' fare in modo di entrare in confidenza.

SGANARELLO

Eh?...Chi sento parlare? Grazie al Cielo in campagna

Non mi saltano agli occhi le scioccherie di moda.

ERGASTE

Fatevi avanti.

SGANARELLO

Prego? Mi fischiano le orecchie.

Là tutto il passatempo delle donne si limita...

È con me...?

ERGASTE

Avvicinatevi.

SGANARELLO

Là nessun bellimbusto

Viene... Diavolo!... Ancora? Ohquante scappellate!

VALERIOSignorev'interrompo e forse vi dispiace...

SGANARELLO

Può darsi.

VALERIO

Mascusatel'onore di conoscervi

Mi fa così felicemi dà una tale gioia

Che mi punse la voglia di porgervi il saluto.

SGANARELLO

Bene.

VALERIO

E di farvi certosenza artifizio alcuno

Che sono ben disposto a rendervi servigio.

SGANARELLO

Lo credo.

VALERIO

Ho la fortuna d'esser vostro vicino

E devo render grazie alla mia buona sorte.

SGANARELLO

Fate bene.

VALERIO

Signoresapete la notizia

Che a corte vien diffusa e sembra veritiera?

SGANARELLO

Che importa a me?

VALERIO

D'accordoma per le cose nuove

Si può avere talvolta anche qualche interesse.

Vedrete voiSignorelo splendido apparato

Che del nostro Delfino accoglierà la nascita?

SGANARELLO

Se voglio.

VALERIO

Confessiamo che Parigi dispensa

Deliziosi piaceri che altrove non troviamo;

Invero le province son luoghi solitari.

Ma come trascorrete il tempo?

SGANARELLO

Negli affari.

VALERIO

Chiede requie lo spiritoche soccombe talvolta

Per troppo attaccamento a serie occupazioni.

Che fate voi la sera prima di ritirarvi?

SGANARELLO

Quel che mi pare.

VALERIO

È chiaronon potreste dir meglio;È una giusta rispostaed è cosa sensata

Voler fare soltanto quel che ci pare e piace.

Non sapessi che siete sempre tanto occupato

Verrei da voi talvolta a passar la serata.

SGANARELLO

Servitore.

Scena IV

ValerioErgaste

VALERIO

Che dici di quel pazzo bizzarro?

ERGASTE

È brusco di congedo ed orso di maniere.

VALERIO

Mi fa rabbia!

ERGASTE

E perché?

VALERIO

Ma perché mi fa rabbia

Veder colei che adoro vittima d'un selvaggio

D'un cerbero tremendola cui severità

Non le lascia godere di alcuna libertà.

ERGASTE

Molto meglio per voi: su certe conseguenze

Deve l'amore vostro fondar molte speranze.

Sappiatee il vostro spirito ne resti consolato

Che una donna rinchiusa è mezzo conquistata

E che i neri fastidi dei mariti o dei padri

Han sempre dell'amante favorito il successo.

Io non so corteggiarenon ho talento in questo

E fare il vagheggino non è il mestiere mio;

Ma ne ho visti già molti di questi predatori

Che dicevano spesso come il loro piacere

Fosse già d'incappare nei mariti protervi

Che mai senza rimproveri tornano a casa loro

Quei brutali perfetti che senza una ragione

Controllan delle mogli ogni piccola mossa

E facendosi vanto del nome di marito

Danno in escandescenzepresenti i damerini.

«E questodicon lorogioca a nostro vantaggio

Il cruccio della dama di fronte a questo oltraggio

Del quale la consola l'amante compiacente

È un terreno propizio per andare più oltre».

Insommaquell'arcigno tutore di Isabella

Per la vostra intrapresa suona lieto presagio.

VALERIO

Ma dopo quattro mesi che l'amo ardentemente

Non ho trovato modo di parlarle un momento.

ERGASTE

L'amor rende geniali; ma voi lo siete poco

E se io fossi stato...VALERIO

Ma tu che avresti fatto?

Non la si può incontrare senza il bestione accanto

E in casa non ci sono servi né cameriere

Ch'io possa col miraggio di qualche ricompensa

Renderli a poco a poco complici del mio amore.

ERGASTE

Dunquela donna ancora non sa che voi l'amate?

VALERIO

Non sono i voti miei in tal senso informati.

Dovunque abbia condotto la bella quel selvaggio

Ella mi ha sempre visto come un'ombra d'appresso

Ed i miei sguardi ai suoi hanno sempre tentato

Di poter dimostrare il mio amore infinito.

Ho parlato con gli occhi; ma chi mi può accertare

Se quel loro linguaggio è stato mai compreso?

ERGASTE

Quel linguaggio talvolta può rivelarsi oscuro

Se non è confortato da voce o da scrittura.

VALERIO

Che fare per uscire da questa pena estrema

E saper se la bella del mio amore ha contezza?

Suggeriscimi un mezzo.

ERGASTE

Troveremo qualcosa.

Entriamo in casa vostra e ragioniam con agio.

ATTO II

Scena I

IsabellaSganarello

SGANARELLO

Vaiconosco la casadistinguo la persona

Agli accenni soltanto che parlando m'hai dato.

ISABELLA (a parte)

Che tu mi sia propizioo Cieloed asseconda

L'astuto stratagemma di un innocente amore.

SGANARELLO

Mi dici che t'han detto che si chiama Valerio?

ISABELLA

Sì.

SGANARELLO

Torna e stai tranquillae lascia fare a me;

Vo subito a parlare al giovane insensato.

ISABELLA

È ardito il mio progettodato che son ragazzaMa l'ingiusto rigore nei mieiconfronti usato

Fa che la gente onesta mi vorrà perdonare.

Scena II

SganarelloErgasteValerio

SGANARELLO

Non perdiamo più tempo. Abita qui: chi bussa?

Vaneggio: ehivoidi casa! ehidicoc'è nessuno?

Non mi sorprenderebbedopo ciò che ho saputo

Se mi venisse incontro con sue dolci maniere;

Ma voglio fare presto e del suo folle sogno...

Accidenti al bisonteche per farmi cadere

Viene a piantarsi a guisa di palo sui miei passi!

VALERIO

Signoremi dispiace...

SGANARELLO

Siete voi? vi cercavo.

VALERIO

MeSignore?

SGANARELLO

Sìvoi. Vi chiamate Valerio?

VALERIO

Sì.

SGANARELLO

Vi devo parlarese ciò non vi dispiace.

VALERIO

Sarei molto felice di rendervi un servigio.

SGANARELLO

Nograziesono io che intendo farlo a voi

E ciò mi dà il diritto di venire a parlarvi.

VALERIO

Parlare a meSignore?

SGANARELLO

La cosa vi stupisce?

VALERIO

Le ragioni son moltee mi sento rapito

Dall' onore...

SGANARELLO

Vi pregolasciamo star l'onore.

VALERIO

Volete accomodarvi?

SGANARELLO

Non c'è nessun bisogno.

VALERIOSignoreve ne prego.

SGANARELLO

Non mi muovo di un passo.

VALERIO

Finché lì rimanetenon vi posso ascoltare.

SGANARELLO

Io non mi muovo.

VALERIO

E allora bisogna che mi arrenda.

Prestopoiché il Signore ha questo desiderio

Portate qui una sedia.

SGANARELLO

Voglio parlare in piedi.

VALERIO

Vedervi lì a disagio...

SGANARELLO

Ahtremenda insistenza!

VALERIO

È troppo riprovevole tale inurbanità.

SGANARELLO

Una ce n'è peggiore assai di tutte l'altre:

Di non stare a sentire chi ci vuole parlare.

VALERIO

Son vostro.

SGANARELLO

Non potreste fare cosa migliore.

Non sono necessari tanti salamelecchi.

Mi volete ascoltare?

VALERIO

Certoe di tutto cuore.

SGANARELLO

Dite un po': lo sapete che io sono il tutore

D'una ragazza giovane e piuttosto carina

Che alloggia qui vicino e si chiama Isabella?

VALERIO

Sì.

SGANARELLO

Se voi lo sapetenon aggiungo parola.

Ma sapete altresì che in grazia del suo fascino

Mi desta un interesse che non è da tutore

Ed essa è destinata all'onor del mio letto?

VALERIO

No.

SGANARELLO

Sappiatelo dunqueed è cosa opportunaChe l'entusiasmo vostropregolalasci in pace.

VALERIO

IoSignore?

SGANARELLO

Sìvoi. Lasciamo ogni finzione.

VALERIO

Da chi avete saputo che m'ha ferito il cuore?

SGANARELLO

Da gente a cui si può concedere del credito.

VALERIO

Ma chi?

SGANARELLO

Lei stessa.

VALERIO

Lei?

SGANARELLO

Sìlei. Questo vi basta?

Lei da ragazza onestache m'ama dall'infanzia

Con me si è confidata senza remora alcuna;

E m'incarica inoltre di rendervi avvertito

Che da quando seguite ogni suo movimento

Il suo cuoreoltraggiato dalle vostre insistenze

Ha capito fin troppo il linguaggio degli occhi

Che le son noti i vostri segreti desideri

E che vi state dando un'inutile briga

Nell'insistere ancora a esprimer quella fiamma

Che offende l'amicizia che il suo cuor mi concede.

VALERIO

Lei stessaditev'ha di propria iniziativa...?

SGANARELLO

Sìdi venirvi a dare consiglio chiaro e schietto

E che visto l'ardore che il vostro cuore infiamma

Vi avrebbe molto prima informato del fatto

Se nel suo turbamento avesse immaginato

A chi affidar potesse una tale incombenza;

Ma che infine umiliata dalla necessità

Ha dovuto servirsi di me per l'ambasciata

Con cui vi fa saperecome v'ho anticipato

Che il suo cuore è sbarratotranne che a mea chiunque

Che avete ormai fin troppo giocato di pupille

Ondese ancora avete di cervello una mica

Vi prendano altre cure. Arrivederciaddio.

E questo è tutto quanto dovevo riferirvi.

VALERIO

Ergastetu che dici di una tale avventura?

SGANARELLO (a parte)

È rimasto di sasso!

ERGASTE

Secondo il mio parereNon c'è nel fatto nulla che possa dispiacervi;

Esso nascondecredoun sottile mistero:

Un tale avvertimento non è di chi desidera

Veder che venga meno l'amor che ha suscitato.

SGANARELLO (a parte)

Sistemato è a dovere.

VALERIO

Ti pare misterioso...

ERGASTE

Sì... Ma ci sta osservandotogliamoci di torno.

SGANARELLO

Quanto il suo turbamento gli si legge sul viso!

Egli non s'attendeva di certo quel messaggio.

Vo' chiamare Isabella. Essa mostra gli effetti

Che in un'anima induce la buona educazione:

La virtù fa i suoi passili perfeziona il cuore

Fino a sentirsi offeso dagli sguardi d'un uomo.

Scena III

IsabellaSganarello

ISABELLA

Temo che il mio galantepreso dalla passione

Non abbia del messaggio compreso l'intenzione

Io voglio in questo giogo che mi tien prigioniera

Tentare di parlargli con maggiore chiarezza.

SGANARELLO

Eccomi di ritorno.

ISABELLA

Ebbene?

SGANARELLO

Effetto pieno

Ha ottenuto il discorso; or l'uomo ha il fatto suo.

Ammetter non voleva di avere il cuor ferito

Ma quando gli ho chiarito per bene l'ambasciata

D'un subito è rimasto confuso e ammutolito

E credo che non voglia tornare a farsi vivo.

ISABELLA

Cosa mi dite mai? Temo invece il contrario

Che voglia prepararci di nuovo ancora imbrogli.

SGANARELLO

E su che cosa fondi il timore che dici?

ISABELLA

Non eravate ancora uscito dalla casa

Che per prendere il fresco mi misi alla finestra

E vidi nel cantone un giovane apparire

Che subito da parte di quell'impertinente

Venne a darmi un buongiorno sorprendente davvero

Lanciando nella stanza un involto che aveva

Dentro a sé suggellato un biglietto galante.Volevo senza indugio ributtareogni cosa

Ma già in fondo alla strada camminando era giunto:

Ancor mi sento l'anima gonfia di delusione.

SGANARELLO

Vedi un po' quale inganno e qual furfanteria!

ISABELLA

È doverosocredoconsegnar con prontezza

L'involto col biglietto al maledetto amante;

Mi occorre una persona che allo scopo provveda

Poiché non oso a voi...

SGANARELLO

Al contrariomia cara

Mi dimostri in tal modo la tua fede e il tuo amore:

Con tutto il cuore accetto una tale incombenza

Di questo ti son grato più che dirti non possa.

ISABELLA

Prendetedunque.

SGANARELLO

Bene. Vediam quel che ti scrive.

ISABELLA

Ah! guardatevi bene! non aprite!

SGANARELLO

E perché?

ISABELLA

Volete fargli credere che l'abbia aperto io?

Le ragazze per bene si devono astenere

Dal leggere i biglietti che un uomo ad esse invia

E la curiosità che in tal caso prorompe

Cela segreta voglia di proposte galanti;

Io trovo necessario che la lettera venga

Resa subitamente ma suggellata affatto

Cosicché tanto meglio egli possa capire

Quanto grande è il disprezzo che il mio cuore ha per lui

E che la sua passione priva ormai di speranze

Non debba più cadere in tali indiscrezioni.

SGANARELLO

La ragazza ha ragione quando parla in tal modo.

La tua virtù m'incantala tua prudenza pure.

Vedo che i miei dettami buoni frutti hanno dato

Ora in tutto sei degna di diventar mia moglie.

ISABELLA

Non voglio tuttavia oppormi al voler vostro:

Avete in mano il plicoe lo potete aprire.

SGANARELLO

Dio me ne guardi! In fedehai valide ragioni;

Vo a sbrigar l'incombenza che hai voluto affidarmi;

Son quattro passiinfine; gli dico due parole

Poi subito ritorno e ti tolgo ogni pena.

Scena IVSganarelloErgaste

SGANARELLO

In quale rapimento il mio cuore s'effonde

Quando in essa ravviso tanto saggia ragazza!

Ho in casa veramente un tesoro d'onore.

Uno sguardo amoroso per essa è un tradimento!

Ricevere un biglietto come tremenda ingiuria

E farlo riportare da me stesso al galante!

Nel veder tutto questovorrei proprio sapere

Se agirebbe in tal modo quella di mio fratello.

Son le ragazze invero come noi le facciamo.

Olà!

ERGASTE

Chi è?

SGANARELLO

Sentitedite al vostro padrone

Che non s'azzardi ancora di scrivere biglietti

Né di mandarli chiusi in involucri d'oro.

Isabella è rimasta di molto corrucciata

Non l'ha nemmeno apertocome constaterete.

Lui saprà in quale conto è tenuto il suo ardore

E in qual successo lieto potrà sperare mai.

Scena V

ValerioErgaste

VALERIO

Che cosa ti ha lasciato quella fiera selvaggia?

ERGASTE

Signoreuna missivadentro a una scatoletta

Che avrebbe ricevuto Isabella da voi

Per la qualelui dicesarebbe in gran corruccio;

Ve l'ha restituita senza volerla aprire:

Suleggetee vediamo se mi posso ingannare.

LETTERA

«Questa lettera vi sorprenderà senz'altroe si può pensare che sia audaceda parte mia tanto l'averla scritta

quanto il modo di farvela avere; ma mi trovo in una situazione che non miconsente alcuna misura. La minaccia di

dovermi sposare fra sei giorni mi provoca un giusto orrore e mi fa correrequalsiasi rischio; e nella risoluzione di

liberarmene a qualsiasi costoho preferito scegliere voi che ladisperazione. Non crediate tuttavia che ciò dipenda

esclusivamente dal mio infelice destino; il sentimento che ho per voi nonnasce dalla costrizione in cui mi trovoquesta

tuttavia ne ha reso precipitosa la testimonianza e mi ha fatto prescindere daquelle formalità a cui il decoro del mio

sesso mi obbligherebbe. Da voi dipende se potrò essere vostra fra poco eattendo soltanto che mi diciate quali sono le

intenzioni del vostro amore per farvi sapere la risoluzione che ho preso; masoprattutto pensate che il tempo stringee

che due cuori innamorati devono intendersi con mezze frasi».

ERGASTE

BeneSignoreil tratto vi sembra originale?

Per essere ragazzaè furbetta abbastanza!

D'amorosi espedienti la pensavate esperta?

VALERIO

Ah! in questo mi è sembratat'assicuroadorabile.

Questa sua gherminella geniale ed affettuosaFa crescere il mio amore d'unabuona metà

Che aggiunto al sentimento che la beltà mi desta...

ERGASTE

Sta arrivando il babbeopensate a quel che dite.

Scena VI

SganarelloValerioErgaste

SGANARELLO

Oh! benedetto sia tre volte quell'editto

Che vieta di portare i vestiti sfarzosi!

Le pene dei mariti saranno attenuate

E le donne frenate nelle loro richieste.

Oh! quanto sono grato al Re per questo bando!

Ma per il viver quieto degli stessi mariti

Vorrei che si facesse per la civetteria

Quello che è stato fatto per le trine e i ricami!

Ho voluto acquistarlol'edittoespressamente

Affinché da Isabella sia letto ad alta voce.

Sarà questo staseranon essendo occupata

Del nostro dopo cena il divertente svago.

Manderete di nuovocaro signor biondino

In involti dorati i biglietti amorosi?

Credevate trovare una donna leggera

Golosetta d'intrighiproclive alle blandizie?

Vedete con che animo i vostri omaggi accetta

Credetemiè un pestare dell'acqua in un mortaio.

Lei è savia e mi amal'insulta l'amor vostro;

Prendete un'altra mirae orsù: fate fagotto.

VALERIO

Sìcertoil vostro merito che ognun vi riconosce

Ai voti mieiSignoreè troppo grande ostacolo

Ed è per me follianell'amor mio fedele

Disputare con voi l'affetto di Isabella.

SGANARELLO

È veroè una follia.

VALERIO

Pertantonon avrei

Lasciato che il mio cuore le sue grazie inseguisse

Se avessi mai saputo che il misero mio cuore

Trovar dovesse in voi rival tanto temibile.

SGANARELLO

Lo credo.

VALERIO

E non ardisco concepire speranze.

Signorcedo le armie senza alcun lamento.

SGANARELLO

Fate bene.

VALERIO

Lo impone la legge della sorte

E le virtù che brillano nella vostra persona

Son tali che avrei torto d'essere corrucciatoPer il tenero affetto cheIsabella ha per voi.

SGANARELLO

Ci mancherebbe altro.

VALERIO

Sìsìvi cedo il posto

Vi prego tuttavia (ed è la sola grazia

Signoreche vi chiede un amante infelice

Che in voi soltanto trova la causa dei suoi mali)

Io vi scongiuro dunque: riferite a Isabella

Che se il mio cuore palpita da tre mesi per lei

Senza macchia è il mio amoree a nulla ho mai pensato

Che possa in qualche modo offendere il suo onore.

SGANARELLO

Bene.

VALERIO

E se fosse in grado l'anima mia di scegliere

Non avrei altro fine che ottenerla in isposa

Se il destino in voi chiusoche il suo cuor catturate

Non fosse un baluardo alla mia giusta fiamma.

SGANARELLO

Sì.

VALERIO

E contro ogni congiuranon deve ella pensare

Che mai dimenticare io possa le sue grazie;

Che qualunque decreto del Cielo mi colpisca

Mio destino è d'amarla fino al respiro estremo;

E che se c'è una cosa che frena il mio volere

È il rispetto che nutro per i meriti vostri.

SGANARELLO

Sagge parole; e corro a riferire subito

Quanto m'avete detto: non ne sarà stupita.

Ma voi datemi rettafate quanto è possibile

Per togliervi di mente questa vostra passione.

Addio.

ERGASTE

Un perfetto allocco.

SGANARELLO

Mi fa una grande pena

Quel povero infelice che di slanci trabocca;

Ma certo è colpa sua l'essersi posto in capo

Di assalire un fortino da me già conquistato.

Scena VII

SganarelloIsabella

SGANARELLO

Mai un amante ha dato in così cupe smanie

Di fronte a una missiva respinta e ancor non tocca.

Ha perso ogni speranzae rinunciato affatto

Però mi ha dolcemente scongiurato di dirti

Che almeno nel suo amore a nulla ha mai pensatoChe possa in qualche modooffendere il tuo onore

E che se fosse in grado l'anima sua di scegliere

Non avrebbe altra brama che ottenerti in isposa

Se il destino in me chiuso che il tuo cuore cattura

Non fosse un baluardo alla sua giusta fiamma;

Che contro ogni congiuranon devi tu pensare

Che mai dimenticare lui possa le tue grazie;

Che qualunque decreto del Cielo lo colpisca

Suo destino è d'amarti fino al respiro estremo

E che se c'è una cosa che frena il suo volere

È il rispetto che nutre per i meriti miei.

Son queste le sue stesse parolee non lo biasimo

Mi pare un uomo onestoe mi spiace che soffra.

ISABELLA (sottovoce)

Non inganna il suo ardore la mia segreta fede

Tradivano i suoi sguardi il suo amore innocente.

SGANARELLO

Che dici?

ISABELLA

Che mi spiace la vostra compassione

Per un uomo che odio più che la morte stessa;

Se mi voleste bene come ditesapreste

L'affronto che mi fanno tutte queste insistenze.

SGANARELLO

Ma lui non conosceva gli amorosi tuoi sensi

Ed avendo intenzioni onestel'amor suo

Non merita...

ISABELLA

E sarebbe onesta l'intenzione

Ditemidi volere rapire una ragazza?

È da uomo d'onore concepire il disegno

Di sposarmi per forza e di strapparmi a voi?

Quasi fossi ragazza che possa sopravvivere

Dopo aver sopportato una simile infamia?

SGANARELLO

Come?

ISABELLA

È così. M'han detto che questo mascalzone

Medita di ottenermi mediante un rapimento;

Non so per quali intrighi segreti ha già saputo

Che fra una settimanaotto giorni al più tardi

Avete l'intenzione di condurmi all'altare

Giacché ieri soltanto me ne avete parlato;

Ma vuole preveniredicel'avvenimento

Che unirà l'uno all'altro i nostri due destini.

SGANARELLO

Ohche poco di buono!

ISABELLA

Noscusatenon era

Una persona onestadi buoni sentimenti?...

SGANARELLO

È in errorestavolta ha passato ogni limite.ISABELLA

La vostra mansuetudine nutre la sua follia.

Se gli aveste parlato duramentele ire

Vostre paventerebbe e il mio risentimento;

Poiché soltanto dopo la disprezzata lettera

Concepito ha il disegno che m'ha scandalizzata

E il suo amore è convintocosì mi è stato detto

Che nel mio cuore venga benignamente accolto

Ch'io fuggo il matrimonioci creda o meno il mondo

E che vorrei con gioia sfuggire ai vostri artigli.

SGANARELLO

È matto.

ISABELLA

A voi di fronte sa camuffarsi bene

Ha il solo intendimento di menarvi pel naso;

Credete a quanto dico: vi burla il mascalzone.

Sono molto infelicelo devo confessare:

Nonostante mi sforzi di vivere onorata

Di respinger le voglie di un vile seduttore

Devo essere esposta all'ingrata sorpresa

Di sapermi l'oggetto di infami desideri!

SGANARELLO

Va'non temer.

ISABELLA

Sentitevi parlo apertamente

Se voi non reagite con forza a tale oltraggio

E non trovate modo di liberarmi subito

Dalle persecuzioni di questo temerario

Rinuncio ad ogni cosae mi tolgo il fastidio

Di sopportar gli affronti che ricevo da lui.

SGANARELLO

Non ti affliggere tanto; certofigliola mia

Vo subito a trovarloe sentirà le sue.

ISABELLA

Ditegli chiaro almeno che è inutile che neghi:

Ho saputo da buona fonte delle sue mire

E dopo questo avvisoqualunque cosa faccia

Lo sfido apertamente a venirmi a rapire.

Insommasenza perdere ancora e tempo e fiato

Dovete riferirgli che sentimenti provo

E se d'una sventura non vuol esser la causa

Non si faccia due volte dire la stessa cosa.

SGANARELLO

Dirò quel che bisogna.

ISABELLA

Ma sempre con un tono

Che attesti che il mio cuore sta parlando sul serio.

SGANARELLO

Non dubitarenulla tralasceròsta certa.

ISABELLA

Con impazienza attendo che facciate ritorno.Vi pregofate in modo disbrigarvela in fretta:

Muoio se non vi vedo per un solo momento.

SGANARELLO

Va'frugolettoamoreritorno in tutta fretta.

C'è forse creatura migliore e più assennata?

Come sono felice! E che piacere provo

Nel ritrovarmi accanto la donna dei miei sogni!

In questo modo occorre che le donne sian fatte

Non come ne conoscocivette patentate

Che ascoltano le baiee fan sì che in Parigi

Gli onesti lor mariti vengan mostrati a dito.

Olà! bel ganimede dalle sovrane imprese!

Scena VIII

ValerioSganarelloErgaste

VALERIO

Signorchi vi riporta da me?

SGANARELLO

Le balordaggini

Vostre.

VALERIO

Come?

SGANARELLO

Sapete bene a che cosa alludo.

A parlar francamentevi credevo più savio.

Mi avete soffocato di tanti bei discorsi

E in segreto covate insensate speranze.

Ho volutovedetetrattarvi con dolcezza

Ma mi state obbligando a perdere le staffe.

Non avete vergognase siete quel che dite

Di coltivare in cuore certi proponimenti

Pretender di rapire una figlia onorata

E turbar quel connubio che è tutta la sua gioia?

VALERIO

Signorechi vi ha dato questa brutta notizia?

SGANARELLO

È inutile nasconderlo: me l'ha data Isabella

E vuole che sappiatee per l'ultima volta

(Ve l'ha detto abbastanza)che la sua scelta è fatta

Che il suo cuor m'appartiene e un tal fine la offende

E morrebbe piuttosto che soffrirne l'oltraggio;

E voi sareste causa d'infuriati clamori

Se non metteste fine a queste vessazioni.

VALERIO

Se veramente ha detto quel che appena ho sentito

Confesso che il mio amore non può voler più nulla:

Queste parole chiare han messo fine a tutto

Io devo rispettare l'ordine che mi ha dato.

SGANARELLO

Ahdunque dubitatee prendete per finte

Tutte le lamentele che di lei vi ho recato?Volete che lei stessa v'apral'animo suo?

Di buon grado acconsento per mostrarvi l'errore.

Seguitemivedrete se nulla vi ho nascosto

E se l'anima sua fra voi e me tentenna.

Scena IX

IsabellaSganarelloValerio

ISABELLA

Come? Qui lo portate? Ma che intenzioni avete?

Prendete le sue parti a detrimento mio?

Voleteabbacinato dai suoi meriti rari

Obbligarmi ad amarlo e a riceverlo in casa?

SGANARELLO

Notesoroil tuo cuorelo saimi è troppo caro

Ma lui crede che quanto gli dico sia una fola

Ch'io non parli in tua vece e ti descrivaad arte

Colma d'odio per luiper me colma d'amore;

Voglio che sia tu stessasenza più malintesi

A trarlo dall'ingannoche l'amor suo propizia.

ISABELLA

Come? l'anima mia non mostro apertamente?

Ancora dei miei voti potete dubitare?

VALERIO

Sìquello che il Signore disse per conto vostro

Ha il potereSignoradi sorprendere alquanto:

Lo ammettoho dubitato; e l'ultimo decreto

Che decide la sorte dell'immenso mio amore

Mi tocca grandementee non suoni offensivo

Che il mio cuore vi chieda di ripeterlo ancora.

ISABELLA

Notale decisione non vi deve stupire;

Egli v'ha riferito il mio schietto sentire;

Lo ritengo fondato sopra giuste ragioni

Chiara testimonianza che sto dicendo il vero.

Sìvoglio che si sappiae intendo esser creduta:

Il destino mi ha messo due uomini di fronte

Che ridestando in me sentimenti diversi

Del mio cuore agitato fanno il sommovimento.

L'uno per giusta scelta che interessa l'onore

Gode della mia stima e di tutto il mio amore;

E l'altro a ricompensa dell'affetto che nutre

Ha tutto il mio disprezzoe tutta l'avversione.

La presenza dell'uno m'è gradevole e cara

Nell'animo m'infonde un'allegrezza piena;

L'altroquando lo vedoal cuore mi trasmette

Segreti movimenti d'orrore e di ripulsa;

Esser moglie dell'uno è quel che più vagheggio

Preferirei morire che appartenere all'altro.

Bastanon più discorsi sui moti del mio cuore

Né a lungo ancor languire in sì duri tormenti;

Faccia colui ch'io amocon sollecita cura

Perdere a chi detesto infine ogni speranza

E che un felice imene liberi la mia sorte

D'un supplizio più duro per me che non è morte.SGANARELLO

Sìtesoroprovvedo a soddisfar l'attesa.

ISABELLA

È l'unica maniera per rendermi felice.

SGANARELLO

Lo sarai fra non molto.

ISABELLA

Lo so che è sconveniente

Che una ragazza esprima le proprie inclinazioni.

SGANARELLO

Nono.

ISABELLA

Però lo stato cui mi lega il destino

Fa ch'io mi possa prendere una qualche licenza;

Posso senza arrossire farne la confessione

A colui ch'io riguardo oramai come sposo.

SGANARELLO

Sìmusetto da bacicuoricino dell'alma.

ISABELLA

Pensi dunquedi graziaa provarmi il suo amore.

SGANARELLO

Sìbaciami la mano.

ISABELLA

E senza più sospiri

Concluda il matrimonio che corona i miei sogni

E in questo luogo accetti la promessa ch'io faccio

Di non prestare ascolto ad altro uomo mai.

SGANARELLO

Ohboccuccia di rosemio dolce frugoletto

Non languirai più a lungosìsìte lo prometto;

Vedete? non son io che la induco a parlare;

Soltanto a me vicino l'anima sua respira.

VALERIO

SìSignorama certo! Questo chiarisce tutto:

Da quel che dite apprendo quel che da me volete.

Fra poco sarò in grado di togliervi di torno

Colui che con sì grande violenza vi soverchia.

ISABELLA

Piacer più delizioso voi non potreste farmi

Poiché il vederlo è cosa dura da sopportare;

Egli m'è tanto odiosocosì grande l'orrore...

SGANARELLO

Eh! Eh!

ISABELLA

Vi ho forse offeso parlandovi in tal modo?

Faccio...

SGANARELLOMio Diono certo; caranon dico questo

Ma davvero mi spiace vederlo in quello stato;

Con durezza eccessiva il tuo odio dimostri.

ISABELLA

In questa circostanza non posso far di meno.

VALERIO

Sarete accontentata: fra tre giorni non più

Vedranno i vostri occhi l'aborrita persona.

ISABELLA

Alla buon'ora. Addio.

SGANARELLO

Compiango la disgrazia

Vostra...

VALERIO

Non sentirete da me lamento alcuno.

Ha reso la Signora giustizia a tutti e due.

E farò quanto posso per soddisfarne i voti.

A presto.

SGANARELLO

Quanto soffre quel povero ragazzo!

Suveniteun abbraccio: in me trovate lei.

Scena X

IsabellaSganarello

SGANARELLO

Merita compassione.

ISABELLA

Ma noche non la merita.

SGANARELLO

Il tuo amoredel restomi tocca in sommo grado

Tesorinoe desidero che sia ricompensato:

Per l'impazienza tua otto giorni son troppi;

Io ti sposo domanie non voglio chiamare...

ISABELLA

Domani?

SGANARELLO

Per pudorefingi di rifiutare;

Ma so bene il piacere che ti fa il mio discorso

Vorresti che le nozze fossero già concluse.

ISABELLA

Ma...

SGANARELLO

S'appresti ogni cosa per questo matrimonio.

ISABELLA

O Cielosuggeriscimi ciò che può scongiurarlo!ATTO III

Scena I

Isabella

ISABELLA

Mi fa meno paura cento volte il sepolcro

Delle fatali nozze a cui sono costretta:

E tutto quel che faccio per fuggirne il rigore

Deve trovare grazia presso chi mi censura.

Il tempo stringeè sera: senza timore vado

Ad affidar mia sorte a chi mi vuole bene.

Scena II

SganarelloIsabella

SGANARELLO

Ora tornoe domani si dovrà provvedere...

ISABELLA

O Cielo!

SGANARELLO

Sei tucara? Dove vai così tardi?

Nel lasciarti poc'anzidicevi ch'eri stanca

E che nella tua stanza volevi ritirarti;

Mi avevi anche pregatoquando fossi tornato

Ti lasciassi tranquilla insino a domattina.

ISABELLA

È vero ma...

SGANARELLO

Che dici?

ISABELLA

Mi vedete confusa

E non so come dirvi quale n'è la ragione.

SGANARELLO

Cos'è successo insomma?

ISABELLA

Uno strano incidente:

Mia sorella è la causa che mi costringe a uscire;

Per certe sue ragioni che ho molto biasimato

Mi ha chiesto di ospitarla nella mia cameretta.

SGANARELLO

Comecome?

ISABELLA

È incredibile! ama quel giovanotto

Che abbiam messo alla porta.

SGANARELLOValerio?

ISABELLA

Immensamente:

La divora un ardore che non trova l'uguale;

Potete giudicarne l'infinita possanza

Dal fatto che a quest'ora è qui venuta sola

A rivelarmi tutto l'amoroso suo cruccio

A dirmi apertamente che non potrà più vivere

Se non avrà il suo cuore quel che tanto desidera

Che per un anno intero d'amoroso fervore

In segreti colloqui s'erano intrattenuti

E nel tempo felice del loro primo amore

S'eran data di nozze reciproca promessa...

SGANARELLO

Sfrontata!

ISABELLA

E avendo appreso del disperato strazio

Che ho causato in colui ch'ella vedere agogna

Mi prega d'accettare che la sua viva fiamma

Scongiuri un abbandono che le trafigge il cuore

E intrattenga stasera in vece mia l'amante

Sulla strada alla quale s'affaccia la mia stanza

E quindi gli confidila mia voce imitando

Quei dolci sentimenti che lo fanno mio schiavo;

Insommacon astuziapiegare a sé vorrebbe

L'amore che sappiamo tutto a me riservato.

SGANARELLO

E ti pare che questo...?

ISABELLA

Io ne sono indignata.

Come? Sorellaho dettohai perso la ragione?

Non hai dunque vergogna di andarti a innamorare

Di un tipo come quelloche muta ad ogni brezza?

Dimentichi chi sei? Le speranze deludi

Di quell'uomo che il Cielo ti ha dato per marito?

SGANARELLO

Non si merita altrone sono compiaciuto.

ISABELLA

D'infiniti argomenti si è servito il mio sdegno

Per deplorare affatto una tale abiezione

E potere stanotte respinger la richiesta;

Ma tante ha profferito pressanti invocazioni

Versate tante lacrimedato in tanti sospiri

Giurando che sarebbe morta di crepacuore

Se le avessi negato quel che il suo cuore anela

Che a ceder mio malgrado mi son vista ridotta;

E per giustificare quell'intrigo notturno

Cui la voce del sangue mi rendeva indulgente

Stavo per invitare Lucrezia qui a dormire

Di cui voi siete solito vantarmi le virtù;

Ma il vostro tempestivo ritorno mi ha sorpreso.

SGANARELLO

Nononon voglio attorno a me questo mistero.

Vi potrei consentire pensando a mio fratello;Ma qualcuno da fuori puòaccorgersi del fatto

E colei che io devo del mio corpo onorare

Non soltanto dev'essere e pudica e dabbene

Ma occorre che nessuno la possa sospettare.

Suscacciamo l'infamee della sua passione...

ISABELLA

Ah! voi la mettereste in troppa confusione;

Con ragione potrebbe lamentarsi di me

Perché non ho saputo serbar la discrezione.

Se devo rinunciare al suo proponimento

Aspettate che almeno io la preghi di uscire.

SGANARELLO

Va benefai.

ISABELLA

Ma intantovi pregonascondetevi

E senza far parola lasciatela fuggire.

SGANARELLO

Per amor tuod'accordotrattengo la mia furia

Ma nel momento stesso che sarà fuor di casa

Andrò senza indugiare a trovar mio fratello:

Quanto mi darà gusto raccontargli la cosa.

ISABELLA

Vogliatevi scongiuronon nominarmi affatto.

Buonasera: mi chiudo ora nella mia stanza.

SGANARELLO

A domanimia cara. Quanto sono impaziente

Di narrare al fratello la sua buona ventura.

Ne fa le spese il gonzoche blaterava tanto

Non vorrei mi toccasse per venti scudi tondi.

ISABELLA (in casa)

Sìdel vostro soffrire io capisco il travaglio

Ma non possosorellafare quel che chiedete.

L'onor mi è troppo caro e corre troppi rischi.

Ora andate con Diofra poco sarà tardi.

SGANARELLO

Eccola lì: mi pare che sia stizzita molto.

Nel timore che tornichiudo la porta a chiave.

ISABELLA

Cielonei miei propositioh non m'abbandonare!

SGANARELLO

Dove mai se n'andrà? Seguiamo un po' i suoi passi.

ISABELLA

Nel mio timorealmenomi protegge la notte.

SGANARELLO

In casa dell'amanteche intenzioni avrà mai?

Scena III

ValerioSganarelloIsabellaVALERIO

Sìvoglio far qualcosa stanotte per parlare

Con lei... Chi è là?

ISABELLA

Valerio... Ah! non fate rumore

Son io... Vi ho preceduto: son la vostra Isabella.

SGANARELLO

Mentitesvergognata. Novoi non siete lei.

Dell'onore che fuggi lei osserva i precetti

Tu assumi con l'inganno il suo nome e la voce.

ISABELLA

Ma v'incontro soltanto se un santo matrimonio...

VALERIO

Questo è l'unico scopo cui tende il mio destino;

Vi dò la mia parola: domani certamente

Dove vi piaceràsarete la mia sposa.

SGANARELLO

S'illude il somarello!

VALERIO

E abbiatene certezza:

Del vostro Argo gabbato sfido la tracotanza

E prima ch'egli possa rapirvi all'amor mio

Il cuore gli trafiggo con mille pugnalate.

SGANARELLO

Ed iote l'assicuronon ho nessuna voglia

Di rapirti la perfidaschiava delle tue brame

Non mi rende geloso la fede che hai giurato;

Tu sarai suo maritoche tu mi creda o meno.

Orsù! venga sorpreso assieme alla sfrontata:

La memoria del padrefinora rispettata

Assieme all'interesse che ho per la sorella

Esige che si tenti di renderle l'onore.

Olà!

Scena IV

SganarelloIl commissarioIl notaio e seguito

COMMISSARIO

Chi è?

SGANARELLO

Salute a voiSor Commissario.

Urge vostro intervento in divisa ufficiale:

Seguitemivi pregocol vostro lume appresso.

COMMISSARIO

Uscivamo...

SGANARELLO

Si tratta di cosa molto urgente.

COMMISSARIODitemi.

SGANARELLO

Andar dovete laggiù per acchiappare

Due persone che devono unirsi in giuste nozze:

Un Valerio ha sedotto e in casa sua portato

Giurandole la fedeuna nostra figliola

Nata da una famiglia nobile e virtuosa

Che tuttavia...

COMMISSARIO

Ma guarda che fortunato incontro

Qui da me c'è un notaio.

SGANARELLO

Come diteSignore?

NOTAIO

Un notaio reale.

COMMISSARIO

E in più sincero e probo.

SGANARELLO

Non ne dubito. Dunquevarcate quella porta

In silenzio e badate che nessuno se n'esca.

Sarete compensato per la vostra solerzia

Ma spero non chiediate anche una buonamano.

COMMISSARIO

Ma come? vi credete che un uomo di giustizia...

SGANARELLO

Non volevo far torto alla categoria...

Or dico a mio fratello che venga immantinente

Fate che solamente il lume mi rischiari

Lo renderò felicelui che ignora lo sdegno.

Olà!

Scena V

AristaSganarello

ARISTA

Chi bussa? Ah! Ah! Che voletefratello?

SGANARELLO

Veniteprecettoreganimede attempato:

Voglio farvi vedere qualche cosa di bello.

ARISTA

Come?

SGANARELLO

Vi sto portando una buona novella.

ARISTA

Cosa?

SGANARELLO

Dov'èdi graziala vostra Leonora?ARISTA

Che domanda! Si trovacosì devo pensare

Presso un'amicaa un ballo.

SGANARELLO

Sìvenite con me

Vedrete a quale ballo è andata la donzella.

ARISTA

Che favola contate?

SGANARELLO

Avete detto bene:

«Vivere non bisogna da severi censori;

Si conquistano i cuori solo con la dolcezza;

Le cure diffidentile sbarrei chiavistelli

Non fanno la virtù di donne e di ragazze;

Usando austerità facciamo il loro male

Richiede il loro sesso un po' di libertà».

E se n'è presa invero a sazietàla furba

E in essa la virtù si è fatta troppo umana.

ARISTA

Dove vuole arrivare tutto questo discorso?

SGANARELLO

Fratello primogenitoquel che vi spetta avete;

E per venti luigi non vorrei risparmiarvi

Il frutto delle vostre dottrine forsennate.

Vediam di due sorelle chi si comporta meglio:

L'una fugge il galantel'altra lo va a cercare.

ARISTA

Se voi non mi chiarite un pochino l'enigma...

SGANARELLO

L'enigma è che la festa si svolge da Valerio;

Che l'ho vista nel buio recarsi in casa sua

E che in questo momento giace tra le sue braccia.

ARISTA

Chi mai?

SGANARELLO

Leonora.

ARISTA

Pregobasta con i motteggi.

SGANARELLO

Io motteggio?... Carinoluicon i suoi motteggi!

Poveretto: vi dicoe vi ridico ancora

Che Leonora si trova in casa di Valerio

Che s'erano scambiati reciproca promessa

Prima ch'egli inseguisse le grazie di Isabella.

ARISTA

State dicendo cose talmente inverosimili...

SGANARELLO

Vedesse coi suoi occhi non crederebbe ancora.Mi fa rabbia. Davverol'etànon serve a nulla

Se non c'è un po' di quella.

ARISTA

Fratellovi dispiace...?

SGANARELLO

Non mi dispiace affatto. Seguitemi soltanto:

Fra poco i vostri dubbi saranno soddisfatti;

Vedrete se mentiscose la parola data

Non ha da un anno almeno legato i loro cuori.

ARISTA

Come si può pensare che senza dirmi nulla

Abbia a questo legame potuto acconsentire

A me che in ogni cosafin dalla fanciullezza

Le ho sempre dimostrato totale compiacenza

E che le ho dichiarato centinaia di volte

Di non ostacolare le sue libere scelte?

SGANARELLO

Insommacom'è andata lo vedrete voi stesso.

Ho già fatto venire commissario e notaio.

Conviene a noi comunque che le invocate nozze

Riparino d'un tratto l'onor ch'ella ha perduto;

Io non voglio pensare che siate tanto vile

Da volerla sposare dopo questa vergogna

Se appena vi è rimasto qualche discernimento

Che vi metta al disopra d'ogni canzonatura.

ARISTA

Non avrò mai di certo l'estrema debolezza

Di voler possedere un cuore suo malgrado.

Ma non posso pensare che...

SGANARELLO

Dioquante parole!

Andiamo: lo sproloquio non finirebbe mai.

Scena VI

Il commissarioIl notaioSganarelloArista

COMMISSARIO

Qui non bisogna usareSignorialcuna forza

E se vi proponete soltanto il matrimonio

Potete moderare le vostre reprimende.

Hanno entrambi intenzione di convolare a nozze;

Per quel che vi riguardaValerio ha sottoscritto

Che ritiene sua moglie la donna che ha con sé.

ARISTA

La figliola...

COMMISSARIO

Sta in casae rifiuta di uscire

Se i vostri desideri non sono uguali ai loro.

Scena VIIIl commissarioValerioIl notaioSganarelloArista

VALERIO (alla finestra)

NoSignorinessuno entrerà in questa casa

Se la mia volontà non viene rispettata.

Voi sapete chi sonoho fatto il mio dovere

E ho firmato un impegno che ognuno può vedere.

Se avete l'intenzione di approvar le mie nozze

Anche la vostra mano può darmene certezza

Se no considerate che il mio giorno sia spento

Piuttosto che strapparmi l'oggetto del mio amore.

SGANARELLO

Non intendiamo affatto separarvi da lei.

Non s'è ancora avveduto che lei non è Isabella.

Conviene approfittare del fatto.

ARISTA

Ma Leonora...?

SGANARELLO

Tacete.

ARISTA

Ma...

SGANARELLO

Silenzio.

ARISTA

Voglio sapere...

SGANARELLO

Ancora?

Ma volete tacere?

VALERIO

Accada quel che vuole

Son promesso a Isabella e lei promessa è a me.

Tutto consideratoio non sono un partito

Che possa legalmente essere contestato.

ARISTA

Quel che dice non sembra...

SGANARELLO

Tacetevi conviene.

Scoprirete il segreto. Senza dire altra cosa

Noi consentiamo entrambi che voi siate lo sposo

Della donna che adesso si trova in casa vostra.

COMMISSARIO

In questi esatti termini la cosa è concepita:

Non avendola vistail nome è ancora in bianco.

Firmate. La ragazza vi metterà d'accordo.

VALERIO

Quand'è così acconsento.

SGANARELLO

Io con forza lo voglio.

Fra poco rideremo. Fratellosufirmate:L'onore vi appartiene.

ARISTA

Perché tanto mistero...?

SGANARELLO

Ma quante cerimonie! Sufirmatebabbeo!

ARISTA

Lui parla d'Isabellae voi di Leonora.

SGANARELLO

Fratelse così fossesareste d'opinione

Di approvare la loro reciproca promessa?

ARISTA

Senza dubbio.

SGANARELLO

Firmate: farò la stessa cosa.

ARISTA

Non ci capisco niente.

SGANARELLO

Tutto sarà chiarito.

COMMISSARIO

Torneremo fra poco.

SGANARELLO

Vi voglio raccontare

La fine dell'intrigo.

Scena VIII

LeonoraLisettaSganarelloArista

LEONORA

Che infernale martirio!

Quanto sono noiosi quei giovani mattocchi!

Ho abbandonato il ballotanto ad essi son grata.

LISETTA

S'ingegnan tutti quanti di destare interesse.

LEONORA

Ed io non ho mai visto nulla di più sgradevole;

Preferisco il più semplice degli intrattenimenti

Alle favole ornate di chi chiacchiera al vento.

Credono irresistibile la lor parrucca bionda

E pensano di dire una stupenda massima

Quando con un cattivo tono canzonatore

Stoltamente si beffano dell'amore di un vecchio;

Ed io di questo vecchio stimo la devozione

Più assai degli entusiasmi di un giovane cervello.

Ma cosa vedo...?

SGANARELLO

Certocosì stanno le cose.

Ah! la vedo arrivaree con lei la servente.ARISTA

Senza rancoreamicadevo rimproverarvi:

Sapete se ho voluto ostacolarvi in nulla

Se più di cento volte non abbia dichiarato

Di concedervi piena libertà nelle scelte;

Ed ora il vostro cuoresprezzando le mie prove

Di fiducia e d'amoresi dona occultamente.

Non per questo mi pento della mitezza usata

Ma la vostra condotta m'ha senza dubbio offeso.

La tenera amicizia che vi ho sempre concesso

Non meritavacredoun tale atteggiamento.

LEONORA

Non capisco il motivo che v'induce a parlare

Ma credetemi: sono la ragazza di sempre

Nulla può conturbare la stima che ho per voi

Un affetto diverso mi sembrerebbe colpa

E qualora voleste esaudire i miei voti

Domani ci unirebbe un santo matrimonio.

ARISTA

Con quale fondamentofratellomi venite...?

SGANARELLO

Come? non siete stata in casa di Valerio?

Non avete poc'anzi narrato i vostri amori?

Non spasimate forse per lui da più di un anno?

LEONORA

Chi mai di me vi ha fatto questa bella pittura

E si prende la briga di dir tante fandonie?

Scena IX

IsabellaValerioIl commissarioIl notaioErgasteLisettaLeonoraSganarelloArista

ISABELLA

Sorellaun generoso perdono vi domando

Se per le mie licenze macchiato ho il vostro nome;

Messa in inquieto impiccio da un evento inatteso

Ho dovuto inventare un meschino artifizio:

L'esempio che mi date condanna il mio contegno

Ma ben diversamente ci ha trattate il destino.

A voi non voglio affattoSignorechieder scusa

Poiché più che un affrontoio vi faccio un piacere.

Non ci ha creati il Cielo per unirci l'un l'altro;

Mi riconosco indegna delle vostre ambizioni

Preferisco sapermi nelle mani di un altro

Che meritare invece un cuore come il vostro.

VALERIO

Sarà mio grande onore e mio supremo bene

Se dalle vostre mani potròSignoreaverla.

ARISTA

Fratellocon dolcezza bevete questo calice:

Di un tale risultato son causa i vostri modi

Ed è la vostra sorte talmente disgraziata

Che si sa della beffa e non siete compianto.LISETTA

Gli sonoin fede miagrata dell'accaduto.

Il frutto del suo zelo è un magnifico esempio.

LEONORA

Non so se questo esempio meriti degli osanna

Ma so che se non altro non è da biasimare.

ERGASTE

A sopportar le corna lo espongono i pianeti;

Averle prematurein fondoè dolce cosa.

SGANARELLO

Non riesco ad uscire dallo sbigottimento;

Una tale doppiezza confonde il mio giudizio

E penso che non possa Satanasso in persona

Essere più malvagio di questa scostumata.

Avrei messo la mano nel braciere per lei.

Infelice chi ancora si fida di una donna!

La migliore è fucina di tutte le malizie

Creata per condurre il mondo a dannazione.

Io ripudio in eterno le femmine bugiarde

E le cedo al demoniotuttee di tutto cuore.

ERGASTE

Bene.

ARISTA

Da me venite tutti; anche voiValerio.

Vedremo di calmare domani il suo furore.

LISETTA

E voise conoscete mariti acrimoniosi

Mandateli al più presto a lezione da noi