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Tombolì il cagnolino

Tombolì viveva in una piccola fattoria al margine di un grande bosco di querce. Non era che un cucciolotto di pochi mesima già sognava di compiere avventure eroiche e diventare così un cane famoso.Quando padron Paolo leggeva il giornaleTombolì gli si accucciava accanto e sonnecchiava; ma quella serachissà poi perchè prese una ciabatta coi suoi dentini e cominciò a sbattacchiarla qua e làfinchè non l'ebbe ridotta a brandelli!Immaginatevi la reazione del padrone! Stanco dei continui guai che Tombolì gli combinavail pover uomo lo prese per o la collottola e lo scaraventò fuori dall'usciofra le aiuole del giardino che circondavano la casa.Quella stessa notteper una strana combinazionein una casa non molto lontana da quella di Tombolìanche Siamun simpatico gattostava combinando una delle sue marachelle.Figuratevi chesentendo un certo languorino allo stomacodiede una sbirciata alla gabbia del canarino e senza pensarci due voltespiccò un salto per afferrarla!Gigliolala sua padroncinacon le lacrime agli occhi per il pericolo che aveva corso il canarinoafferrò Siam e lo gettò fuori di casacon la speranza che il fresco della notte gli riordinasse un po' le idee.Senza perdersi d'animoil gattino saltò lo steccato e con passo lento prese la strada del bosco.Camminò a lungo... All'improvviso vide un'ombra muoversi a pochi passi di distanza! Si trattava proprio di Tombolì checon voce tremante e tutto d'un fiatodisse:- Io sono solo... tu chi sei?.. e dove vai a quest'ora?Siam e Tombolì cominciarono così a raccontarsi le disavventure di quella strana giornata e senza volerloquella notteun cane e un gatto fecero amicizia.Mentre chiaccheravanotuoni e lampi poco rassicuranti illuminarono il cielo...Come se fossero d'accordo i due amici raggiunsero d'un balzo l'unico rifugio che la campagna offriva loro: un vecchio padiglione di caccia che in quel periodo era sempre deserto.Fortunatamente l'uscio era aperto. A tentoni nel buio trovarono un cuscino e cosìcomodamente acciambellatisi addormentarono.Quando la luce del nuovo giorno filtrò dalle finestrellei nostri amici balzarono in piedifelici d'affrontare la prima giornata di libertà.La loro prima preoccupazione fu quella di procurarsi del cibo. E detto fattoimbracciato il fucilepartirono per la cacciacon la promessa di ritrovarsi la sera per una cena coi fiocchi.Quel giornoperòla fortunanon fu dalla loro parte!Siampur avendo esplorato tutto il bosconon aveva visto neanche un topolino. Figuratevi dunque che emozione quandoverso mezzogiornoudì il pigolio di un anatroccolo!Si appostò dietro una siepepronto a sparare non appena il malcapitato fosse giunto a tiro. Stava per premere il grillettoquando si fermò stupito: il piccolo Piumacosì si chiamava l'anatroccolopiangeva ed aveva la testa fasciata.Quando Siam lo vide così malconcio non ebbe più cuore di ucciderlo; anzigli prestò soccorso e lo portò al padiglione. La stessa cosa capitò a Tombolì che fece ritorno a casa con Bimun conigliettoferito alla zampetta.Immaginate l'imbarazzo dei nostri due cacciatoriquando s'accorsero di rincasare entrambi con una povera bestiola bisognosa di cure. Immediatamente si diedero da fare per mettere i loro piccoli amici il più possibile a loro agio.Per fortuna trovarono due piccoli letti di bambolee così Bim e Piuma furono messi a riposarefasciati per beninoe curati amorevolmente per parecchi giorni.In quel periodo al padiglione sì mangiò solo insalata e trifoglio. Immaginatevi perciò la gioia di Siam quando si imbattè in un enorme fungo rosso cresciuto sotto un bel ciliegio selvatico.Behvi dirò... non era un fungo come gli altriera un "saltarello"specie assai rara e buffa che una volta mangiatocominciava a saltare nello stomaco producendo un certo qual... pizzicore!Ma questo il nostro Siam non lo sapeva. Lo portò a casalo fece friggere con due foglie di alloro e se lo mangio in un boccone. Non aveva ancora finito di leccarsi i baffi che cominciarono gli... effetti del saltarello! Il nostro gattino prese a grattarsi la panciaridendoed a contorcersi così forte che ci mancò davvero poco se non morì dalle risate!Proprio quel giorno Bim e Piumasentendosi in forzeabbandonarono di soppiatto il padiglionedirigendosi verso la loro fattoria.Appena arrivatiraccontarono subito d'essere stati salvati da un gatto e da un cane. Gli animali della fattoria decisero di ricompensare in modo degno Siam e Tombolì.Un'ora dopouna carriolacarica di gustosissime vivande infilò la contorta stradina che conduceva al padiglione di caccia dovemolto contrariati per l'improvvisa e misteriosa scomparsa dei due piccoli amiciSiam e Tombolì discutevano e brontolavano sull'accaduto. Solo la comparsa improvvisa di tutti quei doni restituì loro il buonumore.Il pomeriggio trascorse tra giochi e canti in allegria.Verso sera il coniglietto e l'anatroccolo cominciarono a prepararsi per tornare alla loro fattoriama prima degli addii Siam e Tombolì ebbero una lieta sorpresa: Bim e Piuma appesero al loro petto due grosse medaglie d'oro!I due amici erano commossi e felicima una volta rimasti soli si sentirono molto tristi. Siam guardò negli occhi Tombolì e disse:- Non pensi sia meglio tornare a casa nostra?Il cucciolo annuì in silenzio.Così Siam e Tombolì fecero ritorno nell'abitazione dei loro padronciniche dopo quella lunga assenzamalgrado le loro malefatteli colmarono di carezze.Una cosa sola padron Poldo e Gigliola non riuscirono a spiegarsi: come mai le loro bestiole portavano al collo una grossa e luccicante medaglia d'oro.Ma voi bambini lo sapete... vero?!




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