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La favola dello spirito del vento del nord
C'era una volta un villaggio sulla cima di un'alta montagna. Accanto al villaggio c'era un lago. E accanto al lago un abete dai lunghi rami. Un giornoil vento del nord trasportò fino a quel villaggio uno spirito crudeleche cominciò a prendere i bambini e a portarli via. In breveil villaggio diventò triste e silenziosoperché i pochi bambini che rimanevano erano costretti a starsene chiusi in casa per non farsi prendere dallo spirito. Un giorno un bimbo piccolinoche appena camminavauscì di casa di nascosto e lo spirito scese a prenderlo. La mamma se ne accorse e uscì in strada per salvarlo. Così lo spirito prese anche lei. E poi sparì.
Tutto il villaggio piansefino al tramonto. Piangeva anche una fanciulla bionda e gentiledagli occhi tristiche voleva molto bene al piccolino. Seduta sotto al grande abete sulla riva del lagola fanciulla piangeva. D'un trattole acque del lago si incresparono e si aprironoe dal lago uscì un giovane vestito di bianco. "Perché piangi?" chiese il giovane alla fanciulla. "Piango perché uno spirito cattivo sta portando via tutti i bambini del mio villaggio". Il giovane la guardò. Poi disse: "Io ti conosco. Tu vieni sempre quid'estatee ti ripari sotto ai rami del grande abete. Io ti guardo sempredal mio castello d'acqua". E disse ancora: "Dimmi com'è lo spiritoe da dove viene". "E' grande e silenziosobianco e freddo. Scende sul villaggio col vento del norde dopo aver preso un bimbo sparisce".
"Lo conosco"disse il giovane. "Mio nonno lo scacciò dal nostro regno cento anni fae mi disse che se fosse tornato avrei dovuto ucciderloperché col passare degli anni diventa sempre più crudele". E la fanciulla chiese: "Ma come si uccide uno spirito?". Rispose il giovane: "Lo spirito del vento del nord può essere ucciso soltanto da una spada d'oro". La fanciulla disse ancora: "Siamo poverinon abbiamo spade d'oro". Rispose il giovane vestito di bianco: "Aspettami ". E tornò nel suo regno d'acqua.Quando uscì di nuovo dal lago aveva in mano una spada che brillava al sole. Insieme alla fanciulla si sedette sulla riva del lago e aspettò. Lo spirito arrivò con il vento del norde subito l'aria si fece fredda. Scese e si guardò intornoalla ricerca di un bambino da prendere. Poivide il giovane e la fanciullaseduti vicini. E pensò di prendere la fanciulla. Si avvicinò silenzioso e allungò la mano fredda. Allora il giovane alzò la spada che aveva tenuto nascosta tra l'erba alta e uccise lo spirito. Lo spirito diventò pioggiapioggia fredda che lavò il prato.
Al tramontoi bambini ritornarono al villaggioperché non c'era più lo spirito a tenerli prigionieri. E al villaggio ci fu grande festa. Solo la fanciulla era triste perché il giovane doveva tornare nel suo regno d'acqua. "Vieni con me"disse il giovane alla fanciulla. Ma la fanciulla non voleva lasciare il villaggio. Allora il giovane disse: "Io non posso vivere per sempre fuori dall'acquaperché mi asciugherei come una goccia sotto il sole.
Cosìdurante il giorno vivrò nel mio regno d'acqua e la notte starò con tenel tuo villaggioperché anch'io non voglio lasciarti". Così fece il giovane. E ancora oggi tra le montagne si racconta la storia del giovane vestito di bianco che uscì dall'acqua per uccidere lo spirito crudele e sposare una fanciulla triste.
Cristina Prizzi



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