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Caducità
Su me dall'albero della vita foglia su foglia cade. O variopinto mondo senza senso come ci rendi sazi, sazi e stanchi come ci rendi ebbri! ciò che ancor oggi arde sprofonda presto.
Presto sibila il vento sulla mia bruna tomba, si reclina la madre sul suo figlioletto.
Gli occhi suoi voglio rivedere il suo sguardo è la mia stella, tutto il resto vuol dileguare e sparire, tutto muore, tutto muore volentieri.
Resta solo l'eterna Madre dalla quale noi venimmo, nell'aria labile le sue dita giocano a scrivere il nostro nome.