Fides et ratio
Ioannes Paulus PP. II
1998 09 14
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Convergenze nella Parola di Dio e nel culto divino

 

44. I progressi della conversione ecumenica sono significativi anche in un altro settore, quello relativo alla Parola di Dio. Penso prima di tutto ad un evento così importante per svariati gruppi linguistici come le traduzioni ecumeniche della Bibbia. Dopo la promulgazione, da parte del Concilio Vaticano II, della Costituzione Dei Verbum, la Chiesa cattolica non poteva non accogliere con gioia questa realizzazione75. Tali traduzioni, opera di specialisti, offrono generalmente una base sicura alla preghiera e all'attività pastorale di tutti i discepoli di Cristo. Chi ricorda quanto abbiano influito sulle divisioni, specie in Occidente, i dibattiti attorno alla Scrittura, può comprendere quale notevole passo avanti rappresentino tali traduzioni comuni.

 

45. Al rinnovamento liturgico compiuto dalla Chiesa cattolica, ha corrisposto in diverse Comunità ecclesiali l'iniziativa di rinnovare il loro culto. Alcune di esse, sulla base dell'auspicio espresso a livello ecumenico76 , hanno abbandonato la consuetudine di celebrare la loro liturgia della Cena soltanto in rare occasioni ed hanno optato per una celebrazione domenicale. D'altra parte, paragonando i cicli delle letture liturgiche di diverse Comunità cristiane occidentali, si constata che essi convergono per l'essenziale. Sempre a livello ecumenico77, si è dato un rilievo del tutto speciale alla liturgia e ai segni liturgici (immagini, icone, paramenti, luce, incenso, gestualità). Inoltre, negli istituti di teologia dove si formano i futuri ministri, lo studio della storia e del significato della liturgia comincia a far parte dei programmi, come un bisogno che si sta riscoprendo.

Si tratta di segni di convergenza che riguardano vari aspetti della vita sacramentale. Certamente, a causa di divergenze che toccano la fede, non è ancora possibile concelebrare la stessa liturgia eucaristica. Eppure noi abbiamo il desiderio ardente di celebrare insieme l'unica Eucaristia del Signore, e questo desiderio diventa già una lode comune, una stessa implorazione. Insieme ci rivolgiamo al Padre e lo facciamo sempre di più "con un cuore solo". A volte, il poter finalmente suggellare questa comunione "reale sebbene non ancora piena" sembra essere più vicino. Chi avrebbe potuto un secolo fa anche solo pensarlo?

 

46. In questo contesto, è motivo di gioia ricordare che i ministri cattolici possano, in determinati casi particolari, amministrare i sacramenti dell'Eucaristia, della Penitenza, dell'Unzione degli infermi ad altri cristiani che non sono in piena comunione con la Chiesa cattolica, ma che desiderano ardentemente riceverli, li domandano liberamente, e manifestano la fede che la Chiesa cattolica confessa in questi sacramenti. Reciprocamente, in determinati casi e per particolari circostanze, anche i cattolici possono fare ricorso per gli stessi sacramenti ai ministri di quelle Chiese in cui essi sono validi. Le condizioni per tale reciproca accoglienza sono stabilite in norme e la loro osservanza si impone per la promozione ecumenica78.

 




75 Cfr. Segretariato per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e Comitato Esecutivo delle Società Bibliche Unite, Principi per la collaborazione interconfessionale nella traduzione della Bibbia, Documento concordato (1968): Ench. Œcum. 1, 319-331, riveduto ed aggiornato nel Documento Directives concernant la coopération interconfessionelle dans la traduction de la Bible (16 novembre 1987), Tipografia Poliglotta Vaticana 1987.



76 Cfr. Commissione "Fede e Costituzione" del Consiglio Ecumenico delle Chiese, Battesimo, Eucaristia, Ministero (gennaio 1982): Ench. Œcum. 1, 1391-1447.



77 Ad esempio, durante le ultime assemblee del Consiglio Ecumenico delle Chiese, a Vancouver nel 1983; a Canberra nel 1991 e di "Fede e Costituzione" a Santiago de Compostela nel 1993.



78 Cfr. Conc. Ecum. Vat. II, Decr. sull'ecumenismo Unitatis redintegratio, 8 e 15; Codice di Diritto Canonico, can. 844; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 671; Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Directoire pour l'application des principes et des normes sur l'Œcuménisme (25 marzo 1993), 122-125: AAS 85 (1993), 1086-1087; 129-131, l.c., 1088-1089; 123 e 132, l.c., 1087-1089.






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