Fides et ratio
Ioannes Paulus PP. II
1998 09 14
Precedente - Successivo

La solidarietà nel servizio all'umanità

 

43. Accade sempre più spesso che i responsabili delle Comunità cristiane prendano insieme posizione, in nome di Cristo, su problemi importanti che toccano la vocazione umana, la libertà, la giustizia, la pace, il futuro del mondo. Così facendo essi "comunicano" in uno degli elementi costitutivi della missione cristiana: ricordare alla società, in un modo che sappia essere realista, la volontà di Dio, mettendo in guardia le autorità e i cittadini perché non seguano la china che condurrebbe a calpestare i diritti umani. È chiaro, e l'esperienza lo dimostra, che in alcune circostanze la voce comune dei cristiani ha più impatto di una voce isolata.

I responsabili delle Comunità non sono tuttavia i soli ad unirsi in questo impegno per l'unità. Numerosi cristiani di tutte le Comunità, a motivo della loro fede, partecipano insieme a progetti coraggiosi che si propongono di cambiare il mondo nel senso di far trionfare il rispetto dei diritti e dei bisogni di tutti, specie dei poveri, degli umiliati e degli indifesi. Nella Lettera enciclica Sollicitudo rei socialis ho constatato con gioia questa collaborazione, sottolineando che la Chiesa cattolica non può sottrarvisi72. Infatti i cristiani, che un tempo agivano in modo indipendente, sono ora impegnati insieme a servizio di questa causa, perché la benevolenza di Dio possa trionfare.

La logica è già quella del Vangelo. Per questo motivo, ribadendo quanto avevo scritto nella mia prima Lettera enciclica, la Redemptor hominis, ho avuto occasione "di insistere su questo punto e di incoraggiare ogni sforzo compiuto in questa direzione, a tutti i livelli in cui ci incontriamo con gli altri nostri fratelli cristiani"73 ed ho ringraziato Dio "di ciò che egli ha già compiuto nelle altre Chiese e Comunità ecclesiali e per mezzo loro", come anche per mezzo della Chiesa cattolica74. Oggi constato con soddisfazione che la già vasta rete di collaborazione ecumenica si estende sempre di più. Anche per influsso del Consiglio ecumenico delle Chiese, si compie un grande lavoro in questo campo.

 




72 Cfr. Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre 1987), 32: AAS 80 (1988), 556.



73 Discorso ai Cardinali e alla Curia Romana (28 giugno 1985), 10: AAS 77 (1985), 1158; cfr. Lett. enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979), 11: AAS 71 (1979), 277-278.



74 Discorso ai Cardinali e alla Curia Romana (28 giugno 1985), 10: AAS 77 (1985), 1158.






Precedente - Successivo