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 Donnase 'l prego de la mente mia

Lapo Gianni


Donnase 'l prego de la mente mia
com'è bagnato di lagrim' e pianti
venisse a voi incarnato davanti
a guisa d'una figura pietosa
e voi degnaste udir sua diceria
Ragion vi moverebbe ne' sembianti
perch' udireste li tormentiquanti
soffera l'alma mia di voi pensosa
con quella pena che l'è faticosa
pur aspettando che da voi si mova
una dolce pietàse 'n voi si trova
in farmi grazia d'empier lo disio.
E se vertù d'amore in voi riposa
spero d'aver la grazia bella e nova;
e di ciò mosterrei verace prova
ch'Amor non dé voler per ragion ch'io
merito perda per lo buon servire
poi lungo tempo m'ha fatto languire.
Donnaragion d'amor mi dà speranza
che voi serete ver' me sì gentile
che non isdegnerete meo cor vile
meritando vie più ch'i' non son degno.
E di ciò si notrica mia possanza
ch'attende che la vostra mente umìle
ver' me si faccia di Mercé simìle
ondeciò disiandomi mantegno:
ché non m'è aviso che si' altro regno
fuor che 'l bendonnache da voi aspetto
il qual sarà mirabile diletto
che mi terrà gioioso sempremai.
Eo prego Amor che mi doni suo 'ngegno
sì ch'i' non manchi per alcun difetto
e 'l ben ch'attendo mi faccia perfetto
aver da vo'di cu' inamorai
entro 'l principio della mia vaghezza
quando m'apparve vostra gran bellezza.
Donnae' mi dole ancor quand'io rimembro
i dolorosi colpi e li martiri
che soffriro 'n quel punto i miei disiri
quando mirai ne' vostri occhi amorosi
e sostenni passione in ciascun membro;
ed or conven che dolcemente miri
verso di voi senza gittar sospiri
per la speranza c'hanno esser gioiosi.
I' posso dir ched e' sian poderosi
per lo durar c'hanno fatto soffrendo
in ciascuna battagliavoi vincendo
sì che per uso non curan tormento
né son di ciò tementi o paurosi.
Donnavoi li gabbate sorridendo
e vedete la lor vita morendo;
con Soffrenza farà·riparamento
e tanto sofferranno nel penare
che vi rincrescerà il martoriare.
Donnaquando sarà per me sereno
ched e' v'incresca de le mie gravezze?
Non credo maifin che vostre bellezze
soverchieranno l'altre di beltate.
Se Sofferenza mi venisse meno
sappiatedonnache le mie fortezze
non dureranno contra vostr' altezze;
dunque la Morte avrà di me pietate
ed io ne prego la su' amistate
che mi riceva senza dar fatica.
Voi rimarrete al mondomia nemica;
io sconsolato me n'andrò in pace.
Amorveggendo vostra crudeltate
vorrà servare una sua legge antica:
che qual donn' a buon servo non è amica
le sue bellezze distrugg' e disface;
ondese ciò vi tornasse in dispregio
sarebbe per ragione a me gran pregio.
Donnadunque vi piaccia provedere
al vostro stato e 'l mio 'n tal manera
che nostra benvoglienza mai non pèra;
e s'i' ho 'l tortoAmor dea la sentenza.
Deovoi dovreste per ragion volere
chequando bella donna è più altera
tanto le cresc' onor quant' è men fera
ver' lo su' servo che non ha potenza.
Così a la vostr' angelica piagenza
nulla vertù sarebbe a darmi morte
ancor sentendo ch'i' fosse più forte
donnapoi che da voi no mi difendo.
Qui riconosca Amor vostra valenza:
se torto fatechiudavi le porte
e non vi lasci entrar nella sua corte
data sentenza in tribunal sedendo
sì che per voi non si possa appellare
ad altro amorche ve ne poss' atare.
Canzon mia novapo' ch'i' son lontano
da quella c'ha d'amor l'alma fiorita
va' per conforto della nostra vita
e prega che di me aggia mercede.
Il tu' sembiante sia cortes' e piano
quando davanti le sterai gecchita
e contale di mia pena infinita;
e s'ella sorridendo non ti crede
dille: «Madonnacon giurata fede
se vo' vedeste su' misero stato
e 'l viso suo di lagrime bagnato
e' ve ne increscerebbe in veritate
ché piangendo ne 'ncresce a chi lo vede.
Dunque vi piaccia che sia confortato;
che se prima si morvostr' è 'l peccato
e non vi varrà poi aver pietate
che se per voi servendo e' fosse morto
poco varrebbe poi darli conforto».