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Il cacciatore (storia del piccolo uomo)Un giorno di pioggia il piccolo uomo camminava col suo arco in spalla verso il boscoper cercare della selvaggina...Trovò una cerva dai grandi occhi bluprese l'arco e la puntò.Allora la cerva lo guardò coi grandi occhi blu e disse: "Buon cacciatorenon farmi del male; le foglie e l'erba piangerebbero della mia morte."Il cacciatore abbassò l'arco e rispose: "Come posso uccidere io una creatura del boscose questa mi chiede pietà in nome delle foglie e dell'erba"La cerva si avvicinò al cacciatore e gli carezzò i capelli col muso sottiledopodiché fuggì via.
Il cacciatore riprese il suo camminoquando si trovò innanzi un fagiano che carezzava i fiori con le lunghe piume della sua coda; prese l'arco e lo puntò.Allora il fagianoche carezzava i fiori con le lunghe piume della sua codalo guardò e disse: "Buon cacciatorenon farmi del male; se mi uccidessi non potrei spandere col voloil profumo dei fiori nel bosco."Il cacciatore abbassò l'arco e rispose: "Come posso io uccidere una creatura del boscose mi chiede pietà in nome del profumo dei fiori."Il fagiano si avvicinò al cacciatorelo sfiorò colle lunghe piume e volò via.
Il cacciatore riprese il suo camminoquando si trovò innanzi un piccolo scoiattolo che rosicchiava una ghianda; prese l'arco e lo puntò.Allora il piccolo scoiattolo lasciò cadere la tenera ghianda che aveva tra le zampine e disse: "Buon cacciatorenon farmi del male; se mi uccidi non potrò solleticare la corteccia della quercia con la mia morbida codae le ghiande cadranno per terraintatte."Il cacciatore abbassò l'arco e rispose: "Come posso uccidere una creatura del boscose mi chiede pietà in nome della quercia e delle ghiande."Il piccolo scoiattolo prese una ghianda e la pose ai piedi del cacciatorepoi tra i rami dell'albero tornò.
Il cacciatore riprese il suo camminoquando si trovò innanzi un tenero coniglio che scavava una piccola buca; prese l'arco e lo puntò.Allora il tenero coniglio smise di scavaree col musino impolverato disse: "Buon cacciatorenon farmi del male; se mi uccidi i miei cuccioli patiranno la fame"Il cacciatore abbassò l'arco e rispose: "Come posso uccidere una creatura del boscose chiede pietà in nome dei suoi cuccioli. Ma anche io devo sopravviverepiccolo coniglioche fare?"Il coniglio rispose: "Non farlo solo per i miei cuccioli; ma anche per l'anima del bosco. Essa è nostra madre e sorella: piangerebbe per ognuno di noi."Il cacciatore triste disse: "Puoi condurmi all'anima del boscotenero coniglio? Te ne prego."
Il coniglio cominciò a saltellare ed il cacciatore gli corse dietro; quando arrivarono in una raduradove l'erba era tenerala terra umida profumavaed una piccola cascata riversava nel ruscello acqua fresca e pulita.Il coniglio parlò: "E' qui buon cacciatorequello che senti e che vedi è l'anima del bosco; nient'altro che questo... ascoltalo" e andò via.
Il cacciatore rimase ad ascoltare l'anima del bosco.Era una voce sottile e fresca; poiché pioveva il cacciatore trovò riparo sotto un albero di tiglioascoltòcapìsorrise e si addormentò.Quando si risvegliò il cacciatore vide i raggi del sole che si riflettevano screziati sull'acqua fresca del ruscelloe si ricordò dell'anima del bosco.Sorrise felicebevve alla fonte.
Gli animali chiamarono il cacciatorelo fecero sedere su un grigio sassoe dopo essersi seduti attornoa lui chiesero: "Buon cacciatorehai udito la voce dell'anima del bosco?"Il cacciatoreaccarezzando il piccolo conigliorispose: "Sì piccoli animaliho sentito la voce dell'anima del bosco; ed in verità l'ho sempre conosciutal'ho solo riscoperta dentro di me. Non ucciderò più alcuno di voima vi prego aiutatemisono affamato e devo pur sostentare il mio corpo"Gli animali risposerò: "Buon cacciatoreche il tuo arco sia sempre al servizio del bosco e mai al servizio degli uomini malvagi. Poiché tu hai udito e compreso la voce dell'anima del bosco il tuo spirito è ricco. Il tuo corpo avrà sostentamentonon temere."
Gli animali accompagnarono il cacciatore alla sua capannanella valleal limitare del bosco.Quando il cacciatore aprì il piccolo uscioil profumo dei fiori del bosco lo avvolse e trovò sulla tavola tutti i frutti più dolci e maturi.
Il cacciatore visse ancora molti anni e si recò ogni giorno a parlare con l'anima del bosco; e gli animali mai più lo temettero.
Alessandro Bellafiore



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